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  • Vi addestrate ora per le prove avvenire?
    La Torre di Guardia 1971 | 1° luglio
    • Vi addestrate ora per le prove avvenire?

      “GEOVA SA LIBERARE LE PERSONE DI SANTA DEVOZIONE DALLA PROVA”. — 2 PIET. 2:9.

      1, 2. (a) Quanto è grave la situazione mondiale? (b) Qual è il significato degli attuali avvenimenti mondiali?

      IL GENERE umano va incontro a prove avvenire assai gravi. Ogni evidenza addita questa conclusione. La famiglia umana è giunta al tempo più critico della sua storia. Infatti, la situazione mondiale peggiora così rapidamente che i capi del mondo credono che la medesima sopravvivenza del genere umano sia in pericolo. Il Times di New York del 6 gennaio 1969 riferì: “Gli uomini politici e gli esperti di scienze sociali di Russia, Cina e America sarebbero probabilmente d’accordo su una cosa: Se nei prossimi cinque anni non si faranno rimarchevoli passi positivi, le probabilità che il mondo celebri l’inizio dell’anno nuovo nell’anno 2.000 sono molto più remote che in qualsiasi momento della storia scritta”.

      2 Esaminando gli avvenimenti del giorno attuale alla luce delle profezie della Parola di Dio la Bibbia, siamo costretti a concludere che questi sono i predetti “ultimi giorni” di questo sistema. (2 Tim. 3:1; Matt. 24:3-14) Questo significa che siamo arrivati ai giorni di cui parla la profezia biblica: “Ai giorni di quei re l’Iddio del cielo stabilirà un regno che non sarà mai ridotto in rovina. . . . Esso stritolerà tutti questi regni e porrà loro fine, ed esso stesso starà a tempi indefiniti”. (Dan. 2:44) L’evidenza contenuta nella Parola di Dio indica che questo regno di Dio, proprio quello per cui hanno a lungo pregato i cristiani, fu stabilito in cielo in questa medesima generazione, nell’anno 1914. (Matt. 6:9, 10) A quel tempo l’intronizzato re Gesù Cristo agì per purificare i cieli dagli angelici oppositori del Regno.

      3, 4. (a) Quale guerra celeste fu combattuta al tempo dell’istituzione del regno di Dio, e quale ne fu l’esito? (b) Che cosa ci attende dunque immediatamente?

      3 La Bibbia descrive i risultati di questa guerra celeste in questo modo: “E il gran dragone fu scagliato, l’originale Serpente, colui che è chiamato Diavolo e Satana, che svia l’intera terra abitata; fu scagliato sulla terra, e i suoi angeli furono scagliati con lui. E udii nel cielo un’alta voce dire: ‘Ora son venuti . . . il regno del nostro Dio e l’autorità del suo Cristo . . . Per questo motivo, rallegratevi, o cieli e voi che risiedete in essi! Guai alla terra e al mare, poiché il Diavolo è sceso a voi, avendo grande ira, sapendo che ha un breve periodo di tempo”’. — Riv. 12:7-12.

      4 Pensate! La Bibbia dice che alla venuta del regno di Dio in cielo Satana e le sue forze angeliche furono gettati sulla terra. Qui sulla terra hanno fomentato grande agitazione perché sanno che la loro distruzione è vicina. Non è forse stato evidente che dal 1914 le nazioni sono state pazzamente istigate da forze demoniche? Che cosa ci attende dunque immediatamente? Non ce ne può essere dubbio. I guai causati dai demoni aumenteranno certamente, e la Bibbia dice che l’accresciuta ira dello spodestato Diavolo sarà particolarmente rivolta contro quelli “che osservano i comandamenti di Dio e hanno l’opera di rendere testimonianza a Gesù”. (Riv. 12:17) Questo significa che la fede e la lealtà di tutti i cristiani saranno per certo messe alla prova. Sono in serbo gravi prove della loro fede. Vi addestrate ora per superare con successo queste prove? In tal caso, potete trarre conforto dall’assicurazione: “Geova sa liberare le persone di santa devozione dalla prova”. — 2 Piet. 2:9.

      APPREZZIAMO L’IMPORTANZA DELL’ADDESTRAMENTO

      5. (a) Quale disposizione mentale dovremmo evitare? (b) Quale dovrebbe essere la nostra attitudine mentale, e perché?

      5 Sarebbe stolto pensare che siate in qualche modo un’eccezione, e che la vostra fede non sarà messa alla prova. Il Diavolo vorrebbe che vi cullaste in tale disposizione mentale. Non vuole che vi addestriate. Sarebbe molto contento se dimenticaste del tutto l’avvertimento divino: “Mantenetevi assennati, siate vigilanti. Il vostro avversario, il Diavolo, va in giro come un leone ruggente, cercando di divorare qualcuno. Ma prendete la vostra determinazione contro di lui”. (1 Piet. 5:8, 9) Sì, siate saggio dando ascolto a questo divino avvertimento. Guardatevi da qualsiasi pensiero, indipendentemente dalla sua fonte, che vi dissuaderebbe dal prepararvi per le difficili prove avvenire della fede.

      6, 7. (a) Quali favorevoli circostanze esistettero nell’ultimo anno del ministero terreno di Gesù? (b) Che cosa mostra che Gesù non permise che queste circostanze gli impedissero di addestrarsi per le prove avvenire?

      6 Gesù Cristo diede un eccellente esempio a questo proposito. Non permise che le circostanze favorevoli lo inducessero a cullarsi nel pensiero che non avrebbe dovuto subire gravi prove della sua fede. Per esempio, considerate le circostanze durante l’ultimo anno del suo ministero terreno. Grandi moltitudini di persone erano andate da lui nella regione montuosa vicino al mar di Galilea. Lì Gesù sanò zoppi, storpi, ciechi e muti. Inoltre, poiché erano stati con lui per tre giorni e avevano fame ed erano stanchi, Gesù diede miracolosamente da mangiare a “quattromila uomini, oltre alle donne e a fanciullini” con soli ‘sette pani e alcuni pesci’. (Matt. 15:29-39) Di conseguenza Gesù era ben ricevuto dal popolo. Infatti, non molto tempo prima, dopo aver compiuto un simile miracolo, le moltitudini avevano cercato di afferrarlo e farlo re. (Giov. 6:10-15) Tuttavia, Gesù non lasciò che il favore che godeva presso il popolo lo inducesse a cullarsi nel pensiero che le difficili prove predette nella Bibbia non venissero presto per lui. — Isa. 50:6; 53:5-12.

      7 Quando Gesù e i suoi discepoli erano andati più a nord ed erano vicino al monte Hermon, il racconto biblico dice: “Gesù cominciò a mostrare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molte cose dagli anziani e dai capi sacerdoti e dagli scribi, ed essere ucciso”. Come dovettero sembrare loro remote tali sofferenze! L’apostolo Pietro, perciò, “lo prese in disparte, e cominciò a rimproverarlo dicendo: ‘Sii benigno con te stesso, Signore; tu non avrai affatto questo destino”’. (Matt. 16:21, 22) Come avrebbe risposto Gesù? Dopo tutto, Pietro non voleva far del male contraddicendo il suo Maestro. Amava veramente Gesù, e non voleva fosse turbato da quelle che allora sembravano possibilità così remote.

