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Sottomettiamoci a “ogni creazione umana”La Torre di Guardia 1963 | 1° giugno
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permesso di Dio, siamo sotto i governi politici. Finché Dio li lascia esistere, siamo obbligati, “per amore del Signore” e secondo la “volontà di Dio”, a essere soggetti a “ogni creazione umana”. Paolo e Pietro non ci fanno minimamente dubitare del fatto che questa nostra sottomissione alle istituzioni politiche del mondo è solo relativa, poiché siamo sottoposti in ogni tempo alla coscienza cristiana ammaestrata secondo la Parola di Dio. Quando mostriamo tale sottomissione relativa, evitiamo di suscitare indignazione nelle persone soggette ai re, agli imperatori e ai governatori per aver mancato di rendere il dovuto onore ai loro governanti.
36 Tale nostra relativa sottomissione piacerà non solo a queste persone, ma specialmente a Dio. Ci proteggerà affinché non partecipiamo alle cospirazioni o alle ribellioni politiche contro le autorità costituite, anche quando saremo perseguitati perché siamo cristiani testimoni di Geova. Placherà i nemici del regno di Dio che predichiamo, poiché essi non potranno veramente trovare nulla a ridire, né potranno provare nulla contro di noi eccetto che riguardo alla legge del nostro Dio.
37. Ora che cosa faremo tutti ovunque, e dove saremo sottomessi in modo assoluto al governo in tutta la terra?
37 Ovunque viviamo, sotto qualsiasi forma di governo umano ci troviamo, faremo sempre il bene e glorificheremo Dio. Nel suo nuovo mondo di giustizia, dopo la guerra universale del gran giorno di Dio, avremo la gioia e l’onore di sottometterci completamente al solo governo che allora avrà il pieno dominio sulla terra, quello del regno di Dio, retto dal nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo.
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Domande dai lettoriLa Torre di Guardia 1963 | 1° giugno
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Domande dai lettori
● Perché i testimoni di Geova si chiamano a vicenda “fratello” e “sorella”? Non ho mai trovato una conferma scritturale di ciò. Gesù chiamò sempre i suoi discepoli “Pietro”, “Giovanni”, ecc., ma non li chiamò mai “fratello Pietro” e “fratello Giovanni”. — E. J., Stati Uniti.
Con buone ragioni i dedicati credenti cristiani si chiamano l’un l’altro “fratello” e “sorella”. È vero che, salvo poche eccezioni, quando questi termini sono usati nei Vangeli e nel libro di Atti si riferiscono a parenti carnali. Tuttavia, Gesù usò il termine “fratello” in senso generico riferendosi ai conservi credenti quando disse: “Ecco mia madre e i miei fratelli! Poiché chiunque avrà fatta la volontà del Padre mio che è ne’ cieli, esso mi è fratello e sorella e madre”. E: “Se poi il tuo fratello ha peccato contro di te, va’ e riprendilo fra te e lui solo. Se t’ascolta, avrai guadagnato il tuo fratello”. — Matt. 12:49, 50; 18:15, VR.
Gli apostoli e i discepoli di Gesù usarono il termine “fratello” in senso ancora più diretto. Quindi in tutti i loro scritti ricorrono spesso espressioni come queste: “Non [mischiatevi] con alcuno che, chiamandosi fratello, sia un fornicatore”, ciò che fu detto da Paolo. Anania, il fedele discepolo, parlando del persecutore Saulo che si era pentito, lo chiamò “fratello Saulo”. In seguito, lo stesso Paolo menzionò il “fratello Sostene”, il “fratello Apollo”, “Tito, mio fratello”, e “il nostro fratello Timoteo”. E anche Pietro chiamò Paolo “il nostro caro fratello Paolo”. E in Atti 21:20 (VR) leggiamo: “Dissero a Paolo: Fratello, tu vedi quante migliaia di Giudei ci sono che hanno creduto”. Considerando tutti questi esempi, non si può certo sollevare nessuna valida obiezione, quando i cristiani si riferiscono ai conservi credenti chiamandoli “fratello” e “sorella”. — 1 Cor. 5:11; Atti 9:17; 1 Cor. 1:1; 16:12; 2 Cor. 2:13; Ebr. 13:23; 2 Piet. 3:15, VR.
L’uso del cognome e di un nome specifico, abitudine che non era seguìta nel primo secolo, ha reso anche opportuno l’uso del termine “fratello” insieme al cognome, come si fa ora. Ciò aiuta a evitare l’eccesso dell’indebita familiarità e dell’indebito riserbo. Al giorno d’oggi chiamare un adulto per nome è indice di familiarità, e ciò non è sempre corretto, specialmente da parte dei giovani verso gli adulti o tra estranei. D’altra parte, usare il termine formale “signore” farebbe pensare a mancanza di cordialità, o a un riserbo che non esiste tra i membri della comunità di cristiani dedicati. Perciò è chiaro che è sia logico che scritturale usare il termine “fratello” e “sorella”, dal momento che i cristiani dedicati si considerano l’un l’altro membri di una famiglia spirituale religiosa.
