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La vostra vita è davvero soddisfacente?Svegliatevi! 1975 | 22 gennaio
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in cui Dio tratta il genere umano e del suo amorevole proposito per il suo eterno benessere. Tale conoscenza spinge a voler fare cambiamenti nella propria vita. Si fanno questi cambiamenti volenterosamente, sapendo che si può mostrare amore verso Dio osservando “i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi”. — 1 Giov. 5:3.
Persone di ogni continente e ogni ceto sociale hanno riscontrato che l’amore verso Dio ispirato dall’accurata conoscenza della sua Parola è stata la chiave che ha permesso loro di avere una vita soddisfacente. Non solo i comandamenti di Dio “non sono gravosi”, ma ora recano senz’altro beneficio a quelli che li osservano. Consideratene alcuni.
Benefici della “nuova personalità”
In Colossesi 3:9, 10, 12, 13, l’apostolo Paolo consiglia: “Spogliatevi della vecchia personalità con le sue pratiche, e rivestitevi della nuova personalità. . . . rivestitevi dei teneri affetti di compassione, benignità, modestia di mente, mitezza e longanimità. Continuate a sopportarvi gli uni gli altri e a perdonarvi liberalmente gli uni gli altri se alcuno ha causa di lamentarsi contro un altro”. Forse dite che non siete proprio una persona simile. Ma la Bibbia può aiutarvi a cambiare, e ne vale veramente la pena! Queste sante qualità possono aiutarvi ad affrontare con calma le molte irritanti situazioni in cui ci si trova ogni giorno, anche se le condizioni fossero così penose come quelle della donna menzionata all’inizio di questo articolo. — Si veda anche Efesini 4:20-32.
Pensate anche ai benefici derivanti dall’ubbidire al comando scritturale: “Fate morire perciò le membra del vostro corpo che sono sulla terra rispetto a fornicazione, impurità, appetito sessuale, desideri dannosi e concupiscenza”. (Col. 3:5) E che notevole benedizione deriva dall’ubbidienza al comando: “Ora realmente allontanatele tutte da voi, ira, collera, malizia, parlar ingiurioso e discorso osceno, fuori della vostra bocca”! (Col. 3:8) La coscienza pura, il rispetto di sé, la salute migliorata e la sicurezza emotiva che una persona e i suoi cari possono avere come risultato di tale cambiamento rendono lo sforzo veramente degno d’esser fatto.
“Non siate ansiosi” per le cose necessarie della vita
Le ansietà per il procurarsi le cose necessarie come cibo e vestiario privano di soddisfazione la vita di milioni di persone. Ma, come è scritto nella Bibbia in Matteo 6:31-33, Gesù Cristo consigliò: “Non siate ansiosi, dicendo: ‘Che mangeremo?’ o: ‘Che berremo?’ o: ‘Che indosseremo? . . . Continuate dunque a cercare prima il regno e la sua giustizia, e tutte queste altre cose vi saranno aggiunte”. Non che i cristiani si aspettino che Dio provveda miracolosamente per loro senza alcuno sforzo da parte loro. La norma scritturale è questa: “Se qualcuno non vuole lavorare, neppure mangi”. (2 Tess. 3:10) Ma la Bibbia li ha aiutati ad avere forte fede in Dio, così che non si preoccupano eccessivamente per queste cose.
Anche altre frustrazioni della vita scompaiono quando si acquista la veduta biblica di ciò che ha veramente valore. In Salmo 119:72 leggiamo: “La legge della . . . bocca [di Dio] è buona per me, più di migliaia di pezzi d’oro e d’argento”. Quelli che considerano le cose spirituali di maggior valore di quelle materiali sono d’accordo con l’apostolo Paolo che dice: “Avendo nutrimento e di che coprirci, di queste cose saremo contenti”. (1 Tim. 6:8) Indipendentemente dalle loro circostanze, imparano a trarne il miglior partito.
Hanno trovato soddisfazione nella vita
Oggi, in oltre 200 paesi della terra, la Bibbia ha aiutato alcuni a vincere le frustrazioni e a condurre una vita veramente soddisfacente. L’esperienza di un veterano della Regia Marina Canadese ne è un esempio:
“Quattro anni di vita militare durante la seconda guerra mondiale mi trasformarono da un ingenuo giovane marinaio volontario in un veterano politicamente impegnato, ansioso di lottare sul fronte civile per le libertà e la giustizia per le quali avevamo, apparentemente, combattuto.
