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Domande dai lettori (1)La Torre di Guardia 1954 | 15 giugno
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il significato; e in loro si adempie la profezia d’Isaia che dice: ’Udendo, voi udrete ma non ne capirete in nessun modo il significato; e, vedendo, voi vedrete ma in nessun modo scorgerete. Poiché il cuore di questo popolo è diventato duro, e con i loro orecchi hanno udito con noia, e han chiuso i loro occhi; affinché essi non vedano mai con i loro occhi e non odano con i loro orecchi e col cuore non ne afferrino il significato e tornino indietro, e io li sani.’” (Matt. 13:13-15, NW) Le persone egoiste non erano interessate nel messaggio di Dio, neppure quel tanto che sarebbe bastato per indagare il significato delle illustrazioni di Gesù. Presentando il messaggio in quella forma tali indegni furono quindi scartati, e solo i mansueti ansiosi di conoscere Dio rimasero a interrogare Gesù sul significato delle illustrazioni. In questo modo egli rese alcuni spiritualmente sordi, muti e ciechi e fece sì che altri vedessero, udissero e parlassero con intendimento spirituale.
Alcuni non hanno nessun amore per la verità, e “perciò Iddio manda loro efficacia d’errore onde credano alla menzogna”. Traduzioni più moderne rendono più chiaro il significato, indicando che Geova non li delude deliberatamente ma solo lascia che Satana li deluda, dato ch’essi prendono più piacere nelle menzogne e nell’ingiustizia che nella verità e nella salvezza. “La presenza dell’illegale è secondo l’azione di Satana con ogni opera potente e menzogneri segni e miracoli e con ogni iniqua seduzione per coloro che periscono, come una retribuzione perché non accettarono l’amore della verità onde fossero salvati. Ecco perché Dio lascia che un’opera di errore pervenga quindi a loro onde finiscano col credere alla menzogna, in modo che siano tutti giudicati perché non credettero alla verità ma presero piacere nell’ingiustizia”. (2 Tess. 2:9-12, NW) Nelle cose spirituali Geova permette che Satana il dio di questo mondo li accechi mentalmente — 2 Cor. 4:4.
Come Geova rende alcuni sordi e muti e ciechi spiritualmente, così guarisce altri dalla sordità, dal mutismo e dalla cecità spirituale. Come Isaia predisse riguardo a questo tempo di luce spirituale: “Allora s’apriranno gli occhi dei ciechi, e saranno sturati gli orecchi de’ sordi; allora lo zoppo salterà come un cervo, e la lingua del muto canterà di gioia”. (Isa. 35:5, 6) In senso spirituale, egli lascia che questi difetti rimangano nei superbi e arroganti, e li elimina dai mansueti e dagli umili.
Vediamo dunque che tanto in senso fisico che in senso spirituale Esodo 4:11 è adempiuto da Geova Dio, ma non in modo che sia responsabile della condizione di tutti coloro che, sulla terra, sono letteralmente sordi, muti e ciechi.
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Domande dai lettori (2)La Torre di Guardia 1954 | 15 giugno
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Domande dai lettori
◆ Matteo 5:22 dichiara: “Chiunque s’adira contro al suo fratello, sarà sottoposto al tribunale; e chi avrà detto al suo fratello ’raca’, sarà sottoposto al Sinedrio; e chi gli avrà detto ‘pazzo’, sarà condannato alla geenna del fuoco”. Quali sono i tre pericoli di cui i colpevoli sono qui ammoniti? — T. C., Stati Uniti.
La Traduzione del Nuovo Mondo mostra che “tribunale” e “Sinedrio” si riferisce alle corti e “geenna del fuoco” si riferisce alla Valle di Hinnom, o Geenna: “Chiunque mantiene la collera verso il fratello dovrà rendere conto alla corte di giustizia; ma chi si rivolge al fratello con una indicibile parola di disprezzo dovrà render conto alla Corte Suprema; mentre chi dice: ’Tu spregevole stolto!’ sarà soggetto alla Geenna ardente”. Le offese divengono più gravi secondo l’ordine citato, e logicamente quelli a cui i colpevoli devono render conto e il trattamento a cui saranno sottoposti aumentano proporzionatamente di autorità e severità.
