BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • g71 22/8 pp. 26-28
  • Che cos’è la morte?

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • Che cos’è la morte?
  • Svegliatevi! 1971
  • Vedi anche
  • Menzogne sulla condizione dei morti
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1961
  • La morte non è un nemico invincibile
    Come trovare la felicità
  • Cosa accade all’anima alla morte?
    Cosa accade quando si muore?
  • Che ne è dei nostri cari morti?
    La conoscenza che conduce alla vita eterna
Altro
Svegliatevi! 1971
g71 22/8 pp. 26-28

“La tua parola è verità”

Che cos’è la morte?

“LA MORTE è l’argomento più importante del nostro tempo”. Queste sono le parole dello psichiatra americano Robert J. Lifton, professore presso l’Università Yale. Egli sta dedicando la sua vita allo studio della morte, e fra le conclusioni alle quali è pervenuto è: “Quando sei morto sei morto”. — Newsweek, 16 aprile 1970.

Dizionari ed enciclopedie rispondono alla domanda su ciò che è la morte in modo molto simile. Infatti Webster’s Third New International Dictionary, Non ridotto, definisce la morte come “lo stato di non essere più in vita”; “la fine di tutte le funzioni vitali senza possibilità di riprendersi negli animali o nelle piante o in qualsiasi parte d’essi”.

E l’Encyclopædia Britannica (1959), Vol. 7, pagg. 108, 110, afferma: “La morte [è] la cessazione permanente delle funzioni vitali nei corpi degli animali e delle piante, la fine della vita o l’atto della morte”.

Esattamente che cosa è incluso nella “cessazione di tutta la capacità vitale” è stato spiegato dal dott. V. J. Collins, direttore di anestesiologia presso l’Ospedale della Contea Cook di Chicago, nell’Illinois. Egli ha composto una “cartella” che indica i cinque fattori basilari per determinare quando una persona è morta. Questi sono: “funzione cerebrale, riflessi nervosi, funzione respiratoria, funzione circolatoria e azione cardiaca”. Quando tutti questi sono cessati, la morte è un fatto assoluto. — Science Digest, agosto 1970.

Tutto ciò che precede è in armonia con quanto la Bibbia dice che sia la condizione della morte. Così condannando il primo uomo Adamo per la sua disubbidienza, Dio disse: “Tu sei polvere e in polvere tornerai”. (Gen. 3:19, La Sacra Bibbia a cura di mons. S. Garofalo) Dov’era Adamo prima che Dio lo formasse dalla polvere della terra? Non esisteva. Era inesistente. Non c’era nessun Adamo. Quando fu dunque tornato alla sua condizione precedente, dove fu Adamo? Non in cielo, non in inferno, non in purgatorio. Egli cessò di esistere; non ci fu nessun Adamo; fu inesistente.

Che la morte significhi l’assenza della vita, l’inesistenza, è più volte richiamato alla nostra attenzione nel resto delle Scritture. Così il salmista biblico consigliò: “Non confidate nei principi, né in alcun figliuol d’uomo, che non può salvare. Il suo fiato se ne va, ed egli torna alla sua terra; in quel giorno periscono i suoi disegni”. — Sal. 146:3, 4, VR.

Il sapiente re Salomone, commentando la vanità della vita, paragona l’uomo agli animali nella morte, dicendo: “La sorte de’ figliuoli degli uomini è la sorte delle bestie; agli uni e alle altre tocca la stessa sorte; come muore l’uno, così muore l’altra; hanno tutti un medesimo soffio, e l’uomo non ha superiorità di sorta sulla bestia; poiché tutto è vanità. Tutti vanno in un medesimo luogo; tutti vengon dalla polvere, e tutti ritornano alla polvere”. “Per chi è associato a tutti gli altri viventi c’è speranza; perché un cane vivo val meglio d’un leone morto. Difatti, i viventi sanno che morranno; ma i morti non sanno nulla, e non v’è più per essi alcun salario; poiché la loro memoria è dimenticata. E il loro amore come il loro odio e la loro invidia sono da lungo tempo periti”. — Eccl. 3:19, 20; 9:4-6, VR.

Ma vi chiedete: Che dire dell’anima umana? La Parola di Dio ci dice che quando Dio creò l’uomo da principio ‘l’uomo divenne un’anima vivente’. Essa dice anche che “l’anima che pecca sarà quella che morrà”. Quindi nemmeno riguardo all’anima umana si può mantenere la consapevolezza dopo la morte.a — Gen. 2:7; Ezec. 18:4, VR.

