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La bontà di Geova “nella parte finale dei giorni”La Torre di Guardia 1985 | 1° luglio
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La bontà di Geova “nella parte finale dei giorni”
“Venite, e saliamo al monte di Geova”. — ISAIA 2:3.
1, 2. (a) Quale grave pericolo incombe sull’umanità? (b) Cosa dicono i capi politici del mondo circa Armaghedon?
LA “PARTE FINALE DEI GIORNI”. Perché la profezia biblica usa ripetutamente questa espressione? Significa forse che l’umanità ha i giorni contati e che infine la nostra terra e tutte le forme di vita esistenti su di essa periranno in una catastrofe mondiale? I capi politici del mondo spesso parlano con apprensione di questa possibilità. Per esempio, il 13 gennaio 1985 durante un’intervista televisiva Andrej Gromyko, ministro degli esteri di Mosca, ha avvertito i cittadini dell’Unione Sovietica che “un grave pericolo, una grave minaccia si profila per l’intera umanità”. Ha aggiunto: “Si dovrebbe fare tutto il possibile per eliminare questa minaccia, affinché non si verifichi quell’Armaghedon col quale per secoli si è messo paura alla gente”.
2 Anche Ronald Reagan, presidente degli Stati Uniti, ha fatto più volte riferimento ad Armaghedon. Secondo il Daily News del 30 ottobre 1983, avrebbe detto: “Rileggo i vostri antichi profeti del Vecchio Testamento e i segni che predicono Armaghedon, e mi chiedo se . . . se non è la nostra generazione che lo vedrà”. Più di recente il Wall Street Journal dell’8 febbraio 1985 ha riferito: “Il presidente Reagan dice che lui pensa ad Armaghedon e ne parla, . . . ma che non sta progettando di provocarlo”.
3. (a) Che cos’è in effetti Armaghedon? (b) Cosa si intende con l’espressione “parte finale dei giorni”?
3 È vero che i capi politici del mondo parlano di Armaghedon. Ma comprendono cosa significa questa parola Biblica? A quanto pare no, dato che Armaghedon non è un olocausto di origine umana. È la guerra universale di Dio, mediante la quale Egli e il Re a lui associato, Gesù Cristo, portano il giudizio sulle nazioni e sugli uomini malvagi. Giunge come punto culminante della “parte finale dei giorni”. (Daniele 10:14; Rivelazione 16:14, 16) E cosa dobbiamo intendere con l’espressione “parte finale dei giorni”? Altre traduzioni la rendono con “ultimi giorni”, “fine dei giorni”. (Versione Riveduta, CEI) Le parole ebraiche così tradotte sono ’acharìth hayyamìm. Secondo il Grande Lessico dell’Antico Testamento spesso significano “Il tempo finale”, e indicano non semplicemente il futuro, ma “come culminerà la storia, cioè quale ne sarà l’esito”.a
4. In quale maniera il “tempo finale” raggiungerà il suo apice, e con quale esito?
4 Da circa 70 anni l’umanità vive nel “termine del sistema di cose” predetto da Gesù in Matteo 24:3–25:46. Questo periodo, iniziato nel 1914, è il “tempo finale” durante il quale gli eventi vanno progressivamente raggiungendo il loro apice. L’apice sarà raggiunto alla “grande tribolazione”, allorché sarà distrutta l’intera organizzazione malvagia di Satana. (Matteo 24:21, 22) Lo splendido esito sarà la rivendicazione del santo nome di Geova. — Ezechiele 38:16, 23.
La bontà di Geova
5. Quali parole incoraggianti si trovano in Osea 3:5?
5 Geova è un Dio che infonde coraggio. Quante espressioni meravigliosamente incoraggianti ha disseminato in tutta la sua Parola, la Sacra Bibbia! Una di queste si può trovare in Osea 3:5, dove si legge: “In seguito i figli d’Israele torneranno e per certo cercheranno Geova loro Dio, e Davide loro re; e per certo verranno tremando a Geova e alla sua bontà nella parte finale dei giorni”.
6. In che modo l’Israele spirituale è stato diverso dalle sette della cristianità?
6 Nel 537 a.E.V. un rimanente d’Israele tornò dalla schiavitù a Babilonia, per ricominciare ad adorare Geova a Gerusalemme. Similmente nei tempi moderni, nel 1919 l’unto rimanente dell’Israele spirituale ‘tornò’ dalla schiavitù dell’organizzazione di Satana, ‘cercando Geova suo Dio’ con zelo. Com’è stato diverso dalle sette apostate della cristianità! Nessuna di loro vuole riconoscere Geova quale “loro Dio”. Anziché ‘cercare Geova’ evitano del tutto di usare il suo nome.
