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  • Il tema centrale della buona notizia: Il regno di Dio
    La Torre di Guardia 1978 | 1° aprile
    • Adamo che, dopo aver peccato, divenne padre di tutta l’umanità. — Giov. 1:14; 1 Cor. 15:45.

      12. In che modo con la condotta di Gesù furono dimostrati l’umiltà di Cristo e l’amore di Geova?

      12 Del Figlio di Dio che, per ubbidire umilmente al Padre suo e per amore verso l’umanità, rinunciò alla superiore vita spirituale per assumere la natura umana, la Bibbia dice: “Vuotò se stesso e prese la forma d’uno schiavo, divenendo simile agli uomini. Per di più, quando si trovò nella forma d’un uomo, umiliò se stesso e divenne ubbidiente fino alla morte, sì, la morte su un palo di tortura”. (Filip. 2:7, 8) Sacrificando in tal modo suo Figlio, il Padre diede prova di grande amore. L’apostolo Giovanni scrisse: “Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unigenito Figlio, onde chiunque esercita fede in lui non sia distrutto ma abbia vita eterna”. — Giov. 3:16.

      IN CHE MODO LE SOFFERENZE DI GESÙ AIUTARONO L’UMANITÀ

      13. Perché era necessario che Cristo soffrisse e morisse?

      13 Perché era necessario che il Figlio di Dio subisse tutte queste prove, inclusa la morte? Primo, il proposito di Dio di esprimere la sua sovranità per mezzo di un giusto governo regale lo richiedeva. Nello stesso tempo, la morte di Gesù era essenziale per la salvezza e la vita di tutta l’umanità. Perché?

      14. (a) Che cosa ci garantisce la condotta terrena di Gesù? (b) Con quali parole l’apostolo Paolo descrive il modo in cui visse Gesù e il risultato di ciò?

      14 Anzitutto, la condotta intrapresa da Gesù Cristo, conforme alla volontà di Dio, esalta la giustizia e la compiutezza di Dio e garantisce che la terra avrà un governo incrollabile e incorruttibile. Costituisce un fermo fondamento per la nostra fede. Infatti, per essere qualificato come Re e Sommo Sacerdote celeste, Gesù dovette subire la prova più dura e scrutatrice. A questo riguardo, l’apostolo Paolo disse:

      “Nei giorni della sua carne Cristo offrì supplicazioni e anche richieste a colui che poteva salvarlo dalla morte, con forti grida e lagrime, e fu favorevolmente udito per il suo santo timore. Benché fosse Figlio, imparò l’ubbidienza dalle cose che soffrì; e dopo essere stato reso perfetto divenne per tutti quelli che gli ubbidiscono responsabile di salvezza eterna, perché è stato da Dio specificamente chiamato sommo sacerdote secondo la maniera di Melchisedec [un sacerdote contemporaneo di Abraamo, prima che fosse stipulato il patto della Legge, e che fu nominato direttamente da Dio]”. — Ebr. 5:7-10.

      15. (a) Per che cosa Cristo supplicava Dio con forti grida e lagrime? (b) In che modo imparò l’ubbidienza, e quale ne fu l’esito?

      15 Gesù mantenne l’integrità in modo perfetto. Egli ‘gridò a Dio’ per evitare non la morte come sacrificio per l’umanità, ma la morte dovuta alla disapprovazione di Dio per qualche sua infedeltà o mancanza. Voleva che la sua vita fosse coronata dal successo. Egli “imparò l’ubbidienza”. Era stato ubbidiente in cielo in condizioni del tutto favorevoli. Ma sulla terra l’ubbidienza a Dio gli attirò persecuzione e sofferenze, anche situazioni insostenibili. Gesù fu perfetto e giusto, senza difetto dalla nascita, ma al termine della sua vita fu reso perfetto in misura di gran lunga maggiore, quale vero Re-Sacerdote pienamente qualificato e provato.

      16. In che modo la prova e le sofferenze di Gesù sulla terra contribuirono alla salvezza dell’umanità?

      16 In che modo le prove, le sofferenze e la morte di Gesù sulla terra contribuirono alla salvezza dell’umanità? Di nuovo, l’apostolo risponde:

      “Dovette divenire simile ai suoi ‘fratelli’ sotto ogni aspetto, affinché divenisse un sommo sacerdote misericordioso e fedele nelle cose relative a Dio, onde offrisse sacrificio propiziatorio per i peccati del popolo. Poiché in ciò che egli stesso ha sofferto essendo messo alla prova, può venire in aiuto di quelli che son messi alla prova”. — Ebr. 2:17, 18.

      LA RAZZA UMANA COMPRATA DA CRISTO

      17-19. (a) In quale brutta situazione era la razza umana? (Rom. 7:14; Sal. 49:6-9) (b) In che modo Gesù fornì la via d’uscita dalla calamitosa situazione dell’umanità?

