-
I matrimoni cristiani devono rispecchiare la ragionevolezzaLa Torre di Guardia 1969 | 1° settembre
-
-
bene in mente la presenza del giorno di Geova”. — 2 Piet. 3:12.
Mentre amici e parenti ben intenzionati possono avere delle idee su come fare il matrimonio, e alcuni suggerimenti basati sull’esperienza siano utili, la coppia dei futuri sposi dovrebbe fare in modo che il loro matrimonio rispecchi le loro preferenze e i loro progetti per il futuro. E se vi sono piccole divergenze di opinioni, la sposa e lo sposo possono appianarle in modo amorevole. Questo dovrebbe avvenire nelle questioni dopo il matrimonio, poiché entrambi riconoscono la divina disposizione dell’autorità nella famiglia. Questa sarebbe dunque un’occasione di mostrare la loro capacità di lavorare insieme amorevolmente e secondo santi princìpi. — Efes. 5:22-33.
‘Ma che dire dell’abito bianco e del velo?’ hanno chiesto alcuni. Come per altre tradizioni, le idee sul significato di queste cose variano notevolmente. Per alcuni in Germania, l’abito bianco significa verginità. Lì altri credono che impedisca agli spiriti maligni di riconoscere la sposa. In Giappone alcuni considerano l’abito bianco un simbolo di cordoglio; la sposa ‘muore’ per i genitori e resta col marito fino alla morte. Comunque, per molte persone in tutta la terra l’abito bianco è una semplice tradizione antica senza particolare significato. La sposa cristiana non deve pensare che l’abito bianco sia essenziale, né che sia universalmente proibito.
Il velo si può considerare in maniera simile. Le Scritture non disapprovano che la donna porti il copricapo alla presenza del suo futuro marito. (Gen. 24:63-67) Non c’è dunque nulla di male se la sposa porta il velo come attraente articolo d’abbigliamento. Comunque, se localmente si pensa che il velo della sposa sia connesso alla falsa religione o abbia un significato superstizioso, la coppia deve tener conto di ciò.
Non c’è bisogno di considerare altri esempi relativi agli abiti di nozze. Il punto da tenere presente circa le vesti nuziali, siano esse di lusso o semplici, è che non sono la cosa più importante! Non si deve lasciare che siano causa d’inciampo o d’infelicità. (1 Cor. 8:13) Questo svanirà presto dalla memoria, ma la felicità di un ragionevole matrimonio cristiano durerà mentre il marito e la moglie seguiranno i consigli scritturali ricevuti.
LA CERIMONIA STESSA
Si può mostrare maturità mettendo in risalto i rimuneratori aspetti spirituali del matrimonio specialmente riguardo alla cerimonia stessa. Non è necessaria nessuna cerimonia speciale, oltre ciò che la legge del paese richiede. Quindi la maggioranza dei particolari si possono stabilire personalmente. Questo include domande come quella se la sposa e coloro che l’accompagnano entreranno nella sala in un certo modo, se qualcuno “accompagnerà” la sposa, se vi saranno la damigella d’onore della sposa e l’amico dello sposo (compare d’anello) o altri che partecipano alla cerimonia, e altre cose simili che sono effettivamente questioni di minore importanza. (Sal. 45:14; Giov. 3:29) Se una d’esse, venendo inclusa, privasse l’occasione della debita gioia, perché includerla?
Prima che si tenga un matrimonio in una Sala del Regno dei testimoni di Geova, la coppia cristiana deve avere l’approvazione dei ministri responsabili della sala per quanto riguarda le disposizioni. Questi uomini maturi non desiderano imporre i loro gusti personali riguardo al matrimonio. Ma si interessano che non si faccia nulla in relazione con la Sala del Regno che ostacoli le adunanze tenutevi o faccia inciampare o disturbi quelli della congregazione o della comunità. Essi tengono a mente il consiglio: “[Accertatevi] delle cose più importanti, onde siate senza difetto e non facciate inciampare altri”. — Filip. 1:10; Sal. 133:1.
Ma questo non dovrebbe creare difficoltà, giacché la coppia cristiana che si sposa cerca di seguire lo stesso consiglio biblico. Per esempio, la sposa e lo sposo possono mostrare il loro amore basato sul principio e la loro considerazione per gli invitati al matrimonio stabilendo un orario per la cerimonia e quindi sforzandosi d’essere puntuali. Questa puntualità, raccomandata dall’illustrazione di Gesù sulle dieci vergini (Matt. 25:10-12), distinguerà il matrimonio cristiano da molti di quelli celebrati nel mondo, dov’è spesso mostrata mancanza di riguardo per altri e dove si idoleggia la donna quando la sposa arriva appositamente in ritardo.
Se questa è la prima volta che i parenti mondani della coppia saranno presenti nella Sala del Regno, essi possono meravigliarsi della differenza. Noteranno che se c’è la musica si basa su temi scritturali, tratti dal libretto dei cantici usato dai testimoni di Geova, e non le tradizionali marce che implicano musica secolare. E speciale impressione dovrebbe far loro l’utile discorso del matrimonio basato sull’ispirata Parola di Dio.
Sì, i testimoni di Geova sono disposti a essere diversi dal mondo in molti aspetti della vita, per cui non si sentono obbligati a studiare libri che spiegano come si “devono” tenere i matrimoni. Si rendono conto che i matrimoni mondani descritti spesso sono questioni stravaganti, di prestigio, che lasciano gli interessati esausti, delusi e pieni di debiti. E a tale matrimonio le cose materiali e le formalità portano via tanto tempo e attenzione che il profondo significato spirituale del matrimonio va perduto. In contrasto, ai matrimoni, come altrove, i maturi cristiani manifestano l’equilibrio e la ragionevolezza che acquistano studiando la Parola di Dio essendo moderati, solleciti e amorevoli. Così, lasciano che la loro “ragionevolezza divenga nota a tutti gli uomini”. — Filip. 4:5.
-
-
Da piccoli inizi alla prosperità spiritualeLa Torre di Guardia 1969 | 1° settembre
-
-
Da piccoli inizi alla prosperità spirituale
Narrato da Lloyd Burtch
CREBBI come un ragazzo dai piedi scalzi fra gli aceri, le querce e i pini nella parte centrooccidentale degli Stati Uniti. Ma la vecchia casa di legno e il secchio di quercia sospeso sul pozzo sono scomparsi lungo tempo fa. Dopo esser vissuti alcuni anni nel podere, ci trasferimmo a Grand Rapids, nel Michigan, dove mia madre morì. Andai quindi nel South Dakota ad abitare con mio fratello.
Mentre lavoravo nei ranch del South Dakota, lessi un sermone del pastore Russell in un giornale di agricoltura. Ricordo che il soggetto era “Armaghedon e la fine del mondo”. Questo destò in me vivo interesse, suscitando il desiderio di conoscere di più intorno alla Bibbia. Era l’anno 1912. L’anno dopo mi trovavo nell’Oregon e lavoravo in un caseificio. Mentre ero lì dalla città di Portland venne un giovane per parlare alla famiglia del podere intorno
-