      8. (a) Quale fu la risposta di Gesù agli sforzi ben intenzionati di Pietro di confortarlo, e perché? (b) Quale lezione possiamo imparare da ciò?

      8 Gesù, comunque, non trasse nessun conforto dalle parole di Pietro. Anzi, non le apprezzò affatto. Egli sapeva che, se lo ascoltava, questo genere di discorso lo avrebbe dissuaso dall’addestrare e rafforzare la sua mente e il suo cuore per le gravi prove che come predicevano le Scritture avrebbe presto affrontate. Gesù, dunque, rimproverò Pietro con veemenza, dicendo: “Va dietro a me, Satana! Tu mi sei una pietra d’inciampo, perché pensi non i pensieri di Dio, ma quelli degli uomini”. (Matt. 16:23) Pietro non comprendeva quanto era essenziale che Gesù si cingesse per le prove avvenire. Comprendete oggi l’importanza di addestrarvi per le future prove della vostra fede? Non permettete che quelle che ora sembrano circostanze calme e favorevoli vi inducano a cullarvi nel pensiero che dure prove non possano all’improvviso venire su di voi. Non ascoltate alcun discorso che vi dissuaderebbe dal prepararvi per un assalto a oltranza istigato dai demoni. Solo con tale preparazione potete avere la sicurezza d’essere da Geova liberato dalla prova. — 2 Piet. 2:9.

      LE PROVE POSSONO VENIRE ALL’IMPROVVISO

      9. Quali dolorose esperienze subì infine Gesù, e le sopportò egli fedelmente?

      9 Meno di un anno dopo che aveva detto ai suoi discepoli quello che gli sarebbe accaduto, Gesù subì all’improvviso le medesime sofferenze di cui aveva parlato. Era a Gerusalemme, nel giardino di Getsemani, quando una turba armata di bastoni e spade venne di notte e lo mise sotto custodia. Quella notte, mentre veniva processato, “alcuni cominciarono a sputargli addosso e alcuni a coprirgli tutta la faccia e a colpirlo coi pugni”. (Mar. 14:65) Ma questo fu solo il principio della sua prova. Il giorno dopo Ponzio Pilato fece “sferzare” o ‘flagellare’ Gesù. (Matt. 27:26-30; Giov. 19:1-3) Commentando ciò che questo poté comportare, Medical World News del 21 ottobre 1966 osservò: “La tragica pantomima in cui Cristo fu coronato di spine e le tormentose domande della folla poterono essere accompagnate dalla flagellazione. La sferza (flagrum) aveva parecchie cinghie che terminavano con palline di piombo o ossa di astragali di pecora”. Infine, indebolito da tali brutali percosse, Gesù fu inchiodato a un palo di tortura e appeso a morire di una morte atroce. Ma Gesù perseverò fedelmente. Si era addestrato per queste gravi prove.

      10. Che cosa disse Gesù per preparare i suoi discepoli alle prove che avrebbero affrontato?

      10 Gesù voleva che anche i suoi discepoli fossero preparati per le prove che dovevano affrontare. Quindi la notte prima della sua propria morte disse loro: “Tenete presente la parola che vi ho detta: Lo schiavo non è maggiore del suo signore. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi . . . Nel mondo avrete tribolazione, ma fatevi coraggio! Io ho vinto il mondo”. (Giov. 15:20; 16:33) A volte queste tribolazioni sopraggiunsero inaspettatamente e all’improvviso sui seguaci di Gesù.

      11, 12. (a) Quale improvvisa opposizione incontrarono Paolo e Barnaba a Listra, e perché fu inaspettata? (b) Che cosa dovremmo imparare da ciò, e come cercò Paolo di preparare i suoi discepoli per quello che li attendeva?

      11 Per esempio, ci fu la volta che l’apostolo Paolo e il suo compagno missionario Barnaba facevano servizio nella città di Listra in Asia Minore. Vi furono ben ricevuti. Infatti, dopo che essi avevano sanato uno zoppo, il popolo fu così meravigliato che voleva offrir loro sacrifici. Comunque, poco dopo, il racconto biblico dice: “Dei Giudei arrivarono da Antiochia e da Iconio e avendo persuaso le folle, lapidarono Paolo e lo trascinarono fuori della città, immaginando che fosse morto”. Come furono improvvisi il cambiamento di situazione e la persecuzione! — Atti 14:8-19.

      12 Questa dovrebbe essere una lezione per noi che viviamo oggi. La nostra vita cristiana può procedere del tutto pacificamente. Può darsi che l’opera di predicazione sia accolta in modo insolitamente favorevole fra il popolo. Ma poi all’improvviso può accadere qualche cosa e sopraggiungono su di noi difficili prove. Dobbiamo prevedere tali prove della nostra fede e addestrarci a superarle. L’apostolo Paolo si rese conto di ciò, ed esortò i suoi conservi cristiani a fare questa medesima cosa. La Bibbia dice che dopo che Paolo era stato lapidato, egli e Barnaba “tornarono a Listra e a Iconio e ad Antiochia, rafforzando l’animo dei discepoli, incoraggiandoli a rimanere nella fede e dicendo: ‘Dobbiamo entrare nel regno di Dio attraverso molte tribolazioni”’. — Atti 14:21, 22.

      13. Quale evidenza c’è che oggi le prove possono sopraggiungere all’improvviso sui cristiani?

      13 Non pensate che sfuggirete alle prove della vostra fede. La Parola di Dio lo indica con certezza: tutti i veri cristiani subiranno prove. (2 Tim. 3:12) Come o in che forma verranno, non sempre lo sappiamo. Ma anche oggi possono venire all’improvviso. Per esempio, nel 1965 e nel 1966 nel paese africano del Malawi i cristiani testimoni di Geova svolgevano la loro opera di ministero in condizioni abbastanza favorevoli. Ma quindi nel 1967 furono proscritti e vilipesi dal governo, ciò che diede inizio a un’improvvisa ondata di malvagia persecuzione. Case e luoghi di raduno furono bruciati. Donne furono violentate e uomini furono torturati e uccisi. In anni recenti la persecuzione è sorta all’improvviso anche fra i cristiani del Camerun, della Repubblica Araba Unita, della Repubblica Malgascia, della Guinea Equatoriale e di altri luoghi.

      PERCHÉ DIO PERMETTE LE PROVE

      14. Quale fatto mostra che Dio ha una buona ragione per permettere che il suo popolo subisca prove, per cui che cosa siamo saggi ad acquistare?

      14 Ma perché, domanderà qualcuno, Geova Dio permette che i suoi servitori subiscano prove? Perché è permesso a Satana il Diavolo di andare in giro come un leone ruggente e causare tanta sofferenza e afflizione? Ce n’è buona ragione. Ciò è indicato dal fatto che Dio dice: “Chi tocca voi [mio popolo] tocca la pupilla del mio occhio”. (Zacc. 2:8) Ora pensate: Permetterebbe Dio che il suo diletto popolo soffrisse, ciò che ha su di lui lo stesso penoso effetto che avrebbe un colpo nella pupilla dell’occhio, se non avesse una buona ragione per permetterlo? No di certo! Siamo dunque saggi se acquistiamo il debito intendimento del perché Dio permette a Satana di recare terribile sofferenza sui Suoi servitori.

      15. Chi adescò la prima coppia umana perché si allontanasse da Dio, e di quale sfida che egli fece a Dio c’è inequivocabile evidenza?

