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Domande dai lettori (1)La Torre di Guardia 1968 | 15 novembre
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loro nell’onorare i funzionari civili? Potevano, ad esempio, chiamare l’imperatore loro Capo, Salvatore o Dio? Potevano offrirgli incenso? No, c’era un limite a ciò che potevano fare. Ci è detto: “La normale espressione di lealtà, tanto all’imperatore che alla Città imperiale, era di bruciare incenso al suo genio e al genio di Roma. Il cristiano sosteneva che tale azione significava rendere adorazione a dèi o divinità che egli non riconosceva”.a Che cosa facevano i cristiani quando erano chiamati a sacrificare all’imperatore, superando per così dire il limite fra rispetto e adorazione religiosa? La storia risponde: “I cristiani rifiutavano di . . . sacrificare al genio dell’imperatore. . . . Era pure attentamente spiegato al [cristiano] che non adorava l’imperatore; riconosceva semplicemente il carattere divino dell’imperatore come capo dello stato romano. Eppure, quasi nessun cristiano si valse dell’opportunità di sfuggire”.b
I primi cristiani rifiutarono dunque di attribuire a un governante umano i poteri di un dio o di compiere atti di adorazione religiosa verso l’autorità civile, ma furono disposti a mostrare il debito onore. Eppure, sotto alcuni aspetti la coscienza ha la sua parte nella questione. Anche quando si riconosce che l’inchinarsi a un governante è solo una comune forma locale di rispetto per la sua posizione e non un atto di adorazione, alcuni cristiani potrebbero rifiutarsi di parteciparvi. Oppure alcuni potrebbero sentirsi costretti a evitare di pronunciare certe consuetudinarie espressioni onorifiche verso un certo governante a motivo delle sue azioni, pur sforzandosi sempre d’essere cittadini pacifici e osservanti della legge. Il rispetto che altri hanno per la loro eccellente condotta, e il loro stesso tatto, potrebbero permettere ai cristiani di seguire i dettami della loro coscienza senza impedimento. (Atti 24:16) Ma se no, essi dovrebbero essere disposti a subire le conseguenze della loro decisione. — 1 Piet. 2:19.
Un ultimo punto che merita un breve commento in questo contesto è l’importanza della posizione scritturale di neutralità. A volte le persone che potrebbero coscienziosamente pronunciare un’espressione orale di rispetto verso l’autorità civile sono incitate a gridare slogan politici o cantare inni patriottici. Far questo equivarrebbe a prendere parte alle questioni politiche delle nazioni. Potrebbe il cristiano far questo, dal momento che Gesù disse che i veri adoratori “non sono parte del mondo come io non sono parte del mondo”? (Giov. 17:16) Rifiutando di partecipare a tali attività si potrebbe temporaneamente incontrare opposizione, ma l’apostolo Pietro consigliò: “È meglio soffrire perché fate il bene, se la volontà di Dio lo desidera, anziché perché fate il male”. — 1 Piet. 3:17.
In tutte queste cose i cristiani penseranno prima come mantenere l’adorazione accettevole e l’approvazione di Dio. Guidando la loro vita per fare questo contribuiranno al loro eterno bene, come avvenne a Gesù, che disse: “Nel mondo avrete tribolazione, ma fatevi coraggio! Io ho vinto il mondo”. — Giov. 16:33.
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Domande dai lettori (2)La Torre di Guardia 1968 | 15 novembre
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Domande dai lettori
● Un attento confronto tra Matteo 1:1-16 e Luca 3:23-38 mostra che Matteo indicò la linea di Gesù Cristo attraverso Salomone, mentre Luca la indicò attraverso Natan, un altro figlio di Davide. Perché, dunque, entrambe le genealogie elencano Sealtiel e Zorobabele? — M. K., Alasca.
Evidentemente per mezzo di un matrimonio la linea di famiglia che conduceva a Gesù dal re Davide attraverso suo figlio Natan si fuse con la linea che passava per Salomone dopo molte generazioni.
Primo Cronache 3:16-18 mostra che Sealtiel fu il figlio carnale di Ieconia (re Ioiachin). Matteo è d’accordo con ciò, poiché dichiara: “Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconia generò Sealtiel”. (Matt. 1:12) Comunque, Luca non sbagliò indicando che Sealtiel era “figlio di Neri”. (Luca 3:27) Evidentemente ciò era dovuto al fatto che Neri aveva dato sua figlia in matrimonio a Sealtiel. Poiché non era insolito che gli Ebrei si riferissero a un genero come a un figlio, e specialmente negli elenchi genealogici, Luca poté giustamente riferirsi a Sealtiel come figlio di Neri, come si era già riferito a Giuseppe quale figlio di Eli, che era effettivamente padre della moglie di Giuseppe, Maria. — Luca 3:23.
Quindi, mediante tale unione matrimoniale la linea della famiglia di Davide attraverso Natan si fuse con la linea che passava per Salomone. Questo spiegherebbe anche il fatto che sia Matteo che Luca menzionano Zorobabele, figlio di Sealtiel. Infine, attraverso diversi discendenti di Zorobabele, le due linee di famiglia seguirono nuovamente corsi separati fino a Gesù Cristo.
