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  • Governo mondiale nelle mani del “Principe della pace”
    La Torre di Guardia 1972 | 1° ottobre
    • anni, ma “a tempo indefinito”, sì, per sempre! Sorge la domanda: Saremo noi sudditi, sì, ‘figli’ di quel “Padre eterno”?

      Pur essendo “Dio potente”, Cristo Gesù non forzerà nessuno a vivere sotto il suo governo mondiale. Ma nemmeno permetterà che sulla terra vivano persone che realmente non amano la giustizia, la verità e il diritto, in breve, quelle che non amano il Padre suo, Geova Dio, né amano i loro simili. Qual è la vostra scelta? Che cosa vorrete fare per provare che desiderate esserne suddito?

      Più di un milione e mezzo di testimoni di Geova sostengono oggi pubblicamente il governo mondiale nelle mani del Principe della pace. Associatevi con loro nelle loro Sale del Regno e apprendete come, voi pure, potete nutrire la speranza di vivere sotto il suo governo mondiale.

  • Come considerate l’autorità?
    La Torre di Guardia 1972 | 1° ottobre
    • Come considerate l’autorità?

      1, 2. (a) Com’è illustrata la comune veduta dell’autorità? (b) Perché è importante che esaminiamo la nostra propria veduta dell’autorità?

      UNA mattina dell’ottobre 1969, la polizia della città di Montreal, nel Canada, invece di presentarsi per il servizio, andò in un’arena a parlare di tattiche di sciopero. Come avrebbe reagito il popolo della città a questa improvvisa assenza dell’autorità della polizia? Come si attendeva, scoppiarono tumulti e saccheggi per mano di delinquenti, studenti militanti e altri opportunisti. Ma che dire dei comuni cittadini, delle persone che potrebbero esservi vicine di casa? Un testimone oculare riferì:

      “Non voglio dire i teppisti e gli abituali violatori della legge, voglio dire le semplici persone comuni, che commisero reati che non avrebbero nemmeno sognato di tentare se all’angolo ci fosse stato un poliziotto. Vidi auto passare col semaforo rosso. Automobilisti bloccarono il lato sbagliato della strada perché si rendevano conto che nessuno li avrebbe presi”. — Times di New York, venerdì, 10 ottobre 1969, pagina 2.

      2 È la vostra veduta dell’autorità uguale a quella di queste “semplici persone comuni”? È l’autorità solo qualche cosa da tollerare, ma da disprezzare se ne vien data l’opportunità? ‘Certamente no!’ potreste rispondere. Ma è tempo di fare un autoesame, poiché i propri pensieri e azioni possono aver subìto l’influenza di cui non ci si rende conto. Per la maggioranza della generazione odierna, “autorità” è una parola sgradevole; essa pensa che l’autorità limiti indebitamente la libertà d’azione che anche le persone più conservatrici desiderano avere. Troviamo così che questa generazione mina l’autorità in ogni modo concepibile. Può far questo nella forma del dissenso estremamente vocale e perfino violento. O, può farlo con la sfida silenziosa, ma ciò nondimeno distruttiva, contro l’autorità nelle zone che possono passare inosservate, fra le “semplici persone comuni” che compongono la maggioranza della società d’oggi.

      3. Come le persone preminenti parlano dell’attuale tendenza riguardo al rispetto per l’autorità?

      3 Il dott. Amitai Etzioni, presidente della facoltà di sociologia dell’Università di Columbia, commentò la “sfacciata mancanza di rispetto per l’autorità, per ogni specie di autorità, che egli vede in molti studenti di college”, dicendo:

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