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  • Servite Geova con cuore gioioso!
    La Torre di Guardia 1983 | 1° giugno
    • Servite Geova con cuore gioioso!

      “Servite Geova con allegrezza. Venite dinanzi a lui con grido di gioia”. — Salmo 100:2.

      1, 2. Quali contrastanti vedute della vita sono qui citate?

      “HO SPRECATO la mia vita, ed è troppo tardi per cambiarla . . . Quando cammino da sola ripenso alla mia vita e non sono felice di come l’ho vissuta”. Così disse una donna anziana che era stata un’attrice famosa e che sembrava avere ogni motivo per essere felice. Ma è chiaro che quelle parole non scaturivano da un cuore gioioso.

      2 Per contrasto, prendete il caso di un uomo che da trentasette anni lotta contro la paralisi. In apparenza una tale persona ha poche ragioni di essere gioiosa. Eppure egli parla di felicità e dice di aver trovato qualcosa che “rende la vita davvero soddisfacente e significativa”.

      3. (a) Quale esperienza personale può indurci a chiederci se l’uomo può veramente provare gioia? (b) Quale definizione si può dare della gioia?

      3 La maggioranza di noi non ha dovuto sostenere una lunga e dolorosa lotta contro l’infermità. Né siamo diventati famosi nel mondo dello spettacolo. Probabilmente siamo persone comuni, che ogni giorno devono affrontare le ansietà e i problemi della vita. La nostra esperienza conferma che “l’uomo, nato di donna, è di breve vita e sazio di agitazione”, e senza meno siamo d’accordo che “tutta la creazione continua a gemere insieme ed è in pena insieme fino ad ora”. (Giobbe 14:1; Romani 8:22) Per questo forse ci domandiamo se sulla terra c’è qualcuno che possa veramente provare gioia, cioè quello “stato d’animo di intensa allegria e contentezza”. Che ne pensate? Si può provare vera gioia?

      Potete provarla?

      4. Chi c’è tra i milioni di creature che provano vera gioia?

      4 Milioni di creature provano gioia. I giusti angeli del cielo ‘eseguono la parola di Dio’ con gioia. (Salmo 103:20) Hanno sempre servito Geova Dio con vera gioia. Alla fondazione della terra, queste “stelle del mattino gridarono gioiosamente insieme”! (Giobbe 38:4-7) E il fedele angelo che annunciò la nascita di Gesù aveva senz’altro una piacevole missione da compiere, perché dichiarava “la buona notizia di una grande gioia”. — Luca 2:8-14.

      5. Riguardo alla gioia, qual è stata l’esperienza dell’unigenito Figlio di Dio?

      5 Ma che dire dell’“unigenito Figlio di Dio”? (Giovanni 3:18) Prima di divenire l’uomo Gesù Cristo, egli era stato “l’artefice” che aveva collaborato con Geova in cielo. Si trattava di un servizio gioioso? Sicuramente, come si legge: “Ero colui del quale di giorno in giorno [Geova] si deliziava, allietandomi io dinanzi a lui in ogni tempo”. (Proverbi 8:22-31) Quando divenne uomo sulla terra, Gesù provò diletto nel fare la volontà di Dio. (Salmo 40:6-8; Ebrei 10:5-10) Inoltre, “per la gioia che gli fu posta dinanzi egli sopportò il palo di tortura, disprezzando la vergogna, e si è messo a sedere alla destra del trono di Dio”. (Ebrei 12:2) Ora, quale “felice e solo Potentato” che presto eseguirà i giudizi di Dio sulla terra, Gesù Cristo serve veramente Geova con cuore gioioso. — I Timoteo 6:13-16; II Tessalonicesi 1:6-10.

      6. Come si può provare gioia oggi?

      6 Or dunque, potete anche voi provare gioia oggi? Sì, e l’uomo infermo menzionato prima spiega come, dicendo: “Ho riscontrato che la felicità più grande deriva dal servire Dio. La vita diventa quindi soddisfacente e significativa. Il fatto di essere paralizzato non mi ha privato dei privilegi e delle benedizioni che si possono avere servendo il Creatore”. Quelli che sono devoti a Geova Dio con tutto il cuore provano vera gioia. E perché mai non dovrebbero provarla? Essi dichiarano la “buona notizia del felice Iddio”, un messaggio rincorante che parla di una vita eterna e di grandi benedizioni sotto il dominio del “regno dei cieli”. (Matteo 24:14; I Timoteo 1:11; Matteo 5:3) Hanno quindi ogni motivo di ‘servire Geova con allegrezza’, di ‘venire dinanzi a lui con grido di gioia’. — Salmo 100:2.

      7, 8. (a) Nonostante la sua gioia, perché chi è devoto a Geova non sempre è di buon umore? (b) Perché il popolo di Geova non si lascia sopraffare dalle difficoltà della vita?