      15 La Bibbia mostra che si tratta di una contesa di importanza universale fra Geova Dio e Satana il Diavolo. Essa rivela che, quando Dio ebbe creato la prima coppia umana e l’ebbe posta in una dimora paradisiaca sulla terra, intervenne una potente creatura angelica che per mezzo di una calunniosa menzogna riuscì ad adescarli perché disubbidissero al loro Creatore. (Gen. 3:1-6) Questo disturbatore divenne così il Diavolo, o Calunniatore. Le Scritture indicano che in seguito il Diavolo sfidò Dio asserendo di potere allontanare da Dio tutti i discendenti non ancora nati di quella prima coppia umana. L’inequivocabile evidenza di ciò si trova in relazione al fedele servitore di Dio chiamato Giobbe.

      16. (a) Secondo ciò che indica la conversazione scritta nel libro di Giobbe, che cos’è implicato nella contesa fra Geova e Satana? (b) Questa contesa era forse nuova al giorno di Giobbe?

      16 L’ispirato racconto biblico ci porta nel cielo stesso, rivelando un’importante conversazione avvenuta lì. Esso dice: “Or venne il giorno in cui i figli del vero Dio entrarono per porsi dinanzi a Geova, e perfino Satana entrava proprio in mezzo a loro. . . . E Geova continuò a dire a Satana: ‘Hai rivolto il cuore al mio servitore Giobbe, che non c’è nessuno come lui sulla terra, uomo irriprovevole e retto, che teme Dio e si ritrae dal male?’ Allora Satana rispose a Geova e disse: ‘È per nulla che Giobbe ha temuto Dio? Non hai tu stesso posto una siepe attorno a lui e attorno alla sua casa e attorno a ogni cosa che ha tutto intorno? . . . Ma, per cambiare, stendi la tua mano, ti prego, e tocca tutto ciò che ha e vedi se non ti maledirà nella tua medesima faccia’”. Ciò mostra che nella contesa fra Dio e Satana è implicata la domanda: Rimarranno le creature umane fedeli a Dio nella prova? Ovviamente Satana sosteneva di no. Per definire dunque la cosa, almeno in relazione all’uomo Giobbe, Geova disse a Satana: “Ecco, ogni cosa che egli ha è nella tua mano”. Ma, indipendentemente dalle prove che Satana recò su di lui, Giobbe mantenne la sua fede in Dio. Diede prova che il Diavolo è bugiardo, come avevano fatto fedeli uomini prima di lui, quali Abele, Noè, Abraamo e altri. — Giobbe capitoli 1 e 2; Ebr. 11:4-38.

      17. Quali tentativi ha continuato a fare il Diavolo, per cui quali domande sono poste a ciascuno di noi?

      17 Benché nel corso dei secoli la fede e la perseveranza dei servitori di Dio abbiano ripetutamente dato prova che Satana è bugiardo, Satana si è rifiutato di rallentare la sua pazza corsa. Egli continua i suoi tentativi di allontanare gli uomini dalla vera adorazione. Tuttavia quelli che amano Geova sono rimasti fedeli a Dio nonostante qualsiasi prova il Diavolo recasse su di loro. Sarete in grado di resistere ai finali assalti di Satana immediatamente prima che sia distrutto da Dio? Accrescerete l’evidenza che le creature umane serviranno Geova Dio perché lo amano veramente? Che siate in grado di far questo dipende dal valervi di importanti aiuti.

      AIUTI PER SOPPORTARE LA PROVA

      18. (a) Perché la fedeltà di Giobbe rallegrò il cuore di Geova? (b) Che cosa ci aiuterà perciò a rimanere fedeli a Dio nella prova?

      18 Considerate, per esempio, come Geova Dio dovette essere felice della condotta seguìta dal fedele Giobbe. Satana, in effetti, aveva detto che nessuno avrebbe mantenuto l’integrità a Dio nella prova. Tuttavia, la condotta di Giobbe attestava dinanzi all’intero universo: ‘Sei un ignobile bugiardo, Satana, poiché rimarrò fedele a Dio fino alla morte!’ (Giac. 5:11) Com’è felice Geova quando persone come Giobbe Lo servono fedelmente e così mostrano che il suo Avversario è un bugiardo! Questo è indicato dall’amorevole invito di Dio: “Sii saggio, figlio mio, e rallegra il mio cuore, affinché io possa rispondere a chi mi biasima”. (Prov. 27:11) Considerate dunque il privilegio che avete di rallegrare il cuore di Geova! La vostra fedeltà a Lui nella prova accrescerà la ‘risposta’ che egli può dare a colui che lo biasima, Satana il Diavolo. Ricordando ciò avrete un inestimabile aiuto per sopportare la prova.

      19. Tenendo presente che cos’altro saremo aiutati a sopportare le prove?

      19 Un altro importante aiuto per sopportare la prova è di considerarne la temporanea natura. In realtà, la prova non è nulla in paragone con le benedizioni con le quali Dio ricompenserà i suoi fedeli servitori. (Rom. 8:18) Benché Giobbe soffrisse terribilmente per mano di Satana, il racconto biblico dice: “In quanto a Geova, benedisse poi la fine di Giobbe più del suo principio”. (Giob. 42:12) E ancora più importante è il fatto che la fedeltà di Giobbe gli assicurò la benedizione della risurrezione dai morti per ricevere la vita eterna. Com’è dunque saggio servire Dio fedelmente! La Bibbia spiega: “Felice l’uomo che continua a sopportare la prova; perché, essendo approvato, riceverà la corona della vita, che Geova ha promessa a quelli che continuano ad amarlo”. — Giac. 1:12; Matt. 5:10-12.

      20. (a) Le prove che possiamo avere sono forse diverse da quelle subìte da altri cristiani? (b) In che modo la considerazione delle esperienze di altri può aiutarci a sopportare la prova?

      20 E un altro importante aiuto per sopportare la prova è quello di considerare la fedele perseveranza dei vostri fratelli cristiani in ogni parte del mondo. Talvolta qualcuno può pensare che le sue prove siano senza uguale, che nessuno abbia avuto esattamente le stesse difficoltà in cui egli si trova. Ma la Bibbia dice: “Prendete la vostra determinazione contro di lui [Satana il Diavolo], solidi nella fede, sapendo che le stesse cose in quanto alle sofferenze si compiono nell’intera associazione dei vostri fratelli che sono nel mondo”. (1 Piet. 5:9) Sì, “le stesse cose in quanto alle sofferenze” accadono altrove ai vostri conservi cristiani. Potete leggerlo nell’Annuario dei Testimoni di Geova (inglese) che esce ogni anno. Ma giacché altri prendono fedelmente la loro determinazione contro Satana mentre subiscono tale sofferenza, potete farlo anche voi. Ricordando ciò sarete aiutato a sopportare la prova.

      L’ADDESTRAMENTO È NECESSARIO PER SOPPORTARE LA PROVA

      21. Quale parte ha la preghiera nell’addestrarci per le prove avvenire?

      21 Oltre a valervi di questi aiuti, è assolutamente necessario che vi addestriate per le prove avvenire tenendovi in stretta comunicazione con Geova Dio per mezzo della preghiera. La Bibbia esorta: “Siate costanti nella preghiera”. “Pregate incessantemente”. (Rom. 12:12; 1 Tess. 5:17) Come un soldato in battaglia deve tenersi in comunicazione col suo ufficiale superiore, così anche i cristiani devono sempre rivolgersi a Dio per ricevere guida e forza. Gesù incoraggiò i suoi seguaci a pregare Dio: “Non ci condurre in tentazione, ma liberaci dal malvagio”. — Matt. 6:13.

