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Si dovrebbe proibire di far visite a domicilio senza essere invitati?Svegliatevi! 1972 | 8 giugno
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cose se non vengono portate alla loro attenzione? Come saprebbero dove andare per informarsi sulla cosa se non è stata ancora portata alla loro attenzione?
Per giunta, una legge come quella proposta limiterebbe la libertà politica. Chiunque abbia avuto a che fare con attività politiche, come ottenere firme per una petizione, sa che è necessario il contatto personale. Lì si può dare una spiegazione, e usare una certa misura di persuasione.
Che cosa può fare il singolo?
La libertà ha il suo prezzo. Può comportare qualche disturbo. Può anche includere il rischio d’essere ingannato da un venditore disonesto. Sono necessarie leggi per proibire tali frodi, ma esse non possono proibire tutte le operazioni commerciali solo perché vengono concluse alla porta.
Proibireste ogni operazione commerciale nei negozi e nei mercati solo perché alcuni negozianti sono disonesti? Perché vietare una forma di vendita e non l’altra? È ovvio che una legge contro l’una e non contro l’altra è assai discriminatoria e colpisce il fondamento stesso della libertà.
È vero che la libertà di fare visite senza previo invito significa che alcune visite possono avvenire in momenti inopportuni e disturbare la persona che stava facendo qualche cosa. Ma non vale la pena di pagare questo prezzo per preservare le libertà fondamentali? È una cosa così straordinariamente difficile aprire la porta e dire a chi vi fa visita: “Non è il momento opportuno”, oppure: “Non mi interessa parlare con lei”? È questo un prezzo troppo alto da pagare per la preziosa libertà di decidere da noi stessi chi riceveremo o meno alla nostra porta?
Pensateci la prossima volta che qualcuno viene alla vostra porta senza essere stato invitato. Chiedetevi se non sia meglio sopportare con buon umore un piccolo disturbo piuttosto che vivere in un paese dittatoriale. Dovreste rallegrarvi se vivete in un paese che vi dà il diritto di decidere la visita di chi accetterete, oltre a concedervi il diritto di fare voi stesso tale visita.
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Avete fatto testamento?Svegliatevi! 1972 | 8 giugno
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Avete fatto testamento?
VORRESTE che il vostro patrimonio vi fosse arbitrariamente tolto e fosse distribuito ad altri in maniera contraria ai vostri desideri? Ebbene, questo in effetti può accadere, se non avete fatto testamento!
Il testamento è una dichiarazione legale che dice come desiderate che si disponga del vostro patrimonio dopo la vostra morte. È la finale espressione del vostro pensiero, sono le vostre ultime volontà circa i vostri averi. Avete fatto testamento?
Se morite senza averlo fatto, il governo non ha altra scelta che intervenire e disporre del vostro patrimonio secondo la legge. E questo può avvenire in modo del tutto contrario a come volevate distribuirlo. Il vostro testamento è pertanto assai importante.
Ciò nondimeno, la maggioranza indugia a fare testamento. Ricorda loro la morte. E la morte, per loro, è una cosa cui preferirebbero non pensare. Comunque, il cristiano dovrebbe mostrare speciale considerazione verso quelli che lascerà alla sua morte.
È vero che i cristiani sperano di vivere presto nel nuovo ordine di Dio dove “la morte non sarà più”. Ma tra ora e quel tempo la vita è incerta e tutti vanno incontro alla morte. Non possiamo trascurarlo. (Eccl. 3:19; Riv. 21:4) Il capofamiglia cristiano, in particolare, sa d’avere la responsabilità di provvedere per quelli che gli sono vicini, specialmente per la sua famiglia.
Mentre è vivo, lavora strenuamente per provvedere spiritualmente e materialmente alla sua famiglia. (1 Tim. 5:8) Se morisse, non vorrebbe esser sicuro che avessero ancora il necessario? Il testamento è utile a questo scopo. Perciò alcuni si riferiscono al fare testamento come a un privilegio legale.
