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    La Torre di Guardia 1954 | 1° novembre
    • creò serpenti infuocati per assalirli. Quella notte, quando il padre passò vicino al letto del ragazzo, il ragazzo lo chiamò, mise le sue braccia intorno al collo del padre, e, avvicinandolo a sé, disse: ‘Padre, tu odii Geova; e io pure lo detesto quel cattivo tiranno.“’ Considerate ora il commento che l’autore fa su questo aneddoto, e vedete se egli sosteneva l’Iddio della Bibbia e il racconto scritturale dei suoi atti di vendetta dei tempi antichi: “Noi abbiamo rigettato da molto tempo la concezione della riconciliazione relativa all’idea storica di una Divinità che è detestabile. Dio, secondo noi, non può essere immaginato come un Essere adirato, terribile, vendicativo, che a motivo del peccato di Adamo debba avere come Shylock la sua libbra di carne. Non c’è da meravigliarsi se l’onesto ragazzo con giustificabile ripugnanza poté dire: ‘Cattivo tiranno.’”

      19. Soltanto chi sostiene la causa di Geova?

      19 È una vergogna per chi prende il nome di Cristo, che sostenne fedelmente la causa di Geova, giustificare il giudizio di un povero e sviato ragazzo secondo cui Geova Dio sia un “cattivo tiranno”. Ma, questa situazione non è nuova. Dal tempo di Gesù fino ad oggi, chi ha preso sulla terra la difesa dell’Iddio delle Scritture Ebraiche, proclamando la Sua supremazia, rendendogli amore e devozione e invitando i propri simili a fare altrettanto? Chi segue in questi giorni tale condotta a favore della causa di Geova Dio? Quelle persone, ed esse soltanto, che volontariamente, con intendimento e amore, mutano la loro vita affinché le proprie membra siano presentate come “schiave alla giustizia in vista della santità”. Questo vuol dire servire la santa causa del santo Iddio. La santificazione esige che le proprie membra siano presentate a Geova onde il dedicato consegua la santità. Questa santità è una condizione reale che si può conseguire e mantenere.

      COME SI RICEVE?

      20. Da chi viene la santificazione?

      20 In armonia con altri passi, le scritture considerate sopra mostrano che la santificazione viene da Geova Dio. È lui che mediante la sua Parola di verità trae a sé gli uomini per mezzo di Cristo, attirandoli con la sua giustizia. È lui che mediante il provvedimento del riscatto di Cristo ha permesso a uomini imperfetti di essere in uno stato di riconciliazione con Dio, essendo dichiarati giusti per merito del sacrificio di Gesù e della fede che nutrono in esso. “Ma per mezzo di lui [Dio] voi siete uniti a Cristo Gesù, che è diventato per noi, da parte di Dio, sapienza, giustizia, santificazione e liberazione mediante riscatto”. (1 Cor. 1:30, NW) Colui al quale si dedicano i credenti è Geova Dio; quindi, la santificazione viene in realtà da Geova. Gesù indicò questo, dicendo: “Dite voi a me che il Padre ha santificato e mandato nel mondo: ‘Tu bestemmi,’ perché ho detto: Sono Figlio di Dio?” — Giov. 10:36, NW.