“Per conseguire il mio obiettivo sembrò che un’istruzione superiore fosse essenziale; così andai all’università. Ma mi resi conto ben presto che le istituzioni politiche e i sistemi economici esistenti sono penosamente incapaci di soddisfare il bisogno umano di giustizia imparziale, uguaglianza di opportunità e vera fratellanza. Mi sentii disilluso e frustrato.
“A metà del corso universitario mia moglie e io cominciammo a studiare la Bibbia con i testimoni di Geova. Finalmente cominciavamo ad avere le risposte alle nostre domande. Apprendemmo che il dominio umano non potrà mai soddisfare i bisogni dell’uomo, poiché ‘non appartiene all’uomo che cammina nemmeno di dirigere il suo passo’. (Ger. 10:23) Solo il celeste governo del Regno di Geova Dio può amministrare con giustizia gli affari della terra. Il regno di Dio sostituirà presto l’attuale sistema corrotto con un sistema nuovo, ‘in cui dimorerà la giustizia’. — 2 Piet. 3:13.
“La speranza data da Dio di un nuovo sistema di cose riempì un grande vuoto nella nostra vita. Fummo anche entusiasti di trovare fra i cristiani testimoni di Geova un’organizzazione che si governa secondo i princìpi biblici che prevarranno in quel nuovo ordine. Questo ha soddisfatto la nostra sete di giustizia negli scorsi ventitré anni.
“La nostra vita fu ancora più soddisfacente quando decidemmo di trasferirci nell’America del Sud. Qui abbiamo appieno il privilegio di cercare i ‘mansueti’ e di insegnar loro come vivere una vita significativa in attesa delle future benedizioni sotto il regno di Dio. — Sal. 25:9.
“Come siamo grati che ci siano state risparmiate le frustrazioni riservate a quelli che si sforzano invano di riformare il presente sistema di cose!”
Più felici con meno
Quattro anni fa una famiglia di otto persone sistemò le proprie cose per dedicare più tempo all’opera di aiutare altri a conoscere la volontà divina. Questo ha recato loro molta soddisfazione personale. I cinque figli più grandi dedicano ora tutto il loro tempo a insegnare ad altri la Parola di Dio. Che cosa indusse questa famiglia a farlo? La madre narra:
“Dopo la seconda guerra mondiale mio marito ed io partimmo dall’Olanda e ci trasferimmo nel Canada alla ricerca della sicurezza finanziaria. Il nostro obiettivo era quello di allevarvi una famiglia in un podere. Consideravamo che vivere in una fattoria fosse il modo di vivere più naturale, e secondo noi una fattoria era la migliore eredità che potessimo lasciare ai nostri figli.
“Le cose andarono bene per un po’; ma il costo della vita continuò a salire, e la nostra famiglia crebbe più rapidamente del nostro conto in banca. Ci chiedevamo: Raggiungeremo mai il nostro obiettivo o stiamo correndo dietro al vento?
“Poi ci fu un grande cambiamento nella nostra vita. Mediante uno studio biblico con i testimoni di Geova apprendemmo che il promesso nuovo sistema di cose di Dio diverrà una realtà entro l’attuale generazione. Questo mutò tutto il nostro modo di vedere la vita.
“Comprendemmo che non era più necessario consumarci per accumulare una considerevole eredità materiale da lasciare ai nostri figli. Nel prossimo futuro Dio farà in modo che tutti abbiano una casa confortevole e cibo a sufficienza, insieme a vera pace e sicurezza. Ora la cosa importante è di uscire per condividere con i nostri vicini le meravigliose verità bibliche che abbiamo imparate.
“Benché le nostre modeste entrate ci consentano d’avere pochi beni del mondo, siamo contenti perché abbiamo abbastanza da mangiare, abiti a sufficienza e una casa in cui abitare. Abbiamo provato personalmente che ‘vi è più felicità nel dare che nel ricevere’. — Atti 20:35.
“Non mi sento più oppressa dalle innumerevoli faccende domestiche che bisogna sbrigare per aver cura di una famiglia numerosa. I nostri figli danno volenterosamente una mano a cucinare, lavare e a sbrigare altri lavori domestici. Così abbiamo tutti il tempo di partecipare all’importantissima attività di aiutare altri a conoscere ‘la verità che rende liberi’, affinché anche altri abbiano una vita veramente soddisfacente”. — Giov. 8:32.
