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Uniti nell’adorazione del solo vero DioLa Torre di Guardia 1984 | 1° luglio
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Uniti nell’adorazione del solo vero Dio
“O Geova, . . . tu sei Dio, tu solo”. — SALMO 86:9, 10.
1. (a) Cosa ha messo in atto Geova per rendere possibile l’unità nell’adorazione? (b) Quale fu ben presto un risultato di questa “amministrazione”?
COM’È piacevole essere uniti nell’adorazione! Eppure è un’esperienza sconosciuta alla maggioranza dell’umanità. Nondimeno essere uniti nell’adorazione non è un semplice sogno. È il proposito di Dio. Diciannove secoli fa Geova mise in atto un’“amministrazione” il cui obiettivo è quello di conseguire l’unità, un’unità come quella che regna in una famiglia amorevole e compatta. L’unità prodotta da questa “amministrazione” indusse presto i cristiani ebrei ad adorare in fraterna unione con i samaritani; in seguito furono accolti nella congregazione gli incirconcisi gentili. Ciò che più conta, tutti questi furono portati in unità con Geova Dio sulla base della loro fede nel valore espiatorio del sacrificio di Gesù. Strinsero un rapporto filiale con lui quale Padre amorevole.
2. (a) Cos’è l’“amministrazione”, e quando entrò in funzione? (b) In che consiste il radunamento delle ‘cose nel cielo’?
2 Efesini 1:9, 10 richiama l’attenzione su questa “amministrazione”, dicendo: “È secondo il suo beneplacito, che egli propose in se stesso per l’amministrazione [o modo di gestire gli affari domestici] al pieno limite dei tempi fissati [dalla Pentecoste del 33 E.V. in poi], cioè per radunare di nuovo tutte le cose nel Cristo, le cose che sono nei cieli e [in seguito] le cose che sono sulla terra”. Il radunamento delle ‘cose nei cieli’, cioè di coloro che sarebbero stati con Cristo nel suo Regno celeste, cominciò prima fra gli ebrei, per poi proseguire fra i samaritani e i gentili.
3. Cosa ha prodotto il radunamento delle “cose che sono sulla terra”?
3 Nei nostri giorni, in particolare dal 1935, stiamo assistendo al radunamento delle “cose che sono sulla terra”, cioè di persone che avrebbero avuto il privilegio di ricevere la vita su una terra paradisiaca. Milioni di persone hanno già reagito favorevolmente a questa seconda fase dell’amorevole “amministrazione” di Dio. Provengono da ogni nazione e gruppo linguistico. L’unità di cui godono non consiste in un semplice radunamento di persone che continuino a mantenere le loro credenze e abitudini precedenti. Piuttosto, com’era predetto in Isaia 2:3, imparano le vie di Geova in modo da poter ‘camminare nei suoi sentieri’.
4. (a) Fino a che punto arriverà l’unità nell’adorazione, e come lo descrive la Bibbia? (b) Dopo la prova finale, quale relazione avranno con Geova gli uomini resi perfetti?
4 Ciò che vediamo oggi, comunque, non è il massimo dell’unità che verrà conseguita. Il proposito di Dio ci assicura che tutta la creazione intelligente sarà unita nella vera adorazione. L’apostolo Giovanni ricevette una visione della meravigliosa situazione che esisterà alla fine del Regno millenario di Cristo, e la descrisse in Rivelazione 5:13, dicendo: “Ogni creatura che è in cielo e sulla terra e sotto la terra e sul mare, e tutte le cose che sono in essi, udii che dicevano: ‘A Colui che siede sul trono [Geova] e all’Agnello [Gesù Cristo] siano la benedizione e l’onore e la gloria e la potenza per i secoli dei secoli’”. (NW) Giovanni vide che tutti erano uniti sotto Gesù Cristo nell’adorare Geova. Successivamente, terminata la prova finale e distrutti per sempre tutti quelli che allora si saranno ribellati, Geova adotterà amorevolmente come figli tramite Cristo tutti gli uomini resi perfetti che si saranno dimostrati leali. Essi diverranno parte dell’unita famiglia universale di Dio, per la quale Geova sarà sempre l’unico Dio, il Sovrano Universale e il Padre amorevole. Che rincorante prospettiva! Provate il vivo desiderio di far parte di questa felice famiglia di adoratori? — Romani 8:20, 21.
“Tu sei Dio, tu solo”
5, 6. Nel Salmo 86, cosa scrisse Davide in merito a Colui al quale è rivolta la nostra adorazione?
