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  • Ciò che gli adolescenti vogliono dai genitori
    La Torre di Guardia 1979 | 1° ottobre
    • momenti i genitori possono essere fonte di incoraggiamento, cercando di comprendere le frustrazioni dei figli e discutendo francamente la questione con loro. Se il genitore di tanto in tanto dà una mano a risolvere problemi difficili nei compiti di scuola, può meglio immedesimarsi nel giovane che deve farli e quindi essere in grado di dare suggerimenti pratici. A volte basta solo che un genitore comprensivo dedichi un po’ di tempo a discutere il problema per incoraggiare e aiutare l’adolescente a superare la crisi.

      SENTIRSI NECESSARI

      Probabilmente il desiderio maggiore è quello di sentirsi necessari. Per questa ragione i giovani a volte chiedono ai genitori se li hanno adottati o se li hanno messi al mondo volontariamente perché li volevano. Vogliono essere rassicurati dell’amore dei genitori. Tutti noi desideriamo vivamente sentirci sicuri di non essere esclusi. Se i genitori riconoscono i bisogni degli adolescenti e con comprensione cercano di soddisfarli, l’intera famiglia sarà ancora più felice.

  • Giovani, siete sulla strada del vero successo?
    La Torre di Guardia 1979 | 1° ottobre
    • Giovani, siete sulla strada del vero successo?

      OLTRE un secolo fa R. W. Emerson, scrittore americano, rivelò ai giovani quello che secondo lui era il segreto del successo. Egli suggerì: “Attacca il carro a una stella”. Con questo, Emerson intendeva dire che i giovani dovrebbero cercar di raggiungere nobili mete. Ma per avere successo un giovane deve affermarsi con un disciplinato addestramento in vista di tale meta.

      Giovani, state facendo ora i dovuti piani per il futuro? È bene prefiggersi nobili mete ed essere decisi a raggiungerle.

      La giovinezza è il tempo in cui la vita sboccia. È un periodo relativamente esente da responsabilità onerose; un tempo in cui non si vede l’ora di raggiungere gioie e felicità più grandi. Ragazzi e ragazze sprizzano energia e salute, con felici prospettive.

      Purtroppo, gran parte dei giovani d’oggi non si prefiggono nobili mete nella vita. Invece, in una vana ricerca di indipendenza e libertà dalle responsabilità, molti cercano una scappatoia nella droga, nella promiscuità sessuale e in altre stravaganze. È importante però prestare ascolto all’ammonimento: “Dio non è da beffeggiare. Poiché qualunque cosa l’uomo semini, questa pure mieterà”. — Gal. 6:7.

      TENETE CONTO DI DIO NELLE VOSTRE METE

      La Bibbia dice: “Rallegrati, giovane, nella tua adolescenza, e ti faccia bene il tuo cuore nei giorni della tua gioventù, e cammina nelle vie del tuo cuore e nelle cose viste dai tuoi occhi”. (Eccl. 11:9a) Quindi Geova, il Creatore, vuole che i giovani godano la vita. Non ha un concetto negativo degli interessi giovanili e di ciò che il cuore e gli occhi di un giovane possono desiderare. Da parte loro, i giovani devono ricordare che dovranno rendere conto a Dio delle loro azioni.

      Le Scritture continuano: “Ma sappi che a motivo di tutti questi il vero Dio ti porterà in giudizio. Rimuovi dunque la vessazione dal tuo cuore, e allontana la calamità dalla tua carne”. (Eccl. 11:9b, 10a) Pur concedendo ai giovani libertà di scelta, l’Altissimo non li proteggerà dalle amare conseguenze di una condotta errata.

      Lo stesso scrittore biblico aggiunge: “Poiché l’adolescenza e il rigoglio della vita sono vanità”. (Eccl. 11:10b) Perché? Ebbene, ovviamente non si rimane giovani per sempre. Anche persone nel rigoglio della vita si ammalano e muoiono. Il giovane che trascura questo fatto può non fare saggio uso di quello che ha, dissipando le sue capacità ed energie fisiche in un modo di vivere che può rendere più difficile la sua vita da adulto.

      In vista di ciò, cosa dovrebbero fare i giovani? La Bibbia afferma: “Ricorda, ora, il tuo grande Creatore nei giorni della tua gioventù”. (Eccl. 12:1) Il fatto di tenere continuamente presente Dio nei propri pensieri favorirà un’eccellente condotta e renderà più solida la relazione del giovane con Geova in tutti gli anni della sua giovinezza.

