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È peccato cambiare religione?La Torre di Guardia 1971 | 1° settembre
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per almeno sei mesi e ha fatto definiti cambiamenti nella sua vita per conformarsi alle giuste leggi di Dio.
Comunque, questo non è tutto. Ciascuna di queste molte migliaia di persone cerca di mostrare genuino amore ai genitori, ai parenti e ai vicini, offrendosi d’aiutarli perché essi pure servano Dio in modo accettevole. Possono visitarvi nella vostra casa un giorno. Sapendo quanto seriamente prendano la loro religione, non sarebbe saggio che voi li ascoltiate e studiate con loro la Parola di Dio? Se farete questo, comprenderete che il vero cristianesimo è molto vivo e fiorente non solo nelle Filippine, ma in tutta la terra abitata!
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Perché la persecuzione è permessa da Geova?La Torre di Guardia 1971 | 1° settembre
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Perché la persecuzione è permessa da Geova?
“Geova sa liberare le persone di santa devozione dalla prova, ma riservare gli ingiusti al giorno del giudizio perché siano stroncati”. — 2 Piet. 2:9.
1, 2. Che cosa potrebbero falsamente concludere i persecutori dei veri cristiani, e perché Geova non interviene?
DAL giorno che Abele, secondo figlio di Adamo ed Eva, fu ucciso dal suo geloso fratello Caino, i fedeli testimoni di Geova sono stati odiati e accanitamente perseguitati. Un ispirato scrittore del primo secolo E.V., nella sua lettera agli Ebrei, descrisse il trattamento che essi ricevevano, e Gesù di Nazaret, che fu egli stesso ucciso da sviati oppositori, preavvertì i suoi veri seguaci che avrebbero ricevuto una persecuzione simile. (Ebr. 11:4, 36-38; Giov. 15:18-20) Tutto questo maltrattamento è immeritato e il Signore Dio Geova avrebbe potuto impedirlo. Perché non lo ha impedito? — Si veda Abacuc 1:13.
2 Quelli che agiscono proditoriamente potrebbero cominciare a provare un falso senso di sicurezza. Il salmista biblico scrisse: “Perché il malvagio ha mancato di rispetto a Dio? Ha detto nel suo cuore: ‘Tu non chiederai conto’”. (Sal. 10:13; 76:7) Ma il differimento di Dio nell’esigere una resa dei conti non è da attribuire a debolezza o a mancanza di considerazione per gli oppressi. Pietro, apostolo di Gesù, ci assicurò: “Geova sa liberare le persone di santa devozione dalla prova, ma riservare gli ingiusti al giorno del giudizio perché siano stroncati”. (2 Piet. 2:9) La persecuzione dei giusti da parte dei malvagi serve quindi a uno scopo di Dio; a volte, è vero, è da lui permessa come castigo quando il suo popolo gli ha recato dispiacere (Isa. 12:1), ma, nella maggior parte, la persecuzione è servita per identificare i nemici di Dio (Deut. 25:17-19) e anche quelli che sono favorevolmente disposti verso di lui. (Matt. 25:34-36) È servita come prova d’integrità sul suo proprio popolo e, per mezzo della loro liberazione, come rivendicazione del nome di Geova. — 1 Piet. 4:1, 2; Prov. 27:11.
3. Che cosa sono i drammi profetici, e quali evidenze ce ne sono nella Bibbia?
3 Il modo in cui Dio trattò il suo popolo e i loro avversari nei tempi passati è spesso simbolico o figurativo del modo in cui tratta noi oggi, e uno dei più drammatici racconti della Bibbia si trova nel libro di Ester. (1 Cor. 10:11; Gal. 4:24-26; Luca 17:26-30) Leggerete l’intero libro con grande profitto. Quindi, con i particolari freschi nella mente, considerate il significato di questo dramma profetico nel nostro giorno.
4. Come si identifica nei tempi moderni la caratteristica del tempo del dramma di Ester, e che cosa è rappresentato dal re Assuero?
