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Benvenuto al Pasto Serale del SignoreLa Torre di Guardia 1970 | 1° marzo
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Dio e Gesù Cristo hanno fatto. Apprendete anche ciò che stanno facendo ora e ciò che faranno ancora per il genere umano. Sì, venite e apprendete come ottenere l’approvazione di Dio e la vita eterna. — Giov. 17:3.
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Il posto del nome di Dio nella vera adorazioneLa Torre di Guardia 1970 | 1° marzo
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Il posto del nome di Dio nella vera adorazione
Che cosa significa servirsi del nome di Dio in modo indegno? Come possiamo usarlo correttamente?
QUANDO un testimone di Geova le fece visita a casa sua a Tel Aviv, in Israele, una signora ebrea di mezz’età esclamò: “Lei deve far parte della cristianità, poiché agli Ebrei è proibito pronunciare il nome di Dio”. Agli orecchi degli Ebrei in genere è del tutto sconosciuto il nome personale di Dio.
Praticamente senza eccezione gli Ebrei hanno accettato la veduta espressa nella loro Mishnah che dichiara: “E questi sono quelli che non hanno parte nel mondo avvenire: chi dice che non c’è risurrezione dei morti . . . e che la Legge non è dal cielo . . . E chi pronuncia il Nome nelle sue esatte lettere”. — Sanhedrin 10:1, traduzione di Herbert Danby, Stampa dell’Università di Oxford, 1933.
Ma perché agli Ebrei è severamente proibito di pronunciare il nome di Dio? The Texas Catholic Herald del 18 ottobre 1968 osserva: “Sebbene gli Ebrei considerassero comunemente ‘Yawheh’ il nome personale dell’Iddio d’Israele, una specie di timore superstizioso impediva loro di pronunciarlo, e così, quando compariva nei loro libri sacri, veniva letto ‘Adonai’”.
EFFETTO SULLA CRISTIANITÀ
Questo superstizioso timore, che impedì agli Ebrei di pronunciare il Nome Divino, ha pure influito sulla cristianità. Di rado, se non mai, si udirà esaltare il nome di Dio nelle chiese della cristianità. Infatti, molti traduttori biblici della cristianità hanno perfino escluso il Nome Divino dalle loro traduzioni della Bibbia, sostituendolo coi titoli “Signore” e “Dio”.
Un’eccezione degna di nota, comunque, è l’American Standard Version del 1901, che nella sua prefazione spiega: “Il cambiamento prima proposto nell’Appendice [della English Revised Version] — che sostituisce ‘Geova’ a ‘SIGNORE’ e ‘DIO’ (stampato in maiuscoletto) — sarà sgradito a molti, a causa della frequenza e della conoscenza dei termini sostituiti. Ma i Revisori americani, dopo attenta considerazione, giunsero all’unanime convinzione che una superstizione giudaica, che considerava il Nome Divino troppo sacro per essere pronunciato, non debba più prevalere nella versione inglese o in qualsiasi altra versione del Vecchio Testamento . . . Questo nome personale, con la sua abbondanza di legami sacri, è ora ripristinato nel testo sacro al posto a cui ha un inequivocabile diritto”.
Pertanto, l’American Standard Version rifiutò di farsi influenzare dalla superstizione giudaica che considerava il Nome Divino troppo sacro per essere pronunciato. Altre moderne traduzioni pure usano ora il Nome Divino nelle molte migliaia di casi in cui ricorre nella Sacra Bibbia.
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