BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • Sabato
    Ausiliario per capire la Bibbia
    • cristiani sono “esentati dalla Legge”. (Rom. 7:6) Né Gesù né i discepoli fecero alcuna distinzione fra leggi cosiddette “morali” e leggi “cerimoniali”. Citavano e consideravano le altre parti della Legge allo stesso modo dei Dieci Comandamenti, ugualmente vincolanti per quelli sotto la Legge. (Matt. 5:21-48; 22:37-40; Rom. 13:8-10; Giac. 2:10, 11) Le Scritture affermano chiaramente che il sacrificio di Cristo “ha abolito . . . la Legge di comandamenti consistente in decreti”, e che Dio “cancellò il documento scritto a mano contro di noi, che consisteva di decreti . . . ed Egli l’ha tolto di mezzo inchiodandolo al palo di tortura”. L’intera legge mosaica era dunque stata ‘abolita’, ‘cancellata’, ‘tolta di mezzo’. (Efes. 2:13-15; Col. 2:13, 14) Quindi mediante il sacrificio di Cristo Gesù si pose fine all’intero sistema dei sabati, sia giorni che anni. Questo spiega perché i cristiani possono considerare “un giorno come tutti gli altri”, sia un sabato che qualsiasi altro giorno, senza timore di essere giudicati. (Rom. 14:4-6; Col. 2:16) Paolo fece questa osservazione a proposito di coloro che osservavano scrupolosamente “giorni e mesi e stagioni e anni”: “Temo per voi, che in qualche modo io abbia lavorato penosamente senza scopo”. — Gal. 4:10, 11.

      Dopo la morte di Gesù gli apostoli non ordinarono mai di osservare il sabato. L’osservanza del sabato non fu inclusa fra i requisiti cristiani elencati in Atti 15:28, 29, né in seguito. E neppure istituirono l’osservanza di un nuovo “giorno del Signore”. Anche se Gesù venne risuscitato nel giorno che oggi si chiama domenica [dal latino tardo dominica (dies), (giorno) del Signore], la Bibbia non dice mai che il giorno della sua risurrezione si debba commemorare come un “nuovo” sabato o in qualunque altro modo. Alcuni hanno citato I Corinti 16:2 e Atti 20:7 per motivare l’osservanza della domenica invece del sabato. Tuttavia il primo versetto indica semplicemente che Paolo ordinò ai cristiani di mettere da parte in casa loro, ogni primo giorno della settimana, una somma per i fratelli bisognosi di Gerusalemme. Il denaro non doveva essere consegnato nel luogo di adunanza ma essere conservato fino all’arrivo di Paolo. In quanto al secondo versetto, era solo logico che Paolo s’incontrasse con i fratelli a Troas il primo giorno della settimana, dato che l’indomani sarebbe partito.

      Da quanto si è detto è chiaro che la letterale osservanza di giorni e anni sabatici non faceva parte del cristianesimo del I secolo. Tertulliano, scrittore cristiano dell’inizio del III secolo, osservò: “Non abbiamo nulla a che fare con i sabati, le lune nuove e le feste delle quali Dio un tempo si era compiaciuto”. (De idololatria, cap. 4, 4; cap. 14) Solo nel 321 E.V. Costantino decretò che la domenica (in sostituzione del solis dies, “giorno del sole”, antica designazione associata con l’astrologia e l’adorazione del sole, conservata nel nome inglese, Sunday, e tedesco, Sonntag) fosse un giorno di riposo per tutti tranne gli agricoltori. Secondo il decreto, la scelta del primo giorno della settimana da parte di Costantino era dovuta, almeno in parte, all’odio per gli ebrei e la loro identità: “Non vogliamo avere nulla in comune col sommamente ostile volgo degli ebrei”.