      22. Come Dio esaudisce la preghiera di ‘non essere condotti in tentazione ma di liberarci dal malvagio’?

      22 Comunque, questo non significa che dopo aver pregato possiate semplicemente mettervi a riposo e aspettare la liberazione. Dovete fare qualche altra cosa se volete sopportare con successo la prova. Questo è indicato dal modo in cui Dio esaudisce tale preghiera: “Non ci condurre in tentazione, ma liberaci dal malvagio”. Dio fa questo principalmente in due modi. Primo, preavvertendo mediante la sua Parola circa il modo in cui Satana opera. Pertanto, potete sapere che cosa aspettarvi da Satana sotto forma di prove. Essendo preavvertiti, siete premuniti. (2 Cor. 2:11) E in secondo luogo, Geova esaudisce tale preghiera rafforzando i suoi servitori per mezzo della sua Parola. Questo li mette in grado di sopportare le prove che Dio permette a Satana di recare.

      23. Che cosa si deve includere nel nostro addestramento per le prove avvenire?

      23 Com’è dunque chiaro che il vostro addestramento per le prove avvenire deve includere lo studio della Parola di Dio, la Bibbia! Questo studio è necessario per essere debitamente preavvertiti e rafforzati. Ma oltre a ciò il vostro addestramento deve pure includere la regolare associazione con il popolo di Dio alle adunanze di congregazione. Lì a queste adunanze ricevete lo spirito di Dio, e potete ricevere amorevole aiuto ed essere rafforzato dalla visibile organizzazione di Dio. (Matt. 18:20) Non vi potete isolare, poiché come dice la Bibbia: “Chi si isola cercherà la sua propria brama egoistica; irromperà contro ogni saggezza”. — Prov. 18:1.

      24. Quale meravigliosa promessa di Geova abbiamo, ma vale questa promessa per tutti?

      24 Se vi valete di questi provvedimenti di Geova Dio per rafforzarvi — la Sua Parola, il Suo Spirito e la Sua Organizzazione — che grande assicurazione avete! Notate la promessa fatta nella Bibbia: “Dio è fedele, ed egli non lascerà che siate tentati oltre ciò che potete sopportare, e con la tentazione farà anche la via d’uscita onde la possiate sopportare”. (1 Cor. 10:13) Sì, per quanto la tentazione o la prova sia grande, Geova permetterà ai suoi servitori di sopportarla fedelmente. Che meravigliosa assicurazione! Ma ricordate che questa promessa non vale per tutti. Vale solo per quelli che si valgono dei provvedimenti di Dio per rafforzarsi. Se non vi tenete in regolare comunicazione con Geova Dio per mezzo della preghiera, e se non studiate regolarmente la Parola di Dio e non frequentate le adunanze di congregazione con il suo popolo, semplicemente non vi potete aspettare che Geova vi faccia la via d’uscita quando siete tentato. Certo questo dovrebbe far capire che è di capitale importanza addestrarsi ora debitamente per le prove avvenire!

      25. Quali moderni esempi abbiamo per indicare come Geova può aiutare i suoi servitori a sopportare la prova?

      25 Per illustrare come Geova può fare la via d’uscita per quelli che si sono valsi dei suoi provvedimenti, considerate l’esempio dei servitori di Dio nella Repubblica Araba Unita. Furono percossi sotto i piedi e sulla schiena perché avevano rifiutato di partecipare ad attività con le quali avrebbero violato la loro neutralità cristiana. Ma uno scrisse: “Mentre ero steso per terra e venivo percosso pregavo Geova di aiutarmi a sopportare questa tortura. Fui molto felice perché Geova, l’Onnipotente Dio, mi aiutò”. Un altro Testimone scrisse: “Indipendentemente da quanti insulti e percosse ricevessimo, passavano alcuni secondi e non sentivamo più nulla neanche se le percosse continuavano. Sentivamo che Geova Dio era sempre con noi”. In quale modo meraviglioso Geova può fare la via d’uscita! Come molto tempo fa liberò il tormentato Lot, così oggi Geova ha ripetutamente dato prova di sapere “liberare le persone di santa devozione dalla prova”. — 2 Piet. 2:6-9.

      26. Che cos’è assolutamente necessario che ora facciamo?

      26 Anche la vostra fede sarà certamente messa alla prova. Questo perché Satana il Diavolo sa che la sua fine è vicina e recherà prove su di voi nel tentativo di allontanarvi dal servizio di Dio. Perciò, è assolutamente necessario che vi valiate dei provvedimenti di Dio per rafforzarvi pregando Dio regolarmente, studiando la sua Parola e radunandovi regolarmente con l’organizzazione del suo popolo. In tal modo otterrete l’approvazione di Geova e avrete successo nel sopportare qualsiasi prova venga su di voi.

  • Sopportiamo le prove della nostra fede
    La Torre di Guardia 1971 | 1° luglio
    • Sopportiamo le prove della nostra fede

      “[Siete stati] addolorati da varie prove, onde la provata qualità della vostra fede . . . sia trovata causa di lode”. — 1 Piet. 1:6, 7.

      1. Sono piacevoli le prove? In che modo la fedeltà nella prova può essere causa di lode?

      LE PROVE non sono piacevoli. Possono essere molto dolorose. Non fu certo piacevole, ad esempio, quando sputarono addosso a Gesù e lo schernirono, e quando infine lo percossero malvagiamente e lo inchiodarono a un palo di tortura per morire di una morte atroce. (Matt. 26:66-68; 27:26-30) Quelle esperienze che misero alla più estrema prova la sua fede furono davvero dolorose. Tuttavia la fedele condotta di Gesù nella prova fu causa di lode. Prima, recò lode al nome di Dio, poiché la fedeltà di Gesù dimostrò che Satana il Diavolo non era stato capace di allontanarlo dall’adorazione di Dio. E poi Gesù fu ricompensato per la sua fedeltà con lode e onore quando Dio lo risuscitò dai morti alla vita celeste. — Filip. 2:9-11.

      2, 3. (a) Com’è possibile essere felici anche quando subiamo prove? (b) A quale utile scopo servono le prove?

      2 Quando teniamo sempre presente la lode recata al nome di Dio e la grande ricompensa che egli dà per la fedeltà, possiamo mantenere vera felicità anche quando subiamo prove. Infatti, nel suo Sermone del Monte Gesù disse: “Felici voi, quando vi biasimeranno e vi perseguiteranno per amor mio e mentendo diranno contro di voi ogni sorta di malvagità. Rallegratevi e saltate per la gioia, poiché la vostra ricompensa è grande nei cieli”. (Matt. 5:11, 12) Il discepolo Giacomo scrisse similmente: “Felice l’uomo che continua a sopportare la prova; perché, essendo approvato, riceverà la corona della vita, che Geova ha promessa a quelli che continuano ad amarlo”. (Giac. 1:12) Sì, è fonte di gioia sapere che la nostra fedeltà nella prova reca piacere a Dio e farà meritare la sua ricompensa della vita eterna. Possiamo anche essere felici dell’opportunità che ci danno le prove di dimostrare il nostro amore verso il nostro celeste Padre.