È vero che la Bibbia parla di certi “morti” come consapevoli, ma di questi si dice solo che sono morti in senso spirituale, non alla lettera. Così l’apostolo Paolo dice: “Voi ch’eravate morti ne’ vostri falli e ne’ vostri peccati, ai quali un tempo vi abbandonaste seguendo l’andazzo di questo mondo”. — Efes. 2:1, 2, VR.

È interessante che la tendenza moderna fra i teologi è quella di ritenere che i morti sono realmente morti. Così James Lapsley, del Seminario Teologico di Princeton nel New Jersey, facendo la revisione di parecchi libri sul soggetto della morte, dichiara: “La letteratura riflette e documenta il declino della tradizionale credenza della cultura occidentale nell’immortalità dell’anima, e la conseguente secolarizzazione della morte. In Perspectives on Death, compilazione di saggi che trattano molti aspetti del soggetto da una prevalente prospettiva teologica, Lou H. Silberman e Leander Keck mostrano che l’idea dell’immortalità dell’anima non ha in nessun caso un fondamento biblico”. — Theology Today, aprile 1970.

Ma nonostante tutti questi fatti sempre più ecclesiastici nella cristianità ancora predicano con sermoni funebri secondo i vecchi credi insegnando che l’anima umana sia immortale. Se sono evangelici o fondamentalisti protestanti, consegnano il deceduto alla benedizione del cielo al momento della morte. Se la persona morta era cattolica romana, il sacerdote pone la sua anima in un purgatorio di tortura.

Tutto questo fa pensare a ciò che disse un certo impresario di pompe funebri. Egli aveva sempre seppellito molti cattolici, protestanti ed Ebrei, ma dopo avere udito il discorso funebre e aver quindi seppellito un cristiano testimone di Geova, disse: “È la prima volta che ho seppellito un uomo morto!”

Comunque, quegli ecclesiastici della cristianità che hanno scartato il mito dell’immortalità dell’anima umana hanno un problema, come anche essi stessi ammettono. Infatti il dott. Minton, che insegna nella facoltà di religione e filosofia del college medio occidentale degli Stati Uniti, in un articolo intitolato “La necessità di una teologia della morte”, afferma: “Bisogna coraggiosamente affrontare la questione della sopravvivenza personale della morte, in quanto che la morte sia un problema dell’uomo ‘secolare’ dev’essere ovvio a tutti salvo i ciechi”. — The Christian Century, 25 marzo 1970.

Perché la morte pone un problema a questi ecclesiastici ‘secolari’? Perché han rifiutato non solo la credenza di un cielo letterale e del mito dell’immortalità umana, ma anche della speranza scritturale della risurrezione dai morti, non hanno nulla da offrire ai loro greggi e la vita diviene dunque per loro priva di vero significato. Ma sebbene la Bibbia insegni che i morti sono realmente morti, la morte non pone nessun problema per chi davvero crede nella Bibbia, dal momento che la Bibbia offre la speranza della risurrezione dei morti.

L’apostolo Paolo esprime un magistrale argomento a favore della risurrezione dei morti in I Corinti, capitolo 15. E Gesù stesso disse: “Non vi meravigli questo, perché viene l’ora in cui tutti quelli che sono nei sepolcri udranno la . . . voce [di Gesù] e ne usciranno”. — Giov. 5:28, 29, Ga.

Pertanto la speranza della risurrezione dà all’attuale vita significato, giacché mostra che c’è speranza per il futuro. La conoscenza acquistata e il modello di giusta condotta edificato non sono cancellati dalla morte in eterno, ma avranno valore nella risurrezione.

[Nota in calce]

a Una nota in The New American Bible (cattolica romana, 1970) afferma che il termine “anima” si riferisce all’“intera persona con l’enfasi sul fatto che la persona è viva, desidera, ama e vuole, ecc., oltre ad essere concreta e fisica . . . Non c’è nessuna opposizione o indifferenza fra anima e corpo; sono semplicemente diversi modi di descrivere la sola, concreta realtà”.

    Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Condividi
    • Impostazioni
    • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • Impostazioni privacy
    • JW.ORG
    • Accedi
    Condividi