Sembra che la corte di giustizia corrisponda alle corti locali a cui accennano Matteo 10:17 e Marco 13:9, e la nota in calce nella Traduzione del Nuovo Mondo su “corti locali” in questi testi le identifica come “Sinedri inferiori”. Sinedrio significa assemblea o concilio. La Legge mosaica stabiliva corti locali in cui uomini idonei ascoltavano le cause alle porte delle città. Deuteronomio 16:18 comandava: “Stabilisci de’ giudici e dei magistrati in tutte le città che l’Eterno, il tuo Dio, ti dà, tribù per tribù; ed essi giudicheranno il popolo con giusti giudizi”. Queste corti locali avevano giurisdizione anche sui casi di omicidio e potevano infliggere la sentenza di morte. Furono restaurate da Esdra dopo il ritorno dalla cattività di Babilonia; e risulta che furono impiegati molti Leviti per ricoprire gli incarichi di servizio in questi tribunali. — Deut. 19:12; 21:1, 2; 1 Cron. 23:4; 26:29; Esdra 7:25, 26.
Durante il tempo di Gesù e degli apostoli vi erano queste corti locali o Sinedri inferiori, ma sotto definite limitazioni a causa del dominio romano sulla Palestina. Secondo i Rabbini, queste corti inferiori erano composte da 23 giudici nelle città dove erano 120 rappresentanti per i vari impieghi e servizi, ma nelle città piccole dove tale numero non era disponibile venivano impiegati soltanto 3 giudici. Si afferma che Gerusalemme avesse tre tribunali di 23 giudici ciascuno, oltre a 390 corti di 3 giudici ciascuna per ascoltare le accuse di minore entità. Le cifre date da Giuseppe Flavio variano, poiché egli asserisce che queste corti locali erano costituite da 7 giudici, a ciascuno dei quali erano assegnati due ufficiali che erano Leviti. Le questioni troppo difficili che non potevano essere decise da queste corti locali passavano al Gran Sinedrio di Gerusalemme — Antichità di Giuseppe Flavio, Libro 4º, cap. 8, sez. 14.
È al Gran Sinedrio che si riferisce Matteo 5:22 come a un “concilio” o a “Corte Suprema”, com’è mostrato dalla nota in calce nella Traduzione del Nuovo Mondo. Veniva chiamato generalmente Sinedrio. Comunemente s’intende che quando la Bibbia mette in relazione i capi sacerdoti con gli scribi e gli anziani essa si riferisce al Sinedrio, come in Matteo 16:21 (NW): “Da allora in poi Gesù Cristo cominciò a mostrare ai suoi discepoli ch’egli doveva andare a Gerusalemme e soffrire molte cose dagli anziani influenti e dai capi sacerdoti e dagli scribi, ed essere ucciso e nel terzo giorno esser risuscitato”. È stato sostenuto che i 71 membri del Sinedrio erano così composti: 24 capi sacerdoti, 24 anziani o anziani influenti, 22 scribi o avvocati, e il sommo sacerdote completava il numero 71. Venivano eletti un presidente e un vicepresidente. Questa corte suprema giudaica discuteva soltanto i casi che le corti minori non potevano decidere e per i quali ricorrevano ad essa, e i casi concernenti le colpe più gravi che le venivano presentati direttamente. Questo accadeva specialmente in casi implicanti bestemmia o apostasia. — Matt. 26:57, 59-68; Giov. 19:7; Atti 5:27-29; 6:11-15; 7:1, 54-60, NW.
I Giudei vogliono credere che il Sinedrio avesse avuto inizio con Mosè e i 70 ch’egli scelse perché lo aiutassero a giudicare le cause di Israele nel deserto. (Num. 11:16, 17) Alcuni hanno perfino supposto che Gesù sostituisse questo corpo giudaico quando inviò 70 discepoli a predicare, dato che con Gesù come loro capo ne sarebbero stati 71. (Luca 10:1) Però, i fatti indicano che il Sinedrio ebbe origine durante il dominio greco sulla Giudea. Durante il dominio romano esso giudicava questioni di vita e di morte, ma non poteva eseguire le sue sentenze di morte dovendo sottoporre il suo procedimento all’esame delle autorità romane — Giov. 18:28-40; 19:1-16.