5 Un esame del Salmo 86 può aiutarci a comprendere ciò che dobbiamo fare per ricevere tale benedizione. Davide, lo scrittore di questo salmo ispirato, aveva già dato prova della sua devozione per quanto riguardava la vera adorazione. Ma si rendeva conto di aver bisogno di continuare a progredire spiritualmente, come si nota da ciò che scrisse.
6 Nei versetti da 8 a 10 egli richiama l’attenzione su Colui al quale era rivolta la sua adorazione, dicendo: “Non c’è nessuno come te fra gli dèi, o Geova, non c’è alcun’opera come le tue. Tutte le nazioni che tu hai fatte verranno esse stesse, e si inchineranno dinanzi a te, o Geova, e daranno gloria al tuo nome. Poiché tu sei grande e fai cose meravigliose; tu sei Dio, tu solo”.
7. Perché è così importante riconoscere che solo Geova è Dio?
7 Ai giorni di Davide, come pure oggi, le nazioni avevano molti dèi. Ma con vero apprezzamento Davide disse a Geova: “Tu sei Dio, tu solo”. Gesù Cristo diede risalto alla stessa verità. La notte prima di morire si rivolse in preghiera al Padre suo chiamandolo “il solo vero Dio”. (Giovanni 17:3) Come sapete, però, la cristianità adora una Trinità. Milioni di persone si prostrano davanti a idoli, altre hanno deificato personaggi importanti, il denaro, se stesse e il sesso. Che dire di voi? Condividete personalmente la convinzione che “non c’è nessuno come . . . Geova”, che egli è “il solo vero Dio”?
8. Come indica Salmo 86:11, cosa si richiede da tutti coloro che vogliono adorare Geova?
8 Guardando al futuro, Davide intravide persone d’ogni nazione che venivano a servire Geova. Senza dubbio Davide si rendeva conto che tali persone, una volta venute ad adorare Geova, avrebbero avuto molto da imparare. Avrebbero dovuto fare cambiamenti nella loro vita. Ma Davide fu realista, riconoscendo che anche lui aveva bisogno di istruzione e di fare ulteriori cambiamenti. In Salmo 86:11 disse: “Istruiscimi, o Geova, intorno alla tua via. Camminerò nella tua verità. Unifica il mio cuore per temere il tuo nome”. È questo ciò che desiderate voi?
9. Perché siamo un popolo unito, e quale responsabilità abbiamo a questo riguardo?
9 L’unità che già esiste fra i testimoni di Geova è davvero notevole. Questo perché, come gruppo, ci sentiamo sinceramente come Davide: cerchiamo cioè la guida di Geova e agiamo in armonia con essa. Dovremmo anche voler contribuire personalmente a tale unità col nostro modo di pensare e di agire. Possiamo inoltre salvaguardare la nostra unità e aiutare altri a parteciparvi sforzandoci di coltivare nei nuovi interessati la consapevolezza dei vari fattori che ci uniscono.
Potenti fattori unificanti
10. Qual è il primo fattore che ci unisce?
10 Il primo è il fatto che tutti noi adoriamo Geova e riconosciamo il suo diritto di stabilire ciò che è bene e ciò che è male. (Rivelazione 14:6, 7; Genesi 2:16, 17) Che effetto meraviglioso ha avuto questo sul popolo di Geova in tutto il mondo! Come dice la Bibbia, Geova è “l’Alto ed Eccelso, che risiede per sempre e il cui nome è santo”. (Isaia 57:15) Quando lo adoriamo e ci conformiamo alle sue norme, questo ci rende persone migliori. E dato che queste norme valgono in ogni parte della terra, l’esserci conformati ad esse ci ha resi un popolo unito.
11. Come possiamo aiutare i nuovi a condividere la nostra unità?
11 Ma è capitato che persone che si associavano a noi abbiano commesso azioni seriamente sbagliate. Perché? Quando è stato chiesto loro che tipo di relazione avessero con Geova Dio, alcuni hanno detto che ‘non sentivano Dio come una persona reale’, per cui non prendevano seriamente nemmeno le sue esigenze. Possiamo aiutare quelli con i quali studiamo così che Geova sia per loro una realtà? Dobbiamo far capire loro che la vera adorazione non consiste semplicemente nell’accettare certe dottrine, frequentare la Sala del Regno e magari dedicare di tanto in tanto qualche ora al servizio di campo. Quelli che vogliono servire Geova devono stringere con lui un’intima relazione personale. Devono imparare a rivolgersi a lui in preghiera regolarmente e personalmente, chiedendogli di guidarli in tutto ciò che fanno. (Filippesi 4:6; Proverbi 3:5, 6) Allora cominceranno a condividere la splendida unità di cui godiamo.