Con buona ragione, dunque, il libro ‘Cose nelle quali è impossibile che Dio menta’ dichiara a im pagina 71: “La maggioranza dei Giudei che sopravvissero alla caduta e alla distruzione di Gerusalemme furono portati in esilio a Babilonia. Fra i Giudei prigionieri lì durante i successivi settant’anni ci fu uno chiamato Neri, che era discendente del re Davide dal suo figlio Natan. Questa linea di famiglia ora venne ad essere imparentata con la famiglia di Salomone per mezzo di Sealtiel e di suo figlio Zorobabele”. La parentela fra queste linee di discendenza è pure indicata alle im pagine 112 e 113 di questa pubblicazione.
Per avere ulteriori informazioni sulle genealogie di Gesù Cristo presentate da Matteo e Luca, vogliate vedere La Torre di Guardia del 1º novembre 1962, pagine 671, 672.
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Scritture per dicembreLa Torre di Guardia 1968 | 15 novembre
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Scritture per dicembre
16 Il vero Dio è per noi un Dio di atti di salvezza; e a Geova il Sovrano Signore appartengono le vie dalla morte. — Sal. 68:20. TG 15/5/68 15-17a
17 Essendo venuti gli uomini dell’undicesima ora, ricevettero un denaro ciascuno. — Matt. 20:9. TG 1/7/67 16, 17a
18 Accettate con mitezza che sia piantata in voi la parola che può salvare le anime vostre. — Giac. 1:21. TG 1/11/67 26, 27
19 Dio . . . non lascerà che siate tentati oltre ciò che potete sopportare, e con la tentazione farà anche la via d’uscita onde la possiate sopportare. — 1 Cor. 10:13. TG 1/3/68 18, 19
20 Umiliatevi, perciò, sotto la potente mano di Dio, affinché egli vi esalti a suo tempo. — 1 Piet. 5:6. TG 1/4/68 9, 13a
21 [Astenetevi] . . . dal sangue e da ciò che è strangolato. — Atti 15:29. TG 1/6/68 7, 8a
22 Non sono essi tutti spiriti per il servizio pubblico, mandati a servire per quelli che erediteranno la salvezza? — Ebr. 1:14. TG 1/3/68 2a
23 Se qualcuno dai morti va da loro si pentiranno. — Luca 16:30. TG 15/9/67 17a
24 Geova chiamava Mosè e gli parlava dalla tenda di adunanza dicendo: . . . “È uno statuto a tempo indefinito per le vostre generazioni, in tutti i vostri luoghi di dimora: Non dovete mangiare . . . alcun sangue”. — Lev. 1:1; 3:17. TG 1/6/68 18, 19a
25 In ogni cosa e in ogni circostanza ho imparato il segreto sia d’essere sazio che d’aver fame, sia d’avere abbondanza che d’essere nel bisogno. — Filip. 4:12. TG 15/1/68 8, 9a
26 Figlio mio, non disprezzare la disciplina di Geova e non venir meno quando sei corretto da lui; poiché Geova disciplina colui che ama; infatti, egli flagella ognuno che riceve come figlio. — Ebr. 12:5, 6. TG 1/4/68 19, 20a
27 Cantate a Dio, innalzate melodie a Geova — Sela — a Colui che cavalca sull’antico cielo dei cieli. Ecco, fa risuonare la sua voce, una voce forte. — Sal. 68:32, 33. TG 15/5/68 29a
28 Una risposta dolce calma la collera. — Prov. 15:1, Na. TG 1/11/67 18-20a
29 Questa buona novella del regno sarà proclamata per tutta la terra, in testimonianza in tutto il mondo. Allora verrà la fine. — Matt. 24:14, Ga. TG 15/4/68 18-20a
30 Chiunque mangerà del sangue sarà reciso dal suo popolo. — Lev. 7:27, Na. TG 1/6/68 17a
31 Tutto il corpo, essendo armoniosamente unito insieme ed essendo fatto per cooperare mediante ogni giuntura che dà ciò che è necessario, . . . opera per la crescita del corpo. — Efes. 4:16. TG 1/3/68 6a
(Indicazione dei luoghi di ulteriori commenti su queste scritture: I numeri dopo la data de “La Torre di Guardia” si riferiscono ai paragrafi nel primo articolo di studio. Quando il numero del paragrafo è seguito da “a”, il commento è nel secondo articolo di studio; quando vi è “b”, si riferisce al terzo articolo di studio).
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MINISTERO DI CAMPO
Il sacro libro della religione cristiana, la Bibbia, contiene l’esortazione: “Ricorda, ora, il tuo grande Creatore”. (Eccl. 12:1) I veri cristiani, sia giovani che vecchi, desiderano oggi ricordare il loro grande Creatore, e possono far questo lodandolo pubblicamente e annunciando il suo messaggio di speranza in questi tempi difficili. Anche nel mese di novembre i testimoni di Geova di ogni età si impegneranno nella loro regolare opera di predicazione, visitando le persone di casa in casa, per aiutare altri ancora a ricordare il loro grande Creatore. Si serviranno dell’avvincente, nuova pubblicazione biblica Vita eterna, nella libertà dei figli di Dio. Se desiderate riceverla, scrivete all’indirizzo del vostro paese indicato nella parte interna della copertina di questa rivista.
STUDI “TORRE DI GUARDIA” PER LE SETTIMANE
dell’8 dicembre: Cerchiamo la via d’accesso alla Fonte della vita. Pagina 684.
del 15 dicembre: Il sacerdozio tipico indica la via. Pagina 691.
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