Il vostro testamento, un privilegio legale
Sì, fare testamento è un privilegio. Non tutte le nazioni lo hanno consentito. Sir William Blackstone, noto giurista inglese del diciottesimo secolo, osservò che “il diritto di fare testamenti, e di disporre del patrimonio dopo la morte, è semplicemente una creatura dello stato civile . . . che l’ha permesso in alcuni paesi e negato in altri”.
In alcune società feudali l’usanza obbligava un uomo a lasciare il meglio del suo patrimonio mobiliare al “suo signore [feudale] e alla chiesa”. In Inghilterra la Chiesa Cattolica regolò per secoli le cose in merito ai testamenti.
Oggi, comunque, pur insistendo che si debba provvedere al coniuge superstite, la maggioranza delle nazioni vi consente di disporre dei vostri beni come ritenete opportuno. Ma non si seguono in ciascun luogo le stesse procedure legali al riguardo, poiché le leggi variano da nazione a nazione e, negli Stati Uniti, da uno stato all’altro. Ma in qualsiasi luogo abitiate, voi dovete agire per accertarvi che il vostro patrimonio sia distribuito come volete. Solo voi potete fare il vostro testamento.
Perché fare testamento?
Questo non vuol dire che tutti possano fare testamento; ci sono limitazioni. Per esempio, negli Stati Uniti, la maggioranza degli stati, se non tutti, richiede che abbiate ventun anni al tempo in cui fate testamento. In altre parole, se fate testamento a vent’anni, quel particolare testamento non sarà valido quando avrete ventun anni. Non avrà mai vigore perché non avevate ventun anni al tempo in cui lo faceste.
Similmente, la persona dev’essere mentalmente capace quando fa testamento. Essa può soffrire di disturbi mentali o emotivi di qualche specie. Ma, al tempo in cui fa testamento, sa esattamente quello che sta facendo? Ricorda in generale qual è il suo patrimonio? E ricorda le persone che ha conosciute in tutta la sua vita? In tal caso, può fare un testamento valido.
Inoltre, al tempo in cui fa testamento non dovrebbe essere sotto l’effetto dell’alcool. Né dovrebbe essere indebitamente influenzata da un’altra persona o gruppo di persone. Commentando quest’ultimo aspetto relativo alle disposizioni testamentarie, l’Encyclopædia Britannica del 1971 osserva:
“In genere non si ritiene che l’opera di persuasione costituisca indebita influenza a meno che non ci fossero effettive minacce. Il testatore [chi fa il testamento] può essere guidato ma non può essere spinto. Si può comunque ritenere che ci sia indebita influenza quando la disposizione testamentaria fu prodotta da una persona da cui il testatore dipendeva o a cui era probabile ubbidisse ciecamente. — Vol. 23, pagina 526.
Questi sono requisiti fondamentali. Se sono soddisfatti, come dovrebbe formularsi il testamento?
Che cosa può essere un testamento?
L’intento, non le precise parole, è la cosa importante. Non dev’essere necessariamente espresso in termini legali. Ma la dichiarazione deve mostrare chiaramente e senza ambiguità che è in realtà un testamento.
Certi testamenti non sono scritti. In circostanze particolari alcuni governi hanno permesso che dichiarazioni orali servissero da testamenti. Comunque, essi sono in genere disapprovati e si preferisce evitarli, poiché c’è troppo pericolo di malintesi. Una cosa scritta di pugno dal testatore o sotto la sua immediata direttiva è più definitiva.
A volte, lettere in cui l’intento dell’autore era chiaro son servite da testamenti. In alcuni luoghi le leggi hanno richiesto che ci fossero dei testimoni, benché in altri casi questa esigenza sia stata trascurata.
In alcuni luoghi il testamento olografo, cioè scritto di pugno dal testatore stesso, è non solo accettevole ma conforme all’usanza. In Francia, per esempio, le uniche esigenze per questo tipo di testamento sono che il testatore lo scriva per intero egli stesso, vi apponga la data e lo firmi. Le leggi inerenti ai testamenti olografi variano in ciascuno stato degli Stati Uniti. Alcuni stati non li permettono affatto. Altri stati possono permettere che parti d’esso siano dattiloscritti o richiedere che sia firmato, mentre altri stabiliscono esattamente il contrario.
È preferibile evitare interamente le complicazioni che possono essere causate da tali differenze legali. Come? Consultando un legale.