      IL GRANDE GIORNO DI RIPOSO DI DIO

      In Ebrei, capitoli 3 e 4, l’apostolo Paolo spiega che il riposo o sabato di Dio, di cui si parla in Genesi 2:2, 3 e Salmo 95:7-11, è un periodo di tempo ininterrotto in cui gli ebrei nel deserto non poterono entrare a motivo della loro disubbidienza e mancanza di fede. (Ebr. 3:18, 19; Num. 14:28-35) Coloro che entrarono effettivamente nella Terra Promessa sotto Giosuè ebbero un riposo, ma non il pieno riposo goduto sotto il Messia. Era solo qualcosa di tipico o un’ombra della realtà. (Ebr. 4:8; I Cor. 10:11; Ebr. 10:1) Perciò, prosegue Paolo, rimane un sabato (che ai suoi tempi esisteva da oltre 4.000 anni e attualmente, quasi alla fine del XX secolo, da circa 6.000 anni) “per il popolo di Dio” (Ebr. 4:9) che è ubbidiente e ha fede in Cristo, e quindi gode il vero sabato: il riposo dalle opere egoistiche o opere di autogiustificazione. (Confronta Romani 9:31, 32; 10:3; Ebrei 6:1; 9:14). Alcuni entrarono nel sabato di Dio ai giorni di Paolo e tuttora c’è l’opportunità di entrarvi. — Ebr. 4:3, 6, 10.

      IL SABATO MILLENARIO

      Seguendo il modello sabatico di santificare la settima parte, gli ultimi 1.000 anni dei 7.000 anni del riposo di Dio sarebbero un grande sabato o un sabato entro il sabato di 7.000 anni. È interessante notare che Rivelazione 20:1-6 dice che Satana viene legato “per mille anni” affinché le nazioni della terra non siano sviate mentre regna Cristo Gesù, che sulla terra era il “Signore del sabato” e tale è ora in cielo. Che riposo! Le opere miracolose che compì sulla terra durante il suo ministero, molte di sabato, indicano evidentemente ciò che farà quale “Signore del sabato” per ridare all’umanità la perfezione spirituale e fisica. (II Piet. 3:8; Matt. 12:8; I Cor. 15:25-28; Luca 13:10-17; Riv. 21:1-4) Quindi il sabato letterale è “un’ombra delle cose avvenire, ma la realtà appartiene al Cristo”. — Col. 2:16, 17.

  • Sabato di viaggio
    Ausiliario per capire la Bibbia
    • Sabato di viaggio

      Vedi VIAGGIO.

  • Sabbia
    Ausiliario per capire la Bibbia
    • Sabbia

      Geova Dio, nella sua grande sapienza, ha “posto la sabbia come linea di confine [per il] mare, regolamento di durata indefinita che non può oltrepassare”. (Ger. 5:22) A differenza della roccia, la sabbia cede e quindi assorbe l’urto delle onde che premono contro di essa. L’impeto delle onde tempestose si disperde e si dissolve, così il mare è tenuto a freno.

      Spesso l’espressione “sabbia del mare” ricorre nella Bibbia per indicare qualcosa di incalcolabile o in gran quantità. (Gen. 22:17; 32:12; 41:49; Gios. 11:4; Sal. 78:27; 139:17, 18; Ger. 15:8; Ebr. 11:12) Ma il numero in questione non è sempre astronomico. Comunque, per l’osservatore, il numero di persone o cose in questione è così grande che non lo si può stabilire. Per esempio, una parte dell’esercito filisteo che mosse contro Israele ai giorni del re Saul è paragonata ai “granelli di sabbia che sono sul lido del mare per moltitudine”. (I Sam. 13:5) Il numero di coloro che vengono sviati da Satana dopo la sua liberazione dall’abisso, visti in visione da Giovanni, era “come la sabbia del mare”, cioè così grande che Giovanni non poté stabilire quanti fossero. — Riv. 20:8.

      Per descrivere la sua vessazione, il fedele Giobbe dichiarò: “È più pesante perfino delle sabbie dei mari”. (Giob. 6:3) In media un solo m3; di sabbia bagnata pesa più di 1.900 kg. Benché un carico di sabbia sia molto pesante, la vessazione causata da uno stolto è ancor più pesante per chi la deve sopportare. A questo si allude in Proverbi 27:3: “La pesantezza di una pietra e un carico di sabbia, ma la vessazione di qualche stolto è più pesante di entrambi”.

  • Sacco
    Ausiliario per capire la Bibbia
    • Sacco

      Il sostantivo italiano “sacco” deriva dall’ebraico saq, nome della tela grossolana che serve per fare sacchi come quelli usati per il grano. Di solito era un tessuto di pelo di capra di colore scuro. (Riv. 6:12; Isa. 50:3) Come in italiano, il termine ebraico per “sacco” indica sia l’oggetto stesso che la tela usata per farlo. — Gen. 42:25; Gios. 9:4.

