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  • Nei ricevimenti ci vuole moderazione cristiana
    La Torre di Guardia 1969 | 1° ottobre
    • suscita il desiderio di balli erotici. Questo nuocerebbe ai presenti”.b

      Rendendosi conto che ciò può accadere, specialmente se si assume un’orchestra del mondo, un ministro della Nova Scotia fece una registrazione su nastro della musica da suonare al ricevimento. Così i balli furono in armonia con la moralità e la moderazione cristiana. Molti a quel ricevimento parteciparono allegramente alla quadriglia.

      Un altro punto importante circa il ricevimento fu il fatto che non vennero servite bevande alcoliche. Non che queste siano proibite ai cristiani, poiché Gesù provvide perfino il vino a Cana. Ma in questo caso lo sposo pensò che in quella zona alcuni potevano inciampare se venivano servite bevande alcoliche. Egli pensò alle parole: “È bene non mangiar carne né bere vino né fare alcuna cosa nella quale il tuo fratello inciampa”. (Rom. 14:21) Se si servono tali bevande a un ricevimento, si dovrebbe provvedere ampiamente per coloro che preferiscono bevande analcoliche. Evidentemente non era insolito che nel giorno di Gesù i Giudei si ubriacassero alle feste nuziali. (Giov. 2:10) Gli odierni cristiani dovrebbero dunque prestare molta attenzione che tali felici occasioni non siano guastate dall’intemperanza. — Prov. 23:20, 21.

      È necessario che la celebrazione continui fino a un’ora molto tarda per avere successo? No. Un sorvegliante in un paese dell’America Latina disse che ogni tanto “i ricevimenti durano fino alle prime ore del mattino. Verso le 23,30 viene servito un pasto completo. È risaputo che i gruppi che si radunano per partecipare al ministero di campo la mattina dopo sono poco numerosi”. Anche se nel proprio paese è comune prolungare a tal punto le celebrazioni, i cristiani devono forse seguire usanze per cui il giorno dopo saranno così stanchi da non poter debitamente servire il Creatore? Mostrerebbero moderazione? Al contrario, le disposizioni prese dai cristiani spiritualmente maturi sono in armonia col consiglio: “Sia che mangiate o che beviate o che facciate qualsiasi altra cosa, fate ogni cosa alla gloria di Dio”. — 1 Cor. 10:31.

      Se i cristiani preferiscono dunque dare ricevimenti di nozze, non devono seguire il modello delle rumorose e smodate feste del mondo caratterizzate dall’intemperanza. Piuttosto, dovrebbe essere una riunione ben predisposta e felice che rispecchi moderazione cristiana. Il cristiano della Nova Scotia menzionato prima disse: “Tre anni dopo visitammo la congregazione, e si ricordavano ancora del ricevimento come di un buon esempio”. Come sono piacevoli i frutti della moderazione cristiana!

      DONI DI NOZZE

      In alcuni paesi è comune che amici e parenti della sposa e dello sposo tengano una festa prima del matrimonio. I presenti portano alla coppia dei doni.

      Questa non è affatto una cosa necessaria, né le persone che abitano in paesi dove questa usanza non è comune devono pensare che si debba istituire. Ma se si dà tale festa, essa dovrebbe pure rispecchiare i princìpi cristiani, compresa la moderazione. Ciò che si è detto riguardo al cibo, alle bevande e ai trattenimentic sarebbe da applicare.

      Speciali commenti, però, sono appropriati riguardo ai doni. Come sarebbe triste se qualche cristiano invitato a una di queste feste pensasse di non poter accettare l’invito perché non è in grado di fare un dono costoso o non è affatto in grado di fare un dono. I veri cristiani vorrebbero mettere qualcuno in una posizione simile? Il dono dovrebbe essere una spontanea espressione d’affetto? Tale espressione può farsi in vari modi, e un dono tangibile in un avvenimento specifico non dovrebbe essere obbligatorio.

