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TerranovaAnnuario dei Testimoni di Geova del 1977
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vedere che il nostro Dio ancora si compiace di impiegare i fratelli di Terranova nella sua splendida opera di proclamazione del Regno. E, da parte loro, essi sono felici di ricevere tale meraviglioso favore!
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Sud Africa e territori limitrofi (1)Annuario dei Testimoni di Geova del 1977
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Sud Africa e territori limitrofi (1)
Vieni con noi in un paese di interessanti contrasti, operose città e remoti luoghi selvaggi, abitazioni moderne e umili capanne africane. Cammina fra persone di molte razze. Ascolta e udrai milioni di persone parlare l’inglese o l’afrikaans (derivato dall’antico olandese). Altri dei 26.000.000 di abitanti di questo paese parlano lingue come lo xhosa e lo zulù.
Questo è il Sud Africa. Ha una superficie di 1.222.000 chilometri quadrati ed è la dimora di un popolo interessante, spesso amabile. Fra loro molti bramano le cose buone di genere spirituale, e i loro desideri sono appagati dalla verità biblica che viene proclamata dai cristiani testimoni di Geova.
Prima, un po’ di storia: Durante il diciottesimo e il diciannovesimo secolo, il Sud Africa fu teatro di molti combattimenti. Mentre dall’Africa centrale la “marea” della popolazione negra si trasferiva verso il meridione e dal Capo la “marea” bianca si diffondeva verso il settentrione, si scontravano in terribili guerre sanguinose. La peggiore fu la guerra anglo-boera del 1899-1902, fra gli Inglesi e i Boeri, agricoltori olandesi. Come risultato, le quattro colonie di Natal, Stato libero dell’Orange, Transvaal e il Capo vennero a trovarsi sotto il dominio inglese. Nel 1910 esse divennero una sola nazione. Mezzo secolo più tardi, nel 1961, il paese divenne la Repubblica Sudafricana. Questo accadde con un voto di maggioranza dei bianchi. I negri non hanno nessun voto eccetto nei loro “homelands”, estesi territori autonomi riservati a ciascuna tribù africana.
BREVE VIAGGIO
Or dunque facciamo un rapido viaggio attraverso il Sud Africa. Cominciamo da Città del Capo, presso l’estremità meridionale del continente. Città del Capo è la capitale legislativa, la più antica città del paese. Oltre 800 chilometri a nord-est è Bloemfontein, capitale dello Stato libero dell’Orange, città che è considerata la capitale giudiziaria del paese. Pretoria, ancora più a nord-est, è la capitale del Transvaal ed è la capitale amministrativa della repubblica.
La principale caratteristica topografica del Sud Africa è l’altipiano interno. Da una pianura costiera a oriente il terreno si eleva nettamente per formare massicce catene montagnose, con un’altitudine che varia da più di 1.500 metri a oltre 3.300 metri. L’altipiano degrada verso ovest. Una volta era per lo più un’ondulata prateria che pullulava di grosse mandre di impala, zebre, antilopi sudafricane e altre belle creature. Oggi gran parte dell’interno è terreno coltivato, e gli animali selvatici si trovano per lo più solo nelle riserve di caccia, come nel Parco Nazionale Kruger famoso in tutto il mondo. Ma verso il settentrione, nella zona interna, il paese è più arido e diviene il deserto di Kalahari. A nord-est è il bushveld (si pronuncia “bushfelt”), ricco di arbusti.
Kimberley, nella Provincia del Capo, è famosa in tutto il mondo come centro delle miniere di diamanti. Nel Transvaal si trova Johannesburg, massima città del paese e nota come “regina” del “Reef”, una fascia di città minerarie e industriali. Il Reef venne all’esistenza a causa della scoperta dell’oro fatta nella regione nel lontano 1886. In linea d’aria a circa 500 chilometri a sud-est di Johannesburg sorge Durban, sulle spiagge dell’oceano Indiano, e qui si vedono molte donne indiane nei loro pittoreschi sari.
Nel Sud Africa abitano dodici milioni e mezzo di Africani, che appartengono almeno a nove tribù. Le tribù più grandi, i popoli xhosa e zulù, hanno ciascuna più di tre milioni di persone. Ci sono poi i Basuto, quindi gli Tswana, Tsonga, Swazi, Ndebele, Venda e altri. Più di metà della popolazione africana abita negli “homelands”, gli estesi territori autonomi designati per ciascuna singola tribù africana. Di solito il modo di vivere è molto primitivo in questi territori autonomi e nelle riserve, dove la maggioranza delle persone abitano in capanne dalle pareti principalmente di fango e il tetto fatto d’erba intrecciata. Il resto della popolazione africana abita in cittadine africane, come Soweto con le sue piccole case in cemento e mattoni costruite dal comune. Queste si trovano pochi chilometri fuori delle città e dei sobborghi europei. La norma del governo è che ciascun gruppo razziale cresca separatamente e indipendentemente. Il Sud Africa è stato oggetto di severe critiche per la sua politica di apartheid o segregazione.
Oltre alle principali sette della cristianità, gli Africani hanno le loro proprie religioni. Non soltanto sono rappresentate fra loro le principali fedi della cristianità, ma molti predicatori africani hanno dato inizio alla loro piccola setta. Di conseguenza, nel Sud Africa c’è il massimo numero di sette del mondo, almeno 2.000! Oltre a professar di aderire a una chiesa della cristianità, la maggioranza degli Africani si dedica ancora a qualche forma di adorazione degli antenati e vive col timore dei morti. Questo avviene non solo negli “homelands”. Molti Africani moderni, pur guidando un’auto di ultimo modello, sacrificano di tanto in tanto un capro per placare gli spiriti dei propri antenati morti.
RISALIAMO AL VOLGERE DEL SECOLO
Al volgere del secolo, la popolazione del Sud Africa era più piccola, l’andatura più lenta e la vita più semplice. Il paese si andava appena riprendendo dalla guerra anglo-boera quando il tempo risultò maturo per divulgare la buona notizia in questo attraente campo.
Nell’anno 1902 un certo ecclesiastico riformato olandese fu mandato dall’Olanda a un’assegnazione in Klerksdorp, cittadina del Transvaal. Egli portò con sé una grande cassa di letteratura religiosa di seconda mano, compresi gli Studi sulle Scritture, una copia della Torre di Guardia di Sion inglese e l’opuscolo Che cosa dicono le Scritture dell’inferno? Frans Ebersohn e Stoffel Fourie incontrarono questo ecclesiastico a Klerksdorp. Fu loro permesso di esaminare la sua biblioteca, trovarono queste pubblicazioni molto interessanti e fu loro concesso di prenderle dalla
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