Perché consultare un legale?
È vero che per fare un testamento valido non è necessario per legge l’avvocato. Ciò nonostante, solo un legale sarà aggiornato su tutte le ultime leggi relative al soggetto. Per esempio, un avvocato conoscerà le risposte correnti a domande come: Quanti testimoni ci vogliono per fare testamento nella vostra zona? Può un testimone essere anche beneficiario? Potete firmare il testamento di domenica?
In Law for Laymen, Harold D. Greeley fa un altro esempio per illustrare che è prudente consultare l’avvocato:
“Nelle corti di New York sono state dibattute molte cause per testamenti senza valore redatti su moduli stampati venduti in cartoleria, perché qualche clausola [regolamentare] seguiva la firma del testatore, mentre la legge di New York richiede che il testamento sia firmato alla fine”. — Pagina 305.
Per la mancata osservanza di semplici leggi come questa il vostro testamento relativo al vostro patrimonio può essere legalmente impugnato. È necessario il consiglio di un esperto.
Comprensibilmente, il Dipartimento Statunitense della Sanità, dell’Istruzione e del Benessere dice nel suo opuscolo Planning for the Later Years: “L’importanza di ottenere competenti consigli legali su qualsiasi reale questione o problema legale non è mai messa troppo in risalto”.
Come risparmiare sull’onorario dell’avvocato
È vero che l’avvocato comporta un’ulteriore spesa. Comunque, tutto considerato, consultare l’avvocato può essere più economico che il non farlo. Egli può mostrarvi, ad esempio, come evitare spese e tasse connesse alla distribuzione del patrimonio ai vostri eredi. Questo sarebbe profittevole per loro.
Ma ci sono anche alcuni modi in cui potete personalmente risparmiare denaro quando trattate con l’avvocato. Anzitutto, il legale non dovrebbe obiettare se gli chiedete in anticipo quanto vi costeranno i suoi servizi. In alcune città c’è un servizio di consulenza legale che concede brevi colloqui per un basso onorario fisso. Se, dopo esservi valsi di questo servizio, vi occorre altro tempo, potete chiedere informazioni circa il costo di ulteriori consultazioni.
In alcune zone ci sono anche uffici di assistenza legale in cui i poveri possono ricorrere gratis all’avvocato. Comunque, ciò che fate prima di andare dall’avvocato è pure importante per evitare spese.
Prima di andare dall’avvocato
Prima di andare dall’avvocato preparate una lista per aiutarlo a redigere il vostro testamento. Gli farete risparmiare tempo. Il suo tempo è costoso, per cui in realtà tale preparazione anticipata vi fa risparmiare denaro. Dedicateci tempo. Fate una lista completa. Fornite informazioni sia di natura personale che legale.
I dettagli personali si possono semplificare facendo un albero genealogico con tutti i nomi, l’età e gli indirizzi dei componenti della vostra immediata famiglia. Vorrete corredarlo di tutte le informazioni circa un precedente coniuge in caso siate divorziato o separato.
Elencate tutto il vostro patrimonio immobiliare (come terre, edifici). Fornite gli indirizzi se sono in città; se sono in campagna, fornite esatte informazioni topografiche. Quindi in seguito nessuno potrà impugnare il vostro testamento perché dice ‘lato sud del tale e tal colle’, quando, in realtà, si tratta del ‘lato sudorientale’.
Indicate chiaramente quali sono i vostri beni mobiliari. Che dire di crediti? Polizze di assicurazione sulla vita? Conti in banca? Azioni? Obbligazioni? Gioielli? Fate un riassunto di tutte le vostre attività e passività.
Fatto ciò, decidete quello che volete fare del vostro patrimonio. Chi saranno i vostri beneficiari? Che cosa riceverà ciascuno? Chi sostituirà i beneficiari se uno degli originari morisse?
Desiderate fare un lascito a un’opera di beneficenza? In tal caso, è utile il consiglio di René A. Wormser:
Scegliendo gli organi che dovranno amministrare i vostri ‘lasciti di beneficenza’, accertatevi in anticipo che abbiano il privilegio legale di accettare la donazione. L’istituto che avete in mente può non avere diritto di accettare lasciti di beneficenza tramite testamenti, e può essere limitato a quelli per cui fu creato . . .
