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  • È sbagliato lavorare il settimo giorno della settimana?
    Svegliatevi! 1975 | 22 luglio
    • Qual è la veduta della Bibbia?

      È sbagliato lavorare il settimo giorno della settimana?

      IL QUARTO dei Dieci Comandamenti che Dio diede alla nazione d’Israele dichiara: “Ricordando il giorno del sabato per ritenerlo sacro, devi rendere sacro servizio e devi fare tutto il tuo lavoro per sei giorni. Ma il settimo giorno è il sabato a Geova tuo Dio. Non devi fare nessun lavoro”. — Eso. 20:8-10.

      Il termine “sabato” viene da una radice ebraica che significa “riposare, cessare, smettere il lavoro”. La Bibbia specificava che nel giorno di sabato nessun Israelita doveva cucinare né cuocere al forno, né raccogliere legna, né portare pesi, né fare affari. (Eso. 16:23, 29; Num. 15:32-35; Neem. 13:15) Qualsiasi Israelita che avesse lavorato di sabato sarebbe stato “positivamente messo a morte”. — Eso. 31:15.

      Molti affermano che la legge di Dio sull’osservanza di un sabato settimanale è ancora in vigore. Alcuni dicono che questa esigenza era osservata dai patriarchi Abraamo, Isacco e Giacobbe, e, anzi, che risalga al giardino d’Eden.

      Qual è a questo riguardo la veduta della Bibbia? È ancora sbagliato lavorare il settimo giorno della settimana?

      Un onesto esame indica che le Scritture non dicono che l’osservanza del sabato settimanale risalga ad Adamo ed Eva nel giardino d’Eden. E, mentre Abraamo osservò certi “comandi”, certi “statuti” e certe “leggi” di Dio, la Bibbia non menziona in nessun luogo che osservasse un sabato settimanale. — Gen. 26:5.

      Solo immediatamente prima di dare il patto della legge mosaica al monte Sinai, circa 2.500 anni dopo la creazione di Adamo ed Eva e secoli dopo la morte di Abraamo, Dio comandò per la prima volta l’osservanza di un sabato settimanale. Secondo Esodo, capitolo sedici, Dio disse agli Israeliti di raccogliere sei giorni la settimana la manna provveduta miracolosamente ma non il settimo giorno. Esso doveva essere “un santo sabato a Geova”. — Eso. 16:23.

      Indicando che la legge del sabato era qualche cosa di nuovo, Mosè osservò: “Geova non concluse questo patto coi nostri antenati, . . . E ti devi ricordare che divenisti schiavo nel paese d’Egitto e che di là Geova tuo Dio ti faceva uscire con mano forte e braccio steso. Perciò Geova tuo Dio ti ha comandato di osservare il giorno di sabato”. — Deut. 5:3, 15.

      Il sabato settimanale doveva rimanere in vigore per sempre? La Bibbia non lo indica, ma spiega che Gesù Cristo venne ‘ad adempiere la Legge’. (Matt. 5:17) Perciò leggiamo: “Per mezzo della sua carne [Cristo] ha abolito . . . la Legge di comandamenti consistente in decreti”. — Efes. 2:15; si veda anche Romani 6:14; 7:4, 6.

      Alcuni obiettano che questi versetti si applichino solo alla “legge cerimoniale” con i suoi sabati speciali come la Pasqua, la festa di Pentecoste, il Giorno di Espiazione, il settimo anno e il Giubileo o cinquantesimo anno. Essi sostengono che i Dieci Comandamenti, con la loro esigenza del sabato settimanale, siano distinti dalla “legge cerimoniale” che cessò. Altri dicono che, essendo stato dato il comando di osservare il sabato settimanale poco prima della legge mosaica, questo comando non cessò con quella Legge. Sostiene la Bibbia queste vedute?

