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Genitori, ammaestrate i vostri figli?La Torre di Guardia 1961 | 15 settembre
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Genitori, ammaestrate i vostri figli?
“Ammaestra il fanciullo secondo la via che deve seguire; anche quando sarà invecchiato non se ne allontanerà”. — Prov. 22:6.
1. (a) Quando dovrebbero i genitori considerare il futuro del loro figlio, e quale accurato programma di ammaestramento dovrebbero preparare? (b) Quale mèta i genitori dovrebbero porre fermamente dinanzi alla mente del fanciullo, e quale assicurazione hanno i genitori se osservano il comando di Geova contenuto in Proverbi 22:6?
GENITORI, prima ancora che nasca il vostro bambino, riflettete sul suo futuro, sulla mèta da porgli dinanzi e sul modo di conseguirla col vostro aiuto. Cominciate a formulare a questo punto la più accurata e completa serie di istruzioni che potete immaginare. Siate pronti a educare il vostro bambino sul modo di comportarsi in ogni circostanza della sua vita. Quando comincia a capire — sì, nella prima fanciullezza — spiegategli il futuro che gli sta dinanzi. Mostrategli i suoi doveri e le sue responsabilità. Dategli istruzioni e direttiva sul modo di adempiere i suoi doveri, evitare i pericoli e assicurarsi le benedizioni che gli sono dinanzi. Ponete fermamente la mèta della vita eterna nella mente del fanciullo, mediante l’istruzione quotidiana; quindi conducetelo lentamente, con l’esempio, di passo in passo, alla via che conduce alla vita, finché ciascun passo non divenga una radicata abitudine. Implorate senza posa la benedizione di Geova su tutto questo insegnamento e addestramento. Quindi avrete osservato il comando di Geova: “Abitua il fanciullo alla buona condotta, e pur invecchiando, non l’abbandonerà”. (Prov. 22:6, Na) La Parola di Dio ci dice che, avendo così ammaestrato il fanciullo quando è in tenera età e facile a guidarsi, egli non se ne dipartirà e tali buone abitudini non si cancelleranno mai.
2. Che cosa significa la parola ebraica hhanákh, e quale atteggiamento dovrebbero avere i genitori verso l’ammaestramento del loro figlio?
2 La parola ebraica hhanákh, tradotta “ammaestrare” o “iniziare”, significa anche dedicare. È spesso usata relativamente alla dedicazione di una persona, una casa o qualsiasi cosa al servizio di Dio. Perciò, genitori, dedicate il vostro figlio a Dio, quindi ammaestratelo, addestratelo e disciplinatelo quale figlio di Dio, affidato alla vostra cura. “Ecco, i figli sono un possedimento che viene da Geova; il frutto del seno è una ricompensa”. (Sal. 127:3) Se i genitori osservano queste parole e mostrano il valore con le loro azioni, i loro figli seguiranno la via della vita, chiaramente posta loro dinanzi, e non avranno alcun giusto motivo per dipartirsene.
3. Quale lezione si può imparare dal regno animale, che i genitori devono insegnare ai loro figli?
3 I genitori nel regno animale si danno molto da fare per mostrare ai loro piccoli come sopravvivere. Prendete per esempio una gazzella madre col suo piccolo. Che ne sa il piccolo del pericoloso leone del monte e del modo di sfuggire alle fauci di questo forte animale? Virtualmente nulla. Ma Geova ha dato alla gazzella madre la saggezza istintiva che le permette di sopravvivere. La gazzella madre insegna in tal modo ai suoi piccoli come sfuggire al pericolo per sopravvivere. La sua prima regola è l’implicita ubbidienza alle istruzioni. Quando vi è pericolo, la gazzella madre ordina al suo piccolo di acquattarsi restando assolutamente immoto. Essendo magnificamente mimetizzato e del tutto immoto, il piccolo rimane nascosto alle fauci del suo nemico. Il leone ruggisce per spaventare il piccolo e farlo muovere, rivelando la sua posizione. Potrebbe sembrar più saggio al piccolo animale saltare per mettersi in salvo. Ma dove pensate che potrebbe arrivare prima d’essere azzannato dall’affamato leone? Non molto lontano. Il piccolo ubbidisce alla madre finché il pericolo non sia passato. La madre torna quindi a indicare al piccolo d’esser libero di muoversi. Il piccolo salta in giro, felice d’esser vivo. La madre gli da un’affettuosa leccatina perché è stato ubbidiente. Sì, l’ubbidienza significa la vita, la disubbidienza significa la morte. Questa importante lezione dev’essere insegnata dai genitori umani ai loro piccoli.
4. Prima di poter insegnare i principi biblici, che cosa devono conoscere i genitori, e quale consiglio scritturale viene dato ai figli?
4 Prima che i genitori possano inculcare le regole per sopravvivere esposte nella Parola di Dio, la Bibbia, le devono essi stessi conoscere e osservare. Ai genitori israeliti Mosè disse: “Queste parole che io oggi ti comando rimarranno nel tuo cuore”. Mosè dichiarò quindi: “Le dovrai inculcare al tuo figlio, parlandogliene quando starai seduto nella casa, quando camminerai per la via, quando ti metterai a giacere e quando ti alzerai”. (Deut. 6:4-9) Geova comanda ai figli di ascoltare tali genitori teocraticamente educati: “Figlio mio, osserva i precetti di tuo padre, e non rigettare le regole di tua madre. Portali costantemente nel cuore, appendili al tuo collo. Quando cammini, essi ti faranno da guida, quando ti riposi, ti veglieranno vicino, quando ti desti, staranno con te. Perché lampada è il comando, luce l’insegnamento, via alla vita la correzione e la disciplina”. I figli devono sapere che è volontà di Geova ch’essi ascoltino le istruzioni dei genitori, perché questa è la via della vita. — Prov. 6:20-23, Na; Prov. 4:10-13, 20-24.
LA CASA È UN CENTRO DI AMMAESTRAMENTO
5. Qual è il centro d’ammaestramento del fanciullo, chi ne è il capo, e perché questa direttiva è essenziale?
5 La casa è un centro di ammaestramento teocratico. Ciò che avviene nella casa influisce sul fanciullo per il resto della sua vita. Il capo di questo centro di ammaestramento è il padre. Egli deve adempiere la responsabilità prendendo la direttiva nell’ammaestrare i suoi figli. La Bibbia pone in risalto il grave compito dei padri nell’educare i figli, dicendo: “Voi, padri, non irritate i vostri figli, ma continuate ad allevarli nella disciplina e nell’autorevole consiglio di Geova”. (Efes. 6:4) Il Dottor Benjamin Spock dice: “Alcuni padri son cresciuti con l’idea che il compito d’aver cura dei bambini e dei fanciulli sia interamente della madre. Questa è un’idea sbagliata”. Come mostra la Bibbia, il padre deve stare coi figli durante il loro sviluppo. Se egli non sta con loro questo influisce sulla loro crescita, sia che se ne preoccupi o no. Il fanciullo è molto contento di stare col padre. “Mio padre sa quello che dice”, pensa il fanciullo. Ma quando il padre non gli impartisce istruzioni o non prende la direttiva, o se diviene eccessivamente critico o troppo severo e duro, il fanciullo ne è ferito. Egli si aspetta di più dal padre e con ragione.
