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Comodità in motoSvegliatevi! 1975 | 8 aprile
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la loro sedia a dondolo vecchia con una nuova.
Benché abbiano molto che le raccomandano, con molte sedie a dondolo c’è un pericolo. Piccoli o animali possono a volte mettersi sotto un “piede” della sedia a dondolo e così essere schiacciati contro il pavimento. C’è il forte sospetto che se i gatti potessero parlare molti felini dalla coda ferita non darebbero alla sedia a dondolo il voto come la loro sedia preferita. Infatti, essi potrebbero avere contro di essa sentimenti di avversione.
Non è così comunque per le persone. Mentre le ragioni della popolarità della sedia a dondolo differiscono di luogo in luogo, una conclusione diviene più ovvia: Un crescente numero di persone fa della sedia a dondolo la propria sedia preferita. Esse convengono che la sedia a dondolo è una comodità in moto!
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Tempo della raccolta dei ceppi in NicaraguaSvegliatevi! 1975 | 8 aprile
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Tempo della raccolta dei ceppi in Nicaragua
Dal corrispondente di “Svegliatevi!” in Nicaragua
UNA raccolta dei ceppi? Ho sentito dire che si raccoglievano prodotti come arachidi e perle, anche foreste, ma mai che si raccogliessero ceppi. Come si fa la “raccolta” dei ceppi?
Le società del legname, per lo più, si sono trasferite, lasciando nelle loro tracce cosparse di segatura nudi e bassi ceppi, muti rammemoratori di quella che un tempo fu una maestosa foresta. Nudi, sì, e bassi, ma niente affatto privi di valore! Questi ceppi sono usati da una delle più grandi industrie del Nicaragua, la fabbrica di resine, trementina, terpene e olio di pino.
Giunto allo stabilimento, trovai abbastanza ovvio perché gli abitanti locali lo chiamavano stabilimento dei ceppi. Lì erano ammucchiate, in centinaia di metri, circa 15.000 tonnellate di ceppi.
La preparazione di tali ceppi per la raccolta comincia quando gli alberi sono abbattuti dai boscaioli. Da allora in poi, bisogna concedere il tempo perché avvenga un processo chimico. Lo strato esterno deve marcire mentre i materiali grezzi rimangono chiusi nelle fibre legnose della parte rimanente del ceppo. Questo processo chimico e di essiccamento richiede nei climi settentrionali da dieci a quindici anni, ma qui nei tropici solo da sette a dieci anni. Quindi il ceppo è pronto per la “raccolta”. Un trattore lo estirpa dal terreno. I ceppi sono caricati su autocarri e trasportati allo stabilimento.
I ceppi sono prima messi in una enorme tagliatrice dove sono spezzettati. Questi pezzetti sono messi in un estrattore, che è simile a una pentola a pressione. Un solvente di petrolio è pompato nell’estrattore per lavare i pezzetti ed estrarre così i materiali grezzi.
In un altro edificio il solvente viene tolto o separato dal materiale grezzo mediante la distillazione a vapore. Il solvente è quindi condensato e riportato allo stato liquido e rinviato nei serbatoi del deposito, dove sarà usato per iniziare di nuovo il ciclo. Nel frattempo, il materiale grezzo si versa in un recipiente dove gli oli son separati dalle resine.
La trementina, il terpene e l’olio di pino evaporano a diverse temperature. Essi sono separati dalla distillazione a vapore mantenendo un certo livello di temperatura finché non evapori il primo olio; quindi il livello della temperatura è elevato finché, uno alla volta, i successivi oli non siano separati in forma di vapore. Mentre ciascun olio viene fuori in forma di vapore, è raffreddato e conservato in rispettivi serbatoi.
La resina e il terpene sono esportati. La resina si usa in vernici, inchiostro da stampa, sapone, adesivi e per ricoprire gli archetti degli strumenti a corda. Il terpene è richiesto per la fabbricazione di diluenti per vernici. La trementina e l’olio di pino si consumano per lo più localmente. Forse voi metterete la trementina in relazione con la pulitura dei pennelli per verniciare, ma è anche un ingrediente per la fabbricazione di insetticidi. L’olio di pino è usato in disinfettanti.
Mentre guardavo la vasta zona delle ondulate pianure generosamente cosparse di neri ceppi, divenne chiaramente evidente che la raccolta dei ceppi per alcuni anni avvenire sarà nel Nicaragua una prospera industria.
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I missionari portano la buona notizia in zone finora intatteSvegliatevi! 1975 | 8 aprile
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I missionari portano la buona notizia in zone finora intatte
LA 57ª classe della Scuola Biblica Torre di Guardia di Galaad consisté di soli venticinque studenti. Tuttavia, al conferimento dei loro diplomi a Queens, nella città di New York, la domenica 8 settembre 1974, assisterono approssimativamente 2.000 parenti e amici. Perché tale interesse per un gruppo così piccolo?
Perché molto è stato compiuto dai più di 5.000 diplomati inviati all’estero da quando nel 1943 fu istituita la Scuola. Questi diplomati, che prestano servizio come missionari, sono stati impiegati per espandere grandemente le attività dei testimoni di Geova, in particolare per aprire nuovi campi in parti remote della terra.
Prima che nel 1943 i missionari fossero mandati dalla Scuola, non c’era nessun testimone di Geova in molti paesi dell’America Meridionale, dell’Asia, dell’Africa e in centinaia di isole del mare. Come esempio della fecondità dell’opera missionaria, in soli cinque di tali paesi dell’America Meridionale ci sono ora più di 30.000 Testimoni attivi.
Questa eccellente opera da parte dei missionari che avevan preceduto quelli che ora si diplomavano fu rammentata nelle parole finali dei consigli dati dagli insegnanti della Scuola e da altri oratori. N. H. Knorr, presidente della Scuola, in maniera incoraggiante indicò che, dichiarando la buona notizia fedelmente, i missionari ‘collaborano con Dio’. — 2 Cor. 6:1.
La buona notizia genera veri cristiani
L’opera del missionario è quella di un “evangelizzatore”, cioè di un messaggero della buona notizia del regno di Dio retto da Gesù Cristo. Ed è in realtà una notizia buona, poiché annuncia il governo che dominerà la terra per mille anni, recando al genere umano salute, vita e perfezione. — Riv. 20:4-6; 21:3, 4.
Questa vera buona notizia genera cristiani veri. Essi non sono cristiani del “riso”, “comprati” con cose materiali, come son chiamati quelli che danno i loro figli in cambi del cibo affinché sian cresciuti in istituzioni missionarie della cristianità. Quelli che odono la vera buona notizia ricevono sostentamento spirituale. Vengono a sapere che sono stati comprati con il sangue di Gesù Cristo. (1 Piet. 1:18, 19) Spesso da vie molto degradate e idolatriche, essi cambiano divenendo persone pure, oneste, timorate di Dio, e, a loro volta, dichiarano la buona notizia ad altri. — Col. 3:5-10.
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