      3 Quando le consideriamo debitamente, perciò, possiamo in effetti gradire le prove, poiché producono utili risultati. Questo avviene senz’altro in relazione all’addestramento necessario a un corridore o a un nuotatore. Tali persone devono sopportare molte dure prove per acquistare la necessaria qualità della resistenza. Solo dopo avere superato tali prove possono sperare di vincere nell’aspra competizione delle corse e delle gare di nuoto. Al cristiano accade la stessa cosa; le prove servono a renderlo più forte nella fede. Per questa ragione il discepolo Giacomo scrisse: “Consideratela tutta gioia, fratelli miei, quando incontrate varie prove, sapendo che questa provata qualità della vostra fede produce perseveranza”. — Giac. 1:2, 3.

      4, 5. (a) Perché gli apostoli poterono rallegrarsi dopo essere stati fustigati? (b) In che modo siamo rafforzati dalle prove?

      4 Un’esperienza degli apostoli illustra come le prove della fede possono produrre perseveranza e recare effettivamente gioia. In un’occasione furono convocati dai capi del Sinedrio, che “li fustigarono e ordinarono loro di smetter di parlare basandosi sul nome di Gesù”. Come reagirono essi? La Bibbia dice: “Questi se ne andarono perciò dalla presenza del Sinedrio, rallegrandosi perché erano stati ritenuti degni d’esser disonorati a favore del suo nome”. (Atti 5:40-42) Gli apostoli furono felici dell’opportunità di dar prova della loro lealtà a Cristo e al suo celeste Padre. Inoltre, il fatto che la loro fede era stata messa alla prova da una difficile esperienza e aveva mostrato d’essere di qualità genuina fu motivo di gioia per gli apostoli. Potevano rallegrarsi che la dolorosa esperienza avesse prodotto in loro perseveranza.

      5 Solo pensate! Quelle esperienze mediante cui Satana cerca di indebolire la nostra fede possono in effetti edificarci. Poiché quando sopportiamo fedelmente la prova, la nostra mente è piena della consapevole percezione che rechiamo piacere a Dio. Questa consapevolezza d’avere l’approvazione di Dio rafforza e rende più sicura la nostra speranza. Prove e tribolazione danno così inizio a una sorta di “reazione a catena” per mezzo di cui i tentativi del Diavolo contro di noi sono completamente sventati. L’apostolo Paolo spiegò appropriatamente la cosa, esortando: “Esultiamo mentre siamo nelle tribolazioni, giacché sappiamo che la tribolazione produce perseveranza; la perseveranza, a sua volta, una condizione approvata; la condizione approvata, a sua volta, speranza, e la speranza non conduce alla delusione”. (Rom. 5:3-5) Che vittoriosa combinazione ci ha dato Geova Dio! Sì, sofferenze e prove possono solo servire a edificarci e rafforzarci quando siamo fedeli.

      6. (a) Come sappiamo che il Diavolo non ha nuovi metodi per tentar di allontanarci dal servizio di Dio? (b) Perché il Diavolo cercherà di recare diverse prove su diverse persone?

      6 È significativo che Satana il Diavolo non ha nuovi metodi, né nuovi modi per cercar di allontanarci dal servizio di Dio. Per questo motivo l’apostolo Paolo disse una volta riguardo a Satana: “Non ignoriamo i suoi disegni”. (2 Cor. 2:11) In I Corinti 10:13 ci è pure detto: “Nessuna tentazione [o prova] vi ha colti eccetto ciò che è comune agli uomini”. Nella Bibbia sono narrate per noi molte diverse prove mediante cui possiamo essere tentati di respingere Geova. Esaminando questi esempi biblici possiamo essere avvertiti di che cosa aspettarci, e uomo avvisato, mezzo salvato. Vogliamo pure ricordare che Satana è molto astuto. Non recherà necessariamente le medesime prove su tutti. Poiché quella che è una difficile prova per uno può essere una cosa relativamente facile da sopportare per un altro. Possiamo dunque esser sicuri che il Diavolo cercherà di colpirci nel nostro punto più vulnerabile. Ricordando ciò, consideriamo in breve alcune prove a cui può essere messa la nostra fede.

      PROVA DELLA LEALTÀ A DIO

      7. (a) Come il Diavolo cerca di far infrangere le leggi di Dio? (b) Qual è una legge di Dio che Satana ha spesso cercato di far infrangere?

      7 La nostra fede sarà provata in relazione all’ubbidienza alle leggi di Dio. Satana il Diavolo cerca di creare circostanze che siano una dura prova, rendendoci molto difficile ubbidire a Dio. Una legge o comando di Geova Dio che Satana cerca frequentemente di indurre i servitori di Dio a infrangere è questo: “Non devi avere altri dèi contro la mia faccia. . . . Non devi inchinarti a loro né essere indotto a servirle, perché io, Geova tuo Dio, sono un Dio che esigo esclusiva devozione”. (Eso. 20:3-5) Gesù espresse il comando in questo modo: “Devi adorare Geova il tuo Dio, e a lui solo devi rendere sacro servizio”. (Matt. 4:10) I servitori di Dio hanno frequentemente subìto gravi tribolazioni che li hanno messi alla prova per vedere se rimanevano fedeli a questa esigenza di rendere a Dio esclusiva devozione.

      8. In che modo i tre Ebrei furono messi alla prova in relazione alla suddetta legge di Dio?

      8 Per esempio, quando l’antica Babilonia era una potenza mondiale il suo governante, il re Nabucodonosor, eresse un’immensa immagine d’oro, e a tutti i presenti fu dato l’ordine: “Al tempo in cui udrete il suono del corno, del flauto, della cetra, dell’arpa triangolare, dello strumento a corda, della zampogna e di ogni sorta di strumenti musicali vi [dovete prostrare] e [adorare] l’immagine d’oro che Nabucodonosor il re ha eretta. E chiunque non si prostri e non adori sarà gettato nello stesso momento nella fornace di fuoco ardente”. (Dan. 3:5, 6) Fra i presenti c’erano tre servitori ebrei di Geova Dio, Sadrac, Mesac e Abednego. Che grave prova fu questa per loro! Che prova della loro fede! Dio aveva comandato: “Non devi inchinarti a loro”, eppure il comando del re babilonese era: ‘Prostratevi e adorate l’immagine d’oro’ o morrete nella fornace. Questo fu un deliberato tentativo di Satana il Diavolo per indurre i tre Ebrei a infrangere la legge di Dio inchinandosi allo Stato, all’immagine dello Stato.

      9. A quale immagine o simbolo hanno spesso le nazioni dei tempi moderni chiesto di rendere servizio?

      9 I metodi del Diavolo non sono cambiati. Egli fa ancora in modo di mettere i servitori di Dio in simili difficili situazioni. Per esempio, proprio come facevano le nazioni ai giorni dell’antica Babilonia, così oggi le nazioni innalzano emblemi e comandano ai loro cittadini di salutarli, inchinarvisi o rendere loro altri onori di adorazione. Riguardo a un preminente simbolo delle nazioni nei tempi moderni, lo storico cattolico Carlton Hayes osserva: “Il principale simbolo di fede del nazionalismo e l’oggetto centrale di adorazione è la bandiera, e sono state ideate singolari forme liturgiche per ‘salutare’ la bandiera, per mettere ‘a mezz’asta’ la bandiera, per ‘ammainare’ la bandiera e per ‘issare’ la bandiera. Gli uomini si scoprono il capo quando passa la bandiera; e alla lode della bandiera i poeti scrivono odi e i fanciulli cantano inni”.a E come ai cittadini dell’antica Babilonia fu imposto l’obbligo di inchinarsi dinanzi all’immagine dello Stato, così nei tempi moderni le nazioni esigono spesso che si renda servizio o adorazione a qualche emblema dello Stato o a qualche rappresentante umano dello Stato.