6. Quali sono i cinque fattori rivelati da un esame che pongono in risalto l’ammaestramento domestico?
6 Recentemente, un esame rivelò che cinque fattori differenziavano un gran numero di delinquenti minorenni da un gran numero di ragazzi non delinquenti. Questo esame che abbracciò un periodo di dieci anni rivelò i seguenti fattori di differenziazione: (1) disciplina impartita dal padre, (2) sorveglianza della madre, (3) affetto del padre, (4) affetto della madre, e (5) coesione della famiglia. La sorprendente scoperta fu l’importanza che i figli attribuivano alla guida, all’affetto e alla disciplina del padre. I padri eccessivamente severi, burberi, irragionevoli ebbero punti bassi. I padri fermi e benevoli, punti alti. Le madri incuranti che permettevano ai figli di gironzolare per le vie ebbero poca considerazione. Non si può evitare questo fatto: se i figli son buoni o cattivi dipende in gran parte dall’ammaestramento che ricevono nella casa dal padre e dalla madre.
7. Perché le scuole domenicali non prendono il posto della casa quale centro di ammaestramento?
7 I genitori non si devono ingannare, pensando di adempiere il comando divino d’ammaestrare il figlio, semplicemente inviandolo a qualche scuola domenicale o ad altra adunanza religiosa. La fondamentale istruzione religiosa deve riceversi a casa. Questa responsabilità i genitori non la possono affidare con leggerezza ad altri. I fatti mostrano che la benedizione di Dio non è sul sistema scolastico domenicale. Benché vi siano più di 36.000.000 di ragazzi che frequentano le lezioni in quasi 300.000 scuole domenicali negli Stati Uniti, “poche vite sono trasformate in discepoli di Cristo”, disse un eminente ministro. Noi desideriamo che i nostri figli crescano non con la dieta d’una fede anemica, ma con forte cibo spirituale che li faccia divenire maturi uomini e donne cristiani dotati di rinnovate personalità. Il luogo per impartire tale istruzione è la casa, nella quale prendano la direttiva i genitori.
DETERMINATO PROGRAMMA QUOTIDIANO
8. Quale specifico programma dovrebbero avere i genitori per i figli, e perché è molto importante stabilire una data ora per ogni giorno?
8 L’ammaestramento domestico ha più opportunità di riuscire se i genitori stabiliscono un determinato programma quotidiano, che i figli debbano seguire. Ad una data ora di ogni giorno, si dovrebbe leggere la Bibbia, quindi si dovrebbe fare una breve ripetizione per vedere se i figli capiscono ciò che leggono. Lo stesso procedimento dovrebbe seguirsi ogni giorno, considerando la scrittura e il commento de La Torre di Guardia. Si dovrebbe anche tenere ogni settimana uno studio biblico a domicilio per i figli e il familiare studio settimanale de La Torre di Guardia, al quale i figli dovrebbero partecipare. Notate che il giorno e l’ora di ciascuno di questi studi dovrebbe esser stabilito, così che in quel dato giorno e in quella data ora il fanciullo sappia esattamente ciò che deve fare. Una volta acquistate le abitudini di studiare, sarà difficile violarle. Quindi, ogni qualvolta il fanciullo sia assente da casa, la mente lo ricondurrà a ciò che fanno il padre e la madre in quelle date ore. Questo tiene il figlio nella cerchia familiare e lo induce a riflettere alle buone cose che impara nella casa.
9. Nominate le varie cose che i genitori dovrebbero insegnare ai figli, e ditene il perché.
9 I fanciulli possono facilmente imparare le nozioni a memoria. Insegnate loro a usare la mente per ricordare importanti passi biblici. Fate imparare loro a pronunciare i nomi dei libri della Bibbia, altri nomi e termini biblici, con accuratezza. Educateli nella dottrina biblica. Fate acquistare loro la capacità di prendere decisioni, distinguendo il bene dal male. Mostrate loro come esercitare la forza di volontà. Essa li aiuterà a resistere alla tentazione, quando saranno più grandi. Insegnate loro a condividere con altri ciò che imparano. Questo creerà in loro uno spirito di generosità. Siate lenti a criticare, pronti a tollerare. Ai figli bisogna insegnare il rispetto per le cose sacre, considerazione per i fratelli e le sorelle anziani, compassione per gli infermi, benignità verso tutti. (Lev. 19:32) Bisogna insegnare loro umiltà, modestia e moralità. Quando il fanciullo ha dieci anni è intensamente morale. Imprimete nella sua plasmabile mente i princìpi morali della Bibbia. Insegnategli il bene e il male della compagnia del sesso opposto, come deve comportarsi nelle riunioni con altre persone, ecc. Le cose piccole e grandi contano moltissimo in questi anni di sviluppo; quindi, genitori, ammaestrate i vostri figli. Insegnate loro d’esser puri, nel vestire, nel parlare e in altre cose, sia nell’intimità della loro casa che in pubblico. Insegnate loro a badare alle proprie stanze, scarpe, vestiti, ecc. In quanto al denaro, insegnate loro che differenza vi è fra la stravaganza e la prudenza, fra l’avarizia e la generosità. Fate offrire il loro proprio denaro per il mantenimento della Sala del Regno. Fate pagare loro la letteratura che usano; insegnate loro in questo modo il valore del denaro. Insegnate loro a pregare sentitamente, formulando espressive suppliche. Inculcate in essi le buone maniere e ve ne saranno molto grati. A vostra volta, proverete grande gioia per la vostra paziente e dura opera: “Ben lieto sarà il padre del giusto, e colei che ha dato la vita al saggio, ne gioirà. Tuo padre sia contento di te, e s’allieti di te tua madre”. Comunque, “un figlio stolto è la pena di suo padre, e l’amarezza per colei che l’ha generato”. “Chi genera uno stolto, si procura fastidi, e il padre d’uno sciocco non avrà gioia”. (Prov. 23:24, 25; 17:25, 21, Na) La differenza consiste nell’educazione impartita nella fanciullezza.
DISCIPLINA E AMMAESTRAMENTO
10. Perché la condotta del supplichevole Manoe è un buon esempio per i genitori d’oggi?
10 Genitori, rivolgetevi a Geova per avere una guida nell’ammaestrare e disciplinare il vostro figlio. Manoe, padre di Sansone, desiderava che il figlio crescesse in modo giusto. Quindi pregò Geova per avere una guida nell’ammaestrare il suo figlio. “Oh Signore [Geova]”, pregò Manoe, “l’uomo di Dio, che tu hai mandato, ritorni, di grazia, ancora da noi, per insegnarci quello che dovremo fare al bambino, quando sarà nato”. “Dio esaudì la preghiera di Manoe, e l’angelo di Dio tornò di nuovo” a istruirli. Il loro figlio crebbe divenendo un fedele servitore di Geova. (Giud. 13:8-14, Na) Seguite questo buon esempio. Pregate Geova per esser guidati e seguite quindi le indicazioni della sua Parola.
11. Perché i figli hanno bisogno d’esser sorvegliati e diretti, e che cosa dicono vari autori sulla disciplina da impartire ai figli?
