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Geova, un Dio che incute timore eppure amorevoleLa Torre di Guardia 1970 | 1° settembre
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Non siete grati a Geova per questo amorevole provvedimento?
LE NORME DI DIO SONO EVIDENZA DI AMORE
Possiamo anche essere grati a Geova per la stabilità che pose nelle sue opere creative. Il regolare ciclo del giorno e della notte, il costante corso dei fiumi verso il basso in risposta alla forza di gravità, e innumerevoli altre cose danno prova che il Creatore della terra è un Dio non di confusione, ma di ordine. (1 Cor. 14:33) L’uomo riscontra che sicuramente questo è utile per svolgere le sue attività. Pertanto egli è in grado di predisporre e lavorare con fiducia, senza ansiosa incertezza. Com’è stato amorevole e premuroso Geova provvedendo tale uniformità nelle leggi e nelle opere della creazione!
Commentando queste norme The Encyclopædia Britannica fa queste interessanti osservazioni:
“Le imprese dell’uomo [nello stabilire norme] . . . sono insignificanti in paragone con le norme della natura. Le costellazioni, le orbite dei pianeti, le immutabili proprietà normali di conduttività, duttilità, elasticità, durezza, permeabilità, rifrangenza, forza o viscosità dei materiali della natura, le orbite degli elettroni nell’atomo o la struttura delle cellule, sono alcuni esempi della sorprendente uniformità della natura”.
E mostrando l’importanza di tale uniformità, questo riferimento prosegue, dicendo:
“Solo per mezzo dell’uniformità che si trova nella natura è possibile riconoscere e classificare . . . le molte specie di piante, pesci, uccelli o animali. Entro queste specie, gli individui si somigliano nei più minuti particolari in quanto a struttura, funzione e abitudini peculiari a ciascuna. Se non fosse per tale uniformità nel corpo umano, i medici non saprebbero se la persona possiede certi organi, dove cercarli . . . Infatti, senza le norme della natura non potrebbe esserci società organizzata, né istruzione, né medici; ciascuno dipende da fondamentali, paragonabili somiglianze”. — Vol. 21, pagg. 306, 307, edizione del 1959.
A motivo di tale uniformità nelle meravigliose creazione materiali di Geova, non ci dovrebbe sembrare strano che Geova stabilisse norme per regolare la condotta dell’uomo e le sue relazioni col Creatore. Specialmente messa in risalto è l’importanza della norma dell’ubbidienza alle istruzioni di Dio. Tale ubbidienza a Dio è il modo di contraccambiare l’amore che Geova ci ha mostrato. La sua Parola dice: “Questo è ciò che significa l’amore di Dio, che osserviamo i suoi comandamenti”. — 1 Giov. 5:3.
Pensate che tale ubbidienza a Dio vi limiti in qualche modo, ostacolando in una certa misura la vostra felicità e il vostro godimento della vita? Potete allontanare interamente qualsiasi idea del genere. Poiché entro i limiti delle esigenze stabilite da Geova per le sue creature terrestri ci sono illimitate opportunità di piacere. Come osserva l’articolo dell’enciclopedia sulle norme, precedentemente menzionato, riguardo all’universo materiale:
“Tuttavia nonostante questa schiacciante evidenza di norme nessuno accusa la natura di monotonia. Benché il fondamento sia formato da una stretta striscia di lunghezze d’onda dello spettro, le possibili variazioni e combinazioni di colori per deliziare l’occhio dell’osservatore sono praticamente senza limite. Similmente, tutta l’arte della musica giunge all’orecchio attraverso un altro piccolo gruppo di frequenze”.
In modo simile, le esigenze stabilite da Geova per le creature umane consentono loro tutte le libertà che un cuore retto possa desiderare. È vero che a causa dell’imperfezione umana e del fatto che siamo stati a contatto col pensiero degradato e con le pratiche di questo mondo diabolico, può non essere sempre facile conformarsi a ciò che Dio richiede. (Sal. 51:5; 1 Giov. 5:19) Ma quando si fa lo sforzo e quando si rimane entro i sicuri limiti che Geova ha stabiliti per governare la condotta umana, si hanno vera contentezza, soddisfazione e felicità.
C’è veramente ogni incentivo per voler conoscere meglio questo grande, tremendo eppure amorevole Dio, Geova. Non siete ulteriormente incoraggiato a studiare la Bibbia in cui Geova si rivela a noi? Che privilegio ci ha offerto Geova Dio, quello di conoscerlo e servirlo!
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Mantenete la giusta veduta della predicazione del RegnoLa Torre di Guardia 1970 | 1° settembre
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Mantenete la giusta veduta della predicazione del Regno
“Questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata, in testimonianza a tutte le nazioni; e allora verrà la fine”. — Matt. 24:14.
1. Quale attitudine ebbero i primi cristiani verso la fede, e perciò che cosa furono spinti a fare?
I PRIMI cristiani non pensavano semplicemente che la loro fosse solo un’altra religione, una religione che personalmente preferivano. Niente affatto! Essi credevano fermamente di avere la verità intorno a Geova Dio e ai suoi propositi, e che altri avevano bisogno di questa conoscenza per la salvezza. (Giov. 17:3) La loro convinzione li spinse a compiere una vigorosa attività di predicazione. L’ispirato racconto biblico dice: “Ogni giorno, nel tempio e di casa in casa, continuavano senza posa a insegnare e a dichiarare la buona notizia intorno al Cristo, Gesù”. (Atti 5:42) Professate anche voi d’essere cristiano? In tal caso, mostrate questo stesso zelo ed entusiasmo di partecipare all’opera di predicazione? È la predicazione del Regno un’attività realmente richiesta dai veri cristiani?
2, 3. Come mostrò Gesù il modo in cui considerava l’opera di predicazione?
2 Il fondatore del cristianesimo, Gesù Cristo, considerò in questo modo l’opera di predicazione; infatti, la considerò la ragione principale per cui venne sulla terra. Egli spiegò ai suoi seguaci: “Andiamo altrove, nelle borgate vicine, affinché predichi anche lì, poiché per questo scopo sono uscito”. (Mar. 1:38) E mostrando chiaramente quale messaggio era venuto a predicare, disse: “Anche ad altre città devo dichiarare la buona notizia del regno di Dio, perché per questo sono stato mandato”. — Luca 4:43; 8:1.
3 Sì, la predicazione del Regno fu la principale opera di Gesù; fu proposito di Dio che egli annunciasse questo governo celeste che infine libererà la terra da ogni ingiustizia, e farà in modo che sia fatta qui la volontà di Dio. (Matt. 6:9, 10) E Gesù dimostrò sempre la giusta veduta dell’opera che suo Padre gli aveva dato da compiere. In un’occasione Gesù illustrò l’importanza che aveva per lui dicendo: “Il mio cibo è che io faccia la volontà di colui
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