      Era il tradizionale abito di lutto, ed è menzionato per la prima volta quando Giacobbe faceva lutto, con i fianchi cinti di sacco, per il figlio Giuseppe che credeva morto. (Gen. 37:34; II Sam. 3:31) In certi casi quelli che facevano lutto lo usavano per sedere o dormirci sopra. (II Sam. 21:10; Isa. 58:5; Gioe. 1:13) I servitori di Ben-Adad, nell’intercedere per la vita del loro re presso Acab, si cinsero i lombi di sacco e si misero funi sulla testa. (I Re 20:31, 32) A volte veniva indossato sulla pelle, con altri indumenti sopra (Giob. 16:15; Isa. 32:11; I Re 21:27; II Re 6:30), mentre in altri casi forse si indossava semplicemente sulle sottovesti. — Ezec. 7:18; Gioe. 1:8.

      In seguito alla predicazione di Giona, il re di Ninive emanò un decreto secondo il quale non solo tutta la popolazione della città doveva seguire il suo esempio di coprirsi di sacco, ma anche gli ‘animali domestici’. — Giona 3:6-8.

      I profeti ebrei a volte si vestivano di sacco, in armonia con i messaggi di avvertimento e gli inviti al pentimento che dovevano portare, oppure quando pregavano con espressioni di pentimento a favore del popolo. (Isa. 20:2; Dan. 9:3; confronta Rivelazione 11:3). Veniva indossato dal re e dal popolo in momenti di grande crisi o nel ricevere notizie calamitose. — II Re 19:1; Isa. 15:3; 22:12.

  • Saccut
    Ausiliario per capire la Bibbia
    • Saccut

      (Sàccut) [capanna; lett. (secondo il testo masoretico) Siccùt, nome vocalizzato di proposito in modo da corrispondere al termine ebraico shiqqùts (cosa disgustante)].

      Forse divinità astrale, com’è suggerito dal fatto che “Saccut” ricorre in un parallelismo insieme alla frase “la stella del vostro dio”. (Amos 5:26) “Saccut” si potrebbe identificare con una divinità astrale babilonese corrispondente a Saturno. Comunque nella Settanta l’espressione “Saccut vostro re” è resa “la tenda di Moloc”, e Stefano, che probabilmente citava la Settanta, usò anch’egli le parole “la tenda di Moloc”. (Atti 7:43) Questo fa pensare che per “Saccut” si potesse intendere un sacrario portatile, una tenda o capanna in cui si trovava l’immagine idolatrica di Moloc.

  • Sacerdote
    Ausiliario per capire la Bibbia
    • Sacerdote

      [ebr. kohèn; gr. hierèus].

      Il significato originale del sostantivo kohèn non è noto, ma in che senso sia usato nella Bibbia lo si comprende bene esaminando i numerosi versetti in cui compare e il loro contesto. Una buona definizione è data in Ebrei 5:1: “Ogni sommo sacerdote preso di mezzo agli uomini è costituito a favore degli uomini sulle cose relative a Dio, affinché offra doni e sacrifici per i peccati”. Il sacerdote ‘si accosta a Geova’ (Eso. 19:22), poiché rappresenta Dio presso il popolo che serve, istruendolo intorno a Dio e alle sue leggi e, a sua volta, rappresenta il popolo davanti a Dio, si avvicina a Dio offrendo sacrifici, intercedendo e supplicando a favore del popolo. — Num. 16:43-50; Ebr. 6:20, 7:25.

      AGLI INIZI

      In tempi patriarcali il capofamiglia fungeva da sacerdote per la sua famiglia, incarico che passava al figlio primogenito alla morte del padre. Infatti nei primissimi tempi vediamo che Noè rappresentava la famiglia in qualità di sacerdote. (Gen. 8:20, 21) Il capofamiglia Abraamo, che aveva una famiglia molto numerosa con cui si spostava da un luogo all’altro, eresse altari e fece sacrifici a Geova nelle diverse località dove si accampava. (Gen. 14:14; 12:7, 8; 13:4) Comunque la Bibbia non definisce nessuno di quegli uomini kohèn o hierèus. Viceversa il capofamiglia Ietro, suocero di Mosè, viene chiamato “sacerdote [kohèn] di Madian”. — Eso. 2:16; 3:1; 18:1.