7. Come il popolo di Geova ha onorato il Suo nome?
7 Nel periodo iniziale della “parte finale dei giorni” il numero della Torre di Guardia (inglese) del 1º gennaio 1926 pubblicò lo stimolante articolo intitolato: “Chi onorerà Geova?” Il rimanente dell’Israele spirituale, nuovamente unito, accettò lealmente quell’invito e nel 1931 fu lieto di accogliere il nome Testimoni di Geova. (Isaia 43:10, 12) Fino ad oggi continuano a far conoscere il nome di Geova agli abitanti della terra. Infatti, nel 1984, hanno pubblicato, in milioni di copie e in molte lingue, l’attraente opuscolo a colori intitolato Il nome divino che durerà per sempre.
8, 9. (a) Cosa significa l’espressione ‘cercheranno Davide loro re’? (b) Quando e dove fu insediato il Re? (c) In che modo il popolo di Geova comprese infine questo fatto?
8 Osea, tuttavia, predisse anche che questi figli spirituali ‘sarebbero tornati e per certo avrebbero cercato . . . Davide loro re’. L’Israele carnale non ha avuto alcun re da quando la dinastia davidica fu rovesciata nel 607 a.E.V. Allora ebbero inizio i 2.520 anni di dominio empio: “i fissati tempi delle nazioni” o tempi dei Gentili. (Luca 21:24; Daniele 4:16) Ma nel 1914, quando ebbe inizio la “parte finale dei giorni”, Dio insediò Colui che fu prefigurato da Davide — Gesù Cristo — come Re in Sion, la “Gerusalemme celeste”. — Ebrei 12:22; Salmo 2:6.
9 Il popolo di Geova sulla terra non comprese immediatamente tutto questo. Tuttavia, la loro ricerca di ‘Davide nostro re’ raggiunse un punto culminante quando La Torre di Guardia (inglese) del 1º marzo 1925 pubblicò l’articolo “Nascita della nazione”. Basandosi sul capitolo 12 di Rivelazione, questo articolo presentava prove convincenti del fatto che il Regno messianico di Geova era nato nei cieli nel 1914 e che ora Cristo ‘signoreggiava in mezzo ai suoi nemici’. — Salmo 110:1, 2, Versione Riveduta; 2:1-6.
10. (a) Chi è che ‘viene tremando a Geova’, e come? (b) Perché oggi “il timore di Geova” è tanto importante?
10 I componenti dell’unto rimanente e, in realtà, tutti coloro che si sono dedicati a Geova sono profondamente consapevoli dei peccati da loro commessi in passato. Con umiltà sono ‘venuti tremando a Geova’, chiedendo perdono per i peccati precedenti. Ed ora, mentre la “parte finale dei giorni” si avvia a raggiungere il punto culminante, coloro che amano Geova stanno più che mai attenti a non peccare contro Dio e contro le sue giuste leggi. Dobbiamo continuare a ‘venire tremando a Geova’, trattando con durezza il nostro corpo in modo da essere salvati per entrare nel nuovo ordine di Dio. (I Corinti 9:27) Dobbiamo sempre ricordare che “il timore di Geova è il principio della sapienza”. — Salmo 111:10.
11. (a) Sotto quali aspetti Geova è buono? (b) Perché dobbiamo ‘venire tremando . . . alla bontà di Geova’?
11 Ma in che modo possiamo ‘venire tremando . . . alla sua bontà’? Geova è del tutto buono. È la perfezione morale per eccellenza. È completo nel provvedere a qualsiasi nostro bisogno. Perciò possiamo ripetere con fiducia le parole di Davide: “Geova è il mio Pastore. Non mi mancherà nulla. . . . Sicuramente la bontà e l’amorevole benignità stesse mi inseguiranno per tutti i giorni della mia vita”. (Salmo 23:1-6) Ora, e per tutto il resto della “parte finale dei giorni”, dobbiamo ‘venire tremando . . . alla bontà di Geova’, fiduciosi che i nostri peccati saranno espiati dal prezioso sacrificio di suo Figlio, Gesù. (I Giovanni 2:1, 2) Con gratitudine dichiariamo: “O Geova, . . . come è abbondante la tua bontà, che tu hai riservata a quelli che ti temono!” — Salmo 31:17, 19.
12. (a) Come possiamo imitare la bontà di Geova? (b) Perché è essenziale far questo?