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Scritture per luglioLa Torre di Guardia 1963 | 1° giugno
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Scritture per luglio
Conserviamo in vita l’anima mantenendoci fedeli. — Ebr. 10:39
1 Uccidete, sterminate vecchi, giovani, vergini, bambini e donne, ma non vi avvicinate ad alcuno che porti il segno. — Ezech. 9:6, VR. TG 1/2/63 26
2 A questo siete stati chiamati: poiché anche Cristo ha patito per voi, lasciandovi un esempio, onde seguiate le sue orme; . . . soffrendo, non minacciava. — 1 Piet. 2:21, 23; VR. TG 1/6/63 28, 30a
3 Dovevi tu dare aiuto ad un empio e amar quelli che odiano l’Eterno? Per questo fatto hai attirato su di te l’ira dell’Eterno. — 2 Cron. 19:2, VR. TG 15/8/62 8, 9
4 Il mio giusto vivrà per fede; e se si trae indietro, l’anima mia non lo gradisce. — Ebr. 10:38, VR. TG 1/4/63 27, 28a
5 Poiché dunque tutte queste cose hanno da dissolversi, quali non dovete voi essere, per santità di condotta e per pietà. — 2 Piet. 3:11, VR. TG 15/4/61 15, 16a
6 Chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato. — Atti 2:21, VR. TG 1/6/62 17
7 Or queste cose . . . sono state scritte per ammonizione di noi, che ci troviamo agli ultimi termini dei tempi. — 1 Cor. 10:11, VR. TG 15/9/62 14
8 Siate soggetti, . . . ai governatori, come mandati da lui per punire i malfattori. — 1 Piet. 2:13, 14, VR. TG 1/6/63 15, 16a
9 Il monte della casa dell’Eterno si ergerà sulla vetta dei monti, e sarà elevato al disopra dei colli; e . . . da Sion uscirà la legge. — Isa. 2:2, 3. VR. TG 1/9/61 5a
10 Della tribù di Giuda dodicimila [furono] segnati, della tribù di Ruben dodicimila. — Apoc. 7:5, VR. TG 1/12/62 34, 35
11 Desideriamo non di meno che ciascuno di voi dimostri il medesimo zelo per conservare sino alla fine una piena speranza, sicché . . . imitiate coloro che, mediante la fede e la pazienza, sono eredi delle promesse. — Ebr. 6:11, 12, Na. TG 1/11/62 13, 14a
12 Fate miei discepoli . . . battezzandoli nel Nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo. — Matt. 28:19, Na. TG 15/11/62 16-18
13 Noi siamo diventati partecipi di Cristo, ma alla condizione che manteniamo salda sino alla fine quella fiducia che avemmo fin dai primi giorni. — Ebr. 3:14, Na. TG 1/4/63 17, 18
14 Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quel che fa il padrone; vi ho chiamato amici, perché vi ho fatto conoscere tutto quello che io ho udito dal Padre mio. — Giov. 15:15, Na. TG 15/8/62 15
15 Acquista sapienza, acquista intelligenza; non dimenticare le parole della mia bocca, e non te ne sviare. — Prov. 4:5, VR. TG 15/9/61 1, 2a
(Indicazione dei luoghi di ulteriori commenti su queste scritture: I numeri dopo la data de “La Torre di Guardia” si riferiscono ai paragrafi nel primo articolo di studio. Quando il numero del paragrafo è seguito da “a”, il commento è nel secondo articolo di studio; quando vi è “b”, si riferisce al terzo articolo di studio).
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MINISTERO DI CAMPO
I testimoni di Geova desiderano essere testimoni veraci, come la “Parola di Dio”. (Apoc. 1:5; 19:13) Per recare una testimonianza verace essi rivolgono l’attenzione delle persone alla Bibbia e ai suoi insegnamenti. Per aiutare tutti coloro che sono desiderosi di acquistare questa preziosa conoscenza, in giugno essi visiteranno le famiglie di casa in casa e offriranno la pubblicazione biblica Dal paradiso perduto al paradiso riconquistato, insieme a un opuscolo in omaggio, per la contribuzione di L. 500 (negli Stati Uniti d’America 75 c.)
STUDI “TORRE DI GUARDIA” PER LE SETTIMANE
del 7 luglio: “Siate sottomessi”: A chi? §§ 1-25, Pagina 333.
del 14 luglio: “Siate sottomessi”: A chi? §§ 26-39, e Sottomettiamoci a “ogni creazione umana”, §§ 1-11. Pagina 339.
del 21 luglio: Sottomettiamoci a “ogni creazione umana”, §§12-37. Pagina 345.
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