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Sfruttate al massimo le vostre energie mentre lavorateSvegliatevi! 1971 | 8 febbraio
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Sfruttate al massimo le vostre energie mentre lavorate
SIETE spesso stanco, esausto, prima di finire la giornata lavorativa? In tal caso, potete trarre conforto dal fatto che non siete assolutamente solo. Tuttavia non si può fare a meno di notare che alcuni si stancano meno prontamente di altri; pare che facciano di più sprecando meno energie. Per loro il lavoro è un piacere, come dovrebbe essere.
Il lavoro fa parte di ciò che il Creatore vuole dall’uomo. In principio egli pose il primo uomo nel giardino d’Eden “perché lo coltivasse e ne avesse cura”. Ciò significava lavoro. Il principio che il Creatore seguì fu successivamente enunciato dall’apostolo Paolo: “Se qualcuno non vuole lavorare, neppure mangi”. — Gen. 2:15; 2 Tess. 3:10.
Il Creatore ha saggiamente e amorevolmente preparato l’uomo per lavorare. Lo ha dotato di forti ossa e muscoli per fare il necessario lavoro fisico, e di uno straordinario cervello con cui l’uomo può fare ogni sorta di lavoro mentale. Ci ha anche dato una costituzione emotiva tale che possiamo trarre soddisfazione e felicità da un lavoro utile fatto bene. Come disse il saggio re Salomone: “Ho visto che non c’è nulla di meglio se non che l’uomo si rallegri nelle sue opere, poiché questa è la sua porzione”. — Eccl. 3:22.
Che cosa vi aiuterà a sfruttare al massimo le vostre energie mentre lavorate? Una cosa che vi sarà di grande aiuto è che vi interessiate del vostro lavoro. Perché? Perché le emozioni influiscono sul corpo. Quando la madre di un ragazzino gli chiede di fare alcune faccende in casa, egli può scusarsi dicendo d’essere stanco. Ma un minuto dopo userà tutte le sue energie giocando a palla coi piccoli vicini. Riscontra che un’attività lo soddisfa emotivamente, mentre l’altra no.
Interessandovi realmente del vostro lavoro potete renderlo emotivamente soddisfacente e quindi più facile da fare. E potete coltivare interesse per il vostro lavoro analizzando perché è necessario, perché tale lavoro si deve fare. Inoltre potete accrescere il vostro interesse per esso rammentando a voi stesso la ragione per cui lo fate: perché serve a soddisfare le necessità della vita vostra e dei vostri cari. E potete ulteriormente accrescere il vostro interesse per il lavoro che fate prestando attenzione a come migliorarne la qualità, o l’efficienza con cui lo fate. La soddisfazione che ne deriva vi aiuterà a dissipare ogni senso di noia, che tanto spesso impedisce di sfruttare al massimo le energie nel lavoro.
Se volete sfruttare al massimo le vostre energie nel lavoro, fate anche bene a imparare come evitare movimenti inutili. A questo riguardo è utile disporre gli utensili o i materiali nel modo più conveniente. Le cucine moderne sono fatte in modo da richiedere dalla massaia un numero minimo di passi mentre prepara i pasti. Ella può seguire questo principio in tutto ciò che fa. La stessa cosa può dirsi del contadino, del meccanico, del falegname e di altri. I datori di lavoro spesso ricompensano bene i dipendenti che offrono suggerimenti pratici per migliorare l’efficienza di un’operazione. A questo stesso scopo si assumono esperti in materia d’efficienza.
A questo riguardo è utile usare entrambe le mani ogni volta che ciò rende un lavoro più facile o più rapido. Sollevando oggetti pesanti, non fate fare tutto lo sforzo alla schiena solo chinandovi, ma piegate le ginocchia per utilizzare la forza dei muscoli delle gambe. Non facendo questo molti uomini si sono inutilmente provocati delle lesioni. D’altra parte, non fate lavorare il vostro corpo più di quanto occorra per fare un certo lavoro. Non muovete l’intero braccio quando dovete muovere solo il polso o l’avambraccio.
Non si dovrebbe trascurare il debito addestramento. Spesso la fretta di fare un lavoro induce a trascurare le debite istruzioni o l’addestramento per cui si agisce in modo non efficiente e si sprecano molto tempo ed energie. Per esempio, uno può acquistare una macchina per scrivere e farne molto uso. Ma se non trova prima il tempo d’imparare a usarla correttamente, scrivendo senza guardare i tasti, userà solo un dito di ciascuna mano. Non solo in questo modo scriverà più lentamente e molto probabilmente con meno accuratezza, ma si stancherà anche molto di più.