11 Per quanto le intenzioni d’un fanciullo siano buone, è sempre un fanciullo e dev’esser trattato da fanciullo. È necessaria una continua sorveglianza, perché “la stoltezza è congenita al cuor del fanciullo”, dice Proverbi; “la verga ben usata gliela sa distaccare”. I genitori devono essere ragionevoli nell’impartire istruzioni. Devono pensare, parlare e agire con la convinzione che il fanciullo si comporti bene, e devono fare in modo che egli agisca in modo corretto. Vi sono casi nei quali la verga letterale dovrebbe usarsi per mantenere la pace e il rispetto della famiglia. Le Scritture consigliano: “Non risparmiare la correzione al fanciullo; se lo batti con la verga, non ne morrà; lo batterai con la verga, ma libererai l’anima sua dal soggiorno de’ morti”. (Prov. 22:15, Na; Prov. 23:13, 14, VR) Il dott. Spock dice: “La ferma guida, che viene dalla devozione, non è soltanto buona per i figli: essi l’amano!” Il padre e la madre devono avere abbastanza cura del loro figlio da insegnargli il bene e il male. J. Edgar Hoover, direttore del Federal Bureau of Investigation degli Stati Uniti, disse: “La disciplina, giustamente e consistentemente invocata, genera orgoglio e rispetto. E i figli vogliono, disperatamente, esser disciplinati. Apparentemente, possono ribellarsi. Ma più intimamente, quando si forma il carattere, il fanciullo desidera che gli si dica che cosa può fare e che cosa non può fare. Egli ha bisogno di indicazioni che l’aiutino a orientarsi verso il mondo. Guarda i genitori per avere queste indicazioni. Se i genitori sono pigri e indifferenti o eccessivamente indulgenti, c’è forse da meravigliarsi che il figlio perda amore e rispetto per loro? Come può il figlio continuare a guardare il genitore che ininterrottamente fa compromessi e cede a lui? Su questo stesso argomento il giudice Philip B. Gilliam della corte minorile di Denver, nel Colorado, diede alcuni diretti consigli per aiutare i coscienziosi genitori, dicendo: “I giovani hanno bisogno di molto amore dei genitori nella loro vita. Questo significa impartire la dura disciplina di cui hanno bisogno e che inconsapevolmente bramano. E significa dare saggiamente voi stessi, la vostra esperienza e il vostro giudizio”. Quindi non trattenete la disciplina dal semplice fanciullo. Una buona sculacciata sul sedere non l’ucciderà. Gli mostrerà che avete cura di lui. Le seguenti scritture pongono in risalto la saggezza dell’uso della disciplina: Proverbi 3:11, 12; 4:1; 13:1, 24; 19:18; 22:15; 23:13, 14.
12. Mostrate come un ordine apparentemente chiaro può non essere comprensibile per un fanciullo. Che cosa devono fare i genitori per rendere chiare le istruzioni che danno ai figli?
12 Le sculacciate potrebbero non essere sempre il rimedio da usare, quando vostro figlio disubbidisce. Tatto, equilibrio, saggezza e un po’ di buon senso da parte vostra quali genitori danno la loro ricompensa. Un amorevole sorriso è irresistibile; nemmeno i bambini possono resistergli. Ad ogni modo, prima di rimproverare il vostro bambino, assicuratevi che la colpa sia sua e non vostra. Per esempio, potete dire: “Peppino, non scarabocchiare i libri della Società, se no ci prenderai una sculacciata!” Questo è abbastanza chiaro per voi, ma è chiaro per Peppino? Voi gli permettete di scarabocchiare altri libri. Egli vede che voi sottolineate la vostra Bibbia, quindi nella piccola mente è il pensiero: “Perché non posso scrivere su questo?” Quindi nell’ammaestrare il vostro bambino dite le cose in modo che le capisca. “Questo libro appartiene a papà. Tu non lo devi segnare”. Oppure: “Questo libro dev’essere distribuito nel servizio. Non vi devono essere segni, capisci?” Spiegategli la ragione del vostro ordine. La sculacciata non è sempre efficace.
13, 14. (a) Quale mèta i genitori desidereranno porre dinanzi al loro figlio, e come? (b) In che modo i genitori possono ammaestrare il loro figlio nel ministero di casa in casa? (c) Quali qualità aiuteranno il fanciullo a capire che il ministero è una carriera desiderabile? (d) Come possono i genitori ammaestrare i loro figli onde lavorino e accettino responsabilità?
13 I genitori teocratici vorranno imprimere nella mente del loro fanciullo il desiderio di divenire ministro di Geova. Ponete questa mèta dinanzi al cuore del fanciullo sin dalla sua tenera età. Potete far questo nel modo migliore dandogli voi stessi il buon esempio. Conducete vostro figlio con voi nel ministero di casa in casa, visite ulteriori e studi biblici a domicilio. Spiegategli perché fate queste cose. Dovete assicurarvi che vostro figlio capisca come e perché deve fare ciò che gli si dice. Ditegli perché avete pronunciato quel dato sermone alla porta, perché avete lasciato un libro invece delle riviste. Invitatelo a fare i suoi commenti. Insegnategli a mostrar rispetto, spiegandogliene la ragione. È meglio non esser sempre autorevoli. — Eso. 12:26, 27.
14 Benignità, affetto e comprensione contribuiscono grandemente a creare nel fanciullo il desiderio di divenire testimone di Geova. Non basta dire a vostro figlio o a vostra figlia: “Desidero che tu diventi un ministro di Geova”. Il fanciullo deve vedere in voi una buona ragione per divenirlo. Ciò che dite, il vostro modo di vivere e comportarvi son ponderati dalla mente del fanciullo a favore del ministero o contro di esso. Perciò, se voi mischiate col vostro ammaestramento tenero amore e affetto, il fanciullo vedrà che il ministero è una desiderabile carriera da seguire. Non esitate a dire a vostro figlio che siete felici che venga con voi alla Sala del Regno, che vi fa piacere ascoltare i suoi commenti e vedergli prendere appunti. Incoraggiatelo quando potete e fate questo sinceramente. Ha un buonissimo effetto. Esprimete il vostro apprezzamento anche per la minima cosa ch’egli possa fare. Può esser lento e inefficiente, ma ricordate che è ancora un fanciullo. Ha bisogno di più tempo per capire e agire. Non fate di ogni cosa una grande questione. Impartite il vostro ammaestramento in modo naturale, facile e giusto. “Finché il lavoro è divertente”, dice un padre disincantato, “i ragazzini sono dinamici; ma quando il lavoro diviene monotono o esige uno sforzo straordinario, scompaiono dalla circolazione”. Ebbene, allora, fate loro lavare i piatti, falciare l’erba del prato, lavare l’automobile, pulire la Sala del Regno, partecipare all’attività del centro di servizio e al piacevole ministero di campo: “che piacere!” Siate comunque pazienti con i fanciulli. Le buone abitudini e attitudini si acquistano col tempo. Ma col buon esempio degli adulti e con la buona cooperazione fra adulti e fanciulli si può conseguire la mèta del ministero. Il dott. Charlotte D. Elmott, direttore e consigliere per l’istruzione secondaria nelle scuole di Santa Barbara, in California, dichiarò: “Una volta acquistata esperienza in un lavoro, i giovani cominciano veramente a crescere”. Insegnate loro ad accettare da principio tutte le faccende, quindi ad accettare lavori più pesanti e responsabilità. Presto saranno in grado di prendere la direttiva nel servizio e di assumere i doveri di servitori. Non trattenete loro questo privilegio. Inoltre, fate imparare a vostro figlio un mestiere e forse un’occupazione preferita. Questo l’aiuterà a mantenersi equilibrato quando sarà grande.