      IL “GIOGO” DELL’ESSERE DISCEPOLI DI CRISTO

      La Bibbia indica che i giovani dovrebbero indirizzare le loro energie verso un saggio obiettivo nella vita. Altrimenti, tali forze finiranno per essere dissipate senza che sia stata raggiunta alcuna meta degna.

      Gesù incoraggiò gli oppressi dicendo: “Prendete su di voi il mio giogo e divenite miei discepoli, poiché io sono d’indole mite e modesto di cuore, e troverete ristoro per le anime vostre. Poiché il mio giogo è piacevole e il mio carico è leggero”. (Matt. 11:29, 30) Non è forse un privilegio inestimabile essere discepoli di Gesù Cristo? Che modo migliore c’è di impiegare gli anni della propria giovinezza? Ma questo richiede che si faccia il serio passo del battesimo cristiano. Solo allora ci si può considerare “discepoli” di Gesù.

      RICEVERE IL NECESSARIO ADDESTRAMENTO

      Da giovane, Gesù imparò il mestiere di falegname da Giuseppe, suo padre putativo. (Mar. 6:3) Quindi oggi i giovani cristiani dovrebbero seguire con profitto un periodo di istruzione basilare. Questo significa ricevere l’istruzione secolare che permetterà loro di mantenersi da adulti.

      I cristiani hanno spesso ritenuto consigliabile avvalersi della normale istruzione secolare disponibile nel luogo in cui risiedono. In America, per esempio, l’istruzione che si può ricevere alla scuola superiore è spesso di valore pratico.

      A parte le materie basilari, come matematica, storia, e la lingua del paese dove si risiede, molte scuole hanno corsi di applicazioni tecniche, falegnameria, elettricità, meccanica e arti grafiche. Le ragazze possono seguire corsi di economia domestica, dattilografia, segretaria, infermiera, o altri campi pratici e interessanti ora accessibili alle donne.

      PENSARE AL FUTURO

      La maggior parte dei giovani raggiungono un momento decisivo negli ultimi anni della scuola superiore. Davanti a loro si aprono molte possibilità.

      Giunti a tale svolta, è bene che i giovani decidano cosa vogliono fare in quanto al servizio di Geova. Gli ultimi anni di scuola forniscono un’ottima opportunità di imparare mestieri che consentono di lavorare e di avere contemporaneamente molto tempo per l’opera di predicare e fare discepoli istituita da Gesù. — Matt. 24:14; 28:19, 20.

      ‘SEMINARE IN VISTA DELLO SPIRITO’

      Giovani, vi state costruendo un futuro imperniato sul regno di Dio o su interessi mondani? Queste due mete opposte conducono a risultati opposti. (1 Giov. 2:15-17) Gesù mostrò chiaramente che gli uomini non possono servire due padroni. (Matt. 6:24) I giovani assennati rivolgono il cuore a Geova Dio. Continuano a rafforzare la loro relazione personale con Dio. I giovani cristiani non solo predicano regolarmente “questa buona notizia del regno”, ma ubbidiscono anche al consiglio biblico di ‘non dimenticare di fare il bene e di condividere con altri, poiché Dio si compiace di tali sacrifici’. — Ebr. 13:16; confronta Giacomo 1:26, 27.

      A causa delle tendenze peccaminose, tutti gli esseri umani tendono all’egoismo e a nutrire desideri materialistici. È necessario che i giovani combattano continuamente ciò che la Bibbia descrive come “i desideri propri della giovinezza”. (2 Tim. 2:22) Molti hanno commesso avventati ‘peccati di gioventù’ dei quali, anni dopo, si sono pentiti. — Sal. 25:7.

      Giovani, siate risoluti a evitare la condotta errata che può rovinare il vostro futuro! Quelli a cui piace ‘spassarsela’ dandosi alla promiscuità sessuale, alla droga e ad altri dissoluti modi di vivere, spesso raccolgono tragiche conseguenze in anni successivi. Imparano duramente a proprie spese la veracità della dichiarazione ispirata: “Chi semina in vista della sua carne mieterà la corruzione dalla sua carne”. — Gal. 6:8a.