12, 13. (a) Perché il secondo fattore elencato ha su di noi un effetto unificante? (b) Per trarne pienamente beneficio, cosa occorre fare?
12 Il secondo punto è questo: Siamo uniti perché, in qualsiasi parte del mondo ci troviamo, abbiamo la Parola di Dio come guida. Riconosciamo che la Bibbia è ispirata, e una delle cose che hanno indotto molti di noi a divenire testimoni di Geova è il fatto che i Testimoni si attengono veramente alla Bibbia. — II Timoteo 3:16, 17.
13 Quelli con i quali studiamo possono dirsi d’accordo con noi quando diciamo che la Bibbia è la Parola di Dio. Ma fino a che punto l’hanno letta? Sarebbe bene incoraggiarli a leggerla tutta e, nel far questo, a vedere come la Bibbia dovrebbe influire sulle loro decisioni quotidiane. Gesù conosceva così bene la volontà del Padre e ce l’aveva così impressa nella mente e nel cuore da poter dire: “Faccio sempre le cose che gli piacciono”. (Giovanni 8:29) Che ottima meta è questa per tutti quelli che partecipano alla vera adorazione!
14. Qual è il terzo fattore di importanza vitale qui menzionato, e cosa potremmo fare per edificare nei nuovi l’apprezzamento per questo?
14 Un terzo fattore che ci unisce è che beneficiamo tutti del medesimo programma di alimentazione spirituale. Riconosciamo “lo schiavo fedele e discreto” come lo strumento di cui Geova si serve per provvedere il cibo spirituale a suo tempo. (Matteo 24:45-47) Non abbiamo dubbi che questo “schiavo” sia composto dagli eredi del Regno celeste unti con lo spirito, che si trovano oggi solo fra i testimoni di Geova. Siamo grati di ciò che questo “schiavo” e il suo Corpo Direttivo stanno facendo per aver cura dei nostri bisogni spirituali. E ringraziamo Dio dell’abbondanza di ottimi provvedimenti spirituali presi per noi. (Isaia 65:13, 14) Dedichiamo abbastanza tempo per instillare l’apprezzamento per questa disposizione in coloro che hanno cominciato da poco a frequentare la congregazione?
15, 16. (a) Chi è il nostro Capo o Condottiero? (b) In che modo il riconoscimento del ruolo di Gesù nella nostra adorazione influisce su come ci consideriamo gli uni gli altri?
15 Consideriamo ora un quarto fattore unificante, un fattore essenziale: Gesù Cristo, e non qualche uomo, è il nostro Condottiero e colui mediante il quale tutti noi ci accostiamo a Geova per adorarlo. Nell’ultima settimana della sua vita umana, Gesù mise in risalto l’importanza di questo fatto. In Matteo 23:8, 10 disse: “Non siate chiamati . . . ‘condottieri’, perché uno è il vostro Condottiero, il Cristo”. Se oggi una persona, in qualsiasi parte del mondo, chiedesse a un testimone di Geova: ‘Chi è il vostro capo?’, riceverebbe la stessa risposta: ‘È il Signore Gesù Cristo’.
16 Solo tramite Gesù possiamo accostarci a Geova per adorarlo in modo accettevole. Perché? Perché siamo tutti nati nel peccato, sotto la condanna di morte. Nessuno di noi differisce dagli altri sotto questo aspetto. L’unico modo in cui ciascuno di noi ha potuto essere accettato come servitore di Dio è stato riponendo fede nel sacrificio di Gesù Cristo, e soltanto tramite lui possiamo ora accostarci a Geova in preghiera. Il sincero apprezzamento per questo è un fattore di vitale importanza nella vera adorazione. — Romani 3:23; Giovanni 14:6.
17. In che modo il nostro atteggiamento nei confronti del Regno di Dio ci distingue dalla cristianità e ci unisce in qualità di testimoni di Geova?
17 Questo ci porta a considerare il quinto fattore che ci unisce: Indipendentemente da dove abitiamo, guardiamo al Regno di Dio quale unica speranza del genere umano. (Matteo 6:9, 10; Daniele 2:44) Il clero della cristianità non lo ha fatto. Di conseguenza si è immischiato negli affari politici del mondo e nelle sue guerre. In netto contrasto, i testimoni di Geova, in tutti i paesi, hanno preso a cuore le parole di Gesù Cristo secondo cui i suoi discepoli non ‘sarebbero stati parte del mondo’. (Giovanni 17:15, 16) In armonia con la Parola di Dio abbiamo fatto delle nostre spade vomeri e delle nostre lance cesoie per potare. Non alziamo armi carnali contro il prossimo, né impariamo più la guerra. (Michea 4:3) Siamo fermamente convinti che l’unica soluzione dei problemi dell’uomo è il Regno di Dio. Come risultato, indipendentemente da dove viviamo, siamo uniti agli altri Testimoni di tutto il mondo in una vera fratellanza internazionale.
