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SpiritismoRagioniamo facendo uso delle Scritture
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per avere relazioni con donne, come avevano fatto prima del Diluvio. La Bibbia narra che angeli fedeli, in qualità di messaggeri di Dio, si materializzarono per assolvere i loro compiti fino al I secolo E.V. Ma dopo il Diluvio, quegli angeli che avevano abusato dei loro doni furono privati della capacità di assumere forma umana.
È comunque interessante il fatto che a quanto pare i demoni possono fare avere agli uomini delle visioni, visioni che possono sembrare reali. Quando il Diavolo tentò Gesù, si servì evidentemente di questo mezzo per mostrare a Gesù “tutti i regni del mondo e la loro gloria”. — Matt. 4:8.
Come ci si può liberare dall’influenza spiritica?
Prov. 18:10: “Il nome di Geova è una forte torre. Il giusto vi corre e gli è data protezione”. (Questo non significa che si possa usare il nome personale di Dio come un talismano per scacciare il male. Il “nome” di Geova ne rappresenta la Persona. Siamo protetti quando impariamo a conoscerlo e a riporre piena fiducia in lui, sottomettendoci alla sua autorità e ubbidendo ai suoi comandi. In tal caso, quando invocheremo il suo aiuto usando il suo nome personale, egli ci darà la protezione che ha promesso nella sua Parola).
Matt. 6:9-13: “Voi dovete dunque pregare così: ‘. . . Non ci condurre in tentazione, ma liberaci dal malvagio’”. Bisogna anche ‘essere costanti nella preghiera’. (Rom. 12:12) (Dio ascolta queste preghiere che gli vengono elevate da chi veramente desidera conoscere la verità e adorarlo nella maniera che egli approva).
1 Cor. 10:21: “Non potete partecipare alla ‘tavola di Geova’ e alla tavola dei demoni”. (Quelli che vogliono avere l’amicizia e la protezione di Geova devono smettere nel modo più assoluto di partecipare a sedute spiritiche. In armonia con l’esempio riportato in Atti 19:19 è anche importante distruggere o eliminare dovutamente tutti gli oggetti in proprio possesso che abbiano a che fare con lo spiritismo).
Giac. 4:7: “Sottoponetevi perciò a Dio; ma opponetevi al Diavolo, ed egli fuggirà da voi”. (Per far questo, bisogna imparare scrupolosamente la volontà di Dio e metterla in pratica nella propria vita. Fortificàti contro il timore dell’uomo dall’amore verso Dio, rifiutatevi nettamente di partecipare a qualsiasi usanza connessa con lo spiritismo o di ubbidire a qualsiasi comando imposto da uno spiritista).
Indossate la “completa armatura di Dio” descritta in Efesini 6:10-18 e siate zelanti nel mantenerne ogni pezzo in ottime condizioni.
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SpiritoRagioniamo facendo uso delle Scritture
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Spirito
Definizione: La parola ebraica rùach e quella greca pnèuma, spesso tradotte “spirito”, hanno vari significati, che però riguardano tutti ciò che è invisibile all’occhio umano e che rivela una forza in azione. Sia il termine ebraico che quello greco sono usati con riferimento (1) al vento, (2) alla forza vitale che agisce nelle creature terrestri, (3) alla forza impellente che scaturisce dal cuore simbolico della persona spingendola a dire e a fare le cose in un certo modo, (4) a espressioni ispirate che emanano da una fonte invisibile, (5) a persone spirituali e (6) alla forza attiva di Dio o spirito santo. Qui prendiamo in esame vari di questi usi in relazione agli argomenti che può capitare di trattare nel ministero di campo.
Cos’è lo spirito santo?
Da un confronto fra i brani biblici che parlano dello spirito santo si nota quanto segue: può ‘riempire le persone’; si può essere ‘battezzati’ con esso; si può essere ‘unti’ con esso. (Luca 1:41; Matt. 3:11; Atti 10:38) Nessuna di queste espressioni sarebbe corretta se lo spirito santo fosse una persona.
Gesù parlò dello spirito santo anche come di un “soccorritore” (greco, paràkletos), e disse che questo soccorritore avrebbe ‘insegnato’, ‘reso testimonianza’, ‘parlato’ e ‘udito’. (Giov. 14:16, 17, 26; 15:26; 16:13) Non è insolito che le Scritture personifichino qualcosa. Per esempio, della sapienza è detto che ha “figli”. (Luca 7:35) Il peccato e la morte sono definiti re. (Rom. 5:14, 21) Mentre alcuni versetti dicono che lo spirito ‘parlò’, altri brani fanno capire che ciò avvenne mediante angeli o uomini. (Atti 4:24, 25; 28:25;
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