      In modo interessante, considerando la Legge che era venuto ad adempiere, Gesù incluse il sesto e il settimo dei Dieci Comandamenti, quelli contro l’assassinio e l’adulterio. (Matt. 5:17, 21, 22, 27, 28) L’apostolo Paolo incluse il decimo di questi comandamenti nella Legge da cui i cristiani sono “stati esentati”, dicendo: “Realmente io non avrei conosciuto il peccato se non fosse stato per la Legge; e, per esempio, non avrei conosciuto la concupiscenza se la Legge non avesse detto: ‘Non devi concupire’”. (Rom. 7:6, 7; si paragoni Giacomo 2:10, 11). In quanto al fatto che la legge del sabato settimanale fu data prima della Legge, così fu della circoncisione; ma la Bibbia mostra che nemmeno la circoncisione è obbligatoria per i cristiani. — Gen. 17:9-14; 1 Cor. 7:19.

      Questo non vuol dire, comunque, che i cristiani non debbano osservare una legge morale. Le Scritture Cristiane incoraggiano vigorosamente a rispettare i genitori e a evitare cose come idolatria, assassinio, adulterio, furto e concupiscenza. (Efes. 4:28; 6:2; 1 Giov. 5:21; 1 Piet. 4:15; Ebr. 13:4; Col. 3:5) Da nessuna parte, però, i libri del “Nuovo Testamento” dicono che i cristiani debbano osservare un sabato settimanale.

      Perché, dunque, Gesù stesso osservò il sabato e incoraggiò i suoi uditori a ubbidire a tutti i “comandamenti” di Dio? (Matt. 5:19) Perché, quando Gesù fu sulla terra, sia lui che i suoi discepoli erano soggetti, quali Israeliti, al patto della legge mosaica. (Gal. 4:4) Solo alla morte e risurrezione di Gesù, quando ebbe dato la sua “carne” in sacrificio, quella Legge fu abolita, essendo sostituita da un “nuovo patto”. — Luca 22:20; Ebr. 8:13.

      Poiché l’intero patto della Legge, incluso il comando di osservare il sabato settimanale, ebbe fine in Gesù Cristo, l’apostolo Paolo poté scrivere ai cristiani: “Nessuno vi giudichi riguardo al mangiare e al bere o in quanto a festa o a osservanza della luna nuova o a sabato; poiché queste cose sono un’ombra delle cose avvenire, ma la realtà appartiene al Cristo”. (Col. 2:16, 17) In precedenza, Paolo aveva espresso il timore d’avere “lavorato penosamente senza scopo” rispetto a certi cristiani della provincia della Galazia, perché osservavano ancora “scrupolosamente giorni e mesi e stagioni e anni”. — Gal. 4:10, 11.

      Che cosa vogliono dire, però, le Scritture Greche Cristiane quando dichiarano in Ebrei 4:9: “Rimane dunque un riposo di sabato per il popolo di Dio”? Indica questo che sia sbagliato per i cristiani lavorare il settimo giorno della settimana?

      No, poiché come mostra il contesto, il “riposo di sabato” vuol dire che i cristiani devono abbandonare l’attitudine d’incredulità simile a quella che impedì alla maggioranza degli Israeliti usciti dall’Egitto di entrare nel ‘riposo di Dio’ nella Terra Promessa. (Ebr. 3:12, 18, 19; 4:3) E i cristiani devono riposarsi dalle “opere” di incredulità, specialmente dagli sforzi di giustificarsi dinanzi a Dio solo facendo opere buone o caritatevoli. (Ebr. 4:10; Rom. 3:20) Secondo la Bibbia, si ottiene una giusta condizione presso Dio solo avendo fede in Gesù Cristo. (Rom. 3:28) I cristiani devono osservare tale riposo sabatico non un giorno la settimana, ma tutti i giorni.

      Naturalmente, non c’è nulla di male a prendersi un giorno su sette come periodo di riposo. Esso può provvedere il necessario ristoro fisico, l’opportunità di studiare la Parola di Dio e il modo di dedicarsi ad altre attività spiritualmente edificanti. Spetta a ciascuno decidere se riservare o no un giorno a scopi speciali.

