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Uno sguardo al mondoSvegliatevi! 1984 | 8 novembre
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[quelli nucleari] possono essere scongiurati”. Ma, come riferisce La Stampa del 19 febbraio 1984, molti sono i fattori che contribuiscono ad accrescere quelli che vengono definiti “stati di paura depressiva”. Uno di questi fattori è senza dubbio “la nuova barbarie che sembra volerci travolgere: la violenza dilagante, il disprezzo delle norme elementari di convivenza civile, la guerra che serpeggia dall’uno all’altro Paese, lo spettro del finale olocausto nucleare dell’intera umanità”. “A questo”, prosegue il quotidiano, “si aggiunge la paura dell’inflazione e della disoccupazione, l’incertezza di ogni prospettiva sicura in un mondo che cambia troppo in fretta, il degrado dell’ambiente, l’esaurirsi delle risorse terrestri, la sempre più palese inadeguatezza delle istituzioni”.
Sopravvivere all’“annegamento”
● “Tutti pensavano che quando uno era annegato fosse tutto finito, cioè fosse morto”, dice il dott. Robert Pozos dell’Università del Minnesota, un esperto nel campo dell’ipotermia. “Ora sappiamo che anche dopo la totale immersione in acqua fredda per un’ora c’è una probabilità di sopravvivere e si dovrebbe fare ogni sforzo per rianimare l’individuo”. Quando la temperatura dell’acqua è inferiore a 21°C, scatta un fenomeno biologico per cui il sangue viene allontanato dalle zone superficiali e dalle estremità del corpo e inviato a proteggere il cuore e il cervello. Contemporaneamente, il rapido raffreddamento del corpo svolge un ruolo principale nel salvaguardare il funzionamento degli organi vitali. Il metabolismo del cervello diminuisce rapidamente, per cui si ha un drastico calo nel suo bisogno di ossigeno. Recenti casi in cui bambini “annegati” sono sopravvissuti senza che il cervello riportasse danni o senza altri effetti negativi — anche se erano stati dichiarati clinicamente morti e non davano segni di vita — hanno insegnato ai medici a non darsi per vinti davanti alle vittime rimaste in acqua a bassa temperatura.
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È logico che la vita dell’uomo sia così breve?Svegliatevi! 1984 | 8 novembre
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È logico che la vita dell’uomo sia così breve?
È noto che le sequoie vivono migliaia d’anni. Anche le non intelligenti tartarughe vivono più di 150 anni. Perché la vita dell’uomo è così breve?
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