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  • Lo scopo della mia vita
    La Torre di Guardia 1961 | 1° maggio
    • in territorio isolato senza l’associazione di altri fratelli? Non vi è nessun paragone! Il servizio continuo non è il più facile, ma è il migliore. Per quelli che possono e desiderano intraprendere il servizio continuo non vi è nessuna ragione per accettare alcuna cosa inferiore al meglio. Quelli che vivranno nel nuovo mondo godranno certamente il meglio di ogni cosa, quindi non vi può essere nessun tempo migliore di quello attuale, prima d’entrare in tale nuovo mondo, per cominciare a perseguire lo scopo della propria vita facendo questo servizio. Forse le parole di Gesù, riportate in Matteo 6:25-34, significano per i pionieri più d’ogni altra cosa: “Perciò, non siate mai ansiosi del domani, perché il domani avrà le sue proprie ansietà. Basta a ciascun giorno il suo proprio male”. Migliaia di pionieri hanno mostrato la loro fede in questa promessa. Il loro continuo servizio mostra che queste parole sono veraci. E altre migliaia, quando avranno coraggiosamente fatto la loro scelta in questo “tempo favorevole” che si va abbreviando prima di Armaghedon, potranno pure provare che son veraci, alla lode di Geova.

  • È cristiano il rosario?
    La Torre di Guardia 1961 | 1° maggio
    • È cristiano il rosario?

      Si afferma che dicendo il rosario siano state vinte battaglie contro eretici e infedeli. E un papa, Leone XIII, scrisse dodici encicliche esortando i cattolici a recitare il rosario. Ma —

      “IL PIÙ grande rosario del Giappone”. Così il Nippon Times del 10 marzo 1953 chiamò il rosario che vedete nell’illustrazione riportata qui sopra. Benché non stabilisca l’esatta lunghezza, l’illustrazione ci dà almeno un’idea di quanto questo rosario fosse lungo. Riguardo ad esso ci viene detto che “i devoti dei villaggi credono di tener lontani i disastri dal villaggio recitando con questo rosario brevi preghiere per un milione di volte”.

      Questo può far esclamare a qualche nostro lettore cattolico: “Non ho mai visto un rosario come questo!” Forse è vero, ma vi sbagliate di grosso se pensate che vi siano solo rosari cattolici. The Catholic Encyclopedia dice: “In quasi tutti i paesi incontriamo dunque qualche cosa del genere dei banchi per pregare e dei grani di rosario”. I rosari erano usati nell’antica Ninive e sono usati ora da musulmani e buddisti. Infatti, i missionari cattolici, che hanno visitato per la prima volta l’India, il Giappone e il Messico, si sono ripetutamente sorpresi riscontrando che i popoli di tali paesi usano i rosari.

      Oggi la Chiesa Cattolica esorta a usare maggiormente il rosario. Una di queste campagne è stata promossa dalla “Crociata per le preghiere nelle famiglie”, diretta dal sacerdote Patrick Peyton. Fra l’altro, nelle grandi città questa crociata ha indetto grandi riunioni per recitare il rosario, alle quali han preso parte fino a cinquantamila o settantamila cattolici. Il rosario è anche presentato dalla stampa e annunciato mediante cartelli pubblicitari.

      Non solo i cattolici anglosassoni, ma anche alcuni ecclesiastici protestanti incoraggiano a usare il rosario. Per esempio, Rudolph Wissler, che nell’Indipendent di Rockland, New York, del 7 febbraio 1957 disse: “Alcune specie di rosari protestanti sarebbero un incitamento ad approfondire la fede”. Sostenendo che i protestanti debbano usare il rosario, egli indicò il fatto che i musulmani e i buddisti pure usano il rosario.

      Per incoraggiare a recitare il rosario sono offerte abbondanti indulgenze. Indulgenze plenarie o complete si ottengono recitando il rosario una volta al giorno per nove giorni, facendo una “novena”. Secondo il rosario che si usa si possono ottenere fino a 27.000 giorni d’indulgenza parziale ogni volta che si recita il rosario.

      Senza dubbio questo suscita delle domande. Come è fatto un rosario? Quali preghiere si devono dire? E che cosa si può dire dei suoi pretesi benefici? Sostengono le Scritture che dobbiamo recitare il rosario? È cristiano il rosario?

      IL ROSARIO E LE SUE PREGHIERE

      Il termine “rosario” significa “ghirlanda di rose”. Perciò il nome tedesco è Rosenkranz, letteralmente “corona di rose”. Si afferma che l’attuale forma e l’uso del rosario derivino da un graduale sviluppo cui si pervenne ripetendo il Pater Noster. “Solo nella metà del dodicesimo secolo l’Ave Maria venne generalmente in uso come formula di devozione”, dice The Catholic Encyclopedia. Uno dei più eminenti associati alla storia del rosario è il fondatore dell’ordine dei monaci domenicani. Comunque, secondo questa autorità egli non diede origine all’uso del rosario né lo portò alla sua forma attuale.

      Strettamente parlando il rosario è una catena consistente in quindici “decine” o gruppi di dieci piccoli grani, e ciascun gruppo è diviso da un grano più grande; di solito ha anche un crocifisso o una medaglia. Ciò che è popolarmente chiamato rosario è appropriatamente solo una corona, un terzo più piccola. È una catena di cinque gruppi di dieci grani o decine, divisi da cinque grani più grandi. Le estremità di questa catena sono unite da una medaglia che porta l’immagine di Maria. Da questa medaglia pende una catenina di tre piccoli grani, due grani più grandi e un crocifisso. (Vedi l’illustrazione).

      Nell’uso del rosario si recitano il “Credo apostolico”, il Pater Noster, l’Ave Maria, il Gloria e cinque “Misteri”. È facoltativa l’aggiunta delle preghiere alla “Signora di Fatima” e delle preghiere conclusive. Il cosiddetto credo apostolico che dà inizio alla recita del rosario è indubbiamente noto alla maggioranza dei nostri lettori,a come lo è anche il Pater Noster. (Matt. 6:9-13) L’Ave Maria si

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