      10, 11. Come i servitori di Dio in tempi moderni sono stati messi alla prova in relazione all’idolatrare un uomo o rendere fedeltà a un emblema dello Stato?

      10 Nella Germania nazista alle persone era comandato di gridare viva Hitler e levare il braccio alla svastica. La mancata osservanza di questa pratica idolatra era punibile con un brutale trattamento e gli orrori del campo di concentramento. Che difficile prova di fede fu questa per i veri cristiani! Avrebbero essi gridato evviva a un uomo e reso onori di adorazione a un emblema dello Stato? O avrebbero ubbidito a Dio? Che cosa avreste fatto voi? Migliaia di cristiani testimoni di Geova ubbidirono a Dio e rifiutarono di rendere devozione a Hitler o a un emblema dello Stato. È vero che furono mandati in campi di concentramento e subirono un orribile trattamento, ma la maggioranza di essi ne uscirono rallegrandosi che la dolorosa esperienza avesse prodotto in loro perseveranza.

      11 Più recentemente, nella Repubblica Araba Unita, era dato il comando di levare grida patriottiche come: “Lunga vita al presidente Gamal Abdel Nasser!” Come furono felici quelli che rifiutarono di partecipare lealmente a tali pratiche idolatre verso un uomo che da allora è morto, nel 1970. Sebbene fossero percossi, furono consapevoli dell’aiuto di Geova in questa difficile esperienza. Il Post di Washington, riferendo intorno a un altro paese africano, disse: “Centinaia di bambini di famiglie dei Testimoni sono stati espulsi dalla scuola. Si erano rifiutati di cantare l’inno e di salutare la bandiera”.b Nonostante il precedente scritturale e le obiezioni di coscienza di questi fanciulli che furono sottoposti a grande pressione perché infrangessero la legge di Dio, la Corte Suprema decretò che c’era un motivo sufficiente per negare loro l’istruzione.

      12. A quale prova sono frequentemente sottoposti i fanciulli che vanno a scuola?

      12 Possiamo essere certi che Satana il Diavolo continuerà i suoi sforzi per cercar di indurre i cristiani a rendere onori di adorazione a persone o emblemi dello Stato. Egli non vuole che alcuno rimanga leale a Dio rendendo a Dio esclusiva devozione. In molti paesi i fanciulli che vanno a scuola sono regolarmente chiamati a salutare la bandiera, a ripetere il giuramento di fedeltà a essa, e in alcuni luoghi perfino a inginocchiarsi davanti ad essa e baciarla con le labbra. Scherni e in alcuni casi danno fisico sono stati inflitti a quelli che non si sono conformati a tali esigenze. Questo può presto accadere nel luogo dove abitate, se non è già accaduto. Che farete? Persevererete dinanzi a tali deliberati tentativi del Diavolo di farvi divenire sleale a Dio? Supererete questa prova della vostra fede?

      PROVA INTORNO ALLA CONTROVERSIA DEL SANGUE

      13. (a) Qual è la legge di Dio riguardo al sangue? (b) Come i primi cristiani furono messi alla prova in relazione a questa legge, e con quali risultati?

      13 Un’altra legge in relazione alla quale i servitori di Dio sono stati di frequente messi alla prova è la proibizione relativa al sangue. Dio diede agli Israeliti il comando: “Non dovete mangiare il sangue di nessuna sorta di carne, perché l’anima d’ogni sorta di carne è il suo sangue. Chiunque lo mangia sarà stroncato”. (Lev. 17:14) Il comando fu ripetuto ai cristiani: “[Astenetevi] . . . da ciò che è stato strangolato e dal sangue”. (Atti 15:19, 20) L’antico scrittore Tertulliano riferisce che i Romani conoscevano l’atteggiamento dei cristiani riguardo al sangue, e che i cristiani erano messi alla prova in relazione a questa legge. Tertulliano scrive: “Quando mettete alla prova i cristiani, offrite loro sanguinacci; sapete benissimo, naturalmente, che fra loro esso è vietato; ma volete farli trasgredire”.c Ma i fedeli cristiani non trasgredivano. Non era possibile costringerli a infrangere la legge di Dio neppure sotto la minaccia della pena di morte.

      14. (a) Qual è oggi una comune pratica medica, e come può essere una prova per i veri cristiani? (b) In che modo l’ubbidienza alla legge di Dio è una vera protezione?

      14 A causa della moderna pratica medica di trasfondere sangue nei malati, oggi i cristiani affrontano spesso una simile prova della loro fede. Alcuni esperti in medicina insistono di somministrare tale trattamento a base di sangue, o se no nessun trattamento. Questa può essere una vera prova per il cristiano. Che dire se vi trovaste nella circostanza in cui i medici insistessero di dare sangue a voi o a un componente della vostra famiglia? Vi atterreste fedelmente all’esplicita legge di Dio che comanda di astenersi dal sangue? O sareste tentato di infrangere la sua legge dalle insistenze istigate dal Diavolo? Come sono felici quelli che hanno fedelmente ubbidito a Dio in tale prova! Non solo hanno la meravigliosa consapevolezza d’avere l’approvazione di Dio, ma sono stati protetti dalle molte terribili malattie e dai pericoli che accompagnano le trasfusioni di sangue.

      PROVA IN MERITO ALLE ESIGENZE MORALI

      15. (a) Quali sono le leggi di Dio in relazione alla condotta morale? (b) Come ha Satana tentato i servitori di Dio in relazione a queste leggi, e li tenta oggi?

      15 D’altra parte, i cristiani sono anche frequentemente messi alla prova in relazione alle esigenze morali di Dio. Dio comanda: “Non devi commettere adulterio”. ‘Astenetevi dalla fornicazione’. (Eso. 20:14; 1 Tess. 4:3; Atti 15:20) Il Diavolo ha riscontrato che molti del popolo di Geova sono vulnerabili in questo campo. Perciò, uno dei suoi metodi preferiti per allontanare le persone da Dio è di sedurle perché infrangano queste leggi. Per esempio, quando Israele, il popolo di Geova, stava per entrare nella terra di Canaan, Satana si servì delle attraenti Moabite come esca per sedurre gli uomini d’Israele così che commettessero immoralità e si attirassero in tal modo l’ira di Dio. (Num. 25:1-9; Riv. 2:14) Anche in tempi recenti Satana il Diavolo si è servito del sesso per tentare i cristiani a seguire una condotta immorale. La straordinaria importanza data al sesso, essendo le illecite pratiche sessuali esaltate quasi in ogni luogo, può essere una vera prova per i cristiani.

      16, 17. Come possiamo evitare con successo di cadere nell’immoralità sessuale?