      21. Quale parte ha la verità nella santificazione?

      21 Inoltre, considerando i mezzi per ottenere la santificazione pensiamo subito alle parole di Gesù che mostrano come la verità ne è lo strumento, poiché egli disse al suo celeste Padre: “Santificali per mezzo della verità la tua parola è verità”. (Giov. 17:17, NW) La rivelata Parola di Dio è dunque essenziale nella giusta condotta di santificazione. Geova, avendo santificato i membri della congregazione cristiana del corpo di Cristo con la chiamata al regno celeste, e ungendoli col suo spirito, li apparta veramente per il suo santo e sacro servizio, consacrandoli e guidandoli con la sua Parola di verità. Oh, sì, ma come in primo luogo uomini e donne ricevono la verità nella loro vita individuale? È certo che Geova Dio non scende per mettersi a sedere con loro istruendoli nella sua Parola. Né fa questo Cristo Gesù, perché egli è il Re celeste. L’apostolo Paolo, scrivendo alla stessa congregazione di Tessalonica, mostra come la verità che santifica viene data agli uomini, poiché rammenta come venne data ai tessalonicesi, dicendo: “Iddio vi ha scelti dal principio per la salvezza santificandovi con lo spirito e mediante la vostra fede nella verità. A questo destino egli vi ha chiamati per mezzo della buona notizia che noi dichiariamo, . . . Così dunque, fratelli, state saldi”. — 2 Tess. 2:13-15, NW.

      22. Mostrate la parte che il ministero cristiano ha nella santificazione.

      22 Dobbiamo forse comprendere che fu la dichiarazione della buona notizia fatta da Paolo ai tessalonicesi a portare loro la divina Parola di verità, in cui credettero e riposero fede, e a farli scegliere da Dio per la salvezza mediante la santificazione? Sì, esattamente! Così è stato durante l’èra cristiana, e così è oggi, in modo che uomini e donne hanno questi benedetti rapporti con il loro Dio in santificazione e devozione verso di lui a causa del fatto che altri ministri cristiani precedendoli recarono loro il messaggio della Parola di Dio e predicarono loro questa verità biblica ch’essi hanno udita e accettata. “Affinché sia un pubblico servitore di Cristo Gesù per le nazioni, impegnandomi nella santa opera della buona notizia di Dio, onde l’offerta, cioè queste nazioni, risulti accettevole, essendo santificata con spirito santo”. — Rom. 15:16, NW.

      23. Descrivete la relazione odierna di fratelli che sono spiritualmente “anziani” e “giovani”.

      23 Spiritualmente parlando, Paolo era il loro fratello più anziano ed essi erano i suoi fratelli più giovani a Tessalonica, perché da lui avevano ricevuto questo messaggio della Parola di Dio. Quell’esempio cristiano non è cambiato. Oggi è lo stesso. Sin dal 1914 in cui nacque il Regno, e sin dal 1918 in cui il Signore venne nel tempio per il giudizio, e sin dal 1920 in cui fu fatta l’attiva proclamazione del messaggio dell’attuale regno di Dio in tutta la terra, il numero di quelli che adorano Geova è aumentato tanto che oggi in 143 nazioni e Paesi ci sono centinaia di migliaia di persone che hanno accettato la predicazione di ministri spiritualmente più “anziani” di loro, come i tessalonicesi accettarono la predicazione dell’apostolo Paolo. Nel servizio di Dio vi sono ora attivi ministri che hanno sostenuto la causa di Geova per molti anni. Alcuni di essi, che erano ministri della buona notizia prima ancora che il Regno nascesse nel 1914, sono tuttora forti. Molti di essi hanno compiuto l’attuale opera cristiana di educazione biblica in tutta la sua presente e crescente prosperità, che rigale al 1919. Questi fedeli servitori di Dio hanno compiuto molta predicazione, e mentre gli anni passavano altri si univano a loro, e così l’opera è aumentata. Sulla terra ora ci sono approssimativamente 20.000 persone che mostrano di essere di quelli che restano o divino rimanente del santificato corpo di Cristo, come rivela il numero dei partecipanti agli emblemi del Memoriale del 1954.

      24. In che cosa riconosciamo il nostro “fratello anziano”.

      24 Quelli a cui la verità della Bibbia ha più recentemente aperto gli occhi perché vedano la meraviglia di Geova riconoscono in questi fratelli anziani i ministri che hanno con noi rapporti simili a quelli che l’apostolo Paolo ebbe con la congregazione di Tessalonica. È di maggiore importanza che riconosciamo inoltre l’organizzazione dell’unto rimanente quale nostro amorevole fratello anziano, e, se ora siamo devoti a Dio, sappiamo che la ragione onde siamo stati scelti per la salvezza, avendo fede nella verità, è il fatto che questo “fratello anziano” ci predicò la buona notizia. Comunque, noi tutti riconosciamo principalmente il passato e il presente ministero del nostro vero Fratello maggiore, Cristo Gesù. Questo riconosciamo con gioia, rendendo ogni grazie e lode a Geova Dio per mezzo di Gesù Cristo.

