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Domande dai lettori (3)La Torre di Guardia 1969 | 1° maggio
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mogli cristiane avevano mariti increduli. Senza dubbio quei mariti facevano cose che rovinavano l’amore e il rispetto delle loro mogli. Ma che cosa consigliò l’apostolo Paolo? Egli scrisse: “Che ne sai tu se non salverai tuo marito?” Queste parole sono nella medesima lettera in cui scrisse: “Il capo della donna è l’uomo”. (1 Cor. 7:16; 11:3) Questo costituì un incoraggiamento per quelle mogli ad amare e rispettare i loro mariti non cristiani, poiché comprendevano che col tempo potevano essere in grado di aiutare quegli uomini a servire Geova. Potrebbe accadere una tal cosa! Pietro menzionò che i mariti increduli si possono conquistare con la “condotta casta insieme a profondo rispetto” da parte delle loro mogli. — 1 Piet. 3:1, 2.
E questo è avvenuto nel nostro giorno. In un caso nel Massachusetts, U.S.A., una moglie cristiana sopportò l’ubriachezza e le bestemmie del marito per oltre vent’anni. Ma la sua casta condotta e il suo profondo rispetto per la posizione di lui quale capo della famiglia ebbero il loro effetto. Infine, il marito capì che era necessario un cambiamento. Egli smise di bere, di fumare e di bestemmiare e cominciò a frequentare insieme a sua moglie e ai figli cresciuti le adunanze nella Sala del Regno. Certo ella fu felice d’aver perseverato. (Notate anche la rimarchevole esperienza dell’Islanda a pagina 157 e 158 dell’Annuario dei Testimoni di Geova del 1968 (inglese).
Forse questa sarà col tempo la gioiosa esperienza di altre mogli cristiane. Noi lo speriamo. Ma anche se in certi casi questo sembra improbabile, le mogli possono sforzarsi di nutrire rispetto e amore per i loro mariti, e mostrare così il loro apprezzamento per la disposizione coniugale e la posizione assegnata da Dio ai loro mariti.
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Domande dai lettori (4)La Torre di Guardia 1969 | 1° maggio
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Domande dai lettori
● Che cos’è il “solo battesimo” a cui si riferisce Efesini 4:5? È lo stesso battesimo di cui si parla in Matteo 28:19? — E. B., U.S.A.
Sì, è essenzialmente lo stesso. L’apostolo Paolo si riferiva all’accettevole battesimo in acqua quando scrisse: “Vi è un solo corpo, e un solo spirito, come foste chiamati nell’unica speranza alla quale foste chiamati; un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo; un solo Dio e padre di tutti”. — Efes. 4:4-6.
Quando Paolo era a Efeso nel 55 E.V. scrisse ai cristiani di Corinto. Uno dei punti che mise in risalto fu che non dovevano essere divisi, attenendosi a uomini preminenti, compresa la persona che li aveva battezzati in acqua come se fossero suoi seguaci. Quelli che furono battezzati a Corinto non furono battezzati nel nome di Paolo o Apollo o Cefa; furono battezzati in acqua nel nome del Padre e del Figlio e dello spirito santo, come aveva comandato Gesù. — Matt. 28:19; 1 Cor. 1:10-16.
Circa cinque anni dopo, o verso il 61 E.V., Paolo scrisse ai suoi diletti fratelli spirituali a Efeso. Uno dei punti importanti che mise in risalto in questa lettera fu l’unità, proprio come nella sua lettera a Corinto. Mostrò che la divisione fra Giudeo e Gentile era stata abolita. Ora tutti i credenti potevano unitamente accostarsi a Geova. Potevano tutti avere lo spirito santo e far parte del tempio spirituale, “un luogo che Dio abiti mediante lo spirito”. — Efes. 2:13-22.
Continuando a trattare il punto dell’unità, spiegò che insieme costituivano un corpo spirituale. Avevano ricevuto tutti lo spirito santo. Con lo spirito come caparra di ciò che doveva venire, avevano una speranza celeste. (Efes. 4:4; 1 Cor. 12:13; 2 Cor. 5:5) Avevano tutti creduto nello stesso Signore, Gesù Cristo, e avevano tutti esercitato fede negli stessi provvedimenti divini per essere accettevoli a Dio. — 1 Cor. 8:6; 2 Cor. 4:13.
Quindi, prima di dire che erano uniti avendo un solo Dio e Padre, Paolo menzionò che avevano “un solo battesimo”. Proprio così! Tutti quelli che erano cristiani si erano sottoposti al battesimo in acqua.
La maggioranza di quelli che erano allora cristiani erano stati battezzati come discepoli dopo la Pentecoste del 33 E.V. Prima di quel tempo, alcuni, come gli apostoli che avevano viaggiato con Gesù, erano stati battezzati da Giovanni Battista con quello che era allora un battesimo ordinato da Dio e accettevole. Questi non dovettero in seguito essere ribattezzati. Una volta che la congregazione cristiana fu stabilita alla Pentecoste del 33 E.V., il battesimo di Giovanni non fu più accettevole. Quelli che erano debitamente battezzati da quel tempo in poi sarebbero stati battezzati “nel nome del Padre e del Figlio e dello spirito santo”, come disse Gesù. — Matt. 28:19.