      16 Come possiamo superare con successo questa prova? Permettendo alla nostra mente di soffermarsi su pensieri immorali? Andando a vedere pellicole cinematografiche, leggendo libri e guardando programmi televisivi che scusano la prostituzione, l’adulterio e altre pratiche che disonorano Dio? Guardando persone che non sono il nostro proprio coniuge con il pensiero di avere relazioni immorali con loro? No di certo! Poiché i pensieri con i quali riempiamo di continuo la mente ci spingeranno infine ad agire. Com’è dunque pericoloso far soffermare la mente su desideri immorali! — Matt. 5:28; Giac. 1:13-15.

      17 Per superare con successo questa prova della nostra fede dobbiamo continuare a controllare i nostri pensieri. Dobbiamo dare ascolto al comando della Parola di Dio: “Tutte le cose giuste, tutte le cose caste, tutte le cose amabili, tutte le cose delle quali si parla bene, se vi è qualche virtù e qualche cosa degna di lode, continuate a considerare queste cose”. (Filip. 4:8) Sì, risolvete nella vostra mente, e rafforzate ripetutamente tale risoluzione, che qualunque situazione sorga nella vostra vita ubbidirete alle esigenze morali di Dio. Quando siete tentato, pregate Geova. Pensate come rallegrare il Suo cuore. Inoltre, rafforzatevi considerando fedeli esempi come Giuseppe, che resistette all’allettamento dell’immoralità. Oh, com’è eccellente essere come quell’uomo timorato di Dio! — Gen. 39:1-13.

      IL COMANDO DI PREDICARE METTE ALLA PROVA LA FEDE

      18, 19. (a) Quale fu la volontà di Dio per Gesù, ed è la stessa cosa per i cristiani odierni? (b) Quale evidenza c’è che il Diavolo ha reso difficile ubbidire al comando di Dio di predicare, ma con quale effetto sui cristiani?

      18 La volontà di Dio per Gesù Cristo fu che predicasse il “regno di Dio” e Gesù compì fedelmente questa opera malgrado la crescente opposizione che infine gli costò la vita. (Luca 4:43; 8:1) In seguito Gesù comandò ai suoi seguaci: “Andate dunque e fate discepoli delle persone di tutte le nazioni . . . insegnando loro ad osservare tutte le cose che vi ho comandate”. (Matt. 28:19, 20) Questo comando di predicare vale per tutti i cristiani odierni. Infatti, ora è specialmente urgente che i cristiani predichino, perché Gesù predisse che ‘questa buona notizia del regno dev’essere predicata in tutta la terra abitata in testimonianza prima che venga la fine’. (Matt. 24:14) C’è poco da meravigliarsi, perciò, che Satana il Diavolo concentri i suoi sforzi per render difficile ai servitori di Dio ubbidire a questo comando. Ciò significa che la solenne esortazione: “Predica la parola, datti ad essa con urgenza”, mette realmente alla prova la fede dei cristiani. — 2 Tim. 4:2; 1 Cor. 9:16.

      19 Nel primo secolo questo accadde certamente. Ricorderete che Satana istigò i suoi rappresentanti religiosi contro gli apostoli, ed essi “li fustigarono, e ordinarono loro di smetter di parlare basandosi sul nome di Gesù”. (Atti 5:40) Che cosa avreste fatto voi? Avreste smesso di predicare per evitare un’altra fustigazione? Non gli apostoli! Essi sopportarono la tribolazione, superando questa prova della loro fede. Anche in anni recenti i cristiani si sono trovati in simili circostanze. In alcuni luoghi le autorità hanno proibito l’opera di predicazione. Ma imitando Gesù Cristo e i dodici apostoli i veri cristiani hanno continuato a predicare. In effetti hanno detto: “Dobbiamo ubbidire a Dio quale governante anziché agli uomini”. (Atti 5:29) Che coraggio! Che fedeltà a Dio! Questo è l’esempio che vogliamo per certo imitare.

      20. In che modo il Diavolo è responsabile delle attitudini della gente, e qual è l’effetto voluto sui ministri cristiani?

      20 Nella maggioranza dei luoghi, comunque, l’opera di predicazione non è stata proibita. Ciò nondimeno, di frequente le persone sono indifferenti verso il messaggio del Regno; possono perfino schernire e beffare. Anche questa è una difficile esperienza. Essa mette realmente alla prova la nostra fede. Sopportate questa prova? Riconoscete che Satana è responsabile dell’indifferente attitudine della gente? È un fatto. Per mezzo della sua propaganda ha plasmato la loro mentalità. (2 Cor. 4:4) Con ciò si sforza di dissuadervi anche dal tentativo di predicare loro. Ma non permettetegli di riuscire! Riconoscete nelle indifferenti e talvolta ostili attitudini della gente gli sforzi di Satana di farvi infiacchire e impedirvi di presentare loro con zelo e con tatto il messaggio del Regno. Non permettete in nessun modo che il Diavolo vi faccia smettere di ubbidire al comando del nostro celeste Padre di predicare.

      SUPERIAMO LE PROVE DELLA NOSTRA FEDE

      21. Come Dio mise Abraamo alla prova, e come rispose Abraamo?

      21 I comandi che Dio ci dà possono essere una vera prova anche quando Satana non reca tribolazioni. La Bibbia ci dà un antico esempio, dicendoci: “Dio mise Abraamo alla prova. Pertanto gli disse: ‘Abraamo! . . . Prendi, suvvia, tuo figlio, il tuo figlio unico che ami tanto, Isacco, e fa un viaggio al paese di Moria e lì offrilo come olocausto’”. Immaginate solo come fu difficile ad Abraamo ubbidire a questo comando di Dio! Ma Abraamo ubbidì. Andò fino al punto stesso di usare il coltello per uccidere il suo caro figlio. Che fedeltà a Dio! Dopo avergli fermato la mano perché non facesse male a suo figlio, Geova disse ad Abraamo: “Ora davvero so che temi Dio, in quanto non hai trattenuto tuo figlio, il tuo unico, da me”. — Gen. 22:1-18.

      22. (a) Quali cose richieste dagli odierni cristiani possono essere quasi così difficili da fare come la prova cui fu sottoposto Abraamo? (b) Come fu benedetto Abraamo per la sua ubbidienza e che cosa indica questo riguardo a noi se ubbidiamo?

      22 Le istruzioni che Dio dà ai cristiani d’oggi li pongono a una simile prova. Per esempio, com’è difficile per alcuni predicare “pubblicamente e di casa in casa”! (Atti 20:20) E come gli è difficile prepararsi a questa opera di predicazione pronunciando discorsi nella Scuola di Ministero Teocratico o facendo commenti alle adunanze di congregazione! (1 Tim. 4:13; Ebr. 10:24, 25) Ma sono queste prove più grandi di quella a cui Dio pose Abraamo? La persona molto timida può quasi pensarlo. Ma ricordate che Geova è un Dio amorevole e misericordioso. Non chiede mai al suo popolo di fare alcuna cosa che non sia per il loro bene e per la loro benedizione. Pensate, per esempio, alle benedizioni che Abraamo ricevette per aver ubbidito a Dio. Egli ebbe la gioia di essere fermato dall’angelo di Dio e di udir pronunciare su di sé l’approvazione di Dio. Egli divenne antenato del seme della promessa. (Gen. 22:17, 18; Gal. 3:16) Inoltre, la sua fede è raccomandata nella Bibbia perché tutti i cristiani la imitino. (Ebr. 11:17-19) E Abraamo servì da prototipo di Dio stesso che offrì suo Figlio come sacrificio per il genere umano. (Giov. 3:16) Anche noi saremo benedetti da Dio se faremo ubbidientemente ciò che dice.

