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  • La stregoneria: Dovrebbero i cristiani cercarne le “guarigioni”?
    La Torre di Guardia 1974 | 15 maggio
    • penne del collo di fronte al paziente. Se lo spirito maligno era stato completamente esorcizzato, la gallina doveva morire senza che lo stregone le facesse alcun male. La gallina non morì, per cui fu detto al paziente che probabilmente non tutto il male era stato ‘tirato fuori di lui’. Perciò egli doveva aprire il becco della gallina e sputarle in bocca. Egli fece così, e a ciò, il volatile sbatté violentemente le ali, cominciò a zoppicare e morì. Whiton riferisce che, trascorsi due anni dal rito, il dolore alla gamba e all’anca non si è più ripetuto.

      MEDIANTE IL POTERE DI CHI?

      Sembra evidente da questi racconti che i riti della stregoneria e del voodoo hanno un certo potere. Ma il potere di chi? È il potere di Geova Dio, il Creatore del cielo e della terra, o di qualche altro “spirito buono”? Chi è realmente invocato da coloro che cercano la guarigione mediante la stregoneria o il voodoo? Per rispondere, diamo un’occhiata a una seduta voodoo, non un rito di guarigione, ma un rito tenuto periodicamente per placare i loro dèi, chiamati loa. Dimostra chi realmente domina coloro che praticano il voodoo e la stregoneria:

      Invocando la comparsa del loa, gli adoratori cominciano a danzare accompagnati da canti e tamburi. Mentre il suono dei tamburi si fa sempre più forte, la tensione aumenta. I danzatori cadono in trance, saltano, e cominciano a gridare. Quindi ‘appaiono’ i loa, che s’impossessano dei ballerini ad uno ad uno, o, com’essi dicono, che ‘gli salgono sopra e li cavalcano’. La persona diventa il “cavallo” del loa. Manifesta quindi le caratteristiche di quel particolare loa, di cui ce ne sono molti, uno che governa la fertilità, un altro che domina i mari, un altro che governa l’agricoltura, un gruppo che sono gli dèi della guerra e della morte, e una dèa del sesso, per menzionarne alcuni. Colui che è ‘cavalcato’ impersona il loa; diventa quel loa, in effetti. Quindi può cominciare a dire parole e a compiere azioni grossolane e molto oscene. Spesso la persona posseduta da uno dei loa del fuoco camminerà a piedi nudi sui tizzoni ardenti di un enorme falò, reggendo con la mano molle incandescenti, e tornerà indietro lentamente ridendo, senza apparente danno.

      Notate che Gesù Cristo riconobbe che i demoni esistono effettivamente, essendo queste malvage persone spirituali sotto la guida di Satana il Diavolo, il nemico di Dio, fatto che anche i Giudei accettarono. (Luca 11:14-20) La maggioranza di coloro da cui Gesù espulse demoni avevano un’“incurabile” malattia fisica o mentale. Alcuni erano epilettici o paralitici. (Matt. 4:24; 17:14-16, 18; Luca 9:38-43) Alcuni erano fieri, violenti e pericolosi. (Matt. 8:28-32; Mar. 5:2-13) I demoni avevano reso alcuni ciechi e muti. — Matt. 12:22; Luca 11:14.

      Gesù espulse demoni da alcuni che ne erano posseduti, non con qualche rito, e non invocando “gli dei”, ma nel nome del vero Dio, il Padre suo, Geova. (Giov. 10:25) Egli non cercò di placare gli spiriti o di praticare qualche rito per ottenere il loro aiuto. “Rimproverò” lo spirito impuro con autorità di Dio. In un’occasione sanò un ragazzo epilettico afflitto da un demonio insolitamente forte che i discepoli di Gesù non erano riusciti a espellere. Ma Gesù semplicemente “lo rimproverò, e il demonio uscì da lui; e da quell’ora il fanciullo fu guarito”. — Matt. 17:14-18; Luca 9:42.

      Chi serve, dunque, colui che invoca “gli dèi” per esorcizzare spiriti malvagi, o colui che pratica la divinazione mediante le carte o le viscere, o colui che osserva i presagi e offre sacrifici?