      Ma se ora qualcuno desidera lavorare il settimo giorno della settimana, non c’è nessuna obiezione scritturale a questo riguardo. Come si espresse l’apostolo Paolo: “Un uomo giudica un giorno più di un altro; un altro uomo giudica un giorno come tutti gli altri; ciascun uomo sia pienamente convinto nella sua propria mente”. — Rom. 14:5.

  • Uno sguardo al mondo
    Svegliatevi! 1975 | 22 luglio
    • Uno sguardo al mondo

      La navigazione fra gli uccelli . . .

      ◆ Come fanno i piccioni a ritrovare la via del nido? Coloro che hanno condotto esperimenti hanno suggerito l’idea che gli uccelli siano in grado di riconoscere dei punti visibili di riferimento. Ma quelli che sono stati portati dentro gabbie coperte in luoghi che non avevano mai visitato sono riusciti a tornare al nido; non avevano punti di riferimento che li guidassero. È il sole a guidare i piccioni? Forse esso li aiuta a stabilire le indicazioni della bussola, ma questo non basta per localizzare un punto preciso. In un recente numero di Scientific American, W. T. Keeton conclude: “La vecchia idea che gli uccelli si servano di un solo metodo per determinare la direzione del nido ha ceduto il posto al convincimento che probabilmente il sistema è costituito di elementi multipli”.

      . . . e fra gli insetti

      ◆ Intanto, un recente numero di Natural History formula una teoria su come gli insetti riescano a volare su una linea d’aria attraverso grandi spazi aperti senza avere apparentemente bisogno di punti di riferimento visibili. W. G. Wellington sostiene che gli insetti si servono della luce polarizzata. In certe condizioni, le onde della luce solare vibrano solo in una direzione. In qualche modo sconosciuto gli insetti (a differenza degli uomini) percepiscono questa luce e se ne servono per navigare attraverso ampie estensioni. Quando la polarizzazione è scarsa o nulla, egli dice, gli insetti si avvalgono di punti di riferimento familiari sul suolo o di qualche altro mezzo come guida.

      Stanze piene di fumo

      ◆ Le decisioni politiche vengono prese tradizionalmente in sale annebbiate dal fumo. Ma recentemente un avvocato italiano indignato ha sentito che al Sinodo di Roma gli ecclesiastici hanno “ufficialmente [autorizzato] i vescovi affetti del vizio del fumo . . . a poter fumare liberamente durante i lavori dell’assemblea”. Per cui ha scritto al quotidiano Il Giornale: “Noi avvocati ci asteniamo dal fumare partecipando alle udienze processuali . . . Come possono [i vescovi ] giustificare codesto loro comportamento in rapporto alle esigenze della loro salute, e soprattutto la coatta imposizione del fumo ai loro colleghi astemi, alla luce dei princìpi evangelici pei quali bisogna amare se stessi e non fare ad altri quello che non si vorrebbe fatto a se stesso?”

      Smascherata la chiromanzia

      ◆ Secondo la pseudoscienza della chiromanzia, la linea della vita nella palma della persona dovrebbe indicare la lunghezza della sua vita. È così? No. Due ricercatori dell’Università di Washington misurarono la linea della vita nelle palme di 51 cadaveri, la misero in relazione con la grandezza del corpo e inserirono le informazioni in un calcolatore elettronico. In The Journal of the American Medical Association, dicono che quando si ricorre alla chiromanzia per predire la probabile durata di vita i risultati non hanno assolutamente nessun “merito scientifico né sono utili a coloro che fanno assicurazioni sulla vita”.

      Le suore si svegliano

      ◆ Le suore italiane si accorgono del mondo fuori del convento, dice una notizia della Reuters da Roma: “Sui tetti dei conventi spuntano le antenne della televisione”. Sempre più suore lavorano fuori dei conventi. Ma la Chiesa non si interessa di tutte le conseguenze. Ora centinaia di suore se ne vanno ogni anno; molte sono apertamente in disaccordo con la Gerarchia. Per esempio, una suora di Roma, che è dottoressa, dice: “Nei casi individuali approvo la Pillola [per il controllo delle nascite]”.

      Che cosa viene prima per voi?

      ◆ Nei mesi recenti la stampa ha pubblicato alcuni racconti

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