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Siete pronti per vivere nel Nuovo Ordine di Dio?La Torre di Guardia 1973 | 1° dicembre
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ora la nostra giusta disposizione con la prontezza ad accettare le opportunità o i suggerimenti di natura almeno alquanto simile. Anche nelle piccole cose come le richieste di cooperare occupando certi posti in un luogo di adunanza o a un’assemblea, ubbidiamo volenterosamente? Nell’opera di predicazione della buona notizia, siamo riluttanti a fare servizio in certi territori locali? Circostanze o obblighi o doveri personali permettendo, ci offriamo volontariamente di andare a servire dove il bisogno è più grande anche se significa cambiare dimora e forse sacrificare certe comodità e piaceri personali? Quanta fede e sincera considerazione mostriamo per promuovere gli interessi della “Nuova Gerusalemme”, il governo del Regno di Dio retto da Cristo Gesù?
RISPETTOSI NONOSTANTE LE IMPERFEZIONI
21. Come l’impiego di rappresentanti umani da parte di Dio richiede vera fede da parte nostra?
21 Oltre a ciò dobbiamo riconoscere il bisogno di aver fede nella capacità di Geova Dio e del suo Figlio di impiegare rappresentanti umani nel governo. Si potrebbe rispondere con solerzia alle istruzioni o agli incarichi proferiti da un angelo o trasmessi da una potente, perfino tonante, voce dal cielo. Ma che dire se un incarico è dato tramite rappresentanti umani del governo celeste? Questo richiede più fede, non è vero?
22, 23. (a) Fino a che punto l’imperfezione umana influisce sul servizio di questi rappresentanti terreni, e che effetto potrebbe avere su di noi? (b) Imperfezioni, sbagli ed errori di giudizio spariranno immediatamente dopo la “grande tribolazione”? (c) Quali domande suscita questo?
22 Oggi, corpi di anziani operano nelle locali congregazioni cristiane e un corpo direttivo di anziani rende servizio alla congregazione in tutta la terra. Quelli che ora formano tali corpi sono tutti uomini imperfetti; ma con l’aiuto dello spirito santo di Dio sono in grado di rendere un buon servizio alla Sua volontà e al Suo proposito. Ci è difficile rispettarli o cooperare con loro perché siamo consci che non sono perfetti? Che dire, allora, del periodo iniziale del Nuovo Ordine?
23 Sebbene il nuovo ordine di Dio debba recare sin dall’inizio grande gioia, ciò nondimeno, l’imperfezione non sparirà il primo giorno, la prima settimana, il primo mese, il primo anno o neppure il primo decennio dopo la “grande tribolazione” e l’inabissamento di Satana. Se fosse così, perché riservare mille anni per il completo ristabilimento della perfezione e la piena riconciliazione del genere umano con Dio? Che dire, allora, se qualche imperfezione da parte di persone a cui è affidata responsabilità come rappresentanti del governo del Regno influisse sfavorevolmente su di noi, causando forse qualche atto o disposizione che riteniamo non sia giusta come dovrebbe, provocandoci un certo dispiacere o insoddisfazione? Diverremo impazienti e ci irriteremo se le cose non saranno immediatamente corrette? Saremo tentati di farci giustizia da noi stessi per cercar di rettificare ciò che crediamo vada corretto? Come ci comportiamo ora in simili circostanze mentre ci prepariamo a vivere nel nuovo ordine di Dio?
24, 25. (a) Perché Uzza morì per mano di Dio? (b) Quale motivo poté avere e quale attitudine manifestò?
24 Abbiamo un esempio che ci guida nell’occasione in cui Davide tentò di portare l’arca del patto a Gerusalemme. Anziché far trasportare l’arca su pali sulle spalle dei Leviti Coatiti (secondo la Legge), essa fu posta su un carro. A un certo punto i bovini che tiravano il carro “quasi la fecero rovesciare” e un uomo di nome Uzza tese la mano e afferrò l’arca. Quale fu il risultato? Geova Dio “lo abbatté lì per l’atto irriverente, così che morì lì presso l’arca”. (2 Sam. 6:1-7) Che cosa ci fu di male?