Infine, Matteo 5:22 parla di coloro che meritavano Il “fuoco dell’inferno” o la “geenna”. L’uso di “fuoco dell’inferno” esprime un concetto falso, poiché nell’originale greco si legge “geenna di fuoco”; geenna è l’equivalente greco del termine ebraico gei-Hinnom, e significa “valle di Hinnom”. Questa valle si estendeva a sud-ovest dell’antica Gerusalemme. Al tempo degli ultimi re di Giuda vi si faceva il culto idolatra di Moloc e a questo dio venivano offerti olocausti umani per mezzo del fuoco. (Gios. 15:8; 2 Cron. 28:3; 33:6; Ger. 7:31, 32; 32:35) Per impedire che fosse di nuovo dedicata a tali orribili scopi religiosi il fedele re Giosia la fece contaminare ed essa divenne il luogo dove si buttavano e bruciavano i rifiuti di Gerusalemme. (2 Re 23:10) Vi erano gettate dentro le carogne degli animali perché fossero consumate dai fuochi che vi erano tenuti accesi e ai quali si aggiungeva lo zolfo per alimentarli. Anche i corpi dei criminali giustiziati che si ritenevano troppo abbietti perché avessero una risurrezione venivano buttati in quel luogo. Se i corpi non raggiungevano i fuochi ma si arrestavano sull’orlo del profondo burrone li consumavano i vermi. Il paragrafo finale dell’appendice della Traduzione del Nuovo Mondo dice su questa valle, a pagina 767:
“Nessun animale o creatura umana vivente veniva gettata nella geenna per essere arsa viva o tormentata. Pertanto quel luogo non poteva mai simbolizzare una regione invisibile dove le anime umane siano tormentate con fuoco letterale e rose da imperituri, immortali vermi per tutta l’eternità. (Isa. 66:24) Siccome al criminali morti ivi buttati era negata una decente sepoltura in una tomba commemorativa, simbolizzante la speranza di una risurrezione, la geenna fu usata da Gesù e dai suoi discepoli per simbolizzare l’eterna distruzione, l’annientamento dall’universo di Dio, o ‘la morte seconda’, una punizione eterna. Quindi la sentenza che imponeva di gettare nella geenna il corpo morto di una persona era considerata la punizione peggiore. Dalla geenna letterale e dal suo significato è derivato il simbolo dello ‘stagno ardente di fuoco e zolfo’, in Apocalisse 19:20; 20:10, 14, 15; 21:8.
Nel versetto precedente (Matt. 5:21) Gesù richiamò l’attenzione al ben noto fatto che chiunque commetteva un omicidio veniva deferito alla corte di giustizia, e poi in base a questa comune conoscenza aggiunse le parole del versetto 22 di Matteo 5 per indicare quanto più esigenti fossero i nuovi precetti ch’egli stava pronunciando. Ci potremmo adirare per qualche ragione, ma persistendo in tale stato di irritazione si potrebbe dar luogo al Diavolo e finire per indurci a peccare. (Efes. 4:26, 27) Perciò la persistente collera verso un fratello metterebbe una persona nella necessità di una correzione che è simbolizzata dalla corte di giustizia. In quanto a quell’ira che si manifesta con “una indicibile parola di disprezzo” essa sarebbe cosa ancora più grave e richiederebbe una più forte correzione o punizione, che è simbolizzata dall’alta corte ossia dalla Corte Suprema giudaica, il Sinedrio. Ma giudicare un fratello come uno “spregevole stolto”, che potrebbe scritturalmente implicare ch’egli bestemmi e rinneghi Geova (Sal. 14:1), è estremamente grave e potrebbe far meritare a una persona l’eterna distruzione, o, in altre parole, la “Geenna ardente”. In tal modo Gesù impiegava cose note di Giudei — la corte di giustizia, la Corte Suprema e la geenna ardente — per far loro conoscere la crescente gravità e severità delle punizioni che sarebbero state inflitte per i peccati più gravi.
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