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È più vicino di quanto essi pensinoLa Torre di Guardia 1950 | 15 marzo
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se oggi volessero invocare fiduciosamente Geova Dio, accetterebbero il suo Re e non le Nazioni Unite o altri espedienti umani come legittimo Governatore della terra. Invece no! E quindi Geova permette che le persone ribelli invochino salvezza da quelli che considerano loro dèi o potenti. Questi loro dèi si prendono giuoco di loro e in realtà opprimono il popolo invece di aiutarlo.
22. Chi è responsabile delle sventure delle nazioni? Con quale politica?
22 Dunque Satana il Diavolo, “l’iddio di questo secolo” è la principale causa delle sventure sempre in aumento che affliggono il popolo. Egli è adirato perché il Regno è nato nel 1914 e lui e i suoi angeli, i demoni, sono stati da allora cacciati dal cielo. Quando questi sconvolgenti avvenimenti mondiali si verificarono, la voce proveniente dal cielo dichiarò: “Ora è venuta la salvezza e la potenza ed il regno dell’Iddio nostro, e la potestà del suo Cristo, . . . Perciò rallegratevi, o cieli, e voi che abitate in essi. Guai a voi, o terra, o mare! perché il diavolo è disceso a voi con gran furore, sapendo di non aver che breve tempo”. (Apoc. 12:10-12) Dimostrandosi così fatali alla pace, alla prosperità, salute e felicità umane da quando furono cacciati dal cielo, Satana il Diavolo e i suoi demoni mostrano di essere uniti alla politica “dominare o distruggere” in rapporto a questa terra e i suoi popoli. Se essi non possono avere tutto, vogliono che Iddio e Cristo non abbiano nulla.
23. Perché verrà tale distruzione in modo improvviso? Come l’affrettiamo?
23 Il Diavolo e i suoi demoni sanno bene che il tempo che rimane loro è breve. Ciò non ostante essi tentano di far credere che il giorno fissato da Geova per la distruzione di questo mondo non è così vicino come fanno credere gli avvenimenti mondiali dal 1914 agli uomini di fede alla luce delle profezie bibliche. Per conseguenza il giorno di Geova sopravverrà per loro in modo subitaneo come un ladro di notte. I testimoni di Geova non sono nè saranno responsabili della improvvisa venuta di quel giorno di distruzione. Come sentinelle scelte da Geova che saranno ritenute colpevoli del sangue del popolo se trascurano di avvertirli della prossima distruzione del mondo, i Suoi testimoni son saliti sui tetti e fan risuonare l’avvertimento, adempiendo la loro unzione di “annunziare la vendetta del nostro Dio”. Sfidando intrepidamente il comune modo di pensare ottimista che non è vicino, i testimoni di Geova continuano a proclamare che il suo giorno della distruzione mondiale è vicino, più vicino di quanto essi pensino. In questo modo i testimoni si attengono all’esortazione dell’apostolo Pietro rispetto alla fine del mondo: “Aspettando e affrettando la venuta del giorno di Dio, a cagion del quale i cieli infocati si dissolveranno e gli elementi infiammati si struggeranno”. (2 Piet. 3:11, 12) Questo non è il tempo di prendersi giuoco del popolo lasciandogli credere che quell’avvenimento è ancora lontano. Ora come nel passato è tempo di sollecitare le persone di buona volontà all’azione salvatrice mostrando nella Bibbia e nello stato in cui si trova questo mondo l’imminenza del giorno di Geova Dio.
24. Contro chi urlano oggi, ma come urleranno alla fine?
24 Non è un compiacente messaggio di ottimismo per questo mondo, il messaggio relativo al “giorno di vendetta del nostro Dio”. Esso mostra lo stato senza speranza al quale è giunto il mondo e quanto siano inutili ora tutti i disperati sforzi per salvarlo. Perciò i sostenitori di questo mondo urlano in protesta e insistono che il nostro messaggio è sedizioso e indebolisce la fiducia del popolo nei reggitori del mondo. Se urlano e si lamentano oggi alla semplice profezia, come urleranno quando il giorno sopravverrà su di loro a guisa di ladro e tutte le loro speranze, le loro misure di rimedio e le loro istituzioni mondane crolleranno attorno a loro deludendoli amaramente! “A voi ora, o ricchi; piangete e urlate per le calamità che stanno per venirvi addosso!” (Giac. 5:1) Le loro mani, tremanti in sforzi febbrili, cadranno paralizzate. Il loro cuore che prima batteva vigorosamente per la fiducia che avevano in se stessi e come sfida a Dio verrà loro meno per lo spavento. Gli uomini forti saranno simili a donna che partorisce; le loro reni che prima erano solide come acciaio temprato saranno colpite da improvvisi atroci dolori, che faranno contorcere il loro corpo. Incapaci di comprendere perché nessun rimedio prescritto dall’uomo giova, perché gli idoli e gli dèi non esaudiscono, non possono esaudire le preghiere di aiuto e sollievo, si guarderanno l’un l’altro con sgomento, con le facce infiammate dal terrore. Questa non è una descrizione esagerata. Accadde in modo locale a Babilonia venticinque secoli or sono, accadrà su scala mondiale nel prossimo futuro, alla battaglia di Harmaghedon. Geova lo previde e lo preannunziò.
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Il giorno di Geova su questo mondoLa Torre di Guardia 1950 | 15 marzo
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Il giorno di Geova su questo mondo
1, 2. Perché il giorno di Geova sarà crudele per la Babilonia moderna?
NEGLI ultimi quattromila anni, o fin da poco dopo il diluvio dei giorni di Noè, il mondo fu organizzato dal Diavolo che ha oppresso il genere umano col suo pesantissimo dispotismo. Per raffigurare la sua bramosa, oppressiva signoria e mostrarne la ingloriosa fine, Geova ha adoperato nella Sua Bibbia la potente Babilonia come simbolo. Nel passato questo dominio destava l’ammirazione del genere umano con la sua abbagliante gloria mondana, ma oggi oscuri giorni lo sovrastano, con giorni più oscuri a venire. È stato crudele per tutto il popolo comune, ma è stato particolarmente crudele per i servitori e testimoni del vivente e vero Iddio. Quindi, oggi che l’ora della resa dei conti
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