18. Come ci unisce il frutto dello spirito di Dio? Fate esempi.
18 Un sesto fattore che contribuisce alla nostra unità sono i frutti che lo spirito santo produce nella vita degli adoratori di Geova. E che splendidi frutti sono, frutti che rendono piacevole essere uniti! A prescindere dagli aspetti in cui abbiamo personalmente bisogno di migliorare, è vero ciò che disse Gesù: “Da questo tutti conosceranno che siete miei discepoli, se avrete amore fra voi”. — Giovanni 13:35; Galati 5:22, 23.
19. A chi ci uniamo prendendo parte al ministero cristiano?
19 Ed eccoci al settimo punto: Tutti noi, come testimoni di Geova, abbiamo la responsabilità di predicare la buona notizia del Regno di Dio. Questa responsabilità, però, è anche un privilegio. Come spiegò l’apostolo Paolo, partecipando al ministero cristiano diveniamo collaboratori di Dio. Uno pianta, un altro innaffia, ma Geova è Colui che fa crescere, producendo nuovi discepoli. — Matteo 24:14; I Corinti 3:6-9.
Saldamente schieràti a favore della vera adorazione
20. (a) Perché alcuni che forse frequentano la Sala del Regno non ricevono appieno le benedizioni di questa adorazione unita? (b) Perché è urgente che ora si schierino con fermezza dalla parte di Geova?
20 Accettando personalmente queste verità che ci uniscono e operando in armonia con esse, anche quelli che si sono da poco associati a noi possono provare la gioia di partecipare all’unita adorazione dell’unico vero Dio. Alcuni però si accontentano di una conoscenza superficiale della verità. Imparano qualcosa circa le benedizioni del Regno di Dio, ma non lasciano che la verità metta radici nel loro cuore. Hanno piacere di stare con noi, ma non vogliono dire che si comporteranno sempre come vuole Geova. Sotto alcuni aspetti sono come certi contemporanei del profeta Elia, ai quali il profeta rivolse queste energiche parole: “Per quanto tempo zoppicherete su due differenti opinioni? Se il vero Dio è Geova, seguitelo; ma se è Baal, seguitelo”. (I Re 18:21) Quando arriverà il tempo da lui stabilito per distruggere l’attuale sistema malvagio, Geova non indugerà. Non rimanderà quel tempo né cambierà le sue norme per adattarle a quelli che ancora cercano di seguire il mondo, che sono indecisi circa la necessità di imparare qual è la volontà di Dio e compierla. Com’è quindi importante incoraggiare tutti quelli che mostrano interesse per la verità a compiere ora passi positivi per stringere con Geova una vera e durevole relazione!
21. Quale progresso spirituale dovremmo aiutare i nostri studenti biblici a fare?
21 Non desideriamo soltanto studiare le verità elementari con quelli che fanno progresso verso il battesimo, ma desideriamo aiutarli ad avanzare verso la maturità cristiana. Questo richiede che coltivino il vivo desiderio di cibo spirituale solido. Devono imparare a gustarlo, a trarne forza e a discernere come esso può aiutarli a prendere giuste decisioni personali. — Ebrei 5:12-14.
22. Perché il nostro ministero è davvero un grande privilegio?
22 Che splendido privilegio è quello di trarre beneficio dalla disposizione di Geova per unire a sé tramite Gesù Cristo persone di tutte le nazioni, e di operare in armonia con essa! Il solo vero Dio ci ha concesso il meraviglioso privilegio di essere testimoni del suo santo nome, Geova. Il suo diletto Figlio, che ora domina quale Re, è stato e continua a essere il nostro esempio nell’adorazione e ci consente di avere una calorosa e intima relazione con Geova e unità fra noi. Partecipiamo pienamente quindi all’opera di magnificare il nome di Geova e di aiutare altri a capire come anch’essi possono godere le benedizioni riservate a coloro che adorano unitamente il solo vero Dio.
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‘Unità di spirito’ in un gregge in rapida crescitaLa Torre di Guardia 1984 | 1° luglio
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‘Unità di spirito’ in un gregge in rapida crescita
1. (a) In Efesini 4:1-6, quale appropriato consiglio diede Paolo circa l’unità? (b) Perché quel consiglio è opportuno anche nei nostri giorni?
