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  • Andiamo a un matrimonio?
    La Torre di Guardia 1974 | 15 maggio
    • e gli obblighi scritturali dell’uomo e della donna. Benché tutto ciò sia primariamente rivolto alla coppia degli sposi, non contiene anche buoni consigli per tutto l’uditorio? Certissimamente!

      PER I MARITI E PER LE MOGLI

      Oggi, fra le persone in generale, il matrimonio è degradato mentre sempre più coppie vivono insieme come marito e moglie senza prima sposarsi. Fra coloro che effettivamente si sposano c’è sempre meno lealtà e fedeltà ai voti matrimoniali e l’uno all’altro e sempre più divorzi. Tutte le tendenze moderne, come materialismo, immoralità sessuale e perversioni, contribuiscono a rendere più difficile fare del matrimonio un successo. Pertanto anche tra i dedicati cristiani servitori di Dio alcuni possono essere tentati di separarsi e andare ognuno per la propria strada se non riescono a ottenere un divorzio scritturale.

      Tutti questi, nonché altri che hanno più “tribolazione nella loro carne” di quanto sospettassero, non trarrebbero profitto assistendo a una cerimonia nuziale, come quelle tenute nelle Sale del Regno dei Testimoni di Geova? (1 Cor. 7:28) Come farebbero bene a paragonare le loro azioni l’uno verso l’altro con i consigli scritturali che vengono dati! Mentre lo sposo riceve consigli, ciascun marito può ben chiedersi fino a che punto soddisfa la norma esposta da Colui che diede origine al matrimonio nella sua Parola la Bibbia. Lo stesso vale per ciascuna moglie mentre la sposa riceve consigli sui suoi obblighi scritturali verso il marito. Se il matrimonio di una coppia è diventato una comune abitudine, assistendo a un matrimonio e vedendo e udendo due giovani innamorati pieni di speranza che pronunciano i loro voti matrimoniali possono benissimo essere aiutati a rammentare il tempo in cui essi si sentivano allo stesso modo l’uno verso l’altro. Li può anche spingere a fare qualcosa per ravvivare il loro “primo amore”.

      GENITORI E FIGLI

      Anche i genitori, i quali sperano sempre che i loro figli facciano un matrimonio felice, possono trarre beneficio assistendo a una tale cerimonia di nozze. Pertanto, un ministro cristiano, pronunciando il suo discorso nuziale, lodò i genitori della giovane coppia perché avevano allevato i figli “nella disciplina e secondo la norma mentale di Geova” così che i loro figli erano in grado di contrarre onorevole matrimonio nella loro casa di adorazione. Senz’altro, tutti i genitori che hanno figli in età da sposarsi o anche più piccoli, udendo tali commenti, sono spinti ancor più a capire quanto è necessario fare per allevare giustamente i loro figli. — Efes. 6:4, NW.

      Proseguendo, questo stesso ministro lodò anche la giovane coppia stessa perché aveva evitato i lacci dell’immoralità sessuale per essere in grado di avere una così onorevole cerimonia nuziale. Che incentivo furono quelle osservazioni per tutti i giovani dell’uditorio a seguire i princìpi biblici e a esercitare la padronanza di sé! Furono anche aiutati a capire quanto sono veraci le parole dell’apostolo che “la santa devozione è utile per ogni cosa”, inclusa la felicità nel matrimonio. — 1 Tim. 4:8.

      Anche quelli che pensano seriamente al matrimonio trarranno profitto assistendo a tali nozze. Mentre odono l’oratore elencare i doveri nonché i privilegi delle persone sposate, dovrebbero essere aiutati ad assumere una veduta matura del matrimonio anziché solo una veduta sentimentale e romantica, come se il matrimonio fosse un letto di rose. Saranno aiutati a capire che la felicità nel matrimonio dipende in gran parte da fattori pratici, come essere premurosi, altruisti e solleciti l’uno verso l’altro. Inoltre, capiranno bene che nel matrimonio le persone hanno realmente “tribolazione nella loro carne” e che devono quindi essere preparati al fatto che “non c’è rosa senza spine”.

      COME TRARRE PROFITTO DAL RICEVIMENTO

      Alcuni conoscenti di una coppia che si sposa ritengono di non avere il tempo di assistere alla cerimonia nuziale nella Sala del Regno, ma hanno però il tempo per le festività che seguiranno, quando si potrà bere, mangiare e ballare. Si può dire che questo equivalga a mettere il carro davanti ai buoi. In realtà, somiglia all’errore fatto dall’antico cacciatore Esaù, che preferì una minestra di lenticchie alle benedizioni spirituali della promessa fatta per prima a suo nonno Abraamo. La presenza al matrimonio è un’espressione di stima per quelli che si sposano, ma la presenza solo al ricevimento può significare che il principale interesse nella propria vita è quello di spassarsela. — Ebr. 12:16.

      I ricevimenti nuziali fra i testimoni di Geova sono stati spesso occasioni di utilità ed edificazione spirituale. Recentemente, a uno di questi ricevimenti nuziali furono fatti brevi discorsi, unendo l’umorismo e i consigli pratici di parecchi intimi amici della coppia di sposi. Furono anche cantati in modo eccellente alcuni cantici cristiani specialmente appropriati all’occasione, e, naturalmente, i festeggiamenti cominciarono chiedendo la benedizione di Dio sull’occasione.

      Anche qui bisogna stare attenti a tenere il ricevimento su un tono elevato affinché non divenga un’occasione per comportarsi in modo sfrenato o gozzovigliare, come avviene tante volte tra quelli del mondo. In breve, anche ai ricevimenti di nozze si darà ascolto al consiglio dell’apostolo: “Sia che mangiate o che beviate o che facciate qualsiasi altra cosa, fate ogni cosa alla gloria di Dio”. Così facendo la cerimonia nuziale, nonché i festeggiamenti che la seguiranno, saranno non solo occasioni gioiose ma anche occasioni di reciproca edificazione e di cui serbare cari ricordi. — 1 Cor. 10:31.

  • La stregoneria: Dovrebbero i cristiani cercarne le “guarigioni”?
    La Torre di Guardia 1974 | 15 maggio
    • La stregoneria: Dovrebbero i cristiani cercarne le “guarigioni”?

      IN GENERE, le persone del Nordamerica e dell’Europa considerano assurde le superstizioni diffuse fra parte della popolazione. Ridono delle credenze secondo cui toccando i rospi nascono porri, dormendo col viso illuminato dalla luna può derivarne pazzia, e di idee simili. Tuttavia molte di loro sono altrettanto superstiziose in modi diversi. Ad esempio, il timore dello “sfortunato” numero tredici impedisce d’avere negli alberghi un tredicesimo piano o una stanza con tale numero. Inoltre, molte persone in vista, persino capi politici, consultano astrologi e indovini.

      Nell’America Centrale e Meridionale, in Africa, in Asia e nelle isole del mare, la stregoneria e il voodoo sono spesso presi molto sul serio da gran parte della popolazione.

      Coloro che praticano la stregoneria e il voodoo attribuiscono tutte le infermità o la maggior parte di esse a malvage potenze soprannaturali, a “streghe” e a spiriti maligni. Perciò, ricorrono al soprannaturale nella cura delle malattie. Talvolta sembra che effettuino realmente una guarigione

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