  • Voi tutti, “State fermi”
    La Torre di Guardia 1954 | 1° novembre
    • Voi tutti, “State fermi”

      “Perciò, fratelli miei diletti e desiderati, mia gioia e corona, state fermi in questo modo nel Signore, diletti.’ — Filip. 4:1, NW.

      1. Citate o leggete di nuovo 2 Tessalonicesi 2:13-15 e dite come lo potremmo correttamente considerare.

      QUANDO noi giovani delle altre pecore del Signore leggiamo un passo come quello di 2 Tessalonicesi 2:13-15, è come se il nostro grande “fratello maggiore”, Cristo Gesù, per mezzo della classe dello “schiavo fedele e discreto” di Geova, ci parlasse dicendo che, a causa della buona notizia che ci ha predicata, abbiamo l’opportunità della salvezza, e noi siamo grati dell’ammonizione che Geova ci dà mediante questo strumento per farci ‘stare fermi’.

      2. Dove si trova una prova che la santificazione può essere mantenuta?

      2 La presenza sulla terra per quarant’anni sin dalla nascita del celeste regno di saldi, ben fondati, fedeli, membri del “piccolo gregge” di santificati e anche di membri delle altre pecore del Signore che hanno compiuto per molto tempo il ministero dimostra non soltanto che la santificazione è la volontà di Geova rispetto ai cristiani, ma anche che è qualche cosa che si può mantenere di anno in anno. Risulta che essa è reale e possibile. I servitori di Geova che riconoscono di essere membri del corpo di Cristo o della santificata congregazione, umiliandosi dinanzi a Dio, lo ringraziano dei privilegi che hanno ricevuti e ora ricevono, e sanno che essi pure devono continuare a star fermi e a mantenere la loro santificazione, afferrandola strettamente. Non cercano di ritirarsi dal servizio, non abbandonano con infedeltà la loro unzione. I passi fatti verso il loro premio celeste li han portati troppo avanti perché in questa tarda ora abbiano il solo pensiero di tornare indietro. L’attuale e la futura prosperità del Regno non dà loro alcuna effettiva indicazione che si debba lasciar infiacchire le mani e prendere le cose alla leggera, o che ci si debba soffermare e cercare piaceri personali, ma, piuttosto, continuate ad avanzare, come disse Paolo: “Fratelli, io non reputo di averla già afferrata; ma c’è questo: Dimenticando le cose passate e protendendomi verso le cose future, io procedo verso la meta per ottenere il premio della chiamata di sopra che Iddio rivolge in Cristo Gesù. Quanto a noi, la nostra cittadinanza è nei cieli, da cui anche aspettiamo ansiosamente il salvatore, il Signore Gesù Cristo, che trasformerà il nostro corpo umiliato onde sia conforme al suo corpo glorioso secondo l’efficacia del potere che egli ha di assoggettarsi ogni cosa. Perciò, fratelli miei diletti e desiderati, mia gioia e corona, state fermi in questo modo nel Signore, diletti”. (Filip. 3:13, 14, 20, 21; 4:1, NW) L’anziana congregazione, compresi i “rimanenti” o ‘schiavo discreto’ e suoi membri, hanno atteso con ansia l’aumento che ora vedono, ed ora, vedendolo, provano molta gioia.

      3. Spiegate i rapporti che vi furono fra l’apostolo Paolo e la congregazione di Filippi, e mostrate i fatti paralleli di oggi.