SCRIVENDO ai cristiani della congregazione di Efeso, l’apostolo Paolo diede risalto all’unità, esortandoli a essere umili, a sopportarsi gli uni gli altri con amore e a “osservare premurosamente l’unità dello spirito nell’unificante vincolo della pace”. (Efesini 4:1-6) Paolo era rimasto più di due anni a Efeso e sapeva che i fratelli locali erano di origini diverse. Sapeva anche che i fattori unificanti che Geova aveva messo in opera fra il suo popolo potevano superare quelle differenze, e li esortò ad apprezzarli e a collaborare con essi. Questo non è meno importante oggi. Perché? Perché nell’organizzazione di Geova vengono radunate in gran numero persone “di ogni nazione e tribù e popolo e lingua”. — Rivelazione 7:9, 10.
2. In che modo Geova salvaguarda l’unità della sua organizzazione visibile?
2 In armonia con il suo proposito, Geova ha unito i suoi servitori “come un gregge in un recinto”. (Michea 2:12) Provvede loro la guida necessaria per salvaguardare questa unità. In che modo? Geova ha personalmente costituito il proprio Figlio, Gesù Cristo, come capo della congregazione cristiana. Nella Bibbia ha fatto scrivere particolari relativi al suo proposito, e tramite la sua organizzazione visibile dirige gli sforzi dei suoi servitori in conformità a tale proposito. Un esame delle prove di questa guida divina nei tempi moderni a partire dal 1919 rafforza la fede.
Preparàti per dare una testimonianza mondiale
3. Quale attività a favore degli eredi del Regno prediceva la Bibbia per il termine del sistema di cose?
3 Parlando del termine del sistema di cose, le Scritture predicevano il radunamento in un’organizzazione unita degli “eletti” dispersi, come pure la mietitura degli ultimi membri della classe del Regno. (Matteo 24:31; 13:37-43, 47-50) Come è stato fatto questo?
4. (a) Quali mezzi tangibili hanno usato Cristo e i suoi angeli per provvedere al radunamento e alla mietitura del rimanente? (b) Perciò in quali due modi Geova stava unificando i suoi servitori?
4 Le Scritture dicono che a tal fine Cristo avrebbe mandato i suoi angeli. Nessuno sulla terra è in grado di vedere queste creature spirituali all’opera, ma gli effetti della loro attività nell’organizzazione visibile di Geova sono chiaramente evidenti. Dopo l’accanita persecuzione subita durante la prima guerra mondiale, rinnovato vigore fu infuso nei servitori di Geova mediante gli articoli della Torre di Guardia intitolati “Benedetti gli intrepidi”, pubblicati in inglese nel 1919. Geova aveva altro lavoro da far compiere loro. Quell’anno, al congresso di Cedar Point (Ohio), nel discorso “Annunciate il Regno”, fu data notizia di una nuova rivista, L’Età d’Oro (oggi chiamata Svegliatevi!), da distribuire estesamente al pubblico per additare “l’Età d’Oro del glorioso Regno del Messia”. Tutti gli “eletti” furono incoraggiati a partecipare a questa attività. Nel 1922, a un altro congresso tenuto a Cedar Point, fu data la vigorosa esortazione: “Annunciate, annunciate, annunciate il Re e il suo Regno”. Nel 1925 la comprensione del significato dell’attività postbellica dei servitori di Geova alla luce del capitolo 12 di Rivelazione diede ulteriore impulso all’opera. Quindi, nel 1931, con una risoluzione adottata al congresso di Columbus (Ohio) e in altri 50 congressi analoghi tenuti da lì a poco in tutto il mondo, questi cristiani adottarono il nome di Testimoni di Geova, che li distingueva da tutte le sette della cristianità e dava risalto all’opera affidata loro da Dio. (Isaia 43:10-12) Perciò Geova stava unendo i suoi servitori (1) dando loro progressivo intendimento delle Scritture e (2) motivandoli perché lo servissero zelantemente come suoi testimoni.
5. Entro il 1935 che cosa fu pertanto compiuto grazie all’unità d’azione sotto la guida di Geova?
5 Pur essendo pochi di numero, operando unitamente sotto la guida di Geova riuscirono a portare il messaggio del Regno fino alle estremità della terra. Dal 1921 al 1935 distribuirono 205.217.917 libri e opuscoli in decine e decine di lingue. Diffusero anche centinaia di milioni di volantini e si servirono estesamente della radio. Come risultato, altre migliaia di persone si dedicarono a Geova, si battezzarono e vennero unte con spirito santo mentre il radunamento della classe del Regno volgeva al termine. Ma il loro ministero pubblico non era finito. Geova li aveva preparati per cose avvenire.