      Geova Dio rivelò la sua attitudine verso ogni forma di divinazione, magia, astrologia e pratiche occulte quando disse alla nazione d’Israele che stava per entrare nel paese di Canaan:

      “Quando sei entrato nel paese che Geova tuo Dio ti dà, non devi imparare a fare secondo le cose detestabili di quelle nazioni. Non si dovrebbe trovare in te nessuno che faccia passare suo figlio o sua figlia attraverso il fuoco, nessuno che usi la divinazione, né praticante di magia, né alcuno che cerchi presagi né stregone, né chi leghi altri con una malìa né alcuno che consulti un medium spiritico né chi predìca gli avvenimenti per mestiere né alcuno che interroghi i morti. . . . Poiché queste nazioni che tu stai per spodestare ascoltavano quelli che praticano la magia e quelli che fanno divinazioni; ma in quanto a te, Geova tuo Dio non ti ha dato nulla di simile”. — Deut. 18:9-14.

      L’apostolo Paolo avvertì i cristiani del pericolo di rendere una devozione non esclusiva rivolgendosi ad altri dèi all’infuori di Geova: “Voi non potete bere il calice di Geova e il calice dei demoni; non potete partecipare alla ‘tavola di Geova’ e alla tavola dei demoni. O ‘incitiamo Geova a gelosia’? Noi non siamo più forti di lui, non vi pare?” — 1 Cor. 10:21, 22.

      I VERI CRISTIANI RENDONO A DIO ESCLUSIVA DEVOZIONE

      La vera veduta cristiana significa forse che la Bibbia proibisca al cristiano di rivolgersi a erboristi, medici, esperti di chiropratica, eccetera, per avere una guarigione? No. Ma il vero cristiano eviterà il voodoo, la stregoneria, gli stregoni e ogni forma di spiritismo, inclusi quelli considerati “spiriti buoni” da coloro che praticano tali cose. (Riv. 21:8) Non c’è dubbio che alcune erbe e altri rimedi hanno un valore curativo. Ma i cristiani comprendono che non devono cercare nessuna guarigione da stregoni, curanderos, o da chiunque altro impieghi qualsiasi forma di pratica spiritica, incantesimo, amuleto o rito, sia che tale persona impieghi insieme ad essa erbe o qualsiasi altro rimedio.

      Alcuni penseranno di aver ricevuto una guarigione o una guarigione parziale da qualche male per mezzo della stregoneria. Comunque, quelli che hanno in precedenza praticato la stregoneria riconoscono che le sole “guarigioni” che i guaritori spiritici in genere asseriscono di compiere sono quelle che implicano l’afflizione da parte degli spiriti, dei demoni. È vero che alcuni usano erbe aventi poteri curativi, insieme alla magia. Ma attribuiscono qualsiasi beneficio alla loro facoltà spiritica, e non alle erbe. Così inducono il paziente a credere con l’inganno che è stata realmente la magia, non le erbe stesse, a recare un certo sollievo. Coloro che vanno da tali guaritori vengono a trovarsi sotto l’influenza degli spiriti, dei malvagi demoni, perché hanno invocato, attraverso lo stregone, i demoni, e hanno accettato ciò che è offerto dai demoni. — Rom. 6:16; 1 Cor. 10:20, 21.

      In Asia, in Africa, nel Sud America e in altre parti della terra dove si praticano la stregoneria, il voodoo, il juju e altre forme di magia molte persone si liberano delle loro superstizioni e dei timori delle streghe e degli dèi del voodoo acquistando conoscenza della verità della Bibbia. Come disse Gesù: “Conoscerete la verità, e la verità vi renderà liberi”. (Giov. 8:32) Questa libertà dal timore dei demoni dà loro una sana veduta della vita e contribuisce notevolmente alla loro salute fisica e mentale. D’altra parte, vedono quale degradazione ha causato alle persone la pratica della stregoneria, con il suo ricorso agli spiriti, in effetti a demoni malvagi. Comprendono che solo mediante il sacrificio di riscatto di Cristo l’uomo può ricevere la vera, duratura guarigione dalla sua imperfezione e dalle sue infermità. Apprendono pure che l’applicazione dei benefici di tale riscatto avrà luogo durante il millenario dominio messianico, ora vicino.