“Chiedete. Accertatevi che possa accettare lasciti, che possa accettare il vostro lascito. . . . Può rifiutarlo”. — Your Will and What Not to Do About It, pagina 104.
Dovete pensare in anticipo anche ad altre cose relative alla distribuzione del vostro patrimonio. Chi sarà l’esecutore del vostro testamento? Questi è una persona — spesso un coniuge o un discendente — nominato per accertarsi che le disposizioni testamentarie siano rispettate. Parlate in anticipo con questa persona (e forse con un’altra che possa sostituirla) per accertarvi che sia disposta ad accettare la responsabilità.
Infine, non dimenticate le cose di natura più personale. Desiderate menzionare speciali disposizioni funebri? Vorreste nominare un tutore per un bambino o per il suo patrimonio?
Essendo preparati a dare informazioni di questo genere prima di andare dal legale risparmierete tempo e denaro. Vi assicurate maggiormente che i vostri desideri siano inclusi nel testamento e quindi rispettati. Ma, una volta redatto, che cosa si dovrebbe fare del testamento?
Quando il testamento è pronto
Si dovrebbe conservare in luogo sicuro, preferibilmente insieme ad altre carte di valore. Molti esperti sconsigliano di tenerlo in una cassetta di sicurezza in banca a causa delle complicazioni burocratiche che ci sono quando si tratta di aprire la cassetta alla morte della persona. Un ritardo nel venire in possesso del vostro testamento può significare che disposizioni immediate, come quelle relative al vostro funerale, non siano accessibili.
Perciò, potete preferire di lasciarlo al vostro legale o a un amico fidato. In alcune zone, si può archiviare nell’ufficio del registro dei testamenti per una piccola somma.
A causa dei cambiamenti nelle leggi fiscali e nelle vostre stesse circostanze è opportuno rivedere periodicamente il proprio testamento e farne uno nuovo se necessario. Il nuovo testamento dovrebbe essere espresso in modo tale da mostrare chiaramente che sostituisce tutti i precedenti; forse è meglio distruggere i vecchi testamenti (e le copie). Potete parlarne con l’avvocato, poiché in alcuni stati è consigliabile conservarli.
Indubbiamente il vostro testamento è un documento importante. I vostri familiari e altri eredi ne traggono beneficio. Ma anche voi! La vostra mente è tranquilla sapendo che in un mondo incerto avete fatto i passi che potevate per assicurare che quelli che amate continuino ad avere qualcosa per sostenersi.
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Zattere di tronchi che solcano i mariSvegliatevi! 1972 | 8 giugno
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Zattere di tronchi che solcano i mari
Dal corrispondente di “Svegliatevi!” nel Canada
UN GRIDO echeggia nei boschi. Dopo alcuni secondi, un altro possente gigante della foresta cade fragorosamente al suolo. Ma, girate gli occhi al pendio del monte da dov’è caduto il gigante. Come farà mai questo albero a raggiungere le urlanti lame dentate della segheria o le mole di una cartiera?
Alcune operazioni di taglio son fatte dov’è possibile trasportare direttamente i tronchi con grandi autocarri dalla foresta allo stabilimento di lavorazione. Comunque, molte parti della frastagliata costa della Columbia Britannica e della costa nordoccidentale degli Stati Uniti sul Pacifico non sono adatte a questo tipo di operazioni. Così si spiega l’affascinante spettacolo delle zattere di tronchi.
Lungo la frastagliata Catena Costiera dei monti della Columbia Britannica crescono il magnifico abete americano, l’abete Sitchensis, il cedro, l’abete canadese, l’abete del balsamo e il pino. In distanza si vedono distese di monti, tutti ammantati di foreste così fitte che, senza un sentiero ben tracciato, ci si potrebbe subito perdere.
La costa rocciosa è esposta in alcuni punti alla piena forza del mare. In altri punti ci sono baie riparate e lunghi, stretti fiordi dove l’acqua di marea si mischia all’acqua gorgogliante di piccoli fiumi e torrenti. I tronchi vengono trasportati
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