Rafforzàti per affrontare l’opposizione
6. Per che cos’altro Geova stava allora preparando i suoi unti servitori?
6 Durante la prima guerra mondiale, gli unti erano stati dispersi dal nemico. In seguito ci sarebbero stati ulteriori perfidi tentativi di annientare la loro opera. Ma Geova li fortificò perché non divenissero mai più un gregge disperso. Come lo fece?
7. Al tempo della ricostruzione del tempio, in che modo Geova permise al suo popolo di andare avanti unitamente malgrado l’opposizione?
7 Quando l’opposizione ostacolava la ricostruzione del tempio di Geova dopo il ritorno degli esiliati da Babilonia, Geova rafforzò il suo popolo suscitando profeti, portavoce visibili, e facendo pronunciare loro opportuni messaggi. Inoltre lo spirito di Geova superò ostacoli simili a montagne e permise ai suoi servitori di operare come organizzazione unita. — Aggeo 1:1-8; Zaccaria 4:1-14.
8. In che modo Geova rafforzò i fratelli nel primo secolo?
8 Quando i veri adoratori vennero a trovarsi sotto il fuoco nemico nel primo secolo, Geova spinse gli apostoli a scrivere lettere contenenti istruzioni ed esortazioni. In esse il principale istigatore dell’opposizione veniva chiaramente identificato come Satana il Diavolo, il cui obiettivo è di mettere a tacere la predicazione della buona notizia, ricorrendo alla persecuzione violenta o turbando l’unità delle congregazioni mediante l’influenza di falsi fratelli. Tutti furono così aiutati a comprendere chiaramente le questioni implicate. (Efesini 6:10-13; II Corinti 11:12-15; I Pietro 5:5-8) Amorevolmente furono incoraggiati a ‘stare fermi in un solo spirito, combattendo a fianco a fianco con una sola anima per la fede della buona notizia, non essendo per nulla spaventati dai loro oppositori’. — Filippesi 1:27, 28.
9. (a) Nei tempi moderni, in che modo Geova ha provveduto questo aiuto? (b) Fate esempi.
9 Nei tempi moderni, Geova ha continuato a provvedere il necessario aiuto ai suoi servitori, mediante “lo schiavo fedele e discreto”, il rimanente oggi sulla terra, del quale Gesù è il capo costituito, e questo aiuto giunge proprio al tempo giusto. (Matteo 24:45-47) Per esempio, nel 1925 la classe dello “schiavo”, mediante La Torre di Guardia, aiutò i suoi lettori a capire che il Regno di Dio era operante nei cieli dal 1914 e che in effetti esistevano solo due organizzazioni: quella di Geova e quella di Satana. Nel 1929 si diede vigorosamente risalto al fatto che i cristiani hanno l’obbligo di ubbidire alla legge di Dio in quanto superiore a quella dell’uomo. Progressivamente furono fatte delle modifiche organizzative finché, nel 1938, tutte le nomine dei sorveglianti nelle congregazioni vennero fatte teocraticamente, anziché per votazione da parte della congregazione. Tutto ciò unì e rafforzò i servitori di Geova, proprio al tempo giusto!
10. (a) Sotto che aspetto quell’aiuto giunse proprio al tempo giusto? (b) Con l’intensificarsi della persecuzione, quale ulteriore aiuto Geova diede loro?
10 Negli anni trenta, e fino a tutta la seconda guerra mondiale, i testimoni di Geova in molti paesi vennero accanitamente perseguitati. Migliaia furono trascinati davanti ai tribunali. In decine e decine di paesi la loro opera fu messa al bando dai governi. Molti furono rinchiusi per anni in campi di concentramento totalitari. Quando cominciò a intravedersi questa persecuzione, Geova rafforzò ulteriormente i suoi servitori. Nel 1931, articoli di studio della Torre di Guardia spiegarono come, ai giorni della regina Ester, gli ebrei non solo lottarono per difendere la propria vita, ma passarono addirittura al contrattacco contro i nemici, e fu spiegato come questo si applica oggi nella guerra spirituale. Nel 1934, articoli intitolati “Il crogiuolo” trattarono il racconto dei tre ebrei nella fornace ardente per infondere nei testimoni di Geova la determinazione di rimanere saldi confidando pienamente in Geova. (Daniele 3:17, 18, 28) Geova aveva ancora una grande opera da compiere, e non sarebbe stato permesso all’opposizione satanica di impedirla.