4 Il racconto comincia nella corte del re Assuero, che regnava sul vasto impero della Persia e della Media dall’India all’Etiopia. “Or avvenne . . . nel terzo anno del suo regno tenne un banchetto per tutti i suoi principi e i suoi servitori”. (Est. 1:1-9) A che cosa fa pensare questo nei tempi moderni? Alla fine dei “tempi dei Gentili” per il dominio del mondo nel 1914, era arrivato il tempo perché Gesù Cristo, Erede del re Davide, assumesse la sua celeste autorità di Re, per dominare su tutti i suoi sudditi con potenza e autorità reali, sottoponendo i suoi nemici ed esaltando quelli che approva. (Luca 21:20-24; Sal. 110:1, 2; 1 Cor. 15:25; Matt. 24:45-47) E in una rimarchevole previsione data all’apostolo Giovanni come si narra in Rivelazione 12:10, 12, venne subito dopo un tempo di grande letizia per quelli che capivano la profezia biblica. “E udii nel cielo un’alta voce dire: ‘Ora son venuti la salvezza e la potenza e il regno del nostro Dio e l’autorità del suo Cristo [Messia], perché è stato gettato giù l’accusatore dei nostri fratelli, che li accusa giorno e notte davanti al nostro Dio! Per questo motivo, rallegratevi, o cieli e voi che risiedete in essi!’” Finalmente, ci fu dunque nelle corti celesti grande allegrezza. Così, il re Assuero, seduto sul suo trono reale con splendore ed esercitando illimitata autorità sul suo vasto impero, ben raffigurerebbe la potenza reale nelle mani di Gesù Cristo in questo “tempo della fine”. — Dan. 12:1-4.
5, 6. (a) Che cosa fu invitata a fare la regina Vasti? con quale risultato? (b) Come si riconosce il parallelo moderno?
5 Per giunta, quegli studenti biblici che sulla terra attendevano questi avvenimenti come giustamente ci si aspettava si unirono a questa gioiosa celebrazione. (Sal. 97:1; 96:8) Che parallelo si ebbe di questo fra i sudditi del re Assuero? “Il settimo giorno, quando il cuore del re era allegro per il vino, disse . . . di condurre Vasti la regina con il copricapo reale dinanzi al re, per mostrare ai popoli e ai principi la sua avvenenza; poiché era di bell’aspetto. Ma la regina Vasti si rifiutava di venire alla parola del re che era comunicata per mezzo dei funzionari di corte. A ciò il re si indignò grandemente e il suo medesimo furore divampò dentro di lui”. (Est. 1:10-12) E si indignò giustamente! Questo sarebbe stato molto dannoso per il prestigio del re e avrebbe potuto propagare il disprezzo per l’autorità in tutto l’impero. Il re cercò il consiglio legale dei suoi saggi, che gli consigliarono: “Se al re in effetti sembra bene, esca una parola reale dalla sua persona, e si scriva fra le leggi di Persia e di Media, affinché non sia abrogata, che Vasti non venga dinanzi al re Assuero; e il re dia la sua dignità reale a una delle sue compagne, a una donna migliore di lei”. Questo piacque al re ed egli ordinò che fosse fatto. — Est. 1:13-22.
6 Vasti, il cui nome significa “bella”, era la regina, sposata con il re; ma nonostante questa favorita posizione che occupava, fu deposta perché non aveva risposto al comando del re di unirsi a lui nel suo gioioso banchetto. Negli avvenimenti che circondarono l’intronizzazione del Messia, Gesù Cristo, nei cieli nel 1914, si unirono al Re nella sua celebrazione tutti quelli che cercavano il regno di Dio? Le profezie della Bibbia, accompagnate dai fatti fisici che le adempirono, provvedono la risposta.
PROVA DI LEALTÀ
7. Che cosa accadde nel 1918, e che cosa richiese il proposito di Geova per il “tempo della fine” riguardo alla classe dello “schiavo”?