12 Mentre il mondo di Satana sprofonda sempre più nel pantano della malvagità, ci sia concesso di imitare la bontà di Geova facendo conoscere ai nostri vicini la buona notizia del Regno e manifestando qualità sante nella nostra stessa vita. Ci sia concesso di coltivare realmente i frutti dello spirito, compresa la bontà, ogni volta che abbiamo a che fare con altri: in famiglia, nella congregazione e nei contatti che abbiamo con le persone del mondo. (Galati 5:22, 23; Salmo 119:65-68) È essenziale far questo se vogliamo sopravvivere alla “parte finale dei giorni”.
Il consiglio di un patriarca
13. (a) Chi oggi può trarre beneficio dal prendere in esame la profezia che Giacobbe pronunciò in punto di morte? (b) Quali consigli contiene questa profezia?
13 Quasi 3.700 anni fa, in punto di morte il patriarca Giacobbe (chiamato anche Israele) pronunciò una profezia. Rivolgendosi ai suoi 12 figli, i capostipiti delle tribù israelite, disse: “Raccoglietevi affinché io vi dichiari ciò che vi accadrà nella parte finale dei giorni”. Oggi le sue parole si applicano ai rimanenti degli israeliti spirituali e per estensione ai loro compagni, le “altre pecore”. Nessuno di loro può trascurare impunemente le norme morali di Geova, come fece Ruben, né essi possono lasciare spazio a inclinazioni violente, come quelle di Simeone e Levi. Devono invece coltivare qualità come quelle dimostrate dagli altri figli di Israele, quali il coraggio, la fiducia in Geova e, la fruttuosità. — Genesi 49:1, 3-7, 9, 18, 22; Giovanni 10:16; confronta II Pietro 1:8-11.b
14. Quali due profezie, relative al “tempo finale” e connesse fra loro, forniscono consigli in particolare alle “altre pecore”?
14 Comunque alle “altre pecore” che hanno la prospettiva di sopravvivere al “tempo finale” vengono dati consigli particolari. Li troviamo espressi, come se si volesse dar loro enfasi, in due profezie bibliche connesse fra loro, quella di Isaia 2:2-5 e quella di Michea 4:1-5.
Accorriamo alla casa di Dio
15. (a) Come si è adempiuto Isaia 2:2? (b) Quale diversità vedono ora i mansueti, e cosa fanno di conseguenza?
15 Isaia 2:2 dice: “E deve accadere nella parte finale dei giorni che il monte della casa di Geova sarà fermamente stabilito sopra la cima dei monti, e sarà per certo alzato al di sopra dei colli; e ad esso dovranno accorrere tutte le nazioni”. Da più di cinquant’anni, dal 1935, queste “cose desiderabili di tutte le nazioni” si stanno radunando presso la casa di adorazione di Geova ‘riempiendo quella casa di gloria’. E sembra che questo “accorrere” si intensifichi, man mano che la “parte finale dei giorni” si avvicina al suo culmine. Il simbolico monte della pura adorazione di Geova diviene sempre più prominente, così che i mansueti possono notare quanto sia diverso dai “colli” e dai “monti” settari del mondo permissivo di Satana. ‘Escono’ dalla falsa religione e fuggono in numero crescente al monte dell’adorazione di Geova. — Aggeo 2:7; Rivelazione 18:2, 4, 5; Salmo 37:10, 11.
16. (a) Quale invito accettano ora i mansueti? (b) Come Geova sta adempiendo la sua promessa di ‘affrettare’ la raccolta?
16 Questi mansueti accettano l’invito di Isaia 2:3: “‘Venite, e saliamo al monte di Geova, alla casa dell’Iddio di Giacobbe; ed egli ci istruirà intorno alle sue vie, e noi cammineremo nei suoi sentieri’. Poiché da Sion uscirà la legge, e la parola di Geova da Gerusalemme”. Geova sta già adempiendo la sua promessa di ‘affrettare al suo proprio tempo’ questa raccolta. (Isaia 60:22) Una crescente “grande folla . . . di ogni nazione” affluisce all’adorazione di Geova. Di queste persone, 138.540 sono state battezzate nel 1982; 161.896 nel 1983; e 179.421 nel 1984. Vogliono essere salvate per superare la “parte finale dei giorni”. — Rivelazione 7:9, 14.
17. (a) In che modo i nuovi Testimoni possono mostrare apprezzamento per la bontà di Geova? (b) A quali comandi positivi dobbiamo ubbidire tutti noi?
