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Il messaggio trionfante del “Regno”La Torre di Guardia 1956 | 1° aprile
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figlio spirituale di Dio deve vincere questo mondo, ed egli può far ciò soltanto mediante una fede incrollabile. L’apostolo Giovanni dice: “Tutto quello che è nato da Dio conquista il mondo. E questa è la conquista che ha conquistato il mondo, la nostra fede”. — 1 Giov. 5:4, NM.
25, 26. Come e perché gli odierni testimoni di Geova vincono il mondo?
25 Nel 1914 il regno promesso nacque da Dio e deve ancora vincere il mondo. Esso vinse Satana e i suoi demoni gettandoli dal cielo giù sulla terra, ed ora avanza conquistando nell’opera di testimonianza del Regno sulla terra, e renderà completa la sua vittoria sul presente mondo di Satana ad Armaghedon. (Apoc. 6:1, 2, NM) Sulla terra oggi c’è un rimanente dei cristiani figli spirituali di Dio, ed essi non si dimostreranno falsi alla predetta regola che tutto ciò che è nato da Dio vince il mondo. Manifesteranno la loro fede nel regno di Dio predicandolo fino alla fine di questo mondo. Con noi oggi vi sono anche in prospettiva terrestri figli di Dio, una sempre crescente “gran folla” di essi, che hanno la speranza di vita come Suoi figli nel glorioso paradiso della “nuova terra”. Questi pure devono vincere il mondo così come fecero gli antichi, precristiani testimoni di Geova da Abele fino a Giovanni Battista. Per far ciò devono manifestare nello stesso modo pratico la loro fede in Geova Dio e nel suo regno. Ma sebbene siamo circondati da una nuvola così grande di antichi, precristiani testimoni di Geova, noi seguiamo particolarmente il più grande testimone di Geova dell’universo, Gesù Cristo, il suo figlio fedele e verace, poiché egli fu il più grande vincitore di questo mondo, perfino mediante la morte da martire sul palo di tortura al Calvario. Egli disse: “Io ho vinto e mi sono assiso col Padre mio sul suo trono”. (Apoc. 3:21, NM) Per mezzo di lui Geova Dio ottenne un grandioso trionfo sui governi e sulle autorità del nemico. Leggiamo:
26 “Dio vi ha resi viventi insieme a lui. Egli ha benignamente perdonato tutti i nostri falli e ha cancellato il documento scritto a mano [la legge di Mosè] contro di noi che consisteva in decreti e che ci era avverso, ed Egli l’ha tolto di mezzo inchiodandolo al palo di tortura. Avendo spogliato i governi e le autorità, li ha esibiti apertamente in pubblico come vinti, conducendoli per mezzo di esso in una processione trionfale”. — Col. 2:13-15, NM.
27-29. (a) Quale antica funzione pagana è ricordata dal riferimento di Paolo alla conquista trionfante di Geova mediante Cristo Gesù? (b) Come e contro quali empi accusatori agì Geova per mettere uomini volenterosi in grado di partecipare alla conquista trionfante di Gesù Cristo?
27 Da quando ebbe luogo quella vittoria, diciannove secoli fa, Geova Dio ha condotto una gloriosa processione trionfale. Secondo l’originale parola greca qui usata dall’apostolo Paolo, l’illustrazione è presa dal tempo delle conquiste di Roma pagana. Per i Romani pagani un trionfo era un’imponente funzione in onore di un generale che aveva ottenuto una vittoria decisiva. Gli era permesso di entrare nella città coronato di alloro, con uno scettro in una mano e un ramo d’alloro nell’altra, vestito di una toga ricamata, e portato in un carro circolare di forma particolare trainato da quattro cavalli. Lo precedevano il senato romano, i magistrati, i musicisti, la preda, i prigionieri in catene, ecc., ed era seguito dal suo esercito in marcia. La processione si conduceva fino al Colle Capitolino, dove venivano offerti sacrifici e il generale era festeggiato con una celebrazione pubblica.