      3 Come ne ebbe il privilegio presso i tessalonicesi, così pare che Paolo fosse il primo a predicare la buona notizia al filippesi prima di scrivere quanto sopra. Il legame di amore che univa Paolo e la congregazione di Filippi era forte. Paolo li visitò due volte dopo la loro istituzione e li rafforzò nella fede. Egli scrisse loro l’epistola che compare nelle Scritture Greche Cristiane come la lettera di Paolo “ai Filippesi”, e i filippesi resero a Paolo assistenza sia spirituale che materiale. Essi saziarono sicuramente il suo desiderio. Furono la sua gioia. Parlando dal punto di vista della vecchia organizzazione e degli anziani ministri che sono nell’opera di Dio in questi giorni, noi diciamo: Voi che siete venuti nella verità e nel servizio di Geova più recentemente, voi che siete le altre pecore del Signore, aumentando il numero e l’attività di questa società del Nuovo Mondo, “voi siete la nostra gioia”. Noi vi abbiamo desiderati con ansia. Siete la vivente evidenza e prova che la devozione verso la giusta causa di Geova non è limitata ad un piccolo pugno di persone, ma abbraccia molti, anche voi, ed a voi diciamo: “State fermi in questo modo nel Signore, diletti”.

      4. Parlate della gloria e dell’ornamento della società del Nuovo Mondo.

      4 La pretesa gloria del vecchio sistema di cose è spregevole e falsa, perché è il riflesso del male del suo finto dio, Satana il Diavolo. La meravigliosa gloria del regno di Geova supera ogni descrizione delle nostre inadeguate parole, perché è il riflesso della gloria del vero Dio, Geova. In quanto a noi che siamo sulla terra, come membri rappresentativi del nucleo della società del Nuovo Mondo, il nostro comune proposito è l’adorazione di questo glorioso Iddio. La gloria e la bellezza di Geova si trovano nei fedeli membri dell’organizzazione terrestre dei servitori di Dio che si conformano ai princìpi di giustizia; e così, in un certo grado, sebbene in realtà limitato, viene riflessa la gloria di Dio. Quando apprendete le disposizioni di Geova menzionate nella sua Parola, decidete di schierarvi dalla sua parte, vi dedicate a lui e sostenete la sua causa, voi divenite l’ornamento di questo gruppo cristiano. Geova conosce quelli che gli appartengono, e se voi gli appartenete egli vi conosce e vi ama. I vostri conservi terreni hanno molta stima di voi, e voi che siete i fratelli più giovani nell’adorazione e nel servizio di Dio costituite ora effettivamente la gioia dell’organizzazione terrestre di Dio. Voi avete la grande responsabilità di mantenervi puri e retti, non seguendo la via delle nazioni che non conoscono Dio, poiché “chi disprezza non disprezza un uomo, ma Dio, che pone in voi il suo spirito santo”. — 1 Tess. 4:8, NW.

      5. Che cosa dice a voi altre pecore del Signore 1 Tessalonicesi 2:19, 20, e quale debito avete?

      5 Mentre continuate ad esser fedeli a Geova è come se i vostri fratelli più anziani e il vostro più anziano ‘schiavo discreto’ vi dicessero: “Poiché qual è la nostra speranza, o la nostra gioia, o la nostra corona di esultanza? Ebbene, non siete proprio voi, dinanzi al nostro Signore Gesù al tempo della sua presenza? Voi siete certamente la nostra gloria e la nostra gioia”. (1 Tess. 2:19, 20, NW) Perciò avete un grande debito, un debito spirituale verso Dio e verso la sua fedele società, che vi ha portato la verità a cui avete dato ascolto e mediante cui i vostri piedi sono stati guidati nel sentiero della santità e della salvezza. Pagate il vostro debito con lealtà ed amorevole devozione.