17 Questi nuovi Testimoni apprezzano la bontà che Geova ha mostrato facendo loro conoscere la luce della verità, ed essi desiderano zelantemente manifestare bontà nei confronti di altri. Accettano di buon grado l’istruzione che Geova provvede tramite la sua Parola e la sua organizzazione. La legge di Mosè conteneva molti “Non devi”, e gli israeliti erano giustamente tenuti ad osservarli. (Vedi Esodo 20:3-17). Ma i due grandi comandamenti dati ai cristiani, secondo le parole di Gesù, sono comandi positivi che ci impongono di ‘amare Geova nostro Dio con tutto il cuore, l’anima, la mente e la forza, e il nostro prossimo come noi stessi’. (Marco 12:29-31) Uniti, ora i testimoni di Geova ubbidiscono alla “legge” che Dio emana dalla “Gerusalemme celeste” e ne mettono in pratica i giusti princìpi.
18. (a) Che genere di regole dobbiamo osservare? (b) Di che beneficio è ubbidire a regole sane?
18 Questo però non vuol dire che il popolo di Geova non debba osservare alcuna regola. L’apostolo Paolo ci ricorda: “Ogni cosa abbia luogo decentemente e mediante disposizione”. (I Corinti 14:40, NW, nota in calce) Possono essere necessarie alcune regole nelle nostre Sale del Regno, ad esempio per risparmiare sul consumo di energia elettrica o per impedire che, finite le adunanze, i bambini usino la casa di adorazione di Geova come se fosse un campo da giochi. I capifamiglia possono prendere alcune disposizioni ordinate, come quella di far sì che in casa venga regolarmente esaminata la scrittura del giorno. Nelle famiglie Betel esistono regole, come quella che richiede che i componenti della famiglia adornino la buona notizia vestendosi e acconciandosi in maniera modesta. (I Timoteo 2:9) I “rotoli” che verranno aperti durante il Regno millenario di Gesù senza dubbio conterranno regole che saranno utili all’umanità. È bene abituarci ora a ubbidire a regole sane concepite per mantenere l’ordine e per riguardo verso gli altri. — Rivelazione 20:12; I Corinti 10:24; Filippesi 2:3, 4.
In questo mondo violento
19, 20. (a) Che comportamento tengono i servitori di Geova in armonia col principio di Michea 4:3? (b) Come questo è tornato a loro beneficio durante la “parte finale dei giorni”?
19 Ci avviciniamo rapidamente al tempo in cui la mano di ciascuno “si leverà contro la mano del suo compagno”. (Zaccaria 14:13) Man mano che il mondo si fa sempre più illegale e violento, come si comportano i servitori di Geova? Agiscono in armonia con Michea 4:3, che dice: “Dovranno fare delle loro spade vomeri e delle loro lance cesoie per potare”. I testimoni di Geova rifiutano qualsiasi genere di violenza. “Né impareranno più la guerra”. Questo senza dubbio continuerà a tornare a loro beneficio per il resto della “parte finale dei giorni”, come già accade.
20 Per esempio, quando la rivista Torre di Guardia del 1º gennaio 1984 indicò che le armi non fanno per i cristiani, i testimoni di Geova della Nuova Caledonia eliminarono le loro armi da fuoco. Poco tempo dopo un gruppo politico locale perlustrò una città distruggendo col fuoco tutte le case in cui trovarono armi. Ma nessuna casa di Testimoni fu distrutta. Spesso la migliore protezione è il fatto che si sappia che siamo neutrali, come è stato riscontrato nell’Irlanda del Nord, nel Libano, nello Zimbabwe e in altri paesi.
21. (a) Quale invito dovremmo accettare, e quale decisione dovremmo prendere se vogliamo essere veramente felici? (b) Come possiamo essere certi di beneficiare della bontà di Geova?
21 Felici noi se accettiamo l’invito di Isaia 2:5: “Venite e camminiamo alla luce di Geova”! Inoltre felici tutti noi che prendiamo la ferma decisione espressa dal profeta Michea, il quale, dopo aver descritto la sicurezza e la pace paradisiache esistenti tra il popolo di Dio, prosegue dicendo: “Tutti i popoli, da parte loro, cammineranno ciascuno nel nome del suo dio; ma noi, da parte nostra, cammineremo nel nome di Geova nostro Dio a tempo indefinito, sì, per sempre”. (Michea 4:5) Certamente la bontà di Geova continuerà ad essere manifestata nei confronti di tutti noi che continuiamo a unirci pacificamente nella vera adorazione, per poter sopravvivere alla “parte finale dei giorni”.