      17 Quando Adamo si ribellò a Dio divenne nemico di Dio, perdendo così la vita e facendo nascere la sua progenie nel peccato, venduta in schiavitù al peccato e alla morte. (Gen. 3:17-19; Sal. 51:5) Perciò, i figli non furono peccatori deliberati. Potevano essere redenti. (Rom. 8:20) Gesù Cristo, come Sacerdote, dovette offrire un sacrificio del valore e della qualità richiesti per espiare il peccato. Nessun discendente di Adamo poteva riscattarli con denaro, neppure sacrificando la propria vita; il prezzo era troppo alto, poiché si richiedeva l’equivalente di Adamo, una vita umana perfetta. Cristo provvide il necessario “riscatto corrispondente per tutti”. (1 Tim. 2:5, 6) Egli venne a provvedere ciò che la Legge aveva prefigurato con i suoi sacrifici animali inferiori.

      18 Il racconto di quando Gesù si accostò a Dio al tempo del suo battesimo rivela che Gesù disse: “‘Non hai voluto né sacrificio né offerta, ma mi hai preparato un corpo [un corpo umano perfetto]. Non hai approvato interi olocausti né offerta per il peccato’. Quindi ho detto: ‘Ecco, io vengo (nel rotolo del libro [il rotolo della Legge, specialmente la parte che riguardava i re, come Deuteronomio 17:19, 20] è scritto di me) per fare, o Dio, la tua volontà’”. — Ebr. 10:5-7; Sal. 40:7, 8.

      19 Quindi Dio ha fatto in modo che tutto quello che riceveremo, tutte le nostre speranze, dipendano da Gesù Cristo. Ciò che questo gran Re ha fatto e farà per il nostro bene è ulteriormente considerato nell’articolo che segue.

  • Ciò che il Re fa per noi
    La Torre di Guardia 1978 | 1° aprile
    • Ciò che il Re fa per noi

      “Si chiamerà Consigliere meraviglioso, Dio possente, Padre eterno, Principe della pace”. — Isa. 9:6.

      1, 2. Quali sentimenti contrastanti si provano vedendo la brutta situazione del mondo?

      È DIFFICILE per gli uomini imperfetti capire perché Dio abbia lasciato sussistere le stesse condizioni imperfette per oltre 1.900 anni da che Gesù Cristo fu sulla terra. Dicono: ‘Perché le cose non si sono mosse più in fretta?’ Poi, guardando il caos che c’è nel mondo, dicono spesso: ‘Non vedo proprio come potremmo mai uscirne’. Esaminando il programma del Re del governo di Dio possiamo capire l’apparente indugio, e perfino meravigliarci di quello che farà in un tempo relativamente breve.

      2 Nell’articolo precedente abbiamo visto che Gesù fu trasferito dalla vita spirituale celeste alla vita umana, per dare quella vita umana in sacrificio e divenire così qualificato come Sommo Sacerdote dell’umanità. La sua vita di ubbidienza sulla terra lo rese qualificato anche come Re. Come adempirà tali incarichi per il bene della razza umana?

      3. Mediante il suo sacrificio, in quale relazione venne a trovarsi Gesù Cristo con la razza umana? (1 Tim. 2:5, 6; 1 Giov. 2:1, 2)

      3 Mediante il suo sacrificio di riscatto pagato a Geova Dio, a cui appartengono tutte le cose, Gesù Cristo è venuto in possesso della razza umana, per trattare ciascuno secondo il giusto proposito di Dio, finché non abbia infine riabilitato tutti gli ubbidienti, riconciliandoli completamente con Dio. (Giov. 5:22) Questo era ciò che Dio aveva disposto per liberare la razza umana dal peccato e riportarla nella sua giusta famiglia. In questo modo Dio, pur aiutando l’umanità, rispettò la sua assoluta giustizia. — Rom. 3:23-26.

      4. (a) Che cosa fece Cristo dopo la risurrezione, e che cosa diviene per gli ubbidienti? (b) In che modo lo scrittore del libro di Ebrei mostra che le prove subite da Gesù ci assicurano che riceveremo l’aiuto più tenero e premuroso?

      4 Dopo la risurrezione Cristo ascese ai cieli, per presentare a Dio il valore del suo sacrificio, proprio come faceva ogni anno il sommo sacerdote d’Israele nel Giorno di Espiazione, quando spruzzava un po’ di sangue animale nel Santissimo del tempio, dove Dio dimorava in senso rappresentativo. Per gli ubbidienti, Cristo diviene “l’ultimo Adamo”, il “Padre eterno” che li può rigenerare alla vita. (1 Cor. 15:45; Isa. 9:6) Le prove che subì sulla terra ci assicurano che riceveremo l’aiuto più tenero, più premuroso e comprensivo, com’è scritto:

      “Visto, perciò, che abbiamo un grande

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