25 La legge di Dio proibiva specificamente a chiunque tranne i rappresentanti sacerdotali autorizzati di toccare la sacra arca, dietro pena di morte. La legge era pubblicamente nota, e poiché Uzza era senz’altro un Levita (ma non un sacerdote), doveva conoscere meglio degli altri l’espresso comando di Dio. Egli scelse di violare quel comando, forse supponendo che le circostanze lo giustificassero. Poté pensare che se lui non agiva per rimettere in equilibrio l’arca sarebbe sicuramente caduta. In tal caso, non ebbe fede nel potere di Dio di risolvere la situazione in modo tale che nessuno dei suoi servitori dovesse disubbidire ai suoi espressi comandi. D’altra parte, poté pensare che aveva l’occasione di diventare un ‘eroe’, facendosi una duratura fama come ‘Uzza, l’uomo che impedì alla sacra arca di cadere’. In un modo o nell’altro mostrò mancanza di rispetto.
26. Quale importante lezione impariamo da ciò che proteggerà i nostri interessi vitali nel Nuovo Ordine?
26 Azioni e metodi non scritturali, presunzione e usurpazione non sono mai giustificati. Con tante ragioni di allegrezza nel nuovo ordine di Dio, qualsiasi iniziale condizione che allora rispecchi imperfezione umana non dovrebbe farci riscaldare né parlare o agire avventatamente. Dobbiamo essere ‘sobri in ogni cosa’, comprendendo che il principio: “È meglio la fine di poi d’una faccenda che il suo principio”, sarà valido anche nel regno millenario del Figlio di Dio, e “è meglio chi è paziente che chi è di spirito superbo . . . poiché l’offendersi è ciò che riposa nel seno degli stupidi”. — 2 Tim. 4:5; Eccl. 7:8, 9.
27, 28. Quando sembra che qualche faccenda richieda d’essere corretta o rettificata, qual è la giusta condotta da seguire per assicurarsi il favore e la benedizione di Dio?
27 Se non siamo autorizzati ad agire in un certo modo, possiamo informare quelli che lo sono. Anziché cercare poi impazientemente di ‘rimettere in equilibrio l’arca’ noi stessi, possiamo quindi confidare che Dio dirigerà la situazione, fiduciosi che col tempo farà avere solo buoni risultati. Come consiglia Salmo 4:4: “Agitatevi, ma non peccate. Abbiate il vostro dire nel vostro cuore sul vostro letto, e tacete”. — Si paragoni Salmo 63:6-8.
28 Perciò, possiamo prepararci ora per il nuovo ordine di Dio mostrando rispetto per le disposizioni che il suo Figlio mette in vigore nella congregazione cristiana, con la certezza che Geova Dio e Cristo Gesù non sono mai all’oscuro o ignari delle cose da aggiustare o correggere.
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Soprattutto, abbiate intenso amore gli uni per gli altriLa Torre di Guardia 1973 | 1° dicembre
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Soprattutto, abbiate intenso amore gli uni per gli altri
1, 2. Secondo l’ispirato apostolo, che cosa dobbiamo soprattutto coltivare se vogliamo vivere nel nuovo ordine di Dio?
IN CONSIDERAZIONE della prossima “fine di ogni cosa”, qual è la cosa più importante che dovrebbe coltivare chi desidera vivere nel Nuovo Ordine? In I Pietro 4:8-10, l’ispirato apostolo scrive:
2 “Soprattutto, abbiate intenso amore gli uni per gli altri, perché l’amore copre una moltitudine di peccati. Siate ospitali gli uni verso gli altri senza brontolii. Nella proporzione in cui ciascuno ha ricevuto un dono, usatelo, servendo gli uni gli altri, quali eccellenti economi dell’immeritata benignità di Dio espressa in vari modi”.
3, 4. In considerazione di ciò che sappiamo sarà senz’altro nel nuovo ordine di Dio, di che cosa dovremmo realmente interessarci ora?
3 Non abbiamo modo di sapere che parte
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