7 Nel 1918, Gesù il messianico Messaggero accompagnò Geova al tempio spirituale, all’improvviso e inaspettatamente, per cominciare il giudizio sul popolo di Dio. (1 Piet. 4:17; Mal. 3:1) Gesù il Messia preconosceva che alcuni di quelli che lo cercavano non avrebbero fatto questo con motivo puro. Uno scopo del giudizio era di smascherare questa attitudine di cuore di quelli che cercavano il messianico regno di Dio e di trattare conformemente quelli che la manifestavano. (Matt. 24:48-51) Come lo aveva un padrone di schiavi, il Messia aveva la prerogativa di agire secondo la propria volontà e secondo quella del suo Dio Geova, trattando quelli dei quali si parla in modo scritturale come della classe di uno “schiavo”. Lo scopo di Geova per questo “tempo della fine” era stato determinato molto tempo prima. (Isa. 46:8-11) Che tutti i particolari di questo scopo non fossero conosciuti dalla classe dello “schiavo” sulla terra in quel tempo non era la cosa importante. Il loro voto di dedicazione a Geova li rese responsabili di fare qualsiasi cosa Geova e il suo messianico Re chiedessero loro di fare secondo la sua Parola, le Sacre Scritture. Essendo stati espulsi ora dal cielo i nemici di Geova, era venuto il tempo perché il messianico Re e Giudice cominciasse ad adempiere il proposito di Geova riguardo alla terra. Egli conosceva ciò che attendeva questa classe di servitori sulla terra e conosceva che solo la completa unità nelle loro file e l’unità di pensiero in quanto ad adempiere il proposito di Dio avrebbero permesso loro di assolvere la responsabilità scritturale loro affidata. Per questa ragione sembrerebbe che egli imponesse agli unti seguaci delle sue orme sulla terra una prova molto severa per eliminare quelli che non avrebbero risposto alla sua direttiva. — Mal. 3:2, 3; 1 Piet. 2:4-8; Isa. 8:13-15.
8. Come furono provati quelli che asserivano d’essere della classe della “sposa”? Con quali risultati?
8 Si lasciarono manifestare certe condizioni entro l’organizzazione religiosa che scrutarono la piena profondità della devozione di cuore di ogni individuo che asseriva d’essere sposato con il messianico Re, Gesù, quale membro della classe della “sposa”. (Sal. 45:10-14; Giov. 3:29) In tre modi particolarmente la loro sottomissione fu messa alla prova: primo, in quanto alla loro fiducia nella dottrina della Parola di Dio com’era rivelata dal suo canale di comunicazione; secondo, riguardo alla loro volontà di partecipare alla predicazione di questa buona notizia del regno messianico, che si deve fare prima che sia portato a termine il proposito di Geova in questo “tempo della fine”; e, terzo, riguardo alla loro completa lealtà alla sua organizzazione terrestre, che doveva ancora essere edificata nella piena struttura teocratica, qualche cosa che doveva compiersi in questo “tempo della fine”. Ciò era essenziale non solo per consentire al suo popolo di alzarsi in piedi e di affrontare la severa persecuzione che Gesù sapeva dovevano ancora ricevere, ma anche affinché il suo popolo fosse pronto ad assumere la responsabile opera che avrebbero avuto dopo la distruzione dell’attuale sistema di cose nell’afflizione mondiale che s’avvicina. Durante la prima guerra mondiale dal 1914 al 1918 nessuno del popolo di Dio si rese conto della piena vastità di questa responsabilità religiosa che li attendeva. Tuttavia, quelli che amavano Dio sinceramente accettarono le prove che vennero su di loro dall’interno della turbata organizzazione e l’infuocata prova che fu loro imposta per purificarli e mondarli com’era stato predetto dal profeta Malachia. Ci furono alcuni, comunque, che vennero meno e si ribellarono e perciò, come Vasti, questi non si sottomisero quando venne la chiamata perché mostrassero
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