28 Riguardo al trionfo di Dio diciannove secoli fa l’apostolo Paolo menziona il “documento scritto a mano”. Questo era la legge di Dio mediante Mosè, e “consisteva in decreti” e “ci era avverso”. Essa era “contro di noi”, poiché ci condannava tutti, Giudei e non Giudei, come peccatori meritevoli della morte, a causa della nostra imperfezione ereditata e della nostra incapacità di seguire la legge di Dio. Ma quali sono i governi e le autorità che Paolo dice furono spogliati? Sono i governi e le autorità invisibili di Satana e dei suoi demoni. La traduzione di Moffatt della Bibbia (inglese) li chiama “Governanti e Potenze angelici”. Una volta questi potevano accusarci davanti a Dio. Perché? Per il fatto che cercavamo di adorare e servire Dio perfettamente ma non vi riuscivamo, come dimostrò l’inabilità dei Giudei ad osservare la legge mosaica. Questa legge non poteva renderci perfetti, neanche mediante i suoi sacrifici di animali. Ci smascherava come peccatori che il Diavolo poteva tentare e che poteva accusare davanti a Dio. Ma ciò che noi non potevamo fare Dio fece, per sormontare quell’accusa dei governi e delle autorità di Satana contro i testimoni di Geova. Egli mise Gesù Cristo sulla terra come uomo perfetto, e Gesù osservò perfettamente la legge di Dio. Questo egli lo fece sebbene la sua predicazione del regno di Dio suscitasse contro di lui l’opposizione di tutti i governi e autorità di Satana, visibili e invisibili. Gesù morì senza essere conquistato da questo mondo, perfettamente leale alla sovranità universale di Dio. Morì non solo come martire o fedele testimone del regno di Geova ma anche come perfetto sacrificio umano. In base a questo sacrificio Dio poteva perdonare e cancellare le violazioni per cui la legge mosaica ci condannava. Così Geova Dio inchiodò la legge mosaica al palo di tortura di Gesù, cancellando questo “documento scritto a mano contro di noi”, con il palo di tortura usato come simbolo della morte espiatoria di Gesù.
29 Nei tempi antichi i prigionieri superstiti fra gli sconfitti erano spesso spogliati nudi e condotti nella processione trionfale davanti al carro del conquistatore, come nell’illustrazione del profeta Isaia, che camminava nudo e scalzo per tre anni simbolici. (Isa. 20:1-4) Infatti quando Geova Dio trionfò sugli accusatori governi e autorità di Satana lasciando Gesù morire fedele e poi risuscitandolo per la sua fedeltà, effettivamente Geova spogliò tali ostili governi e autorità, disarmandoli e rendendoli nudi, completamente smascherati e conquistati. Geova aveva ora il diritto di perdonare le violazioni dei suoi testimoni cristiani e giustificarli o dichiararli giusti affinché ottenessero il regno celeste con il loro Condottiero Gesù Cristo. (Rom. 5:1, 6-9, 18, 19) Pertanto questi satanici governi e autorità non potevano più condannarli come peccatori già condannati dalla stessa legge di Dio mediante Mosè, poiché per mezzo della fede nel sacrificio di Cristo essi erano perdonati, purificati e dichiarati giusti, e avevano quindi ricevuto una buona coscienza. “Chi presenterà accusa contro gli eletti di Dio? Dio è Colui che li dichiara giusti. Chi è colui che li condannerà? Cristo Gesù è colui che è morto, sì, anzi colui che è stato risuscitato dai morti, che è alla destra di Dio, che anche supplica per noi”. (Rom. 8:1, 33, 34, NM) Come Sommo Sacerdote che è stato ammesso alla santissima presenza di Dio con il valore di vita del suo perfetto sacrificio umano Gesù supplica e ottiene la giustificazione dal peccato per quelli che diventano i suoi fedeli ed unti seguaci, generati dallo spirito.
30, 31. (a) Sin dalla Pentecoste, quali governi e autorità continuano ad essere esibiti come conquistati ed impotenti dall’azione trionfante di Geova? (b) Per quali creature si svolge questa esibizione?