      6. Menzionate in breve alcuni altri preliminari della santificazione.

      6 Si può dire che la santificazione viene ricevuta non soltanto da Dio per mezzo della verità che ci è predicata, ma anche per mezzo della dedicazione a Geova. Quindi la santificazione dei membri del corpo di Cristo viene ottenuta mediante l’unione con lui, mediante lo spirito di Dio che è diffuso su di loro, mediante la fede che nutrono in Geova e nella sua Parola, e con la fede in Cristo Gesù, Suo provvedimento per conferire la vita. Come è scritto: “Secondo la prescienza di Dio Padre, con santificazione di spirito, perché fossero ubbidienti ed aspersi col sangue di Gesù Cristo” — 1 Piet. 1:2, NW.

      7. Nel settimo paragrafo, vi sono parecchi argomenti relativi alla bigotteria ecclesiastica. Esprimeteli con parole vostre.

      7 Ora, in tutti questi punti relativi alla santificazione e al modo in cui viene ricevuta, dove sono menzionate le ostentate cerimonie ecclesiastiche? In nessun luogo. Esse non hanno nulla a che vedere con la santificazione insegnata dalla Bibbia. Sono invenzioni di uomini che ebbero completamente origine nel paganesimo e furono abbellite dall’immaginazione di moderni adoratori pagani per impressionare e sviare il popolo. Oltre alla Bibbia, una delle principali prove che la pretesa santificazione mediante le fanciullesche cerimonie della cristianità ortodossa è falsa e che contribuisce all’ipocrita bigotteria si trova nel fatto che la cristianità è moralmente cattiva, fradicia e corrotta in ogni sua parte, biasima Geova Dio, combatte contro di lui, non per lui e per la sua causa, perseguita al massimo quelli che cercano di insegnare al popolo i puri princìpi della sacra Parola di Dio ed è condannata alla distruzione per mano del capo vendicatore di Geova, Cristo Gesù, nella prossima battaglia di Harmaghedon. Le sue pagane e false dottrine di cosiddetta “santificazione”, ed altre dottrine e pratiche, non hanno una sola conferma scritturale. Essi fanno un grande torto all’umanità in genere perché nascondono agli occhi del popolo la verità della Parola di Dio, la Bibbia, inerente alla vera santità. I capi e il popolo condividono la loro colpa comune biasimando il nome di Dio.

      8. Che cosa devono fare quelli che si sono dedicati alla giustizia?

      8 Nella nostra considerazione della santità noi non ci dobbiamo far confondere o scoraggiare da ciò che la religione ortodossa ha fatto a questa aurea espressione della Parola di Dio, che è piena di significato ed è un’esigenza cristiana. Voi che siete dedicati alla giustizia non potete permettervi neanche per un minuto di seguire il vecchio mondo, questo vecchio sistema di cose e i suoi criteri, le sue dottrine, o le sue pratiche. Siate puri. Mantenete la vostra santificazione e la vostra speranza di santificazione che conduce alla vita.

      COME È MANTENUTA?

      9. Quale argomento scrive Paolo sulla padronanza di sé?

      9 Uno degli argomenti che Paolo scrive ai tessalonicesi sulla padronanza di sé è questo: “Che ciascuno di voi sappia possedere il proprio vaso in santificazione e onore, non in bramoso appetito sessuale come anche fanno le nazioni che non conoscono Dio; che nessuno arrivi al punto di danneggiare e usurpare i diritti del proprio fratello in questa faccenda, perché Geova esige la punizione di tutte queste cose, come già vi dicemmo e vi demmo completa testimonianza”. (1 Tess. 4:4-6, NW) (Un uso simile della parola “vaso” è fatto dove Saulo viene chiamato “vaso eletto” in Atti 9:15.)

