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  • Esploriamo i cieli da casa nostra
    Svegliatevi! 1978 | 8 agosto
    • luce che giunge ai nostri occhi conclude un viaggio cominciato un milione e mezzo di anni fa. Come si può vedere lontano in una notte serena! È un pensiero che incute timore, come se si guardasse nell’eternità.

      Non c’è limite alle esplorazioni che si possono fare. C’è sempre l’emozione di vedere una gigantesca palla di fuoco illuminare i cieli, o una “stella cadente” (meteora) disegnare una traiettoria infocata nell’oscurità. Si calcola che in un qualsiasi periodo di 24 ore si possano vedere sopra tutta la terra 90 milioni di meteore, sebbene alcune solo per un momento. Sono osservabili più spesso la mattina presto perché allora la parte della terra dove abitate guarda avanti nel suo viaggio attorno al sole e incontra frontalmente le meteore. In certe epoche dell’anno avvengono spettacolari piogge di meteore, mentre la terra attraversa uno sciame di meteore che ruotano anch’esse attorno al sole.

      Ogni tanto avrete pure l’occasione di vedere un’eclissi parziale di sole o di luna, o anche il raro fenomeno di un’eclissi totale, come quella vista in Australia nel 1976.c E non dimenticate i satelliti artificiali che la tecnologia umana è riuscita a porre in orbita. A Sydney, in Australia, se ne possono vedere a occhio nudo circa 12 la settimana. Per osservarli più da vicino ci vuole il binocolo.

      L’esplorazione dei cieli da casa propria è qualcosa che può recare gioia a giovani e meno giovani. Che si facciano queste osservazioni a occhio nudo o si esplorino le lontane profondità dello spazio, non si può fare a meno di ripetere le parole riportate in Salmo 8:3, 4: “Quando vedo i tuoi cieli, opere delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai preparate, che cos’è l’uomo mortale che tu ti ricordi di lui, e il figlio dell’uomo terreno che tu ne abbia cura?”

  • Giardini in bottiglia
    Svegliatevi! 1978 | 8 agosto
    • Giardini in bottiglia

      Avete una bella bottiglia che non riuscite proprio a gettar via? Volete ravvivare il davanzale di una finestra o un angolo illuminato dal sole? Provate allora a fare un ‘giardino in bottiglia’.

      Un giardino in bottiglia è una composizione di piante che hanno bisogno solo di acqua e che quindi si possono coltivare facilmente in bottiglia. Il segreto per rendere attraente questo giardino interno in miniatura è la varietà. Tra le numerose piante che crescono in acqua vi sono: gerani, peperomia, edera, begonia, ibisco, Coleus e Impaziente. Per quanto riguarda i contenitori la varietà è infinita. Vasi, vasetti, acquari, bottiglie: con un po’ d’immaginazione si possono utilizzare tutti.

      Pulite bene i contenitori e riempiteli d’acqua fresca. Quindi tagliate il fusto di ciascuna pianta poco più sotto del nodo più basso (il punto dov’è inserita la foglia più bassa). Staccate dallo stelo le foglie rovinate e anche le foglie che verrebbero a trovarsi sotto il pelo dell’acqua. Sistemate bene le piante nei contenitori.

      Un vantaggio dei giardini in bottiglia è che hanno bisogno di cure minime. Quando vedete che il livello dell’acqua è sceso potete versare altra acqua. In molti climi sarà necessario cambiare l’acqua una volta al mese per impedire che si formino alghe.

      Semplici bottiglie, foglie e piante rampicanti possono dare colore e vita a una stanza. Possono anche essere un piacevole rammemoratore di Colui che creò “ogni erba verde”, i ‘germogli della terra’. — Gen. 1:30, 11, 12, La Bibbia di Gerusalemme.

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