Il fatto d’essere uniti essendo accettevolmente battezzati in acqua avrebbe avuto particolare significato per quelli di Efeso. In quella città Paolo incontrò alcuni che non avevano udito del battesimo di Gesù. Evidentemente erano stati battezzati nel “battesimo di Giovanni” dopo che esso aveva cessato d’essere un battesimo accettevole. Essi avevano già acquistato conoscenza di Dio, per cui Paolo diede loro spiegazioni riguardo a Cristo e allo spirito santo ed essi “furono battezzati nel nome del Signore Gesù”. (Atti 19:2-6) Così poterono unirsi a tutti i cristiani battezzati di Efeso e di altri luoghi nel servizio di Geova. Probabilmente la maggioranza degli altri cristiani di Efeso, se non tutti, erano stati battezzati dopo la Pentecoste del 33 E.V. come discepoli di Gesù.
L’essere accettevolmente battezzati in acqua era pertanto un’esperienza che i cristiani avevano in comune. Paolo poteva appropriatamente servirsene come di un esempio dell’unità che i cristiani dovrebbero avere.
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Scritture per giugnoLa Torre di Guardia 1969 | 1° maggio
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Scritture per giugno
Raccogliamo spiritualmente ciò che abbiamo seminato. — Gal. 6:8.
1 Qualunque cosa facciate, fatela con tutta l’anima come a Geova, e non agli uomini, poiché sapete che da Geova riceverete la dovuta ricompensa dell’eredità. — Col. 3:23, 24. TG 15/2/69 18, 20, 22
2 Devi inculcare [le parole di Geova] a tuo figlio e parlarne quando siedi nella tua casa e quando cammini per la strada e quando giaci e quando ti levi. — Deut. 6:7. TG 15/7/68 16, 17
3 In ogni opera che [Ezechia] cominciò nel servizio della casa del vero Dio e nella legge e nel comandamento per ricercare il suo Dio, agì con tutto il suo cuore, ed ebbe successo. — 2 Cron. 31:21. TG 15/8/68 1-3a
4 L’assoluto zelo per la tua casa mi ha divorato. — Sal. 69:9. TG 15/1/69 4
5 Devi amare Geova il tuo Dio con tutto il tuo cuore . . . la tua anima . . . la tua mente e . . . la tua forza. . . . Devi amare il tuo prossimo come te stesso. — Mar. 12:30, 31. TG 1/11/68 3-5a
6 Il Signore Geova stesso mi ha dato la lingua degli ammaestrati, affinché io sappia rispondere con una parola allo stanco. — Isa. 50:4. TG 15/6/69 2, 3
7 Gettate su [Dio] tutta la vostra ansietà, perché egli ha cura di voi. — 1 Piet. 5:7. TG 1/1/69 7, 9a
8 Quando queste cose cominceranno ad avvenire, alzatevi e levate la testa, perché la vostra liberazione s’avvicina. — Luca 21:28. TG 15/4/69 13, 14a
9 Dovresti dir questo a Ezechia re di Giuda: “Non t’inganni il tuo Dio in cui confidi, dicendo: ‘Gerusalemme non sarà data in mano al re d’Assiria’”. — 2 Re 19:10. TG 1/9/68 3a
10 Egli non permise ad alcun uomo di defraudarli, ma a motivo d’essi riprese dei re, dicendo: “Non toccate i miei unti, e non fate nulla di male ai miei profeti”. — Sal. 105:14, 15. TG 15/11/68 16, 17
11 “[Ciro] è il mio pastore, e tutto ciò in cui mi diletto adempirà completamente”; perfino nel mio dire di Gerusalemme: “Sarà riedificata”, e del tempio: “Saranno gettate le tue fondamenta”. — Isa. 44:28. TG 1/2/69 23, 24
12 In quanto all’albero della conoscenza del bene e del male non ne devi mangiare, poiché nel giorno in cui ne mangerai positivamente morrai. — Gen. 2:17. TG 1/4/69 15, 16
13 L’uomo ha allegrezza nella risposta della sua bocca, e la parola a tempo giusto è tanto buona! — Prov. 15:23. TG 15/6/69 5-7
14 Ora Geova è lo Spirito; e dov’è lo spirito di Geova, ivi è libertà. — 2 Cor. 3:17. TG 15/6/68 6, 7
15 Il sorvegliante dovrebbe perciò essere . . . uomo che diriga la propria casa in maniera eccellente, avendo i figli in sottomissione con ogni serietà. — 1 Tim. 3:2, 4. TG 1/7/68 21, 22
(Indicazione dei luoghi di ulteriori commenti su queste scritture: I numeri dopo la data de “La Torre di Guardia” si riferiscono ai paragrafi nel primo articolo di studio. Quando il numero del paragrafo è seguito da “a”, il commento è nel secondo articolo di studio; quando vi è “b”, si riferisce al terzo articolo di studio).
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MINISTERO DI CAMPO
La profezia biblica e gli avvenimenti attuali indicano che rimane pochissimo tempo per questo sistema di cose malvagio. Com’è dunque essenziale accrescere la propria fede! (2 Tess. 1:3) I testimoni di Geova accrescono continuamente la loro fede mediante lo studio della Parola di Dio, ma sono pure interessati nell’aiutare altri ad accrescere la fede e fanno questo mediante studi biblici a domicilio. Nel mese di maggio essi continueranno a offrire a tutte le persone interessate gratuiti studi biblici nelle loro case. Come aiuto in queste considerazioni bibliche, offriranno l’eccellente nuovo libro che presenta in modo tanto chiaro le verità della Bibbia: La Verità che conduce alla Vita Eterna. Se desiderate riceverlo, scrivete nel vostro paese all’indirizzo indicato nella parte interna della copertina di questa rivista.
STUDI “TORRE DI GUARDIA” PER LE SETTIMANE
del 25 maggio: “Non devi dimenticare”. Pagina 261.
del 1º giugno: “Non dimenticare tutte le sue imprese”. Pagina 266.
dell’8 giugno: Amano il nome di Dio. Pagina 273.
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