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Trionfiamo nella “parte finale dei giorni”La Torre di Guardia 1985 | 1° luglio
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Trionfiamo nella “parte finale dei giorni”
“Esiste un Dio nei cieli che è il Rivelatore dei segreti, ed egli ha fatto conoscere . . . ciò che deve accadere nella parte finale dei giorni”. — DANIELE 2:28.
1. (a) Perché le profezie di Geremia, Ezechiele e Daniele sono di vitale interesse per noi oggi? (b) Per quale motivo quegli scritti ispirati sono stati preservati?
GEREMIA, EZECHIELE, DANIELE: che profezie emozionanti ci fanno ricordare questi nomi! Quasi 2.600 anni fa questi tre coraggiosi servitori del Sovrano Signore Geova vissero negli ultimi giorni di una Gerusalemme apostata, pur compiendo servizio in differenti località e in circostanze molto diverse. Ma, dal rispettivo punto di vista, ciascuno di loro profetizzò in merito a eventi che sarebbero culminati in una successiva “parte finale dei giorni”. Quegli scritti ispirati sono stati preservati perché fossero di incoraggiamento per tutti coloro che amano Dio e la giustizia e che desiderano sopravvivere alla “grande tribolazione” ora imminente. — Matteo 24:3-22; Romani 15:4.
2. Perché fu necessario che Geova rafforzasse Geremia?
2 Geremia profetizzava a Gerusalemme. Mentre la calamità si avvicinava, sia i governanti che il popolo erano divenuti illegali e corrotti. Per questo motivo Geova rafforzò il suo profeta rendendolo come “un muro di rame fortificato”, affinché rimanesse saldo in mezzo alla loro malvagità. — Geremia 15:11, 20; 23:13, 14.
Profeti di pace
3. Quali falsità dicevano i profeti?
3 Tramite Geremia Geova dichiarò sul conto dei colpevoli capi religiosi di Gerusalemme: “Non ascoltate le parole dei profeti che vi profetizzano. Essi vi fanno divenire vani. Ciò che pronunciano è la visione del loro proprio cuore, non dalla bocca di Geova. Dicono ripetute volte a quelli che mi mancano di rispetto: ‘Geova ha parlato: “Voi avrete pace”’”. Quei falsi profeti dicevano: “C’è pace! C’è pace!”, quando non c’era alcuna pace. — Geremia 23:16, 17; 6:14.
4. In che cosa sperano molti componenti della cristianità?
4 In maniera simile nell’odierna cristianità apostata ci sono profeti di pace. Molti di costoro sperano nelle Nazioni Unite, che papa Paolo VI definì l’“ultima speranza di concordia e di pace”. Tra breve questo organismo proclamerà il 1986 Anno Internazionale della Pace. Annunciando la propria adesione a questo Anno, la Santa Sede ha dichiarato di nutrire “la speranza che questo Anno produrrà i risultati desiderati e contrassegnerà una tappa significativa nell’instaurazione di rapporti pacifici tra popoli e nazioni”. È realistico attendersi che le nazioni portino vera pace?
5. Cosa predice Geova, e come questo si adempirà nella “parte finale dei giorni”?
5 Dio stesso descrive ciò che accadrà: “Ecco, il turbine di Geova, il furore stesso, per certo uscirà, pure una tempesta turbinosa. Turbinerà sulla testa dei malvagi. L’ira di Geova non si stornerà finché egli non abbia eseguito e finché non abbia fatto avverare le idee del suo cuore. Nella parte finale dei giorni lo prenderete in considerazione con intendimento [o “lo comprenderete appieno”, Moraldi]”. (Geremia 23:19, 20; vedi anche 30:23, 24). Certo, i capi della falsa religione finiranno per capire che significato ha per loro la “parte finale dei giorni”. Ma lo prenderanno in considerazione troppo tardi! — Confronta Rivelazione 18:10, 16; 19:11-16; Matteo 24:30.
6. Quale rallegrante esito ci sarà per molti?
6 Ma, fatto rallegrante, molti che un tempo erano schiavi della falsa religione lo ‘stanno prendendo in considerazione’. Accettano l’invito: “Uscite da essa [dalla falsa religione], o popolo mio”, dato che non vogliono essere complici dei suoi peccati e non vogliono ricevere parte del giudizio di Dio contro di lei. Se siete fra questi, vi sia concesso di continuare a prestare ascolto a quanto la Parola di Dio dice in merito alla “parte finale dei giorni” e alla gloriosa èra di pace che seguirà. — Rivelazione 18:2, 4, 5; 21:3, 4.
