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  • Perché “grattano” il cielo
    Svegliatevi! 1984 | 8 giugno
    • più grande come uomo d’affari. Ma nel 1930 la sua “torre” fu superata nella categoria dei grattacieli dal Chrysler Building di 77 piani, che misurava 319 metri di altezza. Il primato del Chrysler fu ben presto battuto da una struttura ancora più alta, l’Empire State Building di 381 metri, terminato a New York nel 1931.

      Due principali fattori hanno influito sulla proliferazione mondiale dei grattacieli: il desiderio di sfruttare al massimo lo spazio limitato e, in alcune occasioni, il bisogno psicologico dei finanziatori dei progetti di farsi un nome. Infatti, lo scrittore James C. Giblin ha detto: “La costruzione dei grattacieli di New York è stata anche influenzata dalle ambizioni e dai desideri di coloro che finanziavano gli edifici. Questi agenti immobiliari, industriali e commercianti volevano legare il loro nome a splendidi edifici che proclamassero la loro ricchezza e il loro potere a chiunque levasse in alto lo sguardo verso di loro”.

      Cosa ha ispirato gli architetti?

      Da dove hanno tratto ispirazione i moderni architetti? Il succitato Giblin continua: “Pensarono che il modo migliore per soddisfare i loro clienti fosse quello di prendere a prestito idee per il progetto dei loro grattacieli dai templi degli antichi greci e romani, e dalle grandi cattedrali gotiche dell’Europa Occidentale. Quelle costruzioni erano state erette come monumenti in onore di imperatori o dèi; perché non usarle come modelli per grattacieli che sarebbero stati un monumento a milionari del XX secolo?”

      È curioso che diversi moderni grattacieli siano stati definiti “cattedrali”. Per esempio, il Woolworth Building, un eccezionale esempio di architettura gotica moderna, è stato chiamato da un ecclesiastico “cattedrale del commercio”. Il grattacielo dell’Università di Pittsburgh, pure di stile gotico, è noto come “cattedrale del sapere”. E lo scrittore Giblin osserva che il grattacielo del Chicago Tribune di 36 piani potrebbe anch’esso giustamente essere chiamato “cattedrale del giornalismo”.

      Dov’è sorto il primo grattacielo moderno?

      Dove e quando fu costruito il primo grattacielo moderno? Dato che i più famosi grattacieli sono quelli di Manhattan sarebbe naturale pensare che New York sia stata la prima città ad avere un grattacielo. Tuttavia ci sono tre città nordamericane che si contendono questo “onore”: New York, Chicago e Minneapolis. Quale di esse può giustamente rivendicare la corona?

      Se si potesse definire grattacielo qualsiasi edificio alto più di dieci piani, allora vincerebbe New York con l’Equitable Life Assurance Society Building, eretto negli anni dal 1868 al 1870. Ma per gli architetti e gli ingegneri un grattacielo non è semplicemente un edificio che “gratta il cielo”. Il vero grattacielo ha una struttura di ferro o acciaio, che fu la rivoluzionaria innovazione nell’ingegneria del XIX secolo. Ciò permise di costruire edifici in grado di sostenere grande altezza e peso. A quale città va dunque la palma?

      L’autorevole risposta è data dallo storico dell’architettura svizzero Sigfried Giedion in un suo saggio (Space, Time and Architecture): “È risaputo che il primo grattacielo effettivamente costruito . . . secondo i moderni princìpi dell’edilizia fu l’edificio a dieci piani della Home Insurance Company di Chicago (1883-85)”. Sì, Chicago fu la prima città ad avere un vero grattacielo.

      Ora pare sia in corso una gara fra Chicago e New York che si contendono l’onore d’avere l’edificio più alto del mondo. Per molto tempo fu New York ad averlo. Poi nel 1974 fu conquistato da Chicago con la Sears Tower. Ma per quanto tempo riuscirà a conservarlo? Ci sarà qualcuno che finanzierà la costruzione di un grattacielo ancora più alto a New York? In tal caso, per quale motivo? Di che utilità sarà per New York un altro grattacielo?

      I grattacieli sono utili all’uomo?

      Questo fa sorgere altre domande penetranti. I grattacieli e le costruzioni molto alte sono veramente di qualche utilità per l’uomo della strada? Il fatto di avere tanta gente stipata in così poco spazio agevola buone relazioni umane? Che dire dello sforzo a cui sono sottoposti i trasporti pubblici e gli impianti igienici urbani? Un altro fattore da tenere in considerazione sono i rischi di incendio.

      Vengono sollevati seri dubbi sulla generale praticità dei grattacieli, specie da parte di persone che si preoccupano della minaccia che essi rappresentano per l’ambiente. Lewis Mumford ha detto: “In effetti i grattacieli, dal primo all’ultimo, sono stati sostanzialmente un ostacolo a un’intelligente pianificazione urbanistica e al progresso architettonico. Il loro principale impiego è stato quello di ammassare tante persone in poco spazio per trarre un vantaggio economico privato, indipendentemente dal costo per l’amministrazione locale, e di fornire un costoso mezzo pubblicitario”. È dunque giustificato chiedere: Perché “grattare” il cielo?

  • Credibilità quasi a zero
    Svegliatevi! 1984 | 8 giugno
    • Credibilità quasi a zero

      “La fiducia è un bene sociale, come l’aria e l’acqua. Una volta che è inquinata, è impossibile invertire il processo”. Così ha detto Sissela Bok, insegnante di etica, sull’effetto delle menzogne occasionali, che a suo avviso sono diventate parte dell’odierno modo di vivere, sia nella vita privata che in molte professioni. Un altro psicologo calcola che l’americano medio dice nientemeno che 200 bugie al giorno e non c’è motivo di credere che altrove le cose vadano molto meglio.

      “Si sono dette troppe bugie”, ha dichiarato il professor Al Gini a una serie di discussioni sul soggetto della menzogna tenute presso la Loyola University di Chicago. “Stiamo abbattendo le barriere fra verità e non verità”, ha aggiunto. Infatti le indagini mostrano che il 69 per cento delle persone credono che i capi della nazione mentono regolarmente. Altre statistiche citate dal professore sono: “Solo il 42 per cento ha fiducia nei medici, il 17 per cento si fida degli avvocati, il 13 per cento crede a quello che dicono le grandi società e il sette per cento ritiene che la pubblicità dica la verità”. Tutto questo porta a gravi crisi nel governo, nelle grandi società e nella famiglia.

      È ovvio che l’umanità in generale è sotto l’influenza di colui che Gesù Cristo chiamò “padre della menzogna”! — Giovanni 8:44; 14:30.

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