      Melchisedec re di Salem era un sacerdote (kohèn] fuori dell’ordinario. La Bibbia non contiene alcuna informazione circa i suoi antenati, la sua nascita o la sua morte. Il suo sacerdozio non era ereditario ed egli non ebbe predecessori né successori. Melchisedec era sia re che sacerdote. Il suo sacerdozio era superiore al sacerdozio levitico, poiché Levi in effetti gli diede la decima, essendo ancora nei lombi di Abraamo quando questi offrì decime a Melchisedec e fu da lui benedetto. (Gen. 14:18-20; Ebr. 7:4-10) In tutto questo Melchisedec prefigurò Gesù Cristo, il “sacerdote per sempre secondo la maniera di Melchisedec”. — Ebr. 7:17.

      Evidentemente finché Dio non stabilì il sacerdozio levitico, fra i discendenti di Giacobbe (Israele) il capofamiglia fungeva da sacerdote. Infatti, quando condusse il popolo al monte Sinai, Dio comandò: “Anche i sacerdoti che regolarmente s’accostano a Geova si santifichino, affinché Geova non s’avventi su di loro”. (Eso. 19:22) Questo, prima che fosse istituito il sacerdozio levitico. Ma Aaronne, pur non essendo ancora stato designato sacerdote, poté accompagnare Mosè per parte della salita sul monte. Questa circostanza è in armonia con la successiva nomina di Aaronne e dei suoi discendenti quali sacerdoti. (Eso. 19:24) Vista in retrospettiva, questa fu una prima indicazione che Dio si proponeva di sostituire la disposizione precedente (del sacerdote capofamiglia) col sacerdozio della casa di Aaronne.

      SOTTO IL PATTO DELLA LEGGE

      Mentre gli israeliti erano schiavi in Egitto, Geova si santificò ogni primogenito di Israele e nello stesso tempo sterminò i primogeniti egiziani con la decima piaga. (Eso. 12:29; Num. 3:13) Quei primogeniti appartenevano dunque a Geova, per essere impiegati esclusivamente nel suo servizio speciale. Dio avrebbe potuto costituire tutti quei primogeniti di Israele sacerdoti e custodi del santuario. Invece fu suo proposito destinare a questo servizio solo i maschi della tribù di Levi. Per questa ragione permise che i leviti prendessero il posto dei primogeniti delle altre dodici tribù (i discendenti dei figli di Giuseppe, Efraim e Manasse, vennero contati come due tribù). Da un censimento risultò che c’erano 273 primogeniti non leviti da un mese in su in più rispetto al numero dei leviti, perciò Dio richiese un riscatto di cinque sicli per ciascuno dei 273, e il denaro venne consegnato ad Aaronne e ai suoi figli. (Num. 3:11-16, 40-51) Prima di ciò Geova aveva già separato la famiglia di Aaronne della tribù di Levi per costituire il sacerdozio di Israele. — Num. 1:1; 3:6-10; vedi INSEDIAMENTO.

      Requisiti

      Geova Dio stabilì i requisiti per quei discendenti di Aaronne che avrebbero prestato servizio presso il Suo altare. Il sacerdote doveva essere fisicamente sano e avere un aspetto normale. Altrimenti non poteva avvicinarsi all’altare con le offerte e non poteva accostarsi alla cortina tra il Santo e il Santissimo del tabernacolo. Aveva tuttavia diritto a parte della decima e delle “cose sante” che costituivano il vitto dei sacerdoti. (Lev. 21:16-23) Non è specificata l’età richiesta per iniziare il servizio sacerdotale né era previsto che i sacerdoti si ritirassero dal servizio. — Num. 8:25, 26; vedi RITIRARSI DAL SERVIZIO.

  • Sabei
    Ausiliario per capire la Bibbia
    • Sabei

      Vedi SABA.

Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
Disconnetti
Accedi
  • Italiano
  • Condividi
  • Impostazioni
  • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
  • Condizioni d’uso
  • Informativa sulla privacy
  • Impostazioni privacy
  • JW.ORG
  • Accedi
Condividi