LE PICCOLE COSE CONTANO MOLTO
15. In che modo i genitori possono usare tatto quando ammaestrano i loro figli?
15 I fanciulli sono molto sensibili. Le piccole cose contano molto per loro. “Se solo papà e mamma avessero più comprensione”, essi dicono. Mostrate comprensione. Lodate il vostro fanciullo quando potete. Manifestate condiscendenza e intendimento. Dite: “Credevo che quella ripetizione fosse piuttosto difficile, ma hai preso un buon voto”. Abbiate sempre qualche cosa di buono da dire per togliere l’asprezza alla vostra critica. “Credo che hai pronunciato un buon discorso nella scuola di ministero teocratico, figliuolo. Ma continua a migliorare nei punti che il servitore della scuola ha menzionati”. Rimproverate solo quando è assolutamente necessario. Anche allora, attutite tali colpi con l’amore, l’affetto e un tono di comprensione. Tenete presente che “fa più effetto un rimprovero a persona assennata”. E ci viene detto di “aver tatto con tutti”, compresi i nostri figli. — Prov. 17:10; 2 Tim. 2:24, 25; Gal. 6:1, Na.
16. Qual è il più importante elemento dell’ammaestramento dei figli, e perché è importante che i genitori trovino il tempo d’ascoltare i loro figli?
16 Il più importante elemento di tutto l’ammaestramento del fanciullo è l’amore che i genitori mostrano al figlio, essendogli devoti, desiderando che abbia successo, prendendo piacere in tutte le sue buone qualità. Il dott. Spock dice: Il fanciullo “esprime la sua devozione ai genitori, modellandosi alla loro immagine; non solo imitando le loro capacità, occupazioni, maniere di parlare, ma cercando sinceramente d’esser civili e responsabili come loro. In questo modo il ragazzo acquista molto desiderio di cooperare con gli uomini, essendo coraggioso nel pericolo, cortese con le donne, fedele nel lavoro, come il padre. La fanciulla è desiderosa d’essere utile nella casa, dedita ai bambini (alle bambole e ai bambini viventi), tenera verso gli altri membri della famiglia, come la madre”. Nello stesso modo vostro figlio desidererà imitarvi per divenire ministro di Dio. Perciò, ponete dinanzi a lui un buon esempio. Mostrate ai vostri figli amore e comprensione. Ascoltate i loro problemi e le loro esperienze. Ascoltandoli date loro la sensazione che i loro pensieri sono importanti per voi, che sapete che cosa è nella loro mente, che avete cura di loro e che li potete aiutare a risolvere i loro problemi. Se non li ascoltate voi, li ascolterà qualche altro. Essi potrebbero ricevere cattivi consigli.
17. (a) Di che cosa ha bisogno ogni fanciullo, e come si può far questo? (b) Come possono i genitori inculcare nel loro figlio lo spirito missionario, e qual è la più grande benedizione che possano conferire al loro figlio?
17 Ammaestrate i vostri figli come voi stessi desiderate essere ammaestrati. Abbiate riguardo per loro. Genitori, dove sono ora i vostri figli? Che stanno facendo? Quando avete fatto con loro per l’ultima volta una buona conversazione a cuore a cuore? Ogni fanciullo ha bisogno d’avere un genitore tutto per sé. Dategli questa opportunità, andando a fare una passeggiata con lui. Questo gli permette di conoscervi. Conducetelo con voi nel servizio, ad una merenda, a una gita; giocate con lui. Conducetelo ai servizi battesimali, a tutte le adunanze della congregazione, alle assemblee nazionali e internazionali dei testimoni di Geova. Ogni qualvolta è possibile, lavorate accanto a lui. Incoraggiatelo a predicare e a insegnare quale pioniere temporaneo. Fatelo venire con voi a servire dove vi è grande bisogno di testimoniare intorno al Regno. Inculcate nella sua giovane mente lo spirito missionario, leggendogli le esperienze de La Torre di Guardia, accogliendo nella vostra casa missionari e pionieri. Insegnate al vostro fanciullo ad amare i fratelli, la verità della Parola di Dio, la società del Nuovo Mondo, poiché questa è la via della vita. Quale maggior benedizione un genitore può conferire al proprio figlio se non una buona guida nel ministero del Regno, che è la via che conduce alla vita eterna?
18. (a) Quale istruzione han ricevuto i figli che di solito s’attengono fermamente all’ammaestramento della prima fanciullezza? (b) Che cosa rivendica il giusto ammaestramento del fanciullo?
18 Quando i fanciulli sono ammaestrati ad essere operosi, quando son frenati e corretti con la debita misura di fermezza e affetto, quando sono disciplinati per sopportare le difficoltà, mantenere il proprio posto e ubbidire, e quando tutto questo è rafforzato da buoni esempi posti dinanzi ai loro occhi, e quando per loro e con loro si pronunciano continue preghiere, i fanciulli non si dipartono generalmente da tale via. I buoni effetti del loro ammaestramento si possono vedere ovunque vadano e finché sono in vita. Tali figli bene ammaestrati divengono fonte di grande gioia per i loro genitori. Sì, genitori, la Parola di Geova dice: “Ben lieto sarà il padre del giusto”. (Prov. 23:24, Na) Perciò, genitori, ammaestrate il vostro figlio secondo la via che dovrebbe seguire. Se fate questo, vostro figlio sarà una gioia per voi, una benedizione per l’organizzazione teocratica, e rivendicherà la disposizione che Geova stabilì per l’ammaestramento dei figli, cioè la casa, nella quale il padre e la madre hanno le principali responsabilità.
Per conoscere sapienza e disciplina, per comprendere parole profonde, per apprendere insegnamenti saggi — equità, giustizia e dirittura — per dare ai semplici perspicacia, ai fanciulli conoscenza e riflessione, . . . ascolti il saggio e acquisterà maggiore dottrina, e l’uomo esperto possiederà l’arte di governare: Il timore del Signore è il principio della conoscenza; gli stolti disprezzano la sapienza e l’ammonizione. — Prov. 1:2-4, 6, 7, Na.
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Genitori, salvaguardate la vita del vostro figlio con l’accurata conoscenzaLa Torre di Guardia 1961 | 15 settembre
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Genitori, salvaguardate la vita del vostro figlio con l’accurata conoscenza
1. Quali domande si dovrebbero ora rivolgere genitori e figli, e perché?
I GENITORI della società del Nuovo Mondo sono ora con i loro figli sulla soglia del promesso nuovo mondo di Dio, ma vi devono ancora entrare. Satana e i suoi demoni e un mondo straordinariamente corrotto ed empio cercano, ove sia possibile, d’impedir loro d’entrarvi. Che cosa possono fare i genitori per salvaguardare se stessi e i loro figli dall’esser trascinati nella depravazione e nella distruzione di questo mondo? Che cosa possono fare i fanciulli per non contaminarsi con questo vecchio mondo e non subire la sua distruzione ad Armaghedon? Ciò che devono fare i genitori e i figli dovrebbe interessare tutti quelli che desiderano la vita.
2. Per sopravvivere alla fine di questo mondo, che cosa devono fare genitori e figli?
2 Geova Dio informa mediante la sua Parola ispirata che cosa bisogna fare per sopravvivere alla fine di questo mondo. “Acquista la sapienza”, dice il saggio consiglio. “Non dimenticare, né ti allontanare dai detti della mia bocca. Non l’abbandonare, ed essa ti custodirà, amala, e ti difenderà”. “Perché è una difesa la sapienza e una difesa è il danaro; ma il vantaggio del sapere è che la sapienza fa vivere chi la possiede”. Perciò, se i genitori vogliono sopravvivere coi loro figli a questo tempo d’afflizione per entrare nel promesso nuovo mondo, devono cercare la sapienza di Geova, imparare le sue vie e osservarle. L’accurata conoscenza della Parola di Geova sarà uno scudo protettivo che li salvaguarderà in questo periodo di tentazioni e crisi. — Prov. 4:5, 6; Eccl. 7:12, Na.
3. (a) Quando si dovrebbe cominciare a insegnare ai figli, e come? (b) Quale responsabilità hanno i genitori riguardo alla mèta dei loro figli? (c) Per non farli sviare, che cos’altro dovremmo insegnare ai fanciulli, e qual è il miglior modo di far questo?
3 Sin dalla tenera età bisogna insegnare ai fanciulli la sapienza di Geova, i princìpi del vivere cristiano. Appena il fanciullo è cresciuto abbastanza da far domande sui problemi della vita, è abbastanza grande per ricevere rette risposte. Non occorre spiegare a un fanciullo i minuti particolari, ma solo date alle sue domande risposte brevi, chiare e gioiose. Non v’è nessuna ragione per evitarle. Geova parla chiaramente nella Bibbia e i genitori possono essere altrettanto chiari quando parlano ai loro figli. I genitori hanno la responsabilità di additare al fanciullo una mèta. I genitori cristiani vorranno che la mèta del loro figlio sia il nuovo mondo con le sue benedizioni e la vita durevole. A tal fine mostreranno ora al loro figlio i princìpi della condotta da tenere nel nuovo mondo. Questo dovrebbe includere le istruzioni sulle circostanze della vita, sulla costituzione biologica del fanciullo, sulle sue fondamentali emozioni e sui suoi desideri. I genitori non dovrebbero mai ritener necessario inventare racconti favolosi come “le cicogne che portano bambini”, per spiegare l’origine della vita. Il miracolo della nascita non è un avvenimento di cui vergognarci. Appagate le curiosità delle piccole menti circa il “perché” e il “percome” della vita, perché se voi non lo dite loro, lo farà qualche altro, ma ciò che i fanciulli impareranno da altri potrà non esser sempre la verità. Ai fanciulli bisogna anche insegnare la necessità di padroneggiarsi, che la forza che porta alla procreazione esercita il potere di attrarre, porre in imbarazzo, dividere e distruggere i felici rapporti quando se ne fa cattivo uso. Bisogna insegnare ai fanciulli che vi è il bene e il male e che si deve imparare a distinguere l’uno dall’altro. (Ebr. 5:14) Devono capire che molte cose sbagliate non ne fanno una giusta, che la diffusa immoralità degli uomini non giustifica l’immoralità di un individuo, che le leggi di Geova devono osservarsi al di sopra di qualsiasi altra se si vuole ottenere la vita. Siccome “i pensieri del cuore umano sono malvagi fin dalla sua fanciullezza” e siccome “la stoltezza è congenita al cuor del fanciullo”, può esser necessario frenare, disciplinare e perfino punire il fanciullo per impedirgli di sviarsi. (Gen. 8:21; Prov. 22:15, Na) Il fanciullo impara di più dall’amorevole esempio dei genitori. Il fanciullo dovutamente ammaestrato potrà dire col salmista: “Da ogni malvagio sentiero ho trattenuto i miei piedi, per osservare la tua parola”. Sì, la Parola di Geova sarà una salvaguardia in questo mondo ostinato. — Sal. 119:101-105.
4. (a) Quale avvertimento biblico abbiamo riguardo ai pericoli del sesso? (b) Qual è l’insana condizione morale del mondo, e quali ne sono le conseguenze per i giovani?
4 Di tutte le corruzioni la più pericolosa per il giovane è forse il moderno atteggiamento verso il sesso. Fu tale per i figli d’Israele prima d’entrare nella Terra Promessa. Per quarant’anni molti d’essi perseverarono; quindi, nella pianura di Moab, prima di veder avverarsi il loro sogno, migliaia d’essi caddero vittime di pratiche immorali con le figlie di Moab. Ventiquattromila d’essi perirono in un solo giorno! (Num. 25:1-9) Noi siamo oggi in una condizione simile. Dinanzi a noi è il promesso nuovo mondo, ma intorno a noi è un mondo sconvolto da una “pazzia sessuale”. Come disse un professore di Harvard: Viviamo sotto la “continua pressione di un gigantesco esercito di onnipresenti stimoli sessuali”. Libri e pellicole cinematografiche che eccitano i desideri sensuali sono popolarissimi. Ratto, omosessualità, illegittimità e malattie veneree abbondano. I racconti della vita corrotta di famosi notabili di Hollywood riempiono i giornali, ma di rado, se pure avviene, si legge il racconto di persone decenti e morali che hanno educato figli sani per il bene della comunità. Fu predetto che questa crisi morale si sarebbe verificata “negli ultimi giorni”. (2 Tim. 3:1-7) Essa sta portando i suoi frutti: “Poiché qualunque cosa l’uomo semini, questo pure mieterà”. (Gal. 6:7) Dappertutto si può vedere un’aperta rivolta contro la morale e le convenzioni, con un effetto specialmente devastatore fra giovani. Un’inchiesta fatta in parecchie università rivelò che il 79 per cento degli studenti approvavano i rapporti sessuali prima del matrimonio. Circa il 36 per cento dei ragazzi interrogati dissero che avrebbero cercato di raggiungere il loro scopo uscendo con le fanciulle, nei tre primi appuntamenti. È noto che i bei ragazzi e le belle fanciulle han perduto il completo controllo di se stessi in quanto alla morale, e infine sono confusi, spaventati, depressi e sull’orlo del suicidio. I genitori della società del Nuovo Mondo sanno che queste condizioni minacciano anche i loro figli, che le circostanze pongono accanto ai figli del mondo. Badate quindi ai vostri figli, perché vi è implicata la loro vita.
5. Per salvaguardare i ragazzi dalla corruzione del vecchio mondo, quale ammaestramento bisogna impartire loro?
5 Noi vogliamo che i nostri figli divengano uomini e donne moderati e timorati di Dio, che comprendano e apprezzino il proprio posto nella vita. Ma questo semplice desiderio non li renderà tali. Dobbiamo esser pronti a inculcare in essi giusti princìpi che li modellino quali compagni desiderabili. Bisogna attribuire grande importanza alle esigenze di Geova circa la giusta condotta che devono tenere i giovani di entrambi i sessi, alla desiderabilità della purezza e alle ricompense della mantenuta integrità. La coscienza del fanciullo dev’essere ammaestrata onde sappia che il celibato ha il suo posto, ma che non deve mai violare le prerogative che appartengono solo alle persone sposate; che trattare con leggerezza la propria educata coscienza o farne abuso significa subire il naufragio della fede. Significa perdere la vita nel nuovo mondo. (1 Tim. 1:19) Tale ammaestramento deve cominciare nella prima giovinezza, perché dia i migliori risultati. — 2 Tim. 3:15-17.
6. Quali istruzioni possono dare i genitori ai loro figli intorno alle circostanze della vita, intorno al matrimonio e alle sue responsabilità, e come questo sarà un aiuto per i giovani?