La vostra vita è davvero soddisfacente? Perché non fate i passi necessari affinché lo divenga mediante un gratuito studio biblico a domicilio con i testimoni di Geova? Mettetevi in contatti con loro localmente o scrivendo agli editori di questa rivista.
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La stampa, un’antica industria dell’Estremo OrienteSvegliatevi! 1975 | 22 gennaio
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La stampa, un’antica industria dell’Estremo Oriente
MOLTO tempo prima che la stampa coi caratteri mobili avesse inizio in Europa verso la metà del quindicesimo secolo E.V., la stampa era conosciuta in Estremo Oriente. Alla fine dell’ottavo secolo erano state già fatte centinaia di migliaia di impressioni su carta mediante blocchi di legno.
Fu in quel secolo che l’imperatrice giapponese Shotoku ordinò di stampare un “milione” di amuleti di carta buddisti. Benché la stampa fosse ultimata verso il 770, alcuni di questi amuleti esistono tutt’oggi.
Non sono sopravvissuti esemplari di stampa di una data così antica in Cina. Ma ci si serviva di un metodo di stampa simile. L’anno 868 è la più antica data sicura di stampa in quel paese. A conferma di questo fatto, nonché dell’elevato grado di sviluppo dell’industria della stampa, è stato scoperto un libro completo in una cavità murata in una caverna vicino a Tunhuang, in Cina.
Meno di duecento anni dopo, si praticava in Cina la stampa coi caratteri mobili. L’inventore dei caratteri mobili fu Pi Shêng. Shên Kua, contemporaneo di Pi Shêng, scrive:
“Durante il periodo Ch’ing.li [1041-1049 E.V.] Pi Shêng, un uomo in abito di cotone [cioè un uomo del popolo comune], fece anche i caratteri mobili. . . . Per stampare solo due o tre copie questo metodo non sarebbe stato né conveniente né rapido. Ma per stampare centinaia o migliaia di copie era meravigliosamente [alla lettera, ‘divinamente’] veloce”.
Un altro paese dell’Estremo Oriente, dove la stampa fece grande progresso, fu la Corea. Verso la fine del decimo secolo vi si sviluppò l’industria della stampa con blocchi di legno. Durante il regno del re Hyon-jong (1007-1031) fu stampata la prima edizione del “Tripitaka Coreano”, una raccolta di sutra buddisti. La terza edizione di quest’opera, edita il 25 settembre 1251, fu stampata con 81.137 blocchi di legno, che contengono un totale di oltre 52.000.000 di caratteri, e la sua preparazione richiese circa sedici anni. Se si calcola che dieci caratteri sarebbero il lavoro di una giornata di un moderno intagliatore, fu un’opera davvero enorme.
Nella storia vi sono indicazioni secondo cui circa diciassette anni prima della pubblicazione della terza edizione del “Tripitaka Coreano” cominciarono a usarsi in Corea i caratteri mobili. Poi, nell’anno 1390, il re di Corea ordinò che fosse stabilita una fonderia di caratteri tipografici. Fu in questa reale fonderia di caratteri che vennero fusi i più antichi caratteri metallici cho oggi si conoscano, la serie completa di caratteri kyemi. Questo avveniva nell’anno 1403, parecchi decenni prima che Giovanni Gutenberg di Magonza, in Germania, fosse considerato l’inventore dei caratteri mobili.
Benché la stampa coi caratteri mobili venisse praticata nei paesi orientali prima che in Europa, non prese piede in maniera definitiva nell’Estremo Oriente né, a quanto si sa, influì in alcun modo sull’invenzione della stampa in Europa. I sistemi di scrittura non alfabetica del cinese, del giapponese e del coreano furono i principali ostacoli che impedirono alla stampa coi caratteri mobili d’essere veramente economica e pratica. Le lingue europee alfabetiche, comunque, erano l’ideale per la stampa coi caratteri mobili. Quindi, l’invenzione dei caratteri mobili in Europa ebbe un effetto più profondo sul miglioramento intellettuale dei popoli che non la sua precedente invenzione nell’Estremo Oriente.
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