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  • L’unità fra i fratelli è una benedizione
    La Torre di Guardia 1980 | 15 settembre
    • umilmente a Geova Dio, chiedendogli la guida, l’aiuto e il perdono dei peccati.

      L’unità del popolo d’Israele era anche paragonabile alla rugiada del Monte Ermon. La sua cima, a un’altezza di circa 2.700 metri sul livello del mare, è coperta di neve quasi tutto l’anno. La cima innevata dell’Ermon condensa l’umidità notturna e produce così l’abbondante rugiada che protegge la vegetazione durante la lunga stagione secca. Le correnti d’aria fredda dalla catena dell’Ermon possono anche portare l’umidità fino al Monte Sion, a sud, dove si condensa sotto forma di rugiada. Giustamente il salmista parla della ‘rugiada dell’Ermon che scende sul Monte Sion’. Il quadro dà la sensazione di un’influenza ristoratrice che scende contribuendo a proteggere la vegetazione.

      L’unità dei fratelli cristiani è altrettanto piacevole. Anch’essa aiuta a vivere. Questo perché, osservando l’amore esistente oggi fra i veri servitori di Dio, molte persone cominciano a chiedersi da dove derivi questa unità. La loro ricerca le aiuta quindi a intraprendere la via della vita.

      Prima che venisse stabilita la congregazione cristiana, Sion o Gerusalemme era il centro della vera adorazione. Perciò, essendo quello il luogo scelto da Geova Dio, l’Altissimo aveva comandato che la benedizione fosse lì. Egli, Fonte di ogni benedizione, risiedeva in senso rappresentativo nel santuario di Gerusalemme; si poteva perciò dire che le benedizioni venissero da lì. Sotto questo aspetto l’intera vita della nazione d’Israele era collegata con Gerusalemme o Sion.

      Poiché la vera adorazione non è più associata a una particolare località geografica, l’amore fra i servitori di Dio dovrebbe essere evidente ovunque. (Giov. 4:21, 23, 24) È questo amore ciò che effettivamente distingue i veri discepoli di Gesù Cristo. Il Figlio di Dio disse: “Da questo tutti conosceranno che siete miei discepoli, se avrete amore fra voi”. (Giov. 13:35) Dovremmo senz’altro operare attivamente per manifestare questo amore, affinché la nostra unità con i compagni di fede possa essere paragonata alla fragranza dell’olio d’unzione e alla fresca rugiada dell’Ermon.

  • Programma di studio
    La Torre di Guardia 1980 | 15 settembre
    • Programma di studio

      19 ottobre: Il battesimo, un’espressione di fede. Pagina 12. Cantici: 71, 109.

      26 ottobre: Progresso dopo aver “ottenuto una fede”, §§ 1-17. Pagina 12. Cantici: 38, 18.

      2 novembre: Progresso dopo aver “ottenuto una fede”, §§ 18-38. Pagina 22. Cantici: 81, 24.

  • L’uomo riuscirà a portare la pace?
    La Torre di Guardia 1980 | 15 settembre
    • L’uomo riuscirà a portare la pace?

      Ci è mai riuscito? Che probabilità ci sono che gli attuali capi del mondo mettano fine alle guerre e stabiliscano una pace durevole in tutto il mondo? La Torre di Guardia e Svegliatevi!, riviste quindicinali, indicano le ragioni per cui si può guardare con ottimismo al futuro, e additano il solo mezzo che potrà veramente portare la pace nel mondo. Richiedete le due riviste in abbonamento annuo (24 numeri ciascuna), inviando L. 5.000 a Watch Tower, Via della Bufalotta 1281, 00138 Roma.

  • La “buona notizia” raggiunge le Isole Vergini
    La Torre di Guardia 1980 | 15 settembre
    • La “buona notizia” raggiunge le Isole Vergini

      LE ISOLE Vergini sono un numeroso gruppo di isole — alcune grandi, altre minuscole — che si trovano all’estremità nordorientale del Mar dei Caraibi, subito a est di Puerto Rico. Il clima ideale e il bellissimo paesaggio — monti a picco sul mare, centinaia di baie pittoresche e spiagge sabbiose — attraggono molti turisti. In aereo e in navi da crociera, migliaia di persone vi giungono quotidianamente, in particolare nei mesi invernali, per passarvi le vacanze. Non sorprende che le Isole Vergini siano chiamate dagli americani il “Paese delle Vacanze”.

      La “buona notizia” raggiunge Saint Thomas

      Come giunse in questa zona la “buona notizia” proclamata dai testimoni di Geova? Nel gennaio del 1947 due missionari della prima classe della scuola missionaria di Galaad, T. E. Klein e sua moglie, furono incaricati di proclamare la “buona notizia” a Saint Thomas. Si impegnarono attivamente nella predicazione per le strade e di casa in casa. Nelle Isole Vergini di solito il visitatore che si avvicina alla porta grida: “Dentro!” Il padrone di casa risponde: “Fuori!” e si affaccia alla porta.

      Lavorando dal mattino presto fin dopo il tramonto lungo strade strette e vicoletti, su per ripide colline e scalinate, i due missionari portarono il messaggio del Regno a ogni specie di persone. La reazione fu sorprendente. In soli quattro mesi i coniugi Klein ottennero 750 nuovi abbonamenti alle riviste Torre di Guardia e Svegliatevi! Come risultato l’ufficio postale dovette organizzare per la prima volta un servizio di consegna nelle zone rurali. Ben presto diversi interessati si unirono ai missionari nell’opera di casa in casa.

