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DalmaziaAusiliario per capire la Bibbia
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in Dalmazia. Anche se lo scopo della missione di Tito in Dalmazia non è specificato, sembra però avesse l’approvazione di Paolo. Dal momento che Paolo circa nove anni prima, verso la fine del suo terzo viaggio missionario, aveva detto che la sua circoscrizione si estendeva a N fino all’Illirico (Rom. 15:19), alcuni studiosi ritengono che questa volta Tito fosse stato inviato in quella regione per sistemare questioni relative alle congregazioni e svolgere attività missionarie. Stando così le cose, avrebbe avuto un incarico simile a quello avuto a Creta. (Tito 1:5) Nella sua lettera Paolo gli aveva chiesto di raggiungerlo da Creta (Tito 3:12) e sembra probabile che Tito sia rimasto con l’apostolo fino al momento di recarsi in Dalmazia.
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DamascoAusiliario per capire la Bibbia
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Damasco
Antica e importante città della Siria, ai piedi della catena montuosa dell’Antilibano, col deserto arabo–siriano a E. (Cant. 7:4) A SO della città l’Ermon incappucciato di neve, alto 2814 m sul livello del mare, segna l’estremità meridionale dell’Antilibano.
Il pianoro su cui sorge Damasco ha un’elevazione di circa 700 m sul livello del mare, e la città gode di clima mite, con temperature medie che variano dai 7°C d’inverno ai 29 circa d’estate. La terra molto fertile produce ottime olive, fichi e albicocche, ed è anche ricca di grano. La prosperità della città era però dovuta in primo luogo agli scambi commerciali e al fatto che era un mercato in cui confluivano naturalmente le tribù nomadi, e sotto questo aspetto era rivale di Petra. Il profeta Ezechiele chiama Damasco ‘commerciante di Tiro’, evidentemente per il commercio di vino dalla vicina città di Helbon e di lana grigio–rossiccia in cambio di manufatti esportati da Tiro. (Ezec. 27:18) Le “vie” di Damasco che Ben-Adad si offrì di cedere al re Acab si riferivano probabilmente a certi diritti commerciali concessi a Israele in materia di scambi internazionali. — I Re 20:34.
STORIA
Giuseppe Flavio (Antichità giudaiche, Libro I, cap. VI, 4) presenta la tradizione ebraica secondo cui Damasco fu fondata da Uz, figlio di Aram e nipote di Sem, anche se ci sono indicazioni che i discendenti di Uz si stabilirono più a S. (Gen. 10:21-23; vedi UZ). Abraamo probabilmente passò per Damasco o nelle vicinanze diretto verso la Terra Promessa. Eliezer, servitore di Abraamo, era un “uomo di Damasco”. (Gen. 15:2) Abraamo inseguì fino a Oba, località a N di Damasco, i re invasori che avevano catturato suo nipote Lot. — Gen. 14:1-16.
Ostile a Israele
Damasco non è più menzionata nella Bibbia per quasi un millennio e quando vi compare di nuovo è in genere ostile alla nazione d’Israele. In quel tempo era la città più importante di uno dei molti regni aramei della Siria. Quando Davide combatté e sconfisse il re di Zoba, la “Siria di Damasco” venne in aiuto dei perdenti. Davide sgominò anche questa, stabilì guarnigioni nel regno damasceno, e Damasco divenne tributaria di Israele. (II Sam. 8:3-6; I Cron. 18:5, 6) Durante il regno di Salomone però un fuggiasco di nome Rezon del regno arameo di Zoba si impadronì di Damasco, proclamandosi re, e con atti di ostilità manifestò apertamente il suo odio per Israele. — I Re 11:23-25.
Il re di Damasco Ben-Adad I fece un patto con Baasa del regno settentrionale d’Israele, poi si vendette ad Asa di Giuda (977–937 a.E.V.) e invase il territorio del suo alleato d’un tempo. (I Re 15:18-20; II Cron. 16:2-4) Il suo successore Ben-Adad II, alla testa di una coalizione di trentadue re alleati, invase due volte il regno settentrionale d’Israele, ma ogni volta fu sconfitto. (I Re 20:1, 16-22, 26-34) Catturato durante il secondo tentativo d’invasione, fu però rimesso in libertà dal re Acab (ca. 940–919 a.E.V.) e in seguito, nella battaglia di Ramot-Galaad, mosse coi suoi carri da guerra contro gli eserciti riuniti
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