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  • Apprezziamo Geova Dio e Gesù Cristo e ciò che hanno fatto per noi
    La Torre di Guardia 1971 | 15 ottobre
    • IMPLICATO L’UOMO

      15. Come l’uomo fu implicato nella contesa?

      15 Per giunta, nella contesa fu implicato l’uomo. Nella questione fu inclusa l’integrità dell’uomo verso Dio. Il Diavolo diceva che la sovranità di Geova non era buona sulle sue creature; non era del tutto meritata o giusta. Fu dunque suscitata la questione: Avrebbero le creature riconosciuto la sovranità di Geova come del tutto meritata e quindi giusta? Avrebbero amato la sovranità di Dio più di qualsiasi altra cosa? Avrebbero preferito vivere sotto quella sovranità più che sotto qualsiasi altra? L’avrebbero veramente preferita, di cuore? E anche se avessero avuto l’opportunità di sottrarsi a tale sovranità di Dio ed essere completamente indipendenti, l’avrebbero voluto? o avrebbero preferito di attenersi lealmente a lui in qualsiasi cosa sorgesse per sfidarlo?a Quest’ultima è la specie di persone che Dio vuole per servirlo, perché altri non sarebbero leali; causerebbero solo difficoltà nell’universo. Perciò la contesa metterà alla prova tutte le creature. Farà una selezione di tutti quelli che hanno punti di vista egoistici.

      16. Dubitò Dio della sua sovranità o che la sua organizzazione si sarebbe tenuta dalla sua parte?

      16 Si potrebbe fare la domanda: ‘Dubitò Dio della sua sovranità? Si chiese: Ho sbagliato nel modo in cui ho governato l’universo?’ No, era soddisfatto della propria sovranità. Sapeva cosa c’era dentro di sé e sapeva cosa occorreva alle sue creature intelligenti. (Eso. 34:6, 7; Sal. 136:1-9) Sapeva che questo modo di dominare era per il bene e la felicità eterna delle sue creature. Non c’era, comunque, una probabilità che l’organizzazione delle creature di Dio in cielo e sulla terra potessero pensarla tutti in quel modo e ritrarsi in massa da lui? No. Geova lasciò che la contesa fosse messa alla prova, il che mostra che non temeva di perdere la propria organizzazione.

      17. Perché Dio ebbe fiducia che la sua organizzazione non l’avrebbe abbandonato in massa?

      17 Geova sapeva che la sua sovranità era degna e giusta e che le sue creature l’amavano e apprezzavano. Aveva dato alle sue creature il libero arbitrio; perciò alcuni si sarebbero potuti ritrarre se l’avessero voluto, ma Dio sapeva che questo non sarebbe accaduto in massa. Perché? A causa della qualità che egli aveva creata in loro e a causa del potenziale che aveva dato loro di sviluppare tale qualità in maggior grado. Quella qualità era l’AMORE. La Bibbia dice che l’amore è un “perfetto vincolo d’unione” e “l’amore non viene mai meno”. (Col. 3:14; 1 Cor. 13:8) Esso è il più forte potere vincolante nell’universo. È una delle stesse qualità di Geova e non può venirgli meno. Ebbe piena fiducia che la sua organizzazione si sarebbe attenuta a lui. Sapeva anche che ci sarebbero stati di quelli che lo avrebbero conosciuto, cosa che Adamo non fece mai a causa della sua mancanza di lealtà. Quelli che avrebbero fatto ciò lo avrebbero amato e si sarebbero tenuti incrollabilmente e gioiosamente sotto la sua sovranità.

      PERCHÉ DIO PERMISE CHE LA CONTESA FOSSE MESSA ALLA PROVA

      18. Permise Dio che la contesa continuasse per 6.000 anni a suo proprio beneficio, o perché?

      18 Perché Geova permise quindi che la prova della sfida divenisse una contesa disputata nei passati 6.000 anni? Lo fece egoisticamente per il suo proprio bene? Nessuno poteva dare a Dio nessuna cosa materiale o proprietà, o accrescerne la ricchezza e la potenza, o la conoscenza. (Rom. 11:34-36) E a lui non si doveva provare nulla. No, lo fece per amore del suo nome, nello stesso tempo per il beneficio delle sue creature.