      7 Questo non significa che la persona devota a Dio sia sempre di buon umore. Nell’imperfetta società umana a volte i servitori di Geova possono sentirsi tristi. (Romani 5:12) Per esempio, quando Esaù sposò donne ittite, “esse furono fonte di amarezza di spirito per Isacco e Rebecca”, i suoi genitori timorati di Dio. (Genesi 26:34, 35) Inoltre Satana il Diavolo, con l’aperta persecuzione e con subdole “macchinazioni”, cerca di infrangere la preziosa relazione che i cristiani hanno con Geova. (Efesini 6:11) Perciò quelli che amano Dio possono aspettarsi difficoltà nel cammino della loro vita. Ma il popolo di Geova non si lascia sopraffare da queste difficoltà. Trae ‘conforto dalle Scritture’ e si rivolge fiduciosamente a Dio in preghiera per chiedergli il suo spirito e l’aiuto per coltivare la gioia, un frutto dello spirito. (Romani 15:4; Luca 11:13; Galati 5:22, 23) Nonostante i problemi della vita, i cristiani possono avere “gioia dello spirito santo”. (I Tessalonicesi 1:6) A tale gioia contribuiscono in particolare le benedizioni di Geova.

      8 La benedizione di Geova rende davvero ricchi. (Proverbi 10:22) Se siete cristiani, avete riflettuto sulle buone cose di cui godete? Queste dovrebbero farvi ‘rallegrare in Geova’. (Salmo 32:11) Consideratene soltanto alcune e avrete ottime ragioni per servire Geova con cuore gioioso.

      Gioiosi privilegi senza pari

      9. Cosa significa conoscere Geova, e che relazione ha questo con la gioia?

      9 Quelle di conoscere e servire Geova sono benedizioni incomparabili. Tramite il profeta Geremia, Dio disse: “Chi si vanta si vanti a causa di questa medesima cosa, l’aver perspicacia e l’aver conoscenza di me, ch’io sono Geova, Colui che esercito amorevole benignità, diritto e giustizia sulla terra”. (Geremia 9:24) Naturalmente non basta conoscere qual è il nome di Dio. Conoscere Geova significa essere consapevoli delle sue qualità, dei suoi modi di pensare e di agire e dei suoi propositi. Significa ubbidirgli, riconoscere la sua autorità e sottomettersi ad essa. (I Giovanni 5:3) Studiando diligentemente le Scritture e meditando sulle parole e sulle azioni del Figlio di Dio, il quale è in assoluta armonia col Padre suo, è possibile stringere un’intima relazione personale con Dio. (Giovanni 1:18; 14:9-11) Quelli che conoscono Geova in questo modo sono veramente gioiosi. Infatti, “all’uomo che dinanzi a lui è buono [Geova] ha dato sapienza e conoscenza e allegrezza”. — Ecclesiaste 2:26.

      10. Qual è il modo più importante e soddisfacente di impiegare la propria vita?

      10 L’inestimabile privilegio di rendere “sacro servizio” al vero Dio è un’altra benedizione di cui godono i testimoni di Geova. Nessun uomo potrebbe impiegare la vita in modo migliore o più soddisfacente. Ben si espresse Zaccaria (padre di Giovanni il Battezzatore) quando benedisse Geova per aver concesso al Suo popolo “il privilegio di rendergli intrepidamente sacro servizio, con lealtà e giustizia”, per tutti i loro giorni. — Luca 1:67-79; confronta Romani 12:1; Rivelazione 7:9, 13-15.

      11. Quale privilegio, che è motivo di gioia, è associato a quello di rendere a Dio “sacro servizio”?

      11 Il privilegio di portare il nome di Geova come suoi testimoni è associato a quello di rendere a Dio “sacro servizio”. (Isaia 43:10-12) Questo dovrebbe senz’altro essere motivo di gioia, come disse Geremia: “La tua parola mi diviene l’esultanza e l’allegrezza del mio cuore; poiché il tuo nome è stato invocato su di me, o Geova Dio degli eserciti”. — Geremia 15:16.

      12. Se siamo scoraggiati, riflettendo su quali contrasti possiamo tirarci su di morale?

      12 Se state servendo Dio, ma di tanto in tanto vi sentite scoraggiati, una breve riflessione su alcuni contrasti può tirarvi su di morale. Per esempio, quando consideriamo che gli angeli malvagi sono in “legami sempiterni, sotto dense tenebre”, riservati all’avverso giudizio di Dio, la sorte degli angeli giusti che servono Geova si distingue ancora di più come gioiosa. (Giuda 6) E che contrasto fra la gioiosa posizione di Gesù e quella di Satana il Diavolo, che va incontro alla distruzione eterna! (Rivelazione 20:10, 14) Ebbene, anche la compassionevole cura di Geova e le sue benedizioni rendono senz’altro facile vedere “la distinzione fra il giusto e il malvagio, fra chi serve Dio e chi non lo ha servito”. (Malachia 3:17, 18) Ma considerate ancora altre benedizioni che forniscono valide ragioni per servire Geova con cuore gioioso.

      Vera libertà e luce spirituale

      13, 14. Sotto l’aspetto religioso, quale vera libertà e luce spirituale ricevono i servitori di Geova?

