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Kilio: un modo di fare lutto in AfricaSvegliatevi! 1984 | 8 settembre
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cattolico. Così pregammo Geova di aiutarci a risolvere questo problema”.
Anziché andare contro la loro fede, Emeli, Richard ed Ernest decisero di trovare un posto in cui vivere. Ora abitano vicino a una congregazione dei testimoni di Geova e così continuano a servire il loro Dio “con spirito e verità”. — Giovanni 4:24.
Ciò che voi potete fare
Le usanze funebri variano da una parte all’altra del mondo, e dato che molte di esse sono contrarie all’insegnamento biblico il cristiano non vorrà parteciparvi. Perciò è saggio informare i parenti di come la pensate su tali cose. E, come aveva fatto Mangaza, è opportuno che voi genitori insegniate ai vostri figli ciò che dice la Bibbia e diciate loro come regolarsi in caso doveste morire.
Potete anche fare molto per aiutare chi ha perduto una persona cara. Emeli rammenta: “I nostri fratelli cristiani ci incoraggiarono veramente. Ci erano sempre vicini; erano gentili; salutavano tutti; ci dicevano parole edificanti. Non si trattenevano molto quando venivano, ma per tutto questo difficile periodo abbiamo sempre avuto dei buoni amici vicino”.
Avendo il giusto intendimento sulla condizione dei morti e la sicura speranza della risurrezione, si può far fronte anche alla morte. E mentre il kilio — lutto all’africana — fa ben poco per alleviare il dolore causato dalla morte, la sicura speranza contenuta nella Bibbia l’allevia senz’altro!
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“Trarre vantaggio da un lavoro che tutti detestano”Svegliatevi! 1984 | 8 settembre
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“Trarre vantaggio da un lavoro che tutti detestano”
“Non pulisco i vetri” è una frase che chi offre lavoro, e forse i mariti, odono anche troppo spesso. La scrittrice Joan Libman, tuttavia, dice che c’è un modo per trarre profitto dall’avversione che le persone provano per il lavoro di lavare i vetri: avviare un’attività! Dice che questo significa “trarre vantaggio da un lavoro che tutti detestano”.
Questo era solo uno dei 50 suggerimenti dati nella rivista Family Circle (26/10/82) a persone che volevano avviare un’attività per conto proprio. Alcune richiedono un’istruzione specializzata (“stima di oggetti di antiquariato”, per esempio). Altre — come provvedere pasti caldi per famiglie indaffarate, custodire gli appartamenti in assenza dei proprietari, effettuare consegne, fare lavori domestici, ecc. — richiedono molto meno. Potreste pensare anche voi a un lavoro “che tutti detestano” e che sareste disposti a fare a un prezzo conveniente? Forse allora potete avviare un’attività in proprio. Ma prima di lanciarvi, osservate bene. Joan Libman dice: “Se ci andate piano forse eviterete degli errori madornali e costosi”. Alcuni suggerimenti che dà a chi vorrebbe intraprendere un’attività in proprio sono: organizzarsi, studiare il mercato, calcolare le proprie disponibilità finanziarie e chiedere consiglio.
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