      La “buona notizia” raggiunge altre isole

      Un’altra parte delle Isole Vergini venne raggiunta quando Edmead George tornò nella natia Saint John dopo aver studiato la Bibbia con i testimoni di Geova di New Orleans, nella Louisiana, e a Puerto Rico. Cominciò a parlare ai parenti e agli amici delle cose che aveva imparate. La moglie, la madre e la zia reagirono favorevolmente. Lo stesso fece il suo vicino Amos Sullivan, un lupo di mare. Quando Edmead e la famiglia furono costretti a trasferirsi a Saint Thomas per ragioni economiche, Amos continuò a predicare la “buona notizia”. Non solo Amos dava regolarmente testimonianza alla gente andando a piedi per monti e per colli, ma con la sua piccola barca a remi andava a trovare quelli che abitavano dall’altro lato della baia, a circa tre chilometri di distanza. Oggi c’è una congregazione a Cruz Bay, dove un figlio di Amos si stabilì dopo esser divenuto Testimone.

      Nel 1948 i testimoni di Geova cominciarono a predicare la “buona notizia” agli abitanti di Saint Croix. Quando T. E. Klein e la moglie vi arrivarono nel 1951, trovarono una piccola congregazione a Christiansted. Verso la fine del 1951 Klein fece numerose visite a un nativo dell’isola. Visto che la maggioranza delle visite finivano in accese discussioni, Klein disse infine all’uomo: “Senti, giovanotto, se vuoi saperlo, io vengo qui per studiare la Bibbia e non per litigare con te”. Quest’uomo, Leroy Boyce, rispose: “L’unico modo in cui posso risolvere la questione è quello di fissarti un appuntamento con il mio ministro di culto per trattare la faccenda. Poi potrò decidere a chi dei due devo credere”. Il risultato? Durante la discussione con T. E. Klein, il ministro si adirò e se ne andò furibondo. Oggi Leroy Boyce è un anziano della congregazione di Christiansted.

      Fu nel 1949 che la “buona notizia” raggiunse gli abitanti delle Isole Vergini britanniche. Nel luglio di quell’anno un’imbarcazione missionaria, la Sibia, attraccò nel porto di Road Town, a Tortola. Immediatamente i quattro missionari cominciarono ad andare di casa in casa, parlando della “buona notizia” con la gente. Durante il giorno si disperdevano lungo la costa e sui monti, predicando alle persone e tenendo studi biblici. La sera i missionari portavano a terra la loro lampada a gas per far luce mentre pronunciavano un discorso biblico sotto un albero. Vedendo la lampada ardere, gli isolani accendevano le loro torce fatte di stracci infilati in bottigliette piene di cherosene e si incamminavano giù per la montagna per andare a sentire il discorso. Le torce sembravano stelle in movimento lungo il fianco del monte. Era una vista emozionante.

      La Sibia visitò Tortola alcune volte. Gradualmente si formò un gruppetto di interessati. I missionari vi tennero regolarmente le adunanze finché furono lì. Quando partirono, il gruppo continuò a riunirsi. Nel 1955 giunse a Tortola Lionel Sullivan, un altro figlio di Amos Sullivan, e fu formata la congregazione di Road Town.

      Sale del Regno adatte

      Per tenere le adunanze delle congregazioni che crescevano furono affittate piccole sale. Ma i locali divennero ben presto troppo affollati. A Saint Thomas sembrava impossibile trovare un luogo adatto per tenervi le adunanze. I terreni erano molto cari e i locali in affitto scarseggiavano ed erano molto costosi. Una mattina però il ministro che presiedeva la congregazione dei testimoni di Geova, Walter Georges, fu informato che una donna desiderava parlargli. Quella conversazione aprì la via per la costruzione di un luogo di adunanza, una Sala del Regno.

      Il governo aveva reso obbligatoria l’installazione di gabinetti moderni in tutte le case. Questa donna voleva donare del terreno, a patto che i Testimoni l’aiutassero a mettersi in regola con la nuova legge. Visto che la sua abitazione era in brutte condizioni, i Testimoni si offrirono di costruirle una casetta di due stanze. La donna fu contenta. Dopo aver ottenuto l’atto di donazione, i Testimoni erano pronti per iniziare a costruire la nuova sala.

      Ma chi l’avrebbe costruita? I Testimoni locali si intendevano poco di edilizia. Un Testimone abitante in Florida, ma nativo di Saint Thomas, si offrì di fare il progetto. Ma come facevano ad essere sicuri di eseguirlo correttamente? Ogni sera Walter Georges telefonava a Leroy Boyce, un Testimone che faceva l’impresario edile a Saint Croix, e gli leggeva il progetto. Leroy spiegava a Walter cosa fare il giorno dopo. In questo modo i Testimoni riuscirono a costruire la Sala del Regno e la casa per la donna che aveva donato il terreno.

      Situazione odierna

      Nel 1970 vi fu un eccezionale aumento nel numero dei proclamatori della “buona notizia” nelle Isole Vergini. Ora ve ne sono 570, nelle Isole Vergini americane e britanniche. Ogni anno all’assemblea di distretto, tenuta di solito a Saint Thomas o a Saint Croix, assistono circa un migliaio di persone. Così la “buona notizia” ha raggiunto anche queste isole dove molti l’accettano di buon grado, inclusa la popolazione di lingua spagnola, attualmente servita da due congregazioni dei testimoni di Geova.

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