      13 Un’altra benedizione che rende gioiosi è sicuramente la liberazione da ‘Babilonia la Grande’, l’impero mondiale della falsa religione. I cristiani sono felici sapendo che ‘non parteciperanno ai suoi peccati e non riceveranno parte delle sue piaghe’. (Rivelazione 18:2, 4) Per di più i servitori di Geova sono liberi dai timori e dalle falsità della falsa religione. “Conoscerete la verità”, disse Gesù, “e la verità vi renderà liberi”. (Giovanni 8:32) Questa vera libertà appare ancor più preziosa se si pensa alla schiavitù di quelli che sono nelle tenebre spirituali.

      14 Per esempio, a differenza di molti seguaci della falsa religione, gli adoratori di Geova non si inchinano e non pregano davanti a immagini che non possono né parlare, né vedere, né udire, né odorare, né camminare. (Salmo 115:4-8) I cristiani spiritualmente liberi e illuminati, a differenza di molti abitanti della terra, non hanno nemmeno timore dei morti. La falsa dottrina religiosa secondo cui l’uomo avrebbe un’anima immortale alimenta il timore che i defunti possano tornare a molestare o tormentare i vivi. Ma la luce spirituale che emana da Dio ha dissipato questi timori, perché i veri cristiani sanno che i morti “non sono consci di nulla”. (Ecclesiaste 9:5, 10) Quanto è meglio sapere che i cari morti che sono nella memoria di Dio riceveranno una risurrezione! (Giovanni 5:28, 29; Atti 24:15) I devoti servitori di Geova possono senz’altro rallegrarsi del fatto che il Padre celeste che servono all’unisono abbia rivelato loro, tramite il suo spirito santo, “le cose profonde di Dio”. (I Corinti 2:10) Sì, egli ha concesso al suo popolo luce e verità spirituali che infondono gioia. — Salmo 43:3.

      La gioia di aiutare altri

      15, 16. (a) Cosa accadeva quando i primi discepoli di Gesù ‘facevano risplendere la loro luce’? (b) Cosa provano i cristiani d’oggi nel fare discepoli?

      15 Anche riflettere luce spirituale è una benedizione. Gesù disse ai suoi seguaci: “Voi siete la luce del mondo. . . . Risplenda la vostra luce dinanzi agli uomini, affinché vedano le vostre eccellenti opere e diano gloria al Padre vostro che è nei cieli”. (Matteo 5:14-16) Cosa accadeva mentre quei primi discepoli ‘facevano risplendere la loro luce’ con le parole e con le opere? Altri traevano beneficio da questa attività, ma essa recava gioia anche ai seguaci di Cristo. (Luca 10:1, 17-20; Atti 8:4-8) Certo, servivano Geova con cuore gioioso facendo discepoli — Matteo 28:19, 20.

      16 Anche oggi i cristiani provano simile gioia nell’opera di proclamare il messaggio del Regno. E la provano in particolar modo in relazione con coloro che aiutano ad acquistare conoscenza della verità di Dio. L’apostolo Paolo ebbe tale gioia, poiché disse che i filippesi, da lui aiutati, erano la sua “gioia e corona”. (Filippesi 4:1) Di quelli che aveva aiutato a Tessalonica, l’apostolo scrisse: “Qual è la nostra speranza o gioia o corona di esultanza — sì, non siete infatti voi — dinanzi al nostro Signore Gesù alla sua presenza? Voi siete certamente la nostra gloria e gioia”. (I Tessalonicesi 2:19, 20) Sì, Paolo, come i cristiani d’oggi, provò gioia a motivo di coloro che aveva assistiti spiritualmente. Vi sforzate di compiere il servizio di Geova e provate tale gioia?

      17. Perché i testimoni di Geova provano gioia nell’opera di fare discepoli nonostante in alcune zone ottengano risultati limitati?

      17 Nonostante i risultati limitati che si hanno oggi dando testimonianza in alcune zone, i testimoni di Geova provano gioia sapendo che recano piacere e lode al loro Dio. Questo avviene anche se certuni non sono felici di vedere i Testimoni alla loro porta. I servitori di Geova non si scoraggiano per questo, poiché comprendono che servire Dio è il più grande privilegio che si possa avere sulla terra.

      Perfino la persecuzione reca gioia

      18. Perché i cristiani possono essere gioiosi anche se sono perseguitati?

      18 I cristiani servono Geova con cuore gioioso anche se spesso sono perseguitati. Gesù dichiarò felici coloro che erano perseguitati per il suo nome, e l’apostolo Pietro disse: “Continuate a rallegrarvi, visto che siete partecipi delle sofferenze del Cristo, affinché vi rallegriate ed esultiate anche durante la rivelazione della sua gloria. Se siete biasimati per il nome di Cristo, felici voi”. Perché? “Perché”, dice Pietro, “lo spirito della gloria, lo spirito di Dio, riposa su di voi”. (I Pietro 4:13, 14; Matteo 5:11, 12) A chi è perseguitato perché è cristiano, questa può non sembrare una benedizione. Ma se sopportate tale sofferenza questa è la prova che avete lo spirito e l’approvazione di Dio, e questo è senz’altro motivo di gioia.

      19. Come si espresse una vittima della persecuzione nazista?

      19 Avendo lo spirito santo di Dio e la forza che Geova impartisce, i cristiani perseguitati possono continuare a essere gioiosi in circostanze estreme. (Filippesi 4:13) Alcuni anni fa, da un campo di concentramento nazista, un giovane ingiustamente condannato a morte scrisse ai suoi genitori: “È già passata mezzanotte. Ho ancora tempo per cambiare idea. Ma come potrei ancora essere felice in questo mondo se rinnegassi nostro Signore? No di certo! Ora però avete l’assicurazione che lascio questo mondo felice e in pace”. Sì, i cristiani perseguitati servono Geova con cuore gioioso.

      Altri motivi di gioia

      20. La compagnia dei propri conservi che effetto ha sulla gioia?

      20 Malgrado siano perseguitati, i testimoni di Geova provano vera gioia stando insieme ai loro conservi. Che benedizione! In un mondo pieno di disonestà, menzogne e altre cattive azioni, com’è piacevole avere compagni onesti, sinceri e retti che hanno rivestito la “nuova personalità”! (Colossesi 3:8-11) Si prova inoltre profonda soddisfazione sapendo che la propria condotta fa rallegrare il cuore di Geova. — Proverbi 27:11.

      21. Quali sono alcuni modi per promuovere con gioia gli interessi della vera adorazione?

      21 Un’altra benedizione è quella di promuovere con gioia gli interessi della vera adorazione, forse partecipando alla costruzione, alla manutenzione e al pagamento di un locale per le adunanze cristiane. (Esodo 36:1-7; II Re 12:4-15) Certo queste cose rallegrano il cuore. E chi può mai calcolare le benedizioni e le gioie che si hanno partecipando alle regolari adunanze del popolo di Geova, e cooperando con esso nel compiere l’opera di testimonianza affidatagli da Dio? — Salmo 122:1; I Corinti 3:5-9.

      22. A cosa dà luogo la fedeltà nel compiere opere sante?

      22 Anche la fedeltà nel compiere opere sante dà luogo a una ricca benedizione: la prospettiva della salvezza e un gioioso futuro nel nuovo sistema di cose che Dio ha promesso. (II Pietro 3:11-13) Che differenza tra i servitori di Geova, pieni di speranza, e coloro ‘che non hanno nessuna speranza e sono senza Dio nel mondo’! (Efesini 2:11, 12) L’odierno popolo di Geova può dire a Dio le parole che disse Davide: “In quanto a me, ho confidato nella tua amorevole benignità; gioisca il mio cuore nella tua salvezza”. (Salmo 13:5) In verità, quando i cristiani contano le loro benedizioni, trovano molte ragioni per servire Geova con cuore gioioso.

      Continuate a ‘servire Geova con allegrezza’

      23. Anziché lasciare che le crescenti difficoltà divengano il nostro principale pensiero, cosa dovremmo fare?

      23 Pur avendo ora molte benedizioni, i testimoni di Geova non possono sottrarsi alle crescenti difficoltà di questo vecchio sistema di cose. Devono essere affrontate con coraggio al lavoro, a scuola e altrove, e queste sono cose che possono scoraggiare. Ma anziché lasciare che divengano il nostro principale pensiero e ci turbino di continuo, siamo saggi se spostiamo i nostri pensieri su cose positive ed edificanti. Invece di scoraggiarci o affliggerci, vorremo essere ‘zelanti per le opere eccellenti’ e riflettere sulle benedizioni che abbiamo come servitori di Geova. (Tito 2:14) Allora saremo allegri, come se partecipassimo a un continuo convito. Proverbi 15:15 dice: “Tutti i giorni dell’afflitto sono cattivi; ma chi è buono di cuore ha un continuo convito”.

      24. (a) Come può la vostra vita avere uno scopo soddisfacente? (b) Quale domanda sorge giustamente?

      24 È vero che molti non sono soddisfatti della loro condizione. Ma se amate Dio e gli ubbidite, perseverando con zelo nel suo servizio, la vostra vita ha uno scopo soddisfacente. Inoltre, con l’aiuto di Geova, i problemi e le difficoltà della vita possono essere affrontati e superati. Fatevi dunque coraggio e continuate a far tesoro delle benedizioni che Geova Dio vi elargisce mentre Lo servite con cuore gioioso. (Salmo 100:2) Ma cosa occorre per continuare a provare diletto nell’adorazione di Geova?

  • Possiamo ‘rallegrarci durante tutti i nostri giorni’
    La Torre di Guardia 1983 | 1° giugno
    • Possiamo ‘rallegrarci durante tutti i nostri giorni’

      “Saziaci al mattino con la tua amorevole benignità, affinché gridiamo di gioia e ci rallegriamo durante tutti i nostri giorni”. — Salmo 90:14.

      1. Come mostra Geova di volere che il suo popolo sia felice?

      GEOVA DIO vuole che il suo popolo sia felice. Sa che la gioia sincera è essenziale per essere contenti e condurre una vita sana. (Proverbi 17:22) Perciò, essendo un Dio di amorevole benignità, Geova provvede una guida che, se è seguita, farà nascere sentimenti di gioia.

      2. Perché i veri cristiani che pregano per avere la gioia possono essere certi di riceverla?

      2 Nonostante la vita in un sistema di cose empio sia stressante, i testimoni di Geova, veri cristiani, possono pregare per avere la gioia, che è un frutto dello spirito santo di Dio, ed egli concede tale spirito ai suoi fedeli servitori dedicati che glielo chiedono. (Luca 11:13; Galati 5:22, 23) Possono anche giustamente esprimere sentimenti simili a quelli manifestati in preghiera da Mosè, profeta di Dio: “Saziaci al mattino con la tua amorevole benignità, affinché gridiamo di gioia e ci rallegriamo durante tutti i nostri giorni”. (Salmo 90:14) Chi confida in Geova può avere la certezza che egli esaudirà tali ferventi suppliche. — I Giovanni 5:13-15.

      3. Quali due punti fondamentali dobbiamo tenere presenti se vogliamo ‘rallegrarci durante tutti i nostri giorni’?

      3 Oltre alla preghiera ci sono due punti fondamentali da ricordare se vogliamo ‘rallegrarci durante tutti i nostri giorni’. Tali punti furono messi in risalto quando fu detto al popolo di Dio dei tempi antichi che se non avessero “ascoltato la voce di Geova . . . osservando i suoi comandamenti”, e se non avessero “servito Geova . . . con allegrezza e gioia di cuore”, si sarebbero abbattute su di loro delle maledizioni. (Deuteronomio 28:45-47) Quindi se vogliamo essere felici tutti i giorni della nostra vita, dobbiamo (1) ubbidire a Geova e (2) servirlo con gioia.

      4. (a) Cosa provvede Geova affinché il suo popolo lo serva con cuore gioioso? (b) Quali sagge parole possiamo considerare, e con quale risultato?

      4 Geova provvede sia l’incentivo che l’aiuto di cui il suo popolo ha bisogno per servirlo con cuore gioioso. Provvede anche benignamente norme fidate che aiutano a provare gioia. Tanto per citare un esempio, osservate come le sagge parole contenute in alcune parti del libro biblico di Proverbi possono essere motivo di profonda gioia. Se sono messi in pratica, tali consigli possono farci ‘rallegrare durante tutti i nostri giorni’.

      Gioia nell’ambito familiare

      5. (a) Cosa esige Geova dai genitori? (b) Riguardo all’ubbidienza, che effetto possono avere i figli nell’ambito familiare?

      5 Per conseguire e salvaguardare la felicità familiare, è necessario ubbidire a Dio, seguire i consigli contenuti nella sua Parola. Per esempio, Geova esige che i genitori facciano del loro meglio per educare i figli. Il padre deve prendere la direttiva in questo, ma anche la madre deve essere pronta a fare la sua parte. (Proverbi 22:6; 31:1) E che dire dei figli? Ebbene, il figlio o la figlia “che deride il padre e che disprezza l’ubbidienza alla madre” certo non si troverà bene e causerà dolore, non gioia, ai propri genitori. (Proverbi 30:17; 17:21) Le figlie e i figli saggi che accettano ubbidientemente la disciplina impartita da genitori devoti e che vivono in armonia con i principi scritturali recano invece gioia e onore alla famiglia. — Proverbi 10:1; 15:20; 23:15, 16.

      6, 7. (a) Quale consiglio è dato in Proverbi 23:22-25, e quali sono i risultati quando viene seguito? (b) Cosa significa il consiglio di ‘comprare la verità e non venderla’?

      6 I genitori devoti che allevano i figli in modo da spingerli a seguire la condotta giusta hanno motivo di rallegrarsi. A questo riguardo ci è detto nelle Scritture: “Ascolta tuo padre che ti ha generato, e non disprezzare tua madre solo perché è invecchiata. Compra la verità stessa e non la vendere, sapienza e disciplina e intendimento. Il padre del giusto senza fallo gioirà; chi genera un saggio anche si rallegrerà di lui. Tuo padre e tua madre si rallegreranno, e colei che ti partorì sarà gioiosa”. — Proverbi 23:22-25.

      7 Il figlio saggio darà ascolto all’istruzione spirituale del padre cristiano e non ignorerà quello che dice la madre devota, anche se è invecchiata. Dopo tutto, l’adulto dotato del senso della responsabilità può ancora imparare qualcosa dai suoi anziani genitori. Il consiglio di ‘comprare la verità e non venderla’ significa chiaramente che ci si deve attenere ai buoni principi come guida della propria vita. Il figlio dalla giusta inclinazione non darà la verità in cambio di piaceri, ricchezze od onore. E certo la famiglia in cui tutti i componenti si tengono stretti a Geova avrà gioia perenne. — Deuteronomio 10:20, 21.

      Come mantenerci gioiosi nonostante i trasgressori

      8, 9. Secondo Proverbi 2:10-14, in che senso l’uso della santa sapienza può proteggerci dai trasgressori?

      8 L’ubbidienza ai consigli di Geova ci aiuta a essere gioiosi in varie circostanze. Per esempio, usando santa sapienza possiamo difenderci dai trasgressori. Le Scritture dicono: “Quando la sapienza sarà entrata nel tuo cuore e la conoscenza stessa sarà divenuta piacevole alla tua medesima anima, la stessa capacità di pensare veglierà su di te, il discernimento stesso ti salvaguarderà, per liberarti dalla cattiva via, dall’uomo che pronuncia cose perverse, da quelli che lasciano i sentieri della rettitudine per camminare nelle vie delle tenebre, da quelli che si rallegrano nel fare il male, che gioiscono nelle cose perverse della malizia”. — Proverbi 2:10-14.

      9 L’approvazione di Geova è su coloro che fanno tesoro della vera sapienza e lasciano che essa influisca sul loro cuore. Evitano saggiamente di frequentare chi “pronuncia cose perverse”, cioè cose contrarie a ciò che è vero e giusto. La giusta capacità di pensare e il vero discernimento costituiscono una protezione contro coloro che respingono la santa sapienza, che provano piacere nelle opere malvage e cercano di corrompere altri. — Confronta Proverbi 4:16.

      10. In che senso la trasgressione dell’uomo cattivo lo prende in un laccio?

      10 Forse il trasgressore ‘si rallegra nel fare il male’, ma chi ha vera gioia? Un altro proverbio risponde: “Nella trasgressione dell’uomo cattivo c’è un laccio, ma chi è giusto grida di gioia ed è lieto”. (Proverbi 29:6) Sì, la trasgressione prende in un laccio l’uomo cattivo. Un peccato può condurre a un altro, e la calamità può abbattersi su di lui inaspettatamente. Per esempio, egli può architettare la rovina di un altro uomo, solo per veder ricadere su di sé quello che ha tramato. Nell’antico Israele, il falso testimone poteva cercare di far mettere a morte un innocente testimoniando il falso contro di lui. Ma se la sua macchinazione veniva smascherata lui stesso era messo a morte. — Deuteronomio 19:16-21.

      11. Perché l’uomo dalla giusta inclinazione può ‘gridare di gioia’?

      11 La sorte del giusto è molto migliore! Non cospira contro il suo simile né pratica il peccato. Quindi non cade nel laccio della trasgressione e non subisce i guai che capitano a chi fa il male o la pena inflitta al malfattore quando la sua macchinazione è scoperta. Quindi l’uomo dalla giusta inclinazione “grida di gioia ed è lieto”. Anzitutto non è turbato da rimorsi di coscienza. Inoltre, ha il favore di Dio, “poiché la persona traviata è una cosa detestabile a Geova, ma la Sua intimità è presso i retti”. — Proverbi 3:32.

      Ci si deve rallegrare quando un nemico è in difficoltà?

      12. Come deve comportarsi il cristiano se a un nemico capita qualche disgrazia?

      12 Come dovrebbe comportarsi il cristiano se a un nemico capita qualche disgrazia? “Quando il tuo nemico cade”, dice un altro proverbio, “non ti rallegrare; e quando è fatto inciampare, il tuo cuore non gioisca”. Perché? “Affinché Geova non veda e sia male ai suoi occhi e per certo storni la sua ira di contro a lui”. (Proverbi 24:17, 18) Perciò non si deve provare gusto quando a un nemico capita qualche disgrazia. Dato che sarebbe errato augurare la calamità a un nemico solo per soddisfazione personale, chi si rallegrasse per un simile motivo dovrebbe rendere conto a Geova del suo peccato. Dopo tutto, Dio è in grado di leggere il cuore e perciò sa se ci rallegriamo segretamente delle disgrazie altrui. Tale cattivo spirito, quindi, benché celato ai propri simili, è visibile a Geova, che dice: “La vendetta e la retribuzione son mie”. (Deuteronomio 32:35; Ebrei 10:30) Dio può pertanto punire in qualche modo chi gongola per le disgrazie di un nemico. — Confronta Proverbi 17:5.

      13. Qual è il significato di Proverbi 11:10?

      13 D’altro canto ci è detto: “A causa della bontà dei giusti s’inorgoglisce la città, ma quando i malvagi periscono vi è un grido di gioia”. (Proverbi 11:10) Come si devono comprendere queste parole? I giusti in genere sono amati e fanno felici i loro simili. Ma i “malvagi” non piacciono a nessuno. La persona crudele dà l’ostracismo a se stessa. (Proverbi 11:17) Inoltre quando i malvagi muoiono non sono rimpianti dalle persone in generale e certo nessuno si dispiacerà quando Geova distruggerà quei trasgressori. Anzi, ci sarà gioia perché sono stati tolti di mezzo. Ci comportiamo in modo da far gioire o ‘inorgoglire’ altri?

      Il cuore gioioso è una benedizione

      14. Secondo quanto considerato finora, in che modo l’ubbidienza a Geova ci permette di ‘rallegrarci durante tutti i nostri giorni’?