30 Quindi la condanna che ricevono dall’organizzazione demonica di Satana non nuoce loro nel cospetto di Dio. Nel dissidio con le leggi umane dei governi mondani sotto il dominio invisibile di Satana gli uomini li condannano perché osservano la legge perfetta di Dio invece dell’imperfetta ed iniqua legge dell’uomo; ma ciò non li ostacola né abolisce la loro “buona coscienza”, poiché sanno di aver l’approvazione di Dio e di soffrire per la giustizia. Tutta questa ingiusta e ingiustificata condanna che subiscono dagli uomini smaschera la vergogna dei governi e delle autorità del mondo, poiché questi sono stati spogliati nudi quali governi ostili sotto Satana, ora conquistati e messi a tacere mediante la disposizione giustificante di Dio per i suoi fedeli servitori. Così la costante fedeltà in una incrollabile integrità dei suoi leali servitori dimostra che le accuse dei nemici non contano nulla, e in questo modo Geova esibisce questi spogliati governi e autorità apertamente in pubblico come vinti.
31 Sin dalla Pentecoste del 33 d.C., quando Geova versò il suo spirito santo sui suoi servitori in segno di approvazione divina, egli ha condotto queste potenze nemiche come in una processione trionfale nel cospetto degli uomini e degli angeli, e ciò mediante il palo di tortura e Colui che morì fedelmente su di esso. I satanici governi e autorità hanno certo continuato ad operare sin dalla Pentecoste, ma sono stati sempre conquistati, vinti, e la fede dei seguaci di Cristo li conquista e li svergogna smascherandoli come potenze sataniche di questo mondo con le quali i seguaci di Cristo non possono essere amici e delle quali non possono far parte. Quindi vediamo queste potenze sataniche nella loro vera luce, spogliate, e la nostra fede ci dà la vincita su di esse e ci mantiene leali al regno di Dio già nato nei cieli. Alla battaglia di Armaghedon Dio renderà completa la loro conquista. Geova Dio non risparmierà la loro vita per condurle prigioniere dopo Armaghedon in una processione trionfale al cospetto dei superstiti di Armaghedon, ma le annienterà e non risparmierà la vita sulla terra di nessun prigioniero nemico in quella battaglia universale.
PROFUMO SULLA VIA DELLA PROCESSIONE TRIONFALE
32-34 (a) Dal 1914, che cos’altro hanno osservato gli spettatori timorati di Dio? (b) Mediante la figura di odori, gradevoli ed offensivi, quali altri aspetti del trionfo di Geova sono chiariti da Paolo?
32 La meravigliosa processione trionfale di Geova avanza durante questo “tempo della fine” di questo sistema di cose, specialmente ora che il Regno, nato nel 1914, ha avuto la vittoria nella guerra in cielo fra il suo Arcangelo e Re, Gesù Cristo, e Satana il Diavolo e i suoi angeli. Questi governi e autorità sconfitti sono stati gettati giù sulla terra per essere qui detenuti per un “breve periodo di tempo” finché non siano inabissati ed eliminati al culmine della battaglia di Armaghedon. Oggi la processione trionfale di Geova avanza verso la suprema vittoria ad Armaghedon. Come lo sappiamo? Mediante l’odore della conoscenza di Geova Dio che viene diffuso sempre più in tutta la terra mediante la predicazione di “questa buona notizia del regno” da parte dei testimoni di Geova, l’unto rimanente e la “gran folla” di conservi testimoni.