Radunamento di una “grande folla” che sopravvivrà
11. (a) Per quale opera di predicazione ancora più estesa Geova aveva preparato i suoi servitori? (b) Elencate alcuni passi di questo programma di preparazione guidato da Dio.
11 Mentre il radunamento del “piccolo gregge” di eredi del regno si avvicinava al termine, Geova rivolse l’attenzione a un’opera ancora più grande, quella di istruire una “grande folla” che sarebbe sopravvissuta alla “grande tribolazione” per vivere sulla terra in un paradiso restaurato. Così nel 1918 il presidente della Società (Watch Tower Society) pronunciò a Los Angeles, in California, un discorso su un soggetto che sarebbe stato poi ripetuto da centinaia di oratori. Il discorso era intitolato: “Il mondo è finito . . . Milioni ora viventi possono non morire mai”. In seguito, nel 1923, La Torre di Guardia indicò che le “altre pecore” di Giovanni 10:16 sono le stesse “pecore” della parabola di Gesù delle pecore e dei capri, e che stavano già cominciando a manifestarsi. Nel 1931 fu spiegato che queste erano predette in Ezechiele 9:1-11 come coloro che ricevevano sulla fronte il marchio per sopravvivere. Nel 1932 fu rivelato che questa stessa classe era prefigurata da Gionadab, che riconobbe l’importanza di rendere a Geova esclusiva devozione. Questo programma di preparazione guidato da Dio raggiunse il culmine nel 1935, allorché, in un congresso tenuto a Washington (District of Columbia), fu mostrato che anche la “grande moltitudine” o “grande folla” di Rivelazione 7:9-17 rappresentava quella classe terrena, e centinaia di persone nell’uditorio si fecero avanti come appartenenti a quel gruppo. Sotto la guida dello spirito di Geova, il radunamento di questo gruppo cominciò a procedere speditamente.
12. (a) Perché il radunamento di persone con una speranza terrena insieme a coloro che nutrono una speranza celeste non è stato fonte di disunione? (b) Grazie alla benedizione di Geova, qual è oggi il risultato dei loro sforzi congiunti?
12 Il radunamento di questa classe terrena insieme a coloro che nutrono una speranza celeste ha forse recato disunione nell’organizzazione? No di certo. Come predisse Gesù, sono diventati “un solo gregge” sotto di lui quale loro “solo pastore”. (Giovanni 10:16) Si rendono conto che il fatto di avere l’una o l’altra speranza è un segno dell’immeritata benignità di Geova, che tutti hanno il privilegio e la responsabilità di essere testimoni del nome e del Regno di Geova e che la stessa norma di fedeltà cristiana vale per tutti loro. Sono veramente un popolo unito. Insieme si sono impegnati per dare in tutta la terra abitata testimonianza circa il Regno, e questo ha consentito una grande raccolta. Dopo la prima guerra mondiale c’erano solo poche migliaia di persone che proclamavano pubblicamente il Regno di Geova. Solo nel 1941 il numero di coloro che in tutto il mondo svolgevano quest’opera superò i 100.000. Oggi gli uniti proclamatori del messaggio del regno sono 2.652.323. Si è adempiuto quanto predetto da Geova per bocca del profeta Isaia: “Il piccolo stesso diverrà mille, e l’esiguo una nazione potente. Io stesso, Geova, l’affretterò al suo proprio tempo”. — Isaia 60:22.
Sforzi congiunti per provvedere le necessarie strutture
13. Come ha influito questa crescita sulle attività tipografiche della Watch Tower Society, e come è stato soddisfatto questo bisogno?
13 Questo grande aumento nel numero dei testimoni di Geova ha richiesto strutture più ampie. Negli anni venti la letteratura biblica usata dai Testimoni era per la maggior parte stampata a Brooklyn, New York. Ora viene stampata anche in una trentina di altri paesi. Contribuzioni volontarie provvedono i fondi necessari, e l’eventuale carenza in un paese viene compensata dal generoso aiuto di altri. — Confronta II Corinti 8:14.
14. Dal 1935, come sono state provvedute le nuove Sale del Regno necessarie?
14 Nello stesso anno in cui la “grande folla” fu correttamente identificata come classe terrena, J. F. Rutherford, allora presidente della Società, chiamò Sala del Regno un luogo di adunanza dei testimoni di Geova nelle Hawaii. Da allora in poi i testimoni di Geova hanno sempre chiamato così le loro sale di adunanza. Dal 1940 a oggi le congregazioni sono aumentate da 5.118 a ben oltre 46.000. Per star dietro all’aumento mondiale, sono state costruite migliaia di nuove Sale del Regno e sale più grandi per i congressi. Questo ha richiesto uno sforzo congiunto, sia per finanziare i lavori di costruzione che per eseguirli. L’unito popolo di Geova ha dato di cuore il proprio sostegno!