      Non è meglio cercar di avere una buona relazione con Dio e con la congregazione cristiana? In questa maniera avrete felicemente la prova che “chi semina in vista dello spirito mieterà la vita eterna dallo spirito”. — Gal. 6:8b.

      I giovani che credono in queste verità scritturali rifuggiranno da tutte le situazioni che possono portare a impurità o fornicazione. (1 Cor. 6:18) I giovani che desiderano piacere a Dio devono cercare di associarsi con persone che li rafforzeranno nella santa condotta. “L’orecchio che ascolta la riprensione della vita alberga proprio fra i saggi”. (Prov. 15:31) Cercate di frequentare persone che manifestano santa sapienza? (Vedi Giacomo 3:17, 18). La Parola di Dio dichiara: “Chi tratta con gli stupidi se la passerà male”. (Prov. 13:20) Il vostro modo di vivere rivela che ci credete?

      I giovani che hanno timor di Dio ubbidiscono ai comandi scritturali: “Ogni anima sia sottoposta alle autorità superiori”. (Rom. 13:1) “Nessuno di voi soffra quale assassino o ladro o malfattore o quale intromettente nelle cose altrui”. (1 Piet. 4:15) Essere sottomessi alle “autorità superiori” governative significa ubbidire alla legge in ogni senso, compresa l’osservanza delle leggi sul traffico.

      La vostra vita è in armonia con tali norme della Parola di Dio? I giovani che sono sulla strada del vero successo presteranno sempre ascolto all’ispirato consiglio che afferma: “Sia che mangiate o che beviate o che facciate qualsiasi altra cosa, fate ogni cosa alla gloria di Dio”. — 1 Cor. 10:31.

  • Giovani che ricordano il loro Creatore
    La Torre di Guardia 1979 | 1° ottobre
    • Giovani che ricordano il loro Creatore

      IL TEMA della sessione pomeridiana del venerdì ai più di cento congressi internazionali “Fede vittoriosa” tenuti dai testimoni di Geova nel 1978 era: “GIOVANI, SIATE ESEMPI DI FEDE”. Nel corso della parte in programma intitolata “Giovani che ricordano il loro Creatore”, giovani dedicati d’ambo i sessi parlarono della loro vita di servitori di Geova. Riportiamo di seguito alcune delle esperienze narrate.

      Noterete che alcuni dei giovani intervistati avevano deciso di dedicare tutto il loro tempo a predicare “questa buona notizia del regno”. (Matt. 24:14) Alcuni lo fanno in qualità di “pionieri speciali”, dedicando almeno 140 ore al mese a questa attività. Molti sono “pionieri regolari”, e dedicano un minimo di 1.000 ore l’anno a proclamare la “buona notizia”. Sentiamo alcune delle cose dette da questi giovani cristiani.

      Al congresso di New York una ragazza narrò: ‘So che alcuni giovani esitano a dedicarsi a Geova Dio. Anche alcuni che sono battezzati non mettono al primo posto gli interessi spirituali. Parlo per esperienza, perché questo è ciò che facevo io. Ma i principi scritturali, come quello di Malachia 3:10 che dice di pagare a Dio ciò che gli dobbiamo, mi aiutarono a cambiare il mio cuore. Incoraggio tutti voi giovani dell’uditorio a mettere al primo posto gli interessi spirituali. Tutti quelli che sono abbastanza grandi per andare alle feste o commettere immoralità o drogarsi sono anche abbastanza grandi per dedicare la propria vita a Geova’.

      GIOIA NEL “SERVIZIO DI CAMPO”

      “Il campo è il mondo”, disse Gesù. (Matt. 13:38) Ecco perché i testimoni di Geova chiamano la loro attività di predicazione “servizio di campo”. Al congresso di New York una ragazza adolescente spiegò cosa significava per lei il servizio di campo:

      ‘Sin dalla tenera età ho cominciato a diffondere le verità della Bibbia. Mentre accompagnavo i miei genitori di casa in casa, salutavo il padrone di casa con un radioso sorriso e offrivo un piccolo messaggio stampato. Col tempo imparai a parlare alla gente di soggetti biblici. Mi rallegravo molto quando riscontravo che alcuni di quelli ai quali parlavo volevano essere aiutati a capire la Bibbia. Li visitavo regolarmente, ