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  • Uniamoci alla “grande folla” di “uomini di buona volontà”
    La Torre di Guardia 1972 | 1° dicembre
    • ed egli ama chi parla di cose rette”. — Prov. 14:35; 16:13.

      21. Descrivete la speranza riservata a quelli che fedelmente si mantengono “uomini di buona volontà” di Dio.

      21 A motivo della loro perspicacia e del loro intendimento spirituale questi “uomini di buona volontà” hanno imparato e dichiarato cose rette. Accanto al rimanente di unti discepoli dell’Agnello, Gesù Cristo, hanno reso a Dio “sacro servizio giorno e notte nel suo tempio”. Mantenendosi leali e spiritualmente puri riterranno sempre la buona volontà di Dio, ricevendo sostentamento e forza spirituale da Dio e protezione dall’ardente calore della sua ira quando la esprimerà in quel “giorno di vendetta da parte del nostro Dio”. Quindi, “l’Agnello, che è in mezzo al trono, li pascerà e li guiderà alle fonti delle acque della vita. E Dio asciugherà ogni lagrima dai loro occhi”. Questa è la gioiosa prospettiva per quelli che oggi, mentre ce n’è ancora il tempo, si uniscono alla “grande folla” di “uomini di buona volontà” di Dio.

  • Domande dai lettori (1)
    La Torre di Guardia 1972 | 1° dicembre
    • Domande dai lettori

      ● Costituiscono gli atti omosessuali di una persona sposata un motivo scritturale per il divorzio, che renda il coniuge innocente libero di risposarsi? — U.S.A.

      L’omosessualità è condannata nella Bibbia come qualche cosa che impedirà agli individui di ottenere l’approvazione di Dio. (1 Cor. 6:9, 10) Comunque, se un coniuge innocente possa scritturalmente risposarsi dopo aver ottenuto un divorzio legale da un coniuge colpevole di atti omosessuali dev’essere determinato in base a ciò che la Bibbia dice relativamente al divorzio e al nuovo matrimonio.

      Nel Sermone del Monte Gesù Cristo disse: “Chiunque divorzia da sua moglie, salvo per causa di fornicazione, la rende soggetta all’adulterio, giacché chi sposa una donna divorziata commette adulterio”. (Matt. 5:32) In una successiva occasione disse ai Farisei: “Chiunque divorzia da sua moglie, se non a causa di fornicazione, e ne sposa un’altra commette adulterio”. — Matt. 19:9.

      Si comprende così che la “fornicazione” è l’unico motivo per un divorzio che renda il coniuge innocente libero di risposarsi.

      La parola greca per fornicazione è porneía. Si può riferire a illeciti rapporti sessuali sia fra persone sposate che fra persone non sposate. Gli antichi Greci, in rari casi, poterono capire che questo termine denotasse atti diversi dagli illeciti rapporti sessuali fra un uomo e una donna. Ma il senso col quale la parola porneía è usata da Gesù in Matteo 5:32 e 19:9 dev’essere accertato dal contesto.

      Si dovrebbe notare che in Matteo, ai capitoli 5 e 19, “fornicazione” è usato nel senso ristretto di infedeltà coniugale, o di illeciti rapporti con un’altra persona diversa dal proprio coniuge. Poco prima che considerasse nel Sermone del Monte l’argomento del divorzio, Gesù Cristo indicò che “chi continua [da sposato] a guardare una donna in modo da provar passione per lei ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore”. (Matt. 5:28) Di conseguenza, quando in seguito si riferì a una donna che aveva commesso fornicazione, i suoi ascoltatori capirono questo in tale senso relativo, che volle dire cioè la prostituzione o l’adulterio di una donna sposata.

      Il contesto di Matteo, capitolo 19, conferma questa conclusione. In base alle Scritture Ebraiche, Gesù indicò che un uomo e sua moglie divenivano “una sola carne”, e quindi aggiunse: “Quello che Dio ha aggiogato insieme l’uomo non lo separi”. (Matt. 19:5, 6) Ora, negli atti omosessuali gli organi del sesso sono usati in modo innaturale, in un modo a cui non furono mai destinati. Due persone dello stesso sesso non sono l’uno il complemento dell’altro, come Adamo ed Eva. Essi non potrebbero mai divenire “una sola carne” al fine di procreare. Si potrebbe aggiungere che, nel caso della copulazione di un uomo con una bestia, vi sono due specie di carne diverse. L’apostolo Paolo scrisse: “Non ogni carne è la stessa carne, ma ve n’è una del genere umano, e v’è altra carne dei bovini, e altra carne degli uccelli, e altra dei pesci”. — 1 Cor. 15:39.

      Mentre sia l’omosessualità che la bestialità sono perversioni disgustanti, in nessuno dei due casi è infranto il legame coniugale. Esso viene infranto solo da atti che rendano un individuo “una sola carne” con una persona di sesso opposto al proprio o con il proprio coniuge legale.