15. Perché è importante avere locali idonei in cui radunarci?
15 Oggi il numero di coloro che affluiscono alle Sale del Regno dei testimoni di Geova è più grande che mai e continua a crescere rapidamente. Accogliamo volentieri tutti quelli che desiderano veramente essere istruiti nelle vie di Geova in modo da poter camminare nei suoi sentieri. (Isaia 2:2, 3; Ebrei 10:23-25) Vogliamo anche far sì che vi siano locali idonei per accogliere coloro che mostrano apprezzamento per questo provvedimento di Geova. Come si può fare questo?
16. (a) Se la crescita della nostra congregazione rendesse necessaria una nuova Sala del Regno, come dovremmo considerare il lavoro e le spese che questo comporta, sia che personalmente useremo la nuova sala o no? (b) Quando c’è un buon aumento in zone dove i prezzi delle proprietà immobiliari sono altissimi, come si possono provvedere nuove Sale del Regno?
16 Pur radunandoci in molte congregazioni locali, formiamo in effetti “un solo gregge”, un popolo unito. L’interesse per l’espansione della pura adorazione e l’amore per i nostri fratelli ci sproneranno a dare una mano in qualsiasi modo possiamo, indipendentemente da dove può esserci bisogno. L’aumento numerico delle congregazioni che usano una determinata Sala del Regno richiede che se ne costruisca un’altra? Come sarebbe bello se coloro che continueranno a usare il precedente locale dessero tutto l’aiuto possibile per costruire una sala per la congregazione che deve spostarsi! In certe zone i fratelli si rendono disponibili per costruire Sale del Regno ovunque siano necessarie. Grazie all’attenta predisposizione e allo sforzo congiunto, sono state costruite molte belle nuove Sale del Regno addirittura in due giorni o meno. In certi paesi, comunque, il vertiginoso aumento del costo delle proprietà immobiliari nelle zone urbane ha reso impossibile a singole congregazioni affrontare la spesa della costruzione o dell’acquisto di un locale. Ma ciò che non può fare una congregazione può raggiungersi con uno sforzo congiunto. Nel caso fossimo informati dell’opportunità di renderci utili, come reagiremmo?
17. Quali princìpi biblici si possono tenere presenti per soddisfare questo bisogno?
17 Quando agli israeliti fu offerta l’opportunità di contribuire alla costruzione del sacro tabernacolo di Geova, il loro cuore volenteroso li spinse a provvedere più del necessario. (Esodo 35:5-9; 36:5-7) Le grosse contribuzioni a sostegno della vera adorazione non sono le uniche ad essere apprezzate. Gesù lodò la generosità di una vedova di pochi mezzi che diede una piccolissima contribuzione. (Luca 21:1-4) Parlando di aiuti materiali diretti ad altri servitori di Dio, l’apostolo Paolo scrisse: “Se vi è prima la prontezza, è specialmente accettevole secondo ciò che la persona ha, non secondo ciò che la persona non ha. . . . Mediante un’uguaglianza il vostro avanzo supplisca ora alla loro indigenza . . . Come è scritto: ‘Chi aveva molto non ebbe di più, e chi aveva poco non ebbe di meno’”. (II Corinti 8:12-15) Questo principio può servirci senz’altro di guida nel cooperare per provvedere nuove Sale del Regno o per ampliare quelle esistenti dovunque ciò si renda necessario, sia che abitiamo personalmente in quella zona o no.
18. (a) Qual è stato il motivo della nostra “dichiarazione di unità” fatta alla precedente serie di assemblee di distretto? (b) Qual è il significato del primo punto di quella dichiarazione? (c) del secondo? (d) del terzo? (e) Con quale preghiera termina appropriatamente la dichiarazione?
18 L’‘unità di spirito’ caratterizza l’organizzazione di Geova, e ciascuno di noi ha il privilegio di esserne una prova vivente. Nella nostra precedente serie di congressi tenuta in tutto il mondo abbiamo fatto a questo proposito un’appropriata dichiarazione. È riprodotta a pagina 23. Vi incoraggiamo ora a riesaminarla affinché possiate riconsiderare in quali modi potrete personalmente metterla in pratica nei giorni avvenire.
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