      14 Ubbidendo a Geova possiamo ‘rallegrarci durante tutti i nostri giorni’. Come abbiamo già visto, quando vengono seguiti i consigli divini, la relazione tra genitore e figlio è felice. Accettando la guida di Geova ci proteggiamo dalla cattiva influenza dei trasgressori e possiamo essere gioiosi. Inoltre, attenendoci alle istruzioni di Geova evitiamo di sviluppare una mentalità errata nei riguardi delle disgrazie dei malvagi, e così possiamo mantenere la gioia. Ubbidendo a Geova Dio avremo un cuore gioioso. Questa è di per sé una benedizione.

      15. Anziché lasciare che “l’ansiosa cura” faccia ‘chinare’ il nostro cuore per la tristezza, cosa dovremmo fare, e perché?

      15 Il saggio re Salomone disse: “Il cuore gioioso ha un buon effetto sul viso, ma a causa della pena del cuore vi è lo spirito abbattuto”. (Proverbi 15:13) In verità, i sentimenti della gioia e del dolore si riflettono sul viso della persona. Naturalmente, ci sono molte ansietà nella vita ed esse possono causarci tanta infelicità. “L’ansiosa cura nel cuore dell’uomo è ciò che lo farà inchinare”, dice un altro proverbio, “ma la parola buona è ciò che lo fa rallegrare”. (Proverbi 12:25) Anziché permettere che “l’ansiosa cura” faccia ‘chinare’ il nostro cuore per la tristezza, com’è saggio stare vicini a Geova meditando sulla sua ispirata Parola, che è una miniera di cose buone! Certo questo può riportare la gioia in un cuore triste ma giusto.

      16. (a) In che modo una buona notizia “fa ingrassare le ossa”? (b) Sebbene ‘un cuore gioioso sia una buona medicina’, come dovremmo considerare la continua allegrezza?

      16 Salomone disse anche: “La luminosità degli occhi fa rallegrare il cuore; la notizia che è buona fa ingrassare le ossa”. (Proverbi 15:30) Una buona notizia “fa ingrassare le ossa”, vale a dire le riempie di midollo. Così l’intero corpo si rinvigorisce, e il cuore pieno di gioia si riflette nella luminosità degli occhi. Mentre la depressione mentale, o “spirito abbattuto”, ha un effetto negativo sull’organismo, ‘un cuore gioioso è una buona medicina’. (Proverbi 17:22; confronta Diodati) Questo non vuol dire che il cuore debba sempre abbandonarsi a una spensierata allegrezza, poiché Salomone disse “al riso: ‘Insania!’ e all’allegrezza: ‘Che fa questa?’” (Ecclesiaste 2:2) Ma non c’è dubbio che un cuore che si rallegra nel fare la volontà di Geova giova alla persona.

      17, 18. (a) Perché un amico leale può essere paragonato a ‘olio e incenso che rallegrano il cuore’? (b) In che senso Gesù Cristo è stato un Amico celeste schietto? (c) Quale domanda dovrebbe farsi ognuno di noi?

      17 Additando un’altra cosa che reca gioia, un proverbio dice: “Olio e incenso sono ciò che rallegra il cuore, anche la dolcezza del proprio compagno a motivo del consiglio dell’anima”. (Proverbi 27:9) Come l’olio che ha un effetto lenitivo e l’incenso che reca piacere con il suo dolce profumo, così l’amico leale che dà consigli con l’obiettivo di rendersi utile fa rallegrare il cuore di chi li riceve. Una tale amicizia è dolce, perché coloro che parlano con franchezza possono aiutarsi vicendevolmente a migliorare, a correggersi e a rafforzarsi in campi della vita dove sono deboli. Avere un buon amico dalle idee e dalle parole chiare può essere motivo di gioia.

      18 Il glorificato Gesù Cristo è un Amico celeste schietto che rivolse messaggi alle sette congregazioni menzionate in Rivelazione, capitoli due e tre. Quando lo meritavano furono lodate, ma furono anche ammonite. Per esempio, la congregazione di Efeso non sentiva più per Geova il fervido amore cristiano che aveva avuto all’inizio. Ma Gesù cercò di ravvivare quell’amore. (Rivelazione 2:1-7) Qualsiasi cristiano di Efeso che considerò in preghiera i consigli di questo Amico celeste e si corresse dov’era necessario poté continuare a servire Geova con cuore gioioso. Vi esaminate per vedere quali personali misure correttive potete prendere per dimostrare il vostro amore a Geova Dio rendendoGli un servizio migliore?

      Rallegriamoci nella “santa opera”

      19. Perché chiunque sia dedicato a Geova deve parlare ad altri regolarmente della “buona notizia”?

      19 Un’altra domanda: Vi impegnate “nella santa opera della buona notizia di Dio” con tutto il cuore, regolarmente e con gioia? (Romani 15:16) Nessun’altra attività compiuta oggi sulla terra la supera per importanza. Anzi, questa è una delle principali ragioni per cui esiste la congregazione cristiana! (Matteo 24:14; 28:19, 20) Quindi chiunque sia dedicato a Geova dovrebbe parlare ad altri regolarmente della “buona notizia”. E gli attivi proclamatori del regno hanno spesso esperienze e benedizioni così soddisfacenti nel servizio di Geova che sono spinti a ‘gridare di gioia’. — Salmo 90:14; Malachia 3:10.