      In alcuni luoghi, quando si fanno riunioni di tal genere, i doni sono messi insieme senza che vi siano attaccati i nomi dei donatori. Perché? Questi cristiani sono consapevoli dei consigli di Gesù che i doni non dovrebbero essere fatti per rendere gloria al donatore. (Matt. 6:1-4) Essi pensano che se uno non ha portato un dono, un altro ha portato un piccolo segno d’affetto, e un altro ancora un dono costoso, si potrebbero fare paragoni fra i donatori e questo non sarebbe amorevole. — Matt. 7:12.

      Significa questo che sia errato indicare chi è il donatore di un certo regalo? No, non è questo il punto. In altri luoghi, ai matrimoni e ad altri ricevimenti i cristiani consegnano personalmente i doni o firmano biglietti che accompagnano i regali. Ma se i regali sono aperti o esposti, i donatori non sono pubblicamente annunciati. Così non ci sarà imbarazzo.

      Oggi le persone che non adorano Geova tengono spesso ricevimenti sfrenati per cui si identificano come “amanti dei piaceri anziché amanti di Dio”. (2 Tim. 3:4) Ma i servitori di Geova, guidati dalla sua ispirata Parola, dimostrano il loro maturo apprezzamento per questo commento, che merita d’essere ripetuto: “Sia che mangiate o che beviate o che facciate qualsiasi altra cosa, fate ogni cosa alla gloria di Dio”. (1 Cor. 10:31) Così essi escono dai ricevimenti non con la coscienza turbata, ma con la soddisfazione d’avere avuto piacevole svago e nello stesso tempo d’essere stati spiritualmente edificati.

  • La mietitura spirituale di Galaad
    La Torre di Guardia 1969 | 1° ottobre
    • La mietitura spirituale di Galaad

      “CI AVVICINIAMO al finale tempo della mietitura”, indicò F. W. Franz, vicepresidente della Società Torre di Guardia la domenica mattina del 9 marzo 1969. L’occasione fu il conferimento dei diplomi alla 47ª classe della Scuola per missionari della Società, Galaad. I novantasette studenti diplomandi, e oltre duemila loro amici e parenti radunati per il giorno speciale si chiedevano che cosa intendesse l’oratore con la mietitura finale e com’essi vi erano personalmente implicati.

      Le risposte si ebbero presto. Il dinamico oratore citò Geremia 8:20: “La mietitura è passata, l’estate è pervenuta alla fine; ma in quanto a noi, non siamo stati salvati!”

      Facendo l’applicazione spirituale, mostrò che la cristianità non ha prodotto la spiritualità che poteva farla preservare in vita nel futuro. In gioioso contrasto, la mietitura che avviene ora fra i testimoni di Geova è stata abbondante, come indica Amos 9:13. (Lev. 26:3-5) Poiché l’opera degli spirituali mietitori cristiani ha avuto la benedizione di Dio, si è ottenuto molto frutto. Pertanto, quando nella guerra di Armaghedon verrà la distruzione finale, quelli che avranno questa abbondante spiritualità saranno salvati per entrare nel nuovo ordine.

      L’avvenimento culminante del giorno fu il discorso di N. H. Knorr, presidente della Società, dal titolo “Sia piantata in voi la parola”. Si basava su Giacomo 1:21, che dice: “Allontanate ogni sudiciume e la superflua malizia morale, e accettate con mitezza che sia piantata in voi la parola che può salvare le anime vostre”.

      “Questa parola dev’essere piantata non solo nelle persone di fuori, ma in noi stessi”. Questo era importante, mise in risalto, poiché significherebbe la salvezza della nostra vita.

      La bella giornata finì anche troppo presto con il cantico e la preghiera di chiusura. Ma gli studenti e i visitatori nella stessa maniera avevano tratto grande beneficio dalla speciale occasione. Tutti erano decisi a fare in modo che la parola mettesse radici anche più profonde nel loro cuore e a partecipare ora pienamente alla mietitura spirituale, per ottenere per sempre le ricche benedizioni di Dio.

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