      23. Quale sbaglio vogliamo evitar di fare?

      23 È realmente uno sbaglio cercare di evitare una prova o sottrarsi ad essa non facendo quello che Dio ci comanda. La Bibbia dice che “Abraamo si levò dunque la mattina di buon’ora” e prese Isacco e si mise immediatamente in viaggio verso Moria. Non rimandò. Neppure noi dovremmo rimandare quando si tratta di ubbidire ai comandi di Dio di predicare il suo messaggio del Regno. Più rimandiamo l’adempimento di ciò che sappiamo di dover fare ora, più sarà difficile ubbidire. E tale prova sarà sempre fra noi e l’ottenere l’approvazione e la benedizione di Dio.

      24. Quale prova non superarono alcuni Israeliti, e che cosa mostra che se avessero confidato in Dio avrebbero potuto superarla?

      24 Per esempio, considerate gli Israeliti che Dio trasse fuori d’Egitto per condurli nel paese in cui ‘scorreva latte e miele’. Il paese apparteneva a loro, ma prima dovevano superare una prova. Il paese era pieno di adoratori di demoni che partecipavano a pratiche veramente abominevoli. Per di più alcuni erano di statura insolita, gigantesca. (Num. 13:1-33) Questo rese timorosi gli Israeliti che rifiutarono di ubbidire agli ordini di Dio di andare a prendere il paese. Perciò Dio disse che non vi sarebbero entrati, ma che tutti quelli al di sopra dei vent’anni sarebbero morti nel deserto. (Num. 14:29-34) Comunque, quarant’anni dopo, quando la successiva generazione di Israeliti entrò per comando di Dio nel paese, qual era la situazione? Ebbene, c’erano quegli stessi uomini potenti, o almeno la loro progenie! Si doveva ancora superare la prova. Ma questa volta gli Israeliti non evitarono la prova. Confidarono in Dio e ubbidientemente andarono avanti e cominciarono a prendere il paese. (Gios. 11:21-23) Quanto sarebbe stato meglio, però, che i loro padri avessero superato la prova quarant’anni prima!

      25. Che cosa dovremmo fare ora, e in vista di quale prospettiva?

      25 Ora siamo alla soglia del giusto nuovo sistema di cose di Dio. (2 Piet. 3:13) Com’è vicina la fine di questo sistema! Perciò questo non è il tempo di rimandare o trascurar di fare la volontà di Dio. Dobbiamo confidare in Geova, e fare coraggiosamente quello che dice. Tra brevissimo tempo possiamo aspettarci che Satana, nel suo finale assalto ad oltranza contro il popolo di Dio, rechi su di noi terribili prove. Ma con la forza di Dio potremo sopportare queste prove della nostra fede. Sì, e considerate quindi la grande ricompensa della vita eterna nel suo giusto nuovo sistema con cui Dio ci benedirà! — Giac. 1:12; Riv. 21:3, 4.

      [Note in calce]

      a What Americans Believe and How They Worship di J. Paul Williams, pagg. 359 e 360.

      b Post di Washington, 21 febb. 1969, pag. F2.

      c Apology di Tertulliano, tradotto da T. R. Glover, pagg. 51-53 (1931).

      [Immagine a pagina 405]

      Nonostante le spaventose minacce, i tre Ebrei rifiutarono di inchinarsi all’immagine del re. Potete sopportare simili prove della vostra fede?

      [Immagine a pagina 406]

      Che farete se i medici insistono di darvi sangue?

      [Immagine a pagina 407]

      Guardando programmi televisivi che scusano le pratiche immorali sarete aiutato a sopportare le prove?

  • Rivolgetevi a Dio per avere la ricompensa
    La Torre di Guardia 1971 | 1° luglio
    • Rivolgetevi a Dio per avere la ricompensa

      FARE ciò ch’è giusto, servire Dio con la speranza della ricompensa non è affatto egoismo. Non priva né Dio né alcun’altra creatura umana di ciò che è dovuto alla persona. Infatti, Geova Dio, come Dio di giustizia e amore, si obbliga a ricompensare quelli che lo servono. — Ebr. 6:10.

      Ci vuole fede per servire Geova Dio con la speranza di ricevere da lui la ricompensa. Questa è la ragione per cui oggi così pochi professano sia pure di servire Dio. Tale fede è in se stessa una virtù. Lungi dall’essere egoismo, è solo questione d’essere grati, di apprezzare le benedizioni che Dio offre alla condizione che ubbidiamo e agiamo bene. — Luca 18:8; 2 Tess. 3:2.

      Per tale motivo la Parola di Dio dà molto incoraggiamento a fare ciò che è giusto con la speranza della ricompensa da Geova. Un esempio di ciò è quello che essa narra di una certa giovane vedova moabita, Rut. Poiché si schierò dalla parte di Geova Dio, l’Iddio di sua suocera Naomi, ebbe buona cura di Naomi, un parente di sua suocera le disse: “Geova ricompensi il tuo modo di agire, e vi sia per te un perfetto salario da Geova l’Iddio d’Israele, sotto le cui ali ti sei venuta a rifugiare”. — Rut 2:12.

      Che questa preghiera (ciò che fu in effetti) fosse appropriata nel caso di Rut si può vedere dall’affetto e dalla determinazione che ella mostrò verso sua suocera: “Non mi far premura di abbandonarti, di volgermi dall’accompagnarti; poiché dove andrai tu andrò io e dove passerai la notte passerò la notte. Il tuo popolo sarà il mio popolo, e il tuo Dio il mio Dio. Dove tu morrai io morrò, e lì sarò sepolta. Geova mi faccia così e vi aggiunga se altro che la morte opererà una separazione fra me e te”. E Rut fu riccamente ricompensata per la sua nobile condotta. Divenne la felice moglie del prospero Boaz timorato di Dio e anche antenata del re Davide e di Gesù Cristo. Perfino un libro della Bibbia prese nome da lei! — Rut 1:16, 17.

      ‘La tua ricompensa è da Geova’. Che felice pensiero, che pensiero fortificante per la fede! E chi può sperare di ricevere una simile ricompensa? Non chi opera iniquità. Dio ricompensa solo quelli che lo riconoscono come loro Dio e si sforzano di piacergli. Rut ebbe questa disposizione mentale come indicarono chiaramente le parole che disse a Naomi. Come può essere egoismo quando la Parola di Dio ci dice che per piacere a Geova Dio dobbiamo credere non solo che egli esiste, ma anche che ‘rimunera quelli che premurosamente lo cercano’? — Ebr. 11:6.

      Genitori e figli, mariti e mogli, lavoratori e datori di lavoro, sorveglianti, servitori di ministero e singoli componenti della congregazione cristiana hanno tutti certi obblighi da adempiere. A volte alcuni di essi penseranno che non siano apprezzati, che non siano utilizzati o che non ci si valga di loro. Di nuovo, può sembrare che i loro compiti siano noiosi, monotoni, deludenti, che diano poca o nessuna speranza di miglioramento. Mentre quelli che non hanno fede in Dio spesso si sentono così frustrati e pieni di risentimento da dare luogo a tumulti e impegnarsi in altri atti di violenza, i cristiani non hanno nessuna

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