      20. In molti casi, come zelanti proclamatori di congregazione che avevano gravose responsabilità scritturali hanno accresciuto la loro gioia nel servizio di Geova?

      20 Gli zelanti proclamatori di congregazione che hanno gravose responsabilità scritturali in molti casi accrescono la loro gioia migliorando la qualità del servizio che rendono a Geova. Inoltre, alcune famiglie cristiane hanno provato vera soddisfazione andando a servire dove c’è grande bisogno di proclamatori del Regno. Altri compiono l’opera di testimonianza a tempo pieno durante certi mesi dell’anno, e altri ancora possono compiere regolarmente il ministero a tempo pieno. Geova si compiace moltissimo di tali sforzi premurosi e compiuti con tutto il cuore. — Marco 12:29, 30.

      21. I diplomati della Scuola di Galaad quale motivo di rallegrarsi hanno?

      21 Molti uomini e donne cristiani si sono diplomati alla Scuola di Galaad (Watchtower Bible School of Gilead), e si rallegrano di poter impegnare le loro energie per servire Geova in varie parti della terra. Sono felicissimi d’essere ministri a tempo pieno e di aiutare tanti altri a conoscere Geova Dio e i suoi meravigliosi propositi. Per esempio, dopo due decenni di servizio missionario nell’Africa Occidentale tropicale, uno di essi ha scritto: “Penso forse che sia ora di smettere e di cedere il passo alla generazione dei giovani? No, vedendo le benedizioni e la crescita dell’organizzazione di Geova mi sento come si sentì Caleb, dopo che era stato preservato per oltre quarantacinque anni, durante il soggiorno nel deserto e nella Terra Promessa. Egli disse: ‘Tuttavia oggi sono così forte come il giorno che Mosè mi mandò. Come la mia potenza era allora, così la mia potenza è ora’. (Giosuè 14:11) Malgrado i disagi e le avversità, gli anni trascorsi sono stati anni di eccellente addestramento e preparazione per il futuro”.

      22. In che consiste il servizio alla Betel, e come si è espressa una donna che ha questo privilegio?

      22 Un altro gioioso privilegio, offerto a chi ha i requisiti, è il servizio alla Betel. Si tratta di svolgere un lavoro che ha diretta relazione con la pubblicazione di letteratura biblica e con il progresso degli interessi del Regno. Coloro che hanno tale privilegio fanno parte del personale che presta servizio nelle Betel della Watch Tower Society nello stato di New York, o nelle famiglie delle filiali situate in varie parti del mondo. Una donna, che cominciò il servizio continuo in Svizzera nel gennaio del 1924 e ora fa parte della famiglia Betel nella Repubblica Federale di Germania, ha scritto: “Desidero ringraziare Geova per tutta la bontà che mi ha mostrato, permettendomi d’avere una vita felice e piena, con tante meravigliose opportunità nel suo servizio”. Sì, essa prova diletto nel servizio di Geova.

      23. Come si può dimostrare scritturalmente che quelli che mettono il servizio di Dio al primo posto nella loro vita hanno motivo di rallegrarsi?

      23 Coloro che hanno messo il servizio di Dio al primo posto nella loro vita hanno sempre avuto motivo di rallegrarsi. La loro vita non è stata totalmente esente dai problemi comuni agli uomini. Ma Geova li ha sostenuti nelle prove. (I Corinti 10:13; II Corinti 4:8, 9) Si sono trovati bene perché ‘la gioia di Geova è la loro fortezza’. (Neemia 8:10) Pensate: Mosè ‘scelse d’essere maltrattato col popolo di Dio’ e fu benedetto con grandi privilegi. (Ebrei 11:23-29) La moabita Rut abbandonò il suo popolo e i suoi dèi, preferendo servire Geova, e come ricompensa divenne un’antenata di Gesù Cristo. (Rut 1:14-17; 4:13-17; Matteo 1:1, 5) Il riverente e anziano Simeone e la fedele attempata Anna, che si interessavano della vera adorazione e frequentavano regolarmente il tempio, ebbero entrambi la gioia di vedere lì il piccolo Gesù. — Luca 2:25-38.

      24. Per quale motivo possiamo ‘rallegrarci durante tutti i nostri giorni’?

      24 Possiamo dunque avere fiducia che riceveremo grandi privilegi e benedizioni se metteremo l’adorazione e il servizio di Geova al primo posto nella nostra vita. (Matteo 6:33) E anche se per farlo avremo difficoltà, sappiamo che Geova “fa cooperare tutte le sue opere per il bene di quelli che amano Dio”. (Romani 8:28) Vorremo dunque essere decisi a ubbidire al nostro Padre celeste e a servirlo con cuore gioioso. Certo, se il nostro amore per Geova è completo, abbiamo valide ragioni per ‘gridare di gioia e rallegrarci durante tutti i nostri giorni’. — Salmo 90:14.

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