L’attacco di Gog
7. In quali circostanze profetizzò Ezechiele?
7 Come se la sarebbe passata il popolo di Dio durante la “parte finale dei giorni”? Lasciamo che sia il profeta Ezechiele a dircelo. Da giovane conobbe senza dubbio Geremia, ma poi Ezechiele fu deportato nel paese di Babilonia. Là, presso il fiume Chebar, nel 613 a.E.V. ricevette l’incarico di servire come profeta di Geova e sentinella per gli ebrei in esilio, compito che assolse fedelmente per almeno 22 anni. Tuttavia, le sue profezie si riferiscono a un tempo molto futuro rispetto al suo. Nei capitoli 37 e 38 Ezechiele parla di ‘Gog di Magog’.
8, 9. (a) Quale importantissima contesa dev’essere risolta, e quando? (b) Chi è Gog, chi lo segue, e qual è sua tattica? (c) Cosa farà Geova a Gog?
8 Chi è questo ‘Gog di Magog’? Ebbene, chi è il principale nemico di Geova col quale Geova deve risolvere la massima contesa della “parte finale dei giorni”, cioè quella riguardante la sovranità universale? È Satana il Diavolo, che il Re-pastore, Gesù Cristo, ha scacciato dal cielo dopo essere stato intronizzato nel 1914. Gog, degradato e adirato, è ora confinato entro un ristretto reame spirituale, il “paese di Magog”, nelle vicinanze della terra. Questo fatto significa ‘guai per la terra’ perché Gog sa di avere poco tempo per portare a compimento la sua scellerata tattica di ‘dominare o distruggere’. — Ezechiele 37:24-28; 38:1, 2; Rivelazione 11:18; 12:9-17.
9 Ezechiele riporta le parole del Sovrano Signore Geova: “Ecco, io sono contro di te, o Gog, capo dei capitribù [governante del mondo] . . . E per certo ti volterò e metterò uncini nelle tue mascelle e ti farò uscire con tutte le tue forze militari, . . . molti popoli con te”. (Ezechiele 38:3-6; Giovanni 12:31) Gog ha in effetti molti popoli con lui, dato che “tutto il mondo giace nella potenza del malvagio”. (I Giovanni 5:19) Eppure Geova può mettere gli uncini simbolici nelle mascelle di Gog, per portarlo dove vuole lui. Ma perché, e in che modo?
10. (a) A differenza delle nazioni, in chi confidano i testimoni di Geova? (b) Perché Gog e la sua folla si infuriano? (c) Cosa dobbiamo fare per sopravvivere?
10 Incitate da Gog, oggi le superpotenze sostengono che la pace mondiale dipenda dal loro continuo accumulare armamenti nucleari sempre più spaventosi. E altre nazioni danno loro appoggio. Il popolo di Dio invece, “raccolto dalle nazioni”, ha abbandonato gli strumenti di violenza. I testimoni di Geova formano l’unica “nazione” della terra che può veramente asserire di confidare in Dio. (Isaia 2:4; 31:1; Proverbi 3:5) Questi pacifici testimoni di Geova “dimorano in sicurtà, . . . dimoran tutti senza mura, e non hanno nemmeno sbarre e porte”. “Dimorano al centro della terra”, dato che in tutte le nazioni sono al centro dell’attenzione quale unico popolo che Gog non abbia abbindolato. (Ezechiele 38:11, 12) Pertanto l’infuriato Gog di Magog porta tutta la sua organizzazione demonica nella zona bellica. Come un leone ruggente, il degradato Satana si prepara per l’assalto finale. Per poter sopravvivere tutti noi dobbiamo ‘prendere la nostra determinazione contro di lui, solidi nella fede’. — I Pietro 5:8, 9.
11. In che modo Geova ‘conduce Gog contro il Suo paese’, e a quale scopo?
11 Geova dà queste istruzioni a Ezechiele: “Perciò profetizza, o figlio d’uomo, e devi dire a Gog: ‘Il Signore Geova ha detto questo: “In quel giorno, quando il mio popolo Israele [spirituale] dimorerà in sicurtà, non lo saprai tu?”’” Gog e la sua folla invidiano la sicurezza e la prosperità che notano tra gli odierni testimoni di Geova. Sono adirati per il fatto che questi “non sono parte del mondo” di Satana. Pertanto Geova sfida Gog, incitandolo ad attaccare i Testimoni indifesi. Geova dice a Gog: “Dovrai salire contro il mio popolo Israele [spirituale], come nuvole che coprano il paese. Accadrà nella parte finale dei giorni, e per certo ti condurrò contro il mio paese, acciocché le nazioni mi conoscano quando mi santificherò in te dinanzi ai loro occhi, o Gog”. — Ezechiele 38:14, 16; Giovanni 17:14, 16.
