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  • “Sia fatta la tua volontà in terra”
    La Torre di Guardia 1959 | 1° aprile
    • un articolo pagato dal titolo “Ce la faremo con la scienza?” faceva un complimento agli scienziati russi e quindi disse che noi eravamo “sulla soglia di un’èra spaziale in cui la parte scientificamente più forte erediterà la terra, o ciò che ne rimarrà”.e

      7 Queste parole mettono in dubbio la terza beatitudine del famoso Sermone del Monte di Gesù Cristo: “Felici i mansueti, poiché erediteranno la terra”.f Ma, è possibile che un giorno i mansueti o coloro che hanno un temperamento mite possano ereditare questa terra senza che nessuno li opprima? La risposta a questa domanda, come ad altre importanti domande, dipende da quale volontà sarà fatta sulla terra nel prossimo nuovo mondo.

      8 Per i loro timori, le loro ansietà ed ambizioni, le nazioni di questo mondo dimenticano qualche cosa. Che cosa? Vi è una potenza che ha già la “posizione più potente”, non la posizione più potente soltanto rispetto a questa minuscola terra, ma anche riguardo a tutti i pianeti, le lune e i soli dell’immensurabile universo che i telescopi ci fanno vedere. È l’intelligente, divina Potenza che creò la terra e l’uomo, le bestie e gli uccelli su di essa, sì, che creò tutte le stelle, il sole e la luna che risplendono su di noi, qui sulla terra. L’uomo egocentrico e presuntuoso non vuol pensare a questa intelligente, divina Potenza o riconoscere qualsiasi responsabilità che l’uomo ha verso questa onnipotente Potenza, quale proprio Creatore. L’uomo cerca di ridurre ad uno scherzo l’esistenza di tale potenza creativa, perché i minuscoli satelliti umani o sputnik, di breve durata, non l’hanno incontrata mentre ruotavano intorno a noi nello spazio. Che follia! Poiché la Sua potente posizione non è in qualche luogo nel lontano spazio, dove gli scienziati umani possano lanciare il loro satellite o sputnik a più lunga portata.

      9 Sappia l’uomo irragionevole che la posizione più potente del massimo scienziato, onnipotente Creatore è nel suo reame invisibile, che nessun uomo, con tutta la sua scienza può raggiungere. Necessariamente il Creatore detiene la “posizione più potente” perché è l’Altissimo, il Supremo su tutto l’universo. È il vivente Centro creativo attorno a cui si muove tutta la creazione. Con diritto egli detiene il dominio spaziale ovunque, poiché è il Sovrano su tutto il cielo e la terra e su tutto lo spazio. Con nessuna nazione o gruppo di nazioni egli dividerà il suo dominio spaziale. Contro di lui nessuna sprezzante nazione terrena può vincere. Egli è Dio!

      SIMBOLICA VISIONE DI DIO

      10 Anche se non possiamo vederlo, non osiamo ignorare l’Altissimo, l’onnipotente Dio Sovrano. Non possiamo evitare le sue leggi in qualsiasi parte dello sconfinato universo, compresa la legge che nessun uomo di polvere può vederlo e continuare a vivere. Dio non poté infrangere questa legge neanche a favore del suo profeta Mosè, per mezzo del quale ci diede gli impareggiabili Dieci Comandamenti. Quando Mosè chiese a Dio che concedesse a lui, semplice uomo, di poter vedere la gloria divina, Dio disse a Mosè: “Non puoi vedere la mia faccia, perché nessun uomo può vedermi e vivere”.g Quella regola vige ancora per quanto gli scienziati abbiano tentato di scoprire il segreto della vita. Dio non è materia creata, come l’uomo. Egli è spirito, invisibile ad occhi terreni, anche con l’aiuto del più potente telescopio, o del più potente microscopio elettronico.

      11 Secoli fa Gesù Cristo spiegò ad una donna samaritana: “Dio è uno Spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo con spirito e verità”.h Nonostante sia invisibile nel reame spirituale, le creature umane possono intelligentemente adorarlo con verità, e ricevere da ciò indicibile benedizione. Un uomo che adorò questo grande Essere invisibile come divino Sovrano immortale, esclamò: “Ora al Re d’eternità, incorruttibile, invisibile, unico Dio, siano onore e gloria per i secoli dei secoli”.i Considerando seriamente questa devota esclamazione, come possiamo osare di escluderlo dalla nostra mente!

      12 “Nessuno ha in alcun tempo veduto Iddio”, scrisse un seguace di Gesù diciannove secoli fa.j Questi era un amico personale di Gesù e stava appoggiato al suo petto; eppure non aveva mai visto Dio. Poiché nessun uomo, neppure Giovanni, figlio di Zebedeo, che scrisse così, ha visto Dio, non abbiamo nessuna descrizione delle sue sembianze. Non possiamo immaginare com’è. Se dipingessimo un quadro o scolpissimo un’immagine che lo rappresenti, inganneremmo noi stessi, e disprezzeremmo e insulteremmo lui. Significherebbe abbassarlo nella nostra stima invece che innalzare noi nella pretesa di adorarlo. Non lo adoreremmo con spirito, che non è materiale come un’immagine; né lo adoreremmo con verità, che non è una cosa immaginaria. Ma questo glorioso, invisibile Dio ci aiuta a comprendere ed apprezzare le cose che lo riguardano, paragonandole a cose che noi vediamo e conosciamo bene. Parla perfino di sé come se avesse naso, occhi, bocca, orecchi, mani, piedi, e un cuore che pulsa. Così può darci una visione di sé mediante simboli. Diede a Giovanni, figlio di Zebedeo, un’imponente visione di sé, affinché Giovanni potesse descriverla a noi, come per introdurci alla presenza stessa di Dio nella sua “posizione più potente” nel cielo.

      13 Giovanni vide più e apprese più di tutto quello che gli scienziati moderni hanno imparato o possano imparare con tutti i satelliti o sputnik che lanciano nello spazio, muniti di strumenti di misurazioni scientifiche, apparecchi radiotrasmittenti e televisivi. Giovanni vide oltre lo spazio, con i suoi soli e pianeti visibili, galassie, meteore e comete, e con i suoi raggi cosmici. Giovanni era a quel tempo l’ultimo dei dodici apostoli di Gesù Cristo ancora vivente. Quello che vide fu una rivelazione, resa possibile non da moderni strumenti scientifici ma solo dall’azione dell’invisibile forza attiva o spirito di Dio. Il libro in cui Giovanni descrive questa miracolosa visione si chiama la Rivelazione a Giovanni, o l’Apocalisse. È l’ultimo dei libri delle Sacre Scritture, la Sacra Bibbia. Giovanni allora era perseguitato perché era cristiano, “per aver parlato di Dio e aver reso testimonianza a Gesù”, dice Giovanni. Egli si trovava prigioniero nell’isola di Patmo, non lontano dalla costa dell’Asia Minore, ora Turchia Asiatica. (Apoc. 1:9) Che cosa vide Giovanni che abbia valore e importanza per noi in quest’èra spaziale e nucleare?

      (Continua)

  • “Nel tuo interesse”
    La Torre di Guardia 1959 | 1° aprile
    • “Nel tuo interesse”

      ● “Giovanotto”, disse una volta Benjamin Franklin, “il consiglio che ti offro è che tu coltivi la conoscenza e una ferma fede nelle Sacre Scritture. Questo è certamente nel tuo interesse”.

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