  • Domande dai lettori (2)
    La Torre di Guardia 1972 | 1° dicembre
    • Domande dai lettori

      ● Dato che non era la stagione dei fichi, perché Gesù maledisse un fico che non aveva frutto, come narra Marco 11:13, 14? — U.S.A.

      Quando Gesù vide questo fico era il 10 Nisan (28 marzo) dell’anno 33 E.V. Nel caso dei fichi in quella regione, le gemme del primo raccolto della stagione appaiono verso febbraio, su rami cresciuti la stagione precedente, mentre le foglie non compaiono che nell’ultima parte di aprile o di maggio. Al tempo in cui l’albero è pieno di foglie dovrebbe avere frutti maturi. Giacché l’albero visto da Gesù aveva foglie insolitamente precoci, ci si poteva aspettare che avesse frutti precoci fuori stagione da poter mangiare. Il fatto che l’albero non aveva frutto indicava che era improduttivo. Il suo aspetto era ingannevole.

      Gesù maledisse l’albero, facendolo seccare. Perché? Esclusivamente a causa del suo aspetto ingannevole? Evidentemente Gesù aveva un proposito più importante. In realtà era una lezione obiettiva nell’interesse dei suoi discepoli. Lo apprendiamo dalla seconda parte del racconto, dove Pietro disse: “Rabbi, vedi, il fico che hai maledetto si è seccato”. E Gesù rispose: “Abbiate fede in Dio. . . . Tutte le cose che chiedete pregando, abbiate fede di averle effettivamente ricevute, e le avrete”. (Mar. 11:20-22, 24) Fu la fede di Gesù in Dio che rese efficace la sua maledizione.

      Per giunta, l’albero stesso poteva ben rappresentare l’antica nazione giudaica, che aveva avuto l’apparenza d’essere fruttuosa in vista della sua relazione di patto con Geova Dio, e a motivo dell’ostentata dimostrazione di giustizia da parte dei capi religiosi giudei. (Matt. 6:5; 23:25-28) Comunque, la nazione non aveva prodotto buon frutto alla gloria di Dio. Essa rigettò Gesù Cristo, il medesimo che era stato mandato da Dio e aveva rivelato d’essere il Figlio di Dio con i suoi miracoli e insegnamenti. Ma perché la nazione rigettò Gesù? Per mancanza di fede nella Parola di Dio. (Luca 13:5-9) Di conseguenza l’infedele, impenitente nazione doveva seccarsi e morire in modo molto simile al fico improduttivo. — Matt. 21:43.

      Oggi possiamo trarre beneficio dalla lezione insegnata da Gesù nel maledire il fico. Se dovessimo perdere la fede nella capacità di Dio di esaudire le preghiere dei suoi servitori e di ricompensare quelli che premurosamente lo cercano, questo ci farebbe rigettare, ci farebbe maledire come fichi improduttivi. (Giov. 15:2-6; Ebr. 6:7, 8) La Parola di Dio ci dice: “Senza fede è impossibile essere accetto a [Dio], poiché chi s’accosta a Dio deve credere ch’egli è, e che è il rimuneratore di quelli che premurosamente lo cercano”. — Ebr. 11:6.

  • Domande dai lettori (3)
    La Torre di Guardia 1972 | 1° dicembre
    • Domande dai lettori

      ● Poiché la legge di Dio proibiva di mangiare sangue, c’è nulla di male nel far uso di vitamine contenenti midollo osseo rosso, fegato essiccato e simili derivati organici? — U.S.A.

      La legge di Dio sul sangue, data a Noè e alla sua famiglia, richiedeva che l’animale fosse debitamente dissanguato prima d’essere usato come cibo. (Gen. 9:3, 4) Tale esigenza si applica anche ai cristiani, come mostra Atti 21:25.

      Ai Giudei, sotto il patto della Legge, furono forniti ulteriori particolari, cioè: “Ogni volta che la tua anima lo brami puoi scannare, e devi mangiar carne . . . Solo il sangue non dovete mangiare. Lo dovreste versare sulla terra come l’acqua”. E: “Non dovete mangiare alcun grasso né alcun sangue”. (Deut. 12:15, 16; Lev. 3:17) Non fu espressa nessuna restrizione a Noè circa il mangiare grasso, e nel primo secolo E.V., quando il cristiano corpo direttivo riaffermò la proibizione contro il mangiar sangue, non fu inclusa la restrizione circa il grasso. Essa dunque si applicava solo a Israele. Comunque, la proibizione contro il mangiare sangue si applica effettivamente ai cristiani e i particolari della legge ci aiutano a capirne l’applicazione.

      Naturalmente, neppure dissanguando appropriatamente un animale si elimina completamente ogni traccia di sangue dai suoi muscoli e organi. Ma se l’animale è stato debitamente dissanguato, qualsiasi sua parte si può usare come cibo o in altri modi.

      Benché il midollo osseo rosso svolga una funzione essenziale nella formazione del sangue, ciò non rende il midollo inadatto come alimento. È degno di nota che il profeta Isaia fa riferimento a “piatti ben oliati pieni di midollo” in relazione a un “banchetto” che Geova stesso provvede per il suo popolo. — Isa. 25:6.

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