33 Non tutti gli spettatori considerano la processione trionfale nello stesso modo e non tutti fiutano l’intensa fragranza con lo stesso apprezzamento. Per quelli che fanno parte di questo mondo e per tutti quelli che sono amici di questo fetido mondo condannato, l’odore diffuso dalla predicazione del Regno che accompagna la processione trionfale è offensivo, irrespirabile, poiché il regno di Dio significa per questo mondo piaghe e morte. Per coloro che anelano alla liberazione da questo mondo corrotto e che discernono che il regno di Dio è l’unica speranza di liberazione, quell’odore è piacevole, dolce, soave. L’apostolo Paolo lo descrisse diciannove secoli fa predicando il promesso regno di Dio, ma ciò che egli dice si applica più vigorosamente oggi durante la presenza stessa del regno stabilito. Egli era andato a Troas nell’Asia Minore per dichiarare la buona notizia intorno a Cristo, e qui gli fu aperta una porta di opportunità di predicare. Tuttavia egli se ne andò e giunse in Macedonia attraversando il Mare Egeo per incontrarsi con Tito più presto. Anche qui ricevette aiuto per divulgare la conoscenza di Geova Dio. Quindi pieno di gratitudine egli esclamò:
34 “Grazie siano rese a Dio che sempre ci conduce in trionfale processione in compagnia col Cristo e che fa percepire in ogni luogo il profumo della sua conoscenza! Poiché a Dio noi siamo un dolce odore di Cristo fra quelli che vengono salvati e fra quelli che periscono; a questi ultimi un odore che emana da morte a morte, ai primi un odore che emana da vita a vita. E chi è capace abbastanza per queste cose? Noi lo siamo; poiché non siamo venditori ambulanti della parola di Dio come lo sono molti, ma parliamo mossi da sincerità, sì, come mandati da Dio, sotto la vista di Dio, in compagnia di Cristo”. — 2 Cor. 2:14-17, NM; 2 Cor. 7:5-7.
35. Dal 1919 al presente, perché, parlando figurativamente, la trionfale processione di Geova ha compreso gli esultanti predicatori di “questa buona notizia del regno”?
35 Quale pensiero sollevante! Se ci dedichiamo a Geova Dio per mezzo di Cristo e c’impegnamo poi come testimoni di Geova nella predicazione della buona notizia del suo regno stabilito, egli ci conduce nella sua processione trionfale insieme a Cristo, il Re ora regnante. Egli ci conduce, ma non come prigionieri alla nostra vergogna e pubblica umiliazione. Paolo non dice qui, come per i governi e le autorità nemiche in Colossesi 2:15, che il trionfante Geova ci spoglia rendendoci nudi e ci esibisce apertamente in pubblico come conquistati. No, ma Geova ci conduce come un vittorioso generale conduce il suo esercito in una processione trionfale lungo una via profumata in mezzo alla capitale festeggiante. Egli ci conduce come partecipi della Sua vittoria per mezzo di Cristo. Sì, ci conduce come coloro mediante i quali egli ottiene altre vittorie rendendo percepibile per nostro mezzo la conoscenza di lui, mediante la nostra diffusione della Bibbia e del suo messaggio dell’ora. Dal 1919 Geova ci ha dato questo messaggio del Regno e ovunque lo predichiamo esso trionfa. Ottiene vittorie, trasformando molti che erano una volta nemici di Dio a causa delle opere malvage in testimoni di Geova e predicatori della buona notizia del suo regno teocratico.
36-38. (a) A quali persone e perché gli araldi del regno di Geova sono inaccetti come un fetore ripugnante? (b) Che cosa vuol dire il fatto che tali araldi del Regno sono ad altri “un dolce odore cristiano”?
36 Non solo la conoscenza di Dio diffusa o proclamata è un odore in mezzo al quale marciamo trionfalmente dietro a Geova Dio e in compagnia di Cristo il Re mentre rendiamo questa divina conoscenza percepibile ad altri, ma anche noi stessi siamo un odore. Rispetto a noi, però, in questo mondo i nasi sono diversi. Non perché noi di propria volontà vogliamo essere offensivi per chiunque sulla terra, anzi noi cerchiamo di essere soccorrevoli e utili a tutti; ma questo intero mondo è il nemico di Geova. Quindi se ci dedichiamo a Geova Dio per mezzo di Cristo ed Egli ci adopera nel suo servizio come portatori del suo messaggio del regno, non possiamo evitarlo, sì, dobbiamo aspettarci di essere offensivi per molti, quei molti che sono nemici di Geova e del suo governo teocratico mediante Cristo. Paolo, che cercò di piacere a tutti gli uomini in tutto per il loro profitto onde fossero salvati, ebbe questa stessa esperienza. Anche noi non possiamo scansarla, specialmente ora che l’istituzione del Regno ha reso la contesa della sovranità universale questione scottante dinanzi a tutti gli uomini. In questa contesa noi non possiamo essere amici di questo mondo.