6 Quando il figlio chiede al padre o alla madre: “Da dove vengono i bambini?” o: “Perché maschi e femmine sono diversi?” è tempo di cominciare a istruire il fanciullo intorno al suo posto nella vita. Spiegate al fanciullo che le ragazze sono state fatte da Dio per avere bambini, perciò sono diverse. Dite loro come nasce un bambino, che i bambini sono alimentati e tenuti caldi nel seno della madre finché non siano pronti per mangiare e respirare da soli; e che queste sono regole stabilite da Geova che dobbiamo rispettare. Il fanciullo amerà quindi Geova e vorrà porre la sua vita in armonia con i suoi princìpi. Nei momenti di tentazione la sua educata coscienza sarà una guida che lo indurrà ad agir bene, astenendosi dal fare il male. Negli anni successivi il ragazzo considererà i rapporti sessuali non come qualche cosa di “terribile” o “sordido”, ma giusti e puri nel loro posto, nel matrimonio. I genitori possono anche far molto per preparare i figli agli obblighi che accompagnano il matrimonio, come il mantenimento della casa, la cura dei figli e il giusto atteggiamento verso il matrimonio e le sue responsabilità. L’adattamento alla vita coniugale sarà quindi più facile e più felice. — Gen. 1:28.
I PERICOLI DELLA GIOVINEZZA
7. Quali sono alcuni pericoli che corrono i ragazzi non accompagnati che fanno all’amore, e come ce lo rivelano alcuni studi?
7 In alcuni paesi, sia dentro che fuori della cristianità, vi è ora l’accettata abitudine di far uscire da soli giovanotti e signorine. Questo è erratamente considerato come il primo passo verso i rapporti fra uomini e donne adulti. Comunque, tale periodo in cui si cerca di fare la conoscenza gli uni degli altri è pieno di numerosi pericoli. Il fatto che un gran numero di genitori permettano ai figli di uscir da soli con persone di sesso opposto, anche prima dei quattordici anni d’età, mostra che tali genitori non capiscono le circostanze psicologiche e morali che possono sorgere dalla prematura corte di persone di sesso opposto. I ragazzi ai quali è permesso di seguire questa condotta si espongono ad ovvi pericoli morali e sociali che derivano dal precoce stimolo sessuale che non possono portare ad una felice conclusione negli anni avvenire, cioè, al matrimonio. In uno studio compiuto su 517 studenti universitari si riscontrò che quelli che avevan cominciato a uscire da soli con persone di sesso opposto nella scuola inferiore o nella scuola superiore erano emotivamente poco equilibrati. L’irresistibile impulso sessuale aveva portato molti d’essi al punto di non poter più tornare indietro, al peccato. Quale conseguenza, nei passati quindici anni le nascite illegittime si sono più che raddoppiate fra le fanciulle adolescenti. I matrimoni prematuri sono aumentati enormemente e tale è stato l’aumento dei divorzi fra questo gruppo. Molte scuole superiori comunicano d’avere un matrimonio ogni venti studenti non sposati. Nel caso dei circoli religiosi un gran numero di giovanotti e fanciulle sono stati sottoposti ad un periodo di prova o sono stati perfino disassociati dalla congregazione cristiana a causa di gravi immoralità, facendo imprimere nei loro rapporti una macchia che li rende non qualificati per i privilegi di onorevoli servizi religiosi per molti anni. La ragione di gran parte di ciò può farsi risalire al permesso avuto da ragazzi e fanciulli d’uscire da soli in tenera età, prima o subito dopo aver raggiunto l’età pubere.
8. Che cosa possono fare i genitori per salvaguardare i loro figli dai pericoli delle relazioni con persone di sesso opposto?
8 Che cosa possono fare i genitori per aiutare i figli a capire i pericoli della corte precoce d’una persona di sesso opposto, senza alcun’altra compagnia? Quando il ragazzo è abbastanza grande da sentire lo stimolo sessuale d’uscire da solo con una fanciulla, il padre e la madre dovrebbero fargli un lungo discorso sul potere della passione, sul pericolo di far carezze e su ciò che è la giusta condotta d’una giovane coppia sola. L’apostolo Paolo consigliò al giovane Timoteo: “Fuggi dunque i desideri della giovinezza”. (2 Tim. 2:22) Fuggire tali pericolosi desideri significa fuggire le persone e i luoghi che possono stimolare questi desideri. Le fanciulle cristiane non si dovrebbero quindi far condurre dai ragazzi in vie solitarie né in luoghi appartati dove la passione potrebbe trascinarli a briglie sciolte. I genitori che lasciano accompagnare i loro figli a persone di sesso opposto senza alcuno che li guardi devono salvaguardare i loro figli, stabilendo un’ora in cui dovrebbero tornare a casa la sera. Le ore della notte son quelle nelle quali il corpo si stanca rapidamente, la resistenza diminuisce e la capacità di prendere giuste decisioni morali è grandemente ridotta. Le barriere si abbattono. Sorge facilmente la passione e il giovane corteggiatore potrebbe non convincersi facilmente che è bene e consigliabile andare a casa. Si deve far capire alle fanciulle o alle figlie che i giovanotti sono molto sensibili alla tentazione sessuale. A loro volta i ragazzi dovrebbero sapere che le fanciulle sono similmente sensibili. Perciò sarebbe molto riprovevole da parte delle fanciulle e dei ragazzi eccitarsi a vicenda per mezzo di vestiti non consigliabili, azioni indebite o comportamento personale. I genitori possono mostrare d’interessarsi del benessere dei loro figli dicendo al figlio o alla figlia le cose che dovrebbero sapere e la parte che il sesso ha nella loro vita. I genitori dovrebbero dire ai figli quali pericoli presentano i vezzeggiamenti. Una buona regola è per i genitori quella di non far amoreggiare il figlio o la figlia con alcuna persona che non vorrebbero fargli sposare, perché troppo spesso tali amoreggiamenti finiscono in infelici matrimoni. Per amore del figlio i genitori cristiani dovrebbero proibirgli di dare appuntamenti ad una fanciulla che non appartiene alla sua famiglia, per uscire senza essere osservati in cerca di divertimenti e piaceri. Il padre che sia sorvegliante o servitore di ministero nella congregazione cristiana ha infatti l’obbligo di proibire tali indebiti o intimi, prematuri impegni sessuali dei suoi figli. — 1 Tim. 3:4, 12, 13; Tito 1:5-9.
9, 10. (a) Perché gli smodati baci e abbracci non sono consigliabili? (b) Perché le bevande alcooliche e l’amoreggiare non vanno d’accordo?
9 In molte parti della terra coppie di persone mondane non sposate si abbandonano a smodati amplessi. Il motivo degli smodati baci e abbracci non è l’affetto, ma il piacere sessuale. Tale intimità non conduce al matrimonio. Le coppie che si abbracciano e baciano senza ritegno mostrano di dar libero sfogo alle loro emozioni sessuali. Rivelano d’aver bisogno di autodisciplina e di non conoscere le accettate abitudini sociali con le relative conseguenze. Quando si chiese a 159 donne che ne pensavano degli abbracci, circa il 25 per cento ammisero che le rendevano nervose. Alcune fanciulle che si abbandonavano ai baci e agli abbracci smodatamente piangevano irrefrenabilmente prima di andare a letto senza saperne il perché. I medici consultati consigliarono d’essere meno intime con i loro fidanzati. Quando la loro intimità con i fidanzati fu ridotta, cessarono anche i loro pianti. Si riscontrò che la mancanza degli abbracci portava a un buon adattamento dopo il matrimonio. Spesso le coppie si sentono libere d’abbracciarsi quando escono in gruppo. Dicono che nel numero vi è la sicurezza. Ma che avviene quando queste coppie s’allontanano per appartarsi? O che accade se l’intero gruppo si abbandona agli abbracci e si eccita al punto di andare oltre i baci e gli abbracci? Nient’altro che immoralità. Ricordate quindi che l’apostolo Paolo ammonisce: “Le cattive compagnie corrompono le buone abitudini”. — 1 Cor. 15:33.