Se riuscite a trovare il giusto ritmo siete pure aiutato a conservare le energie mentre lavorate. Se siete nervoso e scrupoloso, probabilmente siete incline ad andare più rapidamente che potete. Di conseguenza è probabile che facciate più sbagli e che vi sentiate sfinito prima della fine della giornata lavorativa. Imparate a controllare il vostro ardore e ad adottare un ritmo calmo e costante. Quindi non vi sentirete sfinito prima che sia ora di smettere e vi rimarrà anche un po’ d’energia per le ore serali.
Un altro fattore da considerare, se volete sfruttare al massimo le vostre energie mentre lavorate, è di non appesantirvi mangiando troppo. I pasti troppo ricchi e troppo pesanti tendono a infiacchirvi e rendono più faticosa l’applicazione nei lavori da svolgere. Tali pasti tendono anche a farvi aumentare troppo di peso e per la persona grassa è spesso molto più difficile fare ogni tipo di lavoro fisico.
È importante concedersi sufficiente riposo e sonno. L’energia che avete dipende in primo luogo e in notevole misura da ciò che fate ogni notte. Non vi abbandonate così avidamente ai piaceri da far divenire faticoso o noioso il lavoro. In particolare è essenziale dormire bene per ricuperare l’energia mentale e nervosa. È anche più importante che mangiare e bere.
Specialmente i dedicati ministri cristiani hanno buona ragione di sfruttare al massimo le loro energie quando lavorano. A differenza di altri che spesso non sanno che cosa fare nel tempo ‘libero’, la sera e i giorni di fine settimana, essi hanno invariabilmente “molto da fare nell’opera del Signore”. A motivo dei tempi in cui viviamo, è più importante che mai che si dedichino “con urgenza” ai loro doveri di ministero. — 1 Cor. 15:58; 2 Tim. 4:2.
Ma indipendentemente dalla vocazione che avete nella vita, la condotta saggia è quella di cercar di sfruttare al massimo le vostre energie quando lavorate. Non solo sarete più efficienti ma trarrete anche soddisfazione e gioia dal vostro lavoro.
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Ci sono solo due vieSvegliatevi! 1971 | 8 febbraio
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Ci sono solo due vie
SÌ, CI sono alcune cose nella vostra religione che mi piacciono”, disse Khumalo. “Mi piace il vostro insegnamento di una terra in cui sarà ristabilito il paradiso sotto il regno di Dio dove vivremo come fratelli”.
“E io”, interruppe Ndebele, “trovo conforto nella vostra spiegazione circa il fatto che i morti sono addormentati e circa la risurrezione”.
“In quanto a me”, aggiunse Mwene, “trovo molto piacere nell’andare alle vostre grandi assemblee e vedere il caloroso affetto e la cordialità che vi mostrate gli uni gli altri”.
“Ma tutti noi”, disse Khumalo, facendo da portavoce per il piccolo gruppo, “pensiamo che la vostra religione sia troppo esagerata. Sentendo parlare voi testimoni di Geova, si penserebbe che una cosa sia o giusta o sbagliata, che non ci sia via di mezzo, mentre per andare avanti in questo mondo e godersela si deve essere più indulgenti”.
“Sì, stavo proprio per dirlo”, esclamò Ndebele. “Vedete, benché le altre chiese dicano che dobbiamo aver solo una moglie, se prendiamo un’altra moglie senza fare chiasso, che succede? Possiamo ancora stare nella chiesa. Ma voi Testimoni, anche prima che uno sia battezzato deve dare la prova che ha solo una moglie e che il suo matrimonio è registrato, benché spesso sia difficile per noi Africani far questo, specialmente se non abbiamo ancora pagato tutta la lobola (prezzo della sposa). E poi chi è divenuto Testimone, se prende un’altra moglie o anche ha solo un’amica che ogni tanto va a trovare per avere soddisfazione sessuale, ebbene, voi Testimoni lo mandate via dalla vostra organizzazione”.
“E poi c’è il vostro atteggiamento verso le nostre usanze secolari”, si lamentò Mwene. “Forse avete ragione che gli spiriti dei morti non possono farci del male, ma, dopo tutto, abbiamo ancora gli stregoni, quindi che male c’è a portare qualche amuleto o a tenere in casa un po’ di forte ‘medicina’ solo nel caso che qualcuno cerchi di stregarci? Ma, se sei Testimone non puoi portare neanche un piccolo amuleto, per non parlare di andare dallo stregone”.
“Inoltre”, disse Khumalo, riprendendo la conversazione, “c’è il vostro atteggiamento verso il partito politico. Per andare avanti e tenerci il lavoro dobbiamo avere la tessera del partito. Non importa se crediamo
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