12. Secondo Ezechiele 38:18-23, quale sarà l’esito dell’attacco di Gog?
12 L’adirato Gog si accinge a invadere il fiorente “paese” del popolo di Geova. Ma Gog è forse l’unico ad essere adirato? Che dire dell’ira che prova il Sovrano Signore Geova nei confronti di Gog e dei suoi accoliti? In Ezechiele 38:18-23 Geova descrive il modo in cui ‘si santificherà dinanzi agli occhi delle nazioni’ distruggendo Gog e liberando i suoi servitori leali. Concludendo la descrizione del proprio trionfo nei confronti di Gog e della sua folla, il Sovrano Signore stesso dichiara: “Dovranno conoscere che io sono Geova”. Il suo nome glorioso viene rivendicato!
Rivelati alcuni segreti
13. In che modo Daniele ha dato un ottimo esempio ai giovani Testimoni?
13 Mentre Ezechiele profetizzava tra gli ebrei in esilio nei pressi di Babilonia, il giovane Daniele, discendente di principi ebrei, veniva educato alla corte reale di Nabucodonosor. Lì, mantenendo l’integrità, diede un ottimo esempio a tutti i giovani servitori di Geova odierni. — Daniele 1:8, 9.
14. Per che cosa il giovane Daniele diede tutto il merito a Dio?
14 Nel secondo anno dopo la caduta di Gerusalemme, Nabucodonosor fu turbato da un sogno. Al risveglio non riusciva nemmeno a ricordare il sogno. Ma il devoto Daniele fece conoscere al re sia il sogno che la sua interpretazione. Nel far questo diede a Dio tutto il merito, dicendo al re: “Esiste un Dio nei cieli che è il Rivelatore dei segreti, ed egli ha fatto conoscere al re Nabucodonosor ciò che deve accadere nella parte finale dei giorni”. (Daniele 2:28) Cosa apprendiamo da quel sogno e dalla sua applicazione alla “parte finale dei giorni”?
15, 16. Qual è l’interpretazione del sogno di Nabucodonosor?
15 Si vede un colosso, un’immagine immensa, composto quasi per intero di diversi metalli in successione. Daniele spiega che questi metalli rappresentano una serie di regni e dice a Nabucodonosor: “Tu stesso sei la testa d’oro”, riferendosi evidentemente alla dinastia babilonese. Fanno seguito altre potenze mondiali: il petto e le braccia d’argento rappresentano la Media-Persia, il ventre e le cosce di rame la Grecia, le gambe di ferro Roma e, in seguito, la potenza mondiale di Gran Bretagna e America. (Daniele 2:31-40) Durante tutti “i fissati tempi delle nazioni”, dal 607 a.E.V. al 1914 E.V., queste potenze hanno predominato in seno al regno dell’‘iddio di questo mondo’. — Luca 21:24; 4:5, 6; II Corinti 4:4.
16 Ma è “nella parte finale dei giorni” che “la progenie del genere umano”, l’uomo comune, viene alla ribalta. In molti paesi re, kaiser e zar vengono sostituiti da governanti rivoluzionari e democratici. Il malgoverno umano della terra diviene un miscuglio di dittature violente e più flessibili forme di governo democratiche. Come il ferro e l’argilla, non si amalgamano. Persino nelle Nazioni Unite non si uniscono, ma fanno dibattiti adirati e si scambiano minacce. In realtà, ‘il regno è diviso’. — Daniele 2:41-43.
17. Come si adempie la profezia durante la “parte finale dei giorni”?
17 Perciò, nella “parte finale dei giorni”, la controversia per il dominio del mondo raggiunge il suo apice. E qual è la soluzione? Guardate! Dal 1914 è entrato in azione il messianico Regno di Dio. È la “pietra” tagliata dal “monte” della sovranità universale di Geova. Nessun uomo politico ne fa parte! Ecco che arriva, con una traiettoria perfetta e con grandissima precisione. Al tempo stabilito da Dio colpisce i piedi dell’immagine e riduce in polvere l’intero colosso. Il dominio umano viene spazzato via come pula al vento, senza che ne rimanga traccia. Ma la “pietra” — il Regno del grande Dio e del suo Cristo — diviene un ampio monte che riempie l’intera terra. Quel regno ‘non sarà mai ridotto in rovina e non passerà ad alcun altro popolo’. Rimarrà per sempre. Come siamo grati a Geova per averci ‘rivelato’ in anticipo questi segreti! — Daniele 2:29, 44, 45.