10 La condotta da tenere quando si è in compagnia d’una persona di sesso opposto implica una reciproca responsabilità. Nessun giovanotto o signorina ha il diritto d’assumere il pieno controllo della situazione per suscitare sentimenti sessuali. Inoltre, le bevande alcooliche e l’amoreggiare non vanno affatto d’accordo. Specialmente le fanciulle dovrebbero sapere che alcuni uomini ricorrono di proposito ai liquori per far rilassare la ragazza, ridurre la sua resistenza e farla arrendere a proposte sessuali. I liquori eccitano la passione. I liquori indeboliscono la forza di volontà, esponendo così la vittima al disastro. La Parola di Dio ammonisce: “Arroganza vi è nel vino, insolenza nel liquore: chi ne va brillo, non dimostra saggezza”. — Prov. 20:1, Na.
11. Perché è saggio presentare il proprio corteggiatore ai genitori, e quando dovrebbe aver fine il corteggiamento?
11 Quando ai giovani cristiani è permesso di fidanzarsi, è saggio che presentino il fidanzato o la fidanzata ai genitori. Questo aiuta il giovane interessato a giudicare la fanciulla mediante l’ausilio dei genitori. I loro occhi non sono adombrati dalle romanticherie. Per esempio, quando il servitore di Abrahamo trovò al pozzo Rebecca, che fece Rebecca? Il racconto di Genesi dice: “La fanciulla allora corse a casa di sua madre e raccontò quanto era avvenuto”. Quindi il servitore fu invitato ad entrare nella casa, dove disse alla famiglia la proposta del suo signore Abrahamo di prendere una moglie al suo figlio Isacco. I genitori e il fratello di Rebecca ascoltarono attentamente e chiesero poi a Rebecca se voleva andare a sposare Isacco. Rebecca rispose: “Sì, ci vado”. Rebecca andò da Isacco, accompagnata per tutto il viaggio da alcune donne. Incontratolo, Isacco prese infine Rebecca, ella divenne sua moglie ed egli s’innamorò di lei. In tal modo questi due si sposarono con l’approvazione dei genitori. Perciò, quando i figli cristiani han ricevuto necessari ammaestramenti e istruzioni da esser maturi riguardo al sesso, così che si può sicuramente consentire loro di fidanzarsi, è bene che i genitori (ed è loro compito interessarsene) facciano la conoscenza della persona o delle persone con le quali i figli escono insieme. Se dopo essere uscito un certo numero di volte con una fanciulla il giovane s’accorge che non vi è reciproco interesse o armonia religiosa, è meglio non permettere che tale amicizia aumenti fino al punto di fidanzarsi. Non sarebbe bene far continuare tale relazione nell’interesse di nessuno dei due. — Gen. 24:15-67, Na.
PROBLEMI DI FIDANZAMENTO
12. Quali problemi sorgono dal fidanzamento, e come si può essere ragionevolmente sicuri d’avere il compagno giusto?
12 Nei paesi nei quali si permette il fidanzamento è in genere considerato un modo d’aiutare i giovani a scegliere il tipo di persona da sposare. Di solito il fidanzamento conduce al matrimonio. Il fidanzamento presenta molti problemi e pericoli morali, che possono aumentare grandemente se i due sono sempre più avvicinati facendoli frequentemente stare insieme da soli. Per determinare la durevole compatibilità di entrambe le parti, i fidanzati dovrebbero provare stima l’uno per l’altro. Se pensano al matrimonio si dovrebbero vedere in ogni sorta di condizioni e situazioni. La fanciulla dovrebbe vedere il giovanotto nei suoi abiti da lavoro e nei suoi vari atteggiamenti e reazioni. Il giovanotto dovrebbe vedere la fanciulla in abiti comuni, nella casa, e conoscere i suoi desideri e il suo temperamento. Se col passar del tempo le coppie possono trovar piacere stando quietamente l’uno alla presenza dell’altro, se si dilettano a fare le cose insieme e l’uno per l’altro, se provano l’uno desiderio dell’altro, se si preoccupano l’uno della salute dell’altro, se pregano l’uno per il successo dell’altro e onde superino i reciproci problemi, se una parola del compagno reca intima gioia, se la sua voce lo rallegra, se ciò che dice edifica e promuove il rispetto, vi è buona probabilità che il proprio amore e quello di entrambi duri, dilettandosi l’uno dell’altro negli anni della vita matrimoniale. — 1 Cor. 13:4-8.
13, 14. (a) Perché il deliberato consenso a stimolare il sesso dovrebbe esser tenuto lontano nel fidanzamento? (b) Per quanto tempo dovrebbe durare il fidanzamento, e quali sono i pericoli dei lunghi fidanzamenti quando non vi è lo spirito di Dio?
13 Ove si permetta di fare all’amore senza un accompagnamento, entrambi i giovani dovrebbero sempre tener lontano il pericolo del deliberato consenso a stimolare il sesso, o almeno stare in guardia. Vi è una più sicura prospettiva di felicità se chi fa all’amore non cede all’immoralità. Chi amoreggia in modo sordido fa generalmente una sola fine, cioè litiga con la fidanzata e la disprezza. I fidanzati mantengano puri i loro rapporti dinanzi a Geova. — Lev. 19:2.
14 Dove vi è l’abitudine di corteggiare la fanciulla, quanto tempo dovrebbe durare? Se si fa sul serio e si agisce rettamente, dovrebbe durare finché non si dica solennemente dinanzi a testimoni: “Questa è la compagna della mia vita”. E anche dopo ciò, durante la vita matrimoniale, si dovrebbe continuare a corteggiare la propria moglie. In un’ampia inchiesta fatta fra molte donne, l’85 per cento ritenevano che la ragazza non si dovrebbe sposare “prima d’essere andata col futuro coniuge per un periodo da sei mesi a due anni”. Comunque, queste donne del mondo erano generalmente concordi che due giovani qualsiasi potevano forse conoscersi abbastanza in un anno. Esse osservarono che più durava il fidanzamento, maggiore era l’attrazione fisica dei sessi e più grande il pericolo d’immoralità, cioè per uomini e donne del mondo. In uno studio fra 576 coppie di fidanzati si notò che mentre non più del 40 per cento dei fidanzati da otto mesi o meno si erano abbandonati a intimità fisiche, quasi la metà (48,4 per cento) dei fidanzati da 28 o più mesi avevano avuto tale intimità. Infatti, lo stesso studio indicava la presenza di una forte attrazione fisica per quasi i due terzi dopo meno di sei mesi”. Questa informazione di fonti mondane non fa che provare come gli uomini e le donne che non sono dedicati a Dio e che non hanno lo spirito di Dio fanno all’amore per un periodo di tempo indebitamente lungo, senza alcuna ragione legittima, avendo rapporti non solo privi di significato ma pericolosi. Se nel periodo del corteggiamento la persona è infelice e scontenta, è meglio che non si fidanzi. Non si dovrebbe mai edificare il matrimonio sulle sabbie mobili dell’incertezza. Si dovrebbe notare che nei tempi biblici i genitori facevano di solito fidanzare i figli per un anno, per concedere un minimo di tempo nel quale i figli si sarebbero preparati alle loro responsabilità matrimoniali. In molti casi questo anno di fidanzamento era interamente trascorso senza alcuna intimità dei fidanzati. Se il matrimonio fosse desiderabile era determinato dai genitori o tutori della futura coppia di sposi.