      19. Chi fu calunniato dalla sfida del Diavolo?

      19 Possiamo vedere che questo è vero se analizziamo la questione. Geova fu calunniato, calunniato malvagiamente circa il modo in cui dominava l’universo. Ma non fu calunniato solo Geova. Fu calunniata ogni creatura nell’universo, perché il Diavolo in effetti diceva: ‘L’unica ragione per cui si attengono a te è che hai dato loro ogni cosa’. Il Diavolo fece dunque cadere un’ombra o marchio nero sulla reputazione di ogni creatura intelligente che era in vita.

      20. Perché Dio lasciò che altri partecipassero con lui per eliminare il biasimo?

      20 Geova sapeva di aver figli che sarebbero stati ansiosi di ottenere l’opportunità di cancellare il marchio di biasimo dal Suo nome. Questa fu per loro la cosa primaria da fare. Ma nello stesso tempo potevano togliere il marchio della calunnia dal loro proprio nome e da quello dei loro fratelli. Quale figlio di qualche valore non vorrebbe esporsi in difesa della famiglia e per togliere il biasimo dal nome del padre? Sarebbe stata una rivendicazione di Dio più completa che se Geova l’avesse compiuta tutta da sé. Mentre ci accingiamo a leggere l’articolo che segue chiediamo: Chi sarebbe stato scelto come primario rivendicatore, e perché?

  • Il riscatto, meravigliosa espressione di amore e giustizia
    La Torre di Guardia 1971 | 15 ottobre
    • Il riscatto, meravigliosa espressione di amore e giustizia

      1, 2. (a) Quando sorse la contesa, quale promessa fece Geova, che suscitò quale domanda? (b) Perché fu scelto il Figlio unigenito come colui che sarebbe stato il primario rivendicatore di Dio?

      GEOVA, in armonia con la dignità della sua sovranità universale, risolve problemi apparentemente insolubili in modo da suscitare la nostra meraviglia. E in seguito diciamo: ‘Non si sarebbe potuto proprio fare in nessun altro modo e avere una soluzione così completa, giusta e del tutto buona’. (Isa. 55:9) Così, al tempo stesso in cui sorse la contesa, Dio, nella sua prescienza di ciò che esattamente avrebbe fatto, annunciò: “Egli [il seme] ti ferirà [Satana] la testa”. — Gen. 3:15.

      2 Chi sarebbe stato da Dio designato per essere il “seme”, che sarebbe stato ferito al calcagno? L’unigenito Figlio di Geova! Egli fu scelto come colui che avrebbe risolto primariamente la contesa riguardo alla degna e giusta sovranità di Geova. Perché questo grande che era così vicino al cuore di Geova? Ebbene, quando Satana fece la sua sfida un’ombra cadde sulla reputazione di ogni creatura. Essa sarebbe giunta fino a questo Figlio.a Per di più, sarebbe caduta su di lui più che su qualsiasi altra creatura di Dio perché, prima di tutto, era il principale di Geova, quello che gli era più vicino nell’universo. Egli era colui che aveva sempre il comando sugli altri angeli. Era stato cooperatore di Dio nel fare l’universo. (Col. 1:15-17) Chi sfidava Dio poteva dire: Di tutte le creature che sarebbero fedeli nel servire Dio, egli dovrebbe esserlo. La sfida di Satana portò dunque alla ribalta questo potente Figlio di Dio.

      3. Quale significato ebbe il nome del Figlio nella sua esistenza preumana?

      3 Inoltre, il nome dell’unigenito Figlio nella sua esistenza preumana fa luce sulla situazione, il suo nome Michele. (Dan. 12:1; 1 Tess. 4:16; Riv. 12:7) Significa “Chi è simile a Dio?” Il nome stesso è

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