      10. Come è adoperato qui il “vaso”, e in qual modo la padronanza di sé è essenziale?

      10 Il corpo di ogni singolo cristiano è qui paragonato ad un “vaso”. Si parla del corpo o dell’io del servitore di Dio come di uno strumento che il cristiano debba adoperare nella maniera giusta. Questo richiede padronanza di sé. Ne deriva fidatezza, e questa fidatezza viene dalla nostra corretta valutazione dei rapporti che abbiamo con Geova Dio, del nostro glorioso tesoro di servizio e della teocratica società del Nuovo Mondo con la parte che vi prendiamo. Chi mantiene la santificazione è un uomo fidato o una donna fidata. Che essa non si mantiene automaticamente ma dev’essere perseguita con costanza è indicato dall’esortazione di Paolo: “Soltanto comportatevi in maniera degna della buona notizia relativa al Cristo, affinché, o che io venga e vi veda o che sia assente, oda parlare delle cose che vi riguardano, che restate fermi in uno stesso spirito, combattendo a fianco a fianco con un medesimo animo per la fede della buona notizia, e non essendo per nulla spaventati dai vostri avversari. Questo infatti è una prova di distruzione per loro, ma di salvezza per voi; e questa indicazione è da Dio, perché a voi è stato dato mediante Cristo non solo il privilegio di riporre la vostra fede in lui, ma anche di soffrire per lui”. — Filip. 1:27-29, NW.

      11, 12. Che cosa è necessario per mantenere la santificazione?

      11 Noi abbiamo in breve additato le fonti da cui si ottiene la santificazione. Onde la santificazione sia mantenuta è necessario preservar luminose queste fonti che la fanno ottenere. La santificazione viene da Geova Dio. Per mantenerla, rivolgete il cuore sempre a Geova. La santificazione si ottiene per mezzo della verità della Parola di Geova, la Bibbia. Per restare in questa condizione di santa devozione è necessario che la Parola di verità sia costantemente studiata e seguita. Le acque di verità sono rappresentate come un grande fiume, che viene dal tempio di Geova. (Apoc. 22:1, 2) Da questo abbondante fiume i cristiani devono riempire di continuo i loro cuori e le loro menti, e, mentre berranno così queste acque di vita, fonti d’acqua scaturiranno da essi per impartire la vita eterna. — Giov. 4:14.

      12 L’opportunità della santificazione fu portata a noi perché fummo serviti da qualche altra persona che predicava la buona notizia della Parola di Dio. La nostra santificazione, da questo punto di vista, dipese da quel ministero. Affinché manteniamo la nostra santificazione è essenziale che siamo attivi nel ministero, portando la verità ad altri. Questa attività è la prova del nostro ministero e glorifica il nostro Dio conforme a ciò che disse il santificato Signore Cristo Gesù: “Il padre mio è glorificato in questo, che portiate molto frutto e vi dimostriate miei discepoli (Giov. 15:8, NW) La devozione verso Geova, mostrata con la nostra immersione in acqua per simboleggiare la nostra dedicazione a lui, dev’essere costante, ed in essa dobbiamo manifestare unità coi nostri conservi. Manteniamo forte la fede che ci mise in relazione con Geova, onde il suo spirito che porta alla santificazione sia sempre su di noi. Come i tessalonicesi, oggi noi conosciamo gli ordini che la Parola di Dio dà ai cristiani. “Giacché conoscete gli ordini che vi demmo mediante il Signore Gesù.” — 1 Tess. 4:2, NW.

      SONO SANTIFICATE LE ALTRE PECORE?

      13. Paolo indica i santificati. Chi sono essi?

      13 Prima abbiamo rilevato che rivolgendosi ai tessalonicesi Paolo scriveva a futuri membri del corpo di Cristo, santificati da Geova Dio perché appartati in modo che compissero l’opera di suoi figli spirituali. “Inoltre, fratelli, non vogliamo che siate nell’ignoranza circa quelli che dormono nella morte, affinché non vi rattristiate come gli altri che non hanno speranza. Poiché se abbiamo fede che Gesù morì e risuscitò, così pure quelli che si sono addormentati nella morte Iddio li trarrà a sé mediante Gesù. Poiché questo vi diciamo mediante la parola di Geova, che noi viventi che sopravviviamo alla presenza del Signore non precederemo affatto quelli che si sono addormentati nella

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