FIDANZAMENTO E MATRIMONIO
15. Quali questioni si dovrebbero trattare durante il periodo di fidanzamento, e quale dovrebbe essere la durata del fidanzamento?
15 Nella cristianità il fidanzamento è una seria promessa di matrimonio. In questo periodo le coppie parlano delle importanti questioni che sorgono dopo il matrimonio, come figli, denaro, religione, parenti, ecc. Le coppie rivelano la condizione della loro salute, se uno ha una malattia che metterebbe in pericolo la salute dell’altro; e se uno ha debiti, si fa sapere anche questo. Per appurare queste cose ci vuol tempo. Quelli che sono stati fidanzati per un tempo abbastanza lungo sono stati più felici nel matrimonio. Ma quanto tempo dovrebbe durare il fidanzamento? Non vi sono facili e brevi regole. Molto dipende dalla coppia, da quanto tempo si conoscono e dal periodo del corteggiamento. Un giorno non è lungo abbastanza e dieci anni potrebbero esser troppo lunghi. Qualunque sia la durata del fidanzamento, non è ancora il matrimonio e perciò non hanno diritto d’avere rapporti sessuali. Quando i due decidono di sposarsi, è lodevole fare le nozze in presenza degli amici, mentre le fughe per sposarsi in segreto son risultate estremamente pericolose. La presenza di Gesù alle nozze di Cana mostra la sua approvazione per tale disposizione. — Giov. 2:1-11.
16. Come mostrano alcuni studi il bisogno che i giovani considerino la realtà del matrimonio; e quando cercano il coniuge del proprio matrimonio che cosa dovrebbero cercare i giovani?
16 Il matrimonio è per le persone mature e adulte. Non è per i fanciulli. Una recente inchiesta fra 15.000 adolescenti rivelò che il 96 per cento desideravano avere più di due stanze da bagno nelle loro future case. Un’altra inchiesta fatta fra ragazze ventenni da marito, in venti città, rivelò che i loro ideali prototipi di mariti erano attori cinematografici. Questo mostra l’atteggiamento fanciullesco e non realistico verso il matrimonio che spiega perché negli Stati Uniti vi è un alto numero di divorzi. Mostra il bisogno di considerare la realtà del matrimonio. Pensate al vostro futuro coniuge non con i superficiali e irrealistici occhi di Hollywood, ma con gli occhi dell’infallibile Parola di Dio. La donna dovrebbe pensare al suo coniuge in base a ciò che ella desidera, un marito, provveditore e padre; l’uomo desidera giustamente una moglie, cuoca, donna di casa e madre dei suoi figli. Prima di sposarvi dovreste avere sufficiente buon senso da capire che il matrimonio è un contratto per tutta la vita. “La moglie è legata durante tutto il tempo che il marito vive”. — 1 Cor. 7:39.
CHI NON SI DOVREBBE SPOSARE?
17. Perché il celibato è specialmente appropriato in questo tempo, e quale ragione esprime Paolo per scegliere il celibato?
17 Essendo ora sulla soglia del nuovo mondo di Geova, molti giovani potrebbero rimandare il matrimonio a dopo Armaghedon, quando la scelta della moglie sarà fatta in condizioni giuste e quando le responsabilità matrimoniali saranno adempiute senza le distrazioni che ora affliggono il genere umano. Il saggio re Salomone consigliò ai giovani: “Ricorda, ora, il tuo grande Creatore nei giorni della tua giovinezza, prima che vengano i giorni calamitosi”. (Eccl. 12:1) Poiché Armaghedon si appressa rapidamente, i giovani della società del Nuovo Mondo dovrebbero desiderar di afferrare il grande privilegio che viene loro offerto, cioè di dedicare tutto al Regno, salvaguardando così la loro posizione in questo tempo della fine. Chi non si sposa è più libero e ha minori distrazioni, come disse l’apostolo: “L’uomo celibe si occupa delle cose del Signore, di come può ottenere l’approvazione del Signore. Ma l’uomo ammogliato si occupa delle cose del mondo, di come può ottenere l’approvazione della moglie, ed egli è diviso. Inoltre, la donna non maritata, e la vergine, si occupa delle cose del Signore, per essere santa di corpo e di spirito. Comunque, la donna maritata si occupa delle cose del mondo, di come possa ottenere l’approvazione del marito. Questo vi dico per il vostro vantaggio personale, non per gettarvi un laccio, ma per indurvi a ciò che è appropriato e che significa continua fiducia nel Signore senza distrazione”. (1 Cor. 7:32-35) Quindi, per condurre una vita con minori distrazioni, siamo incoraggiati da Paolo a rimanere senza sposarci.
18. Quando dovrebbe il celibe considerare seriamente il matrimonio?
18 Il celibato è un dono concesso ad alcuni quale ricompensa della vittoria dello spirito sulla carne. Spesso è una vita solitaria, ma gioiosa. Il celibe può sentirsi solo ma libero. La sua vita, che non è aggravata dalle comuni considerazioni materiali, può essere più elevata. Comunque, sia se siete sposati che se non lo siete, dovete condurre una vita pura. Se il celibe riscontra di distrarsi, cioè, d’esser soggetto alla pressione della passione, invece d’essere continuamente tentato dalla fornicazione o altri abusi, è più saggio che si cerchi una compagna e la sposi. Il matrimonio è onorevole agli occhi di Dio; la fornicazione non lo è. In ogni modo, quelli che possono far posto al celibato dovrebbero fargli posto. Paolo dice a queste persone che ‘fanno meglio’ di quelli che si sposano. — 1 Cor. 7:38; Matt. 19:12.
19, 20. (a) Quale problema hanno oggi molte cristiane nubili, e come dovrebbero considerare questa situazione? (b) Poiché Armaghedon è così vicino, che cosa dovrebbero desiderar d’essere tutti i cristiani, e perché?
19 Molte dedicate fanciulle cristiane vorrebbero sposarsi prima di Armaghedon, ma pare che vi sia una scarsità di giovani buoni e puri. Che cosa dovrebbero fare queste ragazze? Dovrebbero andare fuori della congregazione di Dio per trovarsi un compagno non dedicato a fare la volontà di Geova? Alcune han fatto questo con loro afflizione. Il comando scritturale dice: Sposate “solo nel Signore”. (1 Cor. 7:39) È vero che vivendo da sole molte ragazze subiscono una grande prova di fede, ma chi sopporta le prove per amor di giustizia ottiene le benedizioni di Dio. Chi cerca la compagnia di estranei può finire con lo sposarsi fuori della verità. Le prove che sorgono da tali matrimoni promiscui derivano dall’aver ignorato il consiglio di Dio. Tali prove fanno spesso ammalare spiritualmente alcuni che lasciano la verità; in tal modo perdono la vita. Pietro dichiarò: “È meglio soffrire, se la volontà di Dio lo desidera, facendo il bene, che facendo il male”. (1 Piet. 3:17) Sopportate le prove; v’attende una benedizione di Geova.
20 Poiché Armaghedon è così vicino e poiché il promesso nuovo mondo è imminente, “mantenetevi puri, voi che portate gli utensili di Geova”, onde vi conduca nel suo promesso nuovo mondo, dove potrete servirlo nella giustizia per sempre. Sia questa la vostra felice sorte. — Isa. 52:11.
Le donne si adornino di abito decoroso, con modestia e sanità di mente, non con l’arte dell’acconciatura dei capelli e oro o perle o costosissimo abbigliamento, ma come si addice alle donne che professano di riverire Dio, cioè, mediante opere buone. — 1 Tim. 2:9, 10.
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