Uno “scontro” moderno
18. (a) Quale visione ricevette in seguito Daniele? (b) Cosa c’è di straordinario in questa visione?
18 Daniele, comunque, aveva qualcos’altro da dire relativamente al governo umano e alla “parte finale dei giorni”. Circa 70 anni dopo aver reso noto il sogno di Nabucodonosor, l’anziano Daniele si trovava ancora a Babilonia, ma prestava servizio sotto Ciro, re di Persia. Mentre era sulla sponda del fiume Iddechel, gli apparve un angelo che gli disse: “Son venuto a farti discernere ciò che accadrà al tuo popolo nella parte finale dei giorni, perché è una visione ancora per i giorni avvenire”. (Daniele 10:14) L’angelo andò avanti a descrivere con molti particolari i governanti e gli eventi che si sarebbero succeduti nella storia delle forme di governo persiana, greca, egiziana, romana, germanica, anglo-americana e socialista. Che cosa straordinaria il fatto che questa storia, che comprende un periodo di oltre 2.500 anni, possa essere stata scritta in anticipo! Suscita in noi grande fiducia nell’ispirata Parola profetica di Geova Dio!a
19. Quali avvenimenti moderni predice la profezia?
19 Questa profezia spiega che, nel corso del tempo, sarebbero comparse due superpotenze: “il re del sud” e “il re del nord”. Infine, dice l’angelo, il re del nord “si magnificherà al di sopra di ogni dio; e pronuncerà cose meravigliose contro l’Iddio degli dèi”: non si tratterà di cose favorevoli, dato che ‘dà gloria al dio delle fortezze’. A questo presuntuoso “re” si contrappone “il re del sud” che pure detiene una poderosa forza militare. Come predetto, questi due re ‘s’impegnano in uno scontro’. Questo ben simboleggia la moderna guerra fredda tra le superpotenze. A volte si ‘scontrano’ in modo piuttosto brusco quando discutono per conseguire l’equilibrio negli armamenti nucleari e al tempo stesso intensificano al massimo i preparativi bellici. — Daniele 11:36-45.
20. Cosa determina l’esito finale, e che parte “Michele” vi ha?
20 Anche se la profezia predice che “il re del nord” si riverserà come un’inondazione in molti paesi, non sarà questo a determinare l’esito finale. Il fattore determinante viene menzionato in Daniele 12:1: “E durante quel tempo sorgerà Michele, il gran principe che sta a favore dei figli del tuo popolo”. Michele è Gesù Cristo, il quale nel 1914 ‘sorse’ nel suo Regno e scacciò immediatamente Satana dai cieli. Ed è questo “Re dei re” che passa all’azione ad Armaghedon per distruggere tutti “i re della terra”, compresi quello del “nord” e quello del “sud”. — Rivelazione 12:7-10; 19:11-19.
21. Qual è, quindi, l’esito della “parte finale dei giorni”?
21 Allora, al culmine della “parte finale dei giorni”, l’esito sarà evidente, con il trionfo del Regno di Dio. L’angelo lo descrive con queste ulteriori parole: “E per certo accadrà un tempo d’angustia tale come non se ne sarà fatto accadere da che ci fu nazione fino a quel tempo”. — Daniele 12:1; confronta Geremia 25:31-33; Marco 13:19.
22. Essendo servitori di Dio, come dovremmo reagire a queste profezie, e con quale prospettiva?
22 Dovremmo forse aver timore di quel tempo di tribolazione e di angustia? No, se siamo dalla parte di Geova, dato che l’angelo prosegue: “Durante quel tempo il tuo popolo scamperà, chiunque si troverà scritto nel libro”. (Daniele 12:1) Tutti noi, pertanto, applichiamoci diligentemente allo studio biblico e diamoci da fare nel servizio di Geova. Così, nella “parte finale dei giorni”, ci sia concesso di trovare il nostro nome nel “libro di memorie” di Dio, libro che viene ‘scritto dinanzi a lui per quelli che hanno timore di Geova e per quelli che pensano al suo nome’. (Malachia 3:16) In tal caso avremo il privilegio di partecipare al Suo trionfo “nella parte finale dei giorni”.
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