37 Come Cristiani noi testimoni di Geova imitiamo Gesù Cristo, seguiamo le sue orme portando il suo vituperio, lo proclamiamo come Re ora regnante, e quindi, come per dire, noi emaniamo o diffondiamo l’odore di Cristo. A questo riguardo vorremmo essere un odore profumato a tutti, ma lo siamo soltanto ad una minoranza di persone, a quelli che si salvano. A questi noi siamo come un dolce odore cristiano. A questi siamo come un odore emanante da una fonte di vita e quindi conducente alla vita nel nuovo mondo di Dio. Perché siamo un odore dolce e pieno di vita per questi? Perché è chiaro a queste poche persone che Geova Dio, la Fonte della vita, ci manda e quindi noi ci rivolgiamo a loro, non per motivi mortiferi, ma altruisticamente per motivi vitali. Queste persone sono nauseate di questo mondo putrido con le sue promesse delusorie ed i suoi disperati ed egoistici sforzi di tenersi in funzione e di tener al largo il giusto mondo di Dio. Il messaggio che predichiamo del presente regno di Dio è veramente una “buona notizia” per loro. È per loro un profumo di vita, e addita loro la via alla vita felice nel mondo di nuovi cieli e di una nuova terra di Dio, con l’opportunità ora di sopravvivere anche alla battaglia di Armaghedon.
38 Come se respirassero un odore gradevole, questi uomini si rivolgono a noi e ci accolgono come Cristiani mandati da Dio. Ascoltano il nostro messaggio e accettano le nostre pubblicazioni bibliche e la nostra offerta di studiarle con loro. Rispondono al nostro invito ad assistere alle nostre adunanze negli studi di zona e nelle Sale del Regno, diventano parte della società del nuovo mondo dedicandosi a Dio mediante Cristo e quindi si uniscono a noi per emanare ad altri questo gradevole odore vitale onde anch’essi siano guidati alla vita eterna. Geova, rappresentato dal suo dominante Re Gesù Cristo, non è per loro una “pietra d’intoppo” o un “sasso d’inciampo”. Essi accettano Geova come Sovrano Universale, la grande Roccia dell’universo, la cui attività è perfetta. (Deut. 32:3, 4; Isa. 8:13, 14) Il trionfo del messaggio del regno di Geova su queste persone di naso buono dà loro la vita.
39. In modo figurativo, verso quali cose gli amanti di “questo mondo’ rivolgono il naso, e perché?
39 D’altra parte, la profezia predisse che altri, perfino la stessa Cristianità, sarebbero inciampati su questo grande Sasso e si sarebbero offesi per questa grande Roccia e quindi sarebbero caduti, infranti, rimasti nel laccio e presi nella morte. (Isa. 8:15) Per questi i predicatori testimoni di Geova sono un cattivo odore, “un odore che emana da morte a morte”. Il nostro messaggio del Regno non prevede per loro niente di buono. È come un cattivo odore emanante da una cosa morta, contaminante e mortale a respirare. Esala da una fonte mortifera e significa per loro la morte. Perché? Perché essi fanno parte di questo mondo e l’amano e non vogliono staccarsi da esso. Non vogliono convertirsi e divenire riconciliati con Dio mediante Cristo. Preferiscono la compagnia dei suoi nemici, compresa la Cristianità con le sue tradizioni ortodosse ed umane, che solleticano sia i loro nasi che i loro orecchi. Ma noi predichiamo il “giorno di vendetta del nostro Dio”, e quindi l’imminente distruzione di questo mondo e di tutti quelli che continuano a far parte di questo mondo. Pertanto per questi amanti del mondo noi puzziamo. Per loro noi siamo pestilenziali, mortiferi, dovremmo essere seppelliti per non essere visti, né odorati, né uditi. Questo messaggio della sovranità universale di Geova e del suo nuovo mondo e della distruzione di questo vecchio mondo li offende e ci rende un cattivo odore per loro. Da noi essi non ricevono nessuna promessa di vita nel futuro eterno.
40, 41. Come si comportano quelli offesi, e con quali risultati?
40 Geova, che ha conferito a Cristo il potere del Regno, è divenuto per essi una grande Pietra d’intoppo ed una Roccia offensiva. Cercano di rimuovere la pietra d’intoppo e rovesciare la roccia offensiva mediante i loro progetti mondani di cospirazione contro Geova Dio e il suo regnante Cristo. In armonia con questo essi cercano di ridurre al silenzio il messaggio del Regno proclamato dai testimoni di Geova, per loro di odore così cattivo. Possono anche rimuovere il nome di Geova dalle traduzioni delle Scritture Ebraiche della Bibbia, ma non possono rimuovere Geova la Roccia dalla sua posizione di Sovrano Universale. Quindi essi saranno schiacciati come una focaccia da quella grande Pietra ad Armaghedon.
41 Proprio come non potranno mai rimuovere la grande Roccia dalla sua sovranità reale su questa terra, così non hanno potuto e non potranno mai ridurre al silenzio il messaggio del Regno né distruggere i suoi proclamatori. Finora hanno dovuto odorare i testimoni di Geova, e saranno costretti a continuare ad odorarci, finché i loro nasi saranno schiacciati nel futuro giorno della ‘guerra di Dio l’Onnipotente’ ad Armaghedon. (Apoc. 16:14-16; Matt. 21:42-44) È Geova, l’onnipotente Invincibile, che ci conduce, ed è nella sua processione trionfale ch’egli ci conduce in compagnia del suo Re dei re e Signore dei signori, il vittorioso Re e vittorioso Signore. Il messaggio del regno di Geova mediante Cristo ha già ottenuto grandiosi trionfi in tutta la terra perché Egli sostiene e benedice la predicazione di questa “buona notizia” da parte dei suoi testimoni in tutta la terra abitata. Continuerà a trionfare sotto la sua protezione e guida per noi fino ad Armaghedon, quando il suo trionfante atto di rivendicazione farà permeare tutta l’atmosfera della terra del dolce e vitale odore della conoscenza di Dio per ogni lodatore di Geova che allora respiri. — Hab. 2:14.
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Un’espressione del suo trionfoLa Torre di Guardia 1956 | 1° aprile
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Un’espressione del suo trionfo
1, 2. In che modo quelli che predicano “questa buona notizia del regno” sono diversi dai venditori ambulanti della Parola di Dio?
CHIEDE forse qualcuno con le parole di Paolo: “Chi è capace abbastanza per queste cose?” A ciò possiamo rispondere: “Noi lo siamo!” non con vanteria, ma con una riconoscente comprensione del favore di Geova su noi. Non possiamo negare ciò che proviamo quando riceviamo da Geova un incarico nel suo servizio e addestramento mediante la sua organizzazione teocratica sotto Cristo. È vero che offriamo al popolo letteratura, la Bibbia stessa, libri, opuscoli, riviste e trattati che spiegano la Bibbia con l’illuminazione e la guida dello spirito di Geova; e anche accettiamo contribuzioni da donatori volontari per sostenere l’opera di educazione biblica. Ma ciò non ci rende venditori ambulanti della Parola di Dio. Molti uomini religiosi e commerciali sono venditori ambulanti della sua Parola, ma essi non fanno parte della società del nuovo mondo, poiché cercano di trarre egoisticamente guadagno dalla Parola di Dio. Quando un uomo presenta la Parola di Dio con questo scopo non è sincero nella sua diffusione di questa sacra Parola. Ma non avendo in
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