      Per fare un esempio di questa netta separazione e della determinazione di rendere esclusiva devozione al Creatore, a un testimone di Geova in Africa fu chiesto di scrivere a macchina alcune istruzioni fornite da uno stregone per dire al suo cliente come usare uno speciale rimedio magico che aveva preparato. Il Testimone rifiutò di partecipare alla cura, dicendo allo stregone che aveva egli stesso abbandonato l’uso di tali pozioni e che non voleva dinanzi a Dio la responsabilità di incoraggiare qualcun altro a usarle. Tale condotta dà prova di vera fede e ubbidienza, e assicura la benedizione di Dio.

      La chiara risposta alla domanda ‘Dovrebbero i cristiani ricorrere alla stregoneria per ottenere guarigioni?’ è dunque un inequivocabile “No”. I cristiani comprenderanno di non poter seguire il vero cristianesimo e includere contemporaneamente come sorta di “movimento per l’unione delle fedi” un ricorso a qualsiasi altro dio, anche se pensano che da quella fonte possa venire una guarigione dai mali fisici. Gesù Cristo, il Figlio di Dio, disse: “Chi vuoi salvare la sua vita la perderà; chi, invece, perde la sua vita per causa mia la troverà”. E: “Nessuno può essere schiavo di due signori”. — Matt. 16:25, La Sacra Bibbia a cura di mons. S. Garofalo; 6:24.

      I veri cristiani sanno che più di ogni altra cosa bisogna cercare l’approvazione di Dio. Evitano di cercar d’ottenere la guarigione o qualsiasi altra cosa in un modo che e illegale agli occhi di Dio, e che dividerebbe la loro devozione. Confidano nel suo promesso nuovo ordine, poiché lì potranno ottenere una guarigione che durerà non solo per alcuni anni, ma per sempre.

  • Hanno trovato il segreto della pace
    La Torre di Guardia 1974 | 15 maggio
    • Hanno trovato il segreto della pace

      IN TUTTA la terra molte persone sono piene d’amarezza. Non vivono in pace con i loro simili. Persone di una nazionalità, razza o colore provano animosità verso persone di un’altra nazionalità, razza o colore, spesso a causa delle ingiustizie commesse in passato. Possono tali persone vincere la loro animosità?

      L’esperienza di un ministro dei testimoni di Geova in California mostra che cosa si può fare. Svolgeva il ministero di casa in casa, parlando dei propositi di Dio alle persone del quartiere. Egli dice:

      “A una porta rispose un uomo alto circa un metro e ottanta. Non appena mi fui presentato, egli m’interruppe, dicendo: ‘Non parlo coi bianchi!’ Desiderando sinceramente parlare con lui, gli chiesi qual era il problema. Mi disse che era un Indiano americano e che i bianchi avevano occupato il paese e ucciso lo suo gente.

      “Ammisi che era stata commessa una grande ingiustizia. Gli dissi pure che io ero armeno e che se volevo assumere la stessa attitudine, potevo provare gli stessi sentimenti verso coloro che avevano massacrato migliaia di Armeni. Ma gli assicurai che riponevo la mia fede e fiducia in Geova Dio, sapendo che egli correggerà presto le cose per mezzo del celeste governo del suo Regno. Quindi gli assicurai che questa era la ragione per cui mi trovavo alla sua porta, per spiegare come le attuali condizioni del mondo forniscono la prova che presto il regno di Dio porrà fine alle ingiustizie, ai pregiudizi e alla malvagità in tutta la terra.

      “Questo suscito in lui un tale interesse che accettò una pubblicazione di studio biblico pubblicata appositamente per aiutare le persone a capire i propositi di Dio. Quando tornai in seguito, cominciammo un regolare studio della Bibbia. Da allora egli e sua moglie sono venuti ogni settimana alle adunanze nella Sala del Regno dei Testimoni di Geova e fanno rapido progresso acquistando conoscenza della sicura speranza per il futuro contenuta nella Bibbia”.

      Anche persone addestrate alla guerra possono cambiare le loro vie e cominciare a cercare la pace. Un uomo del Belgio narra:

      “Ero un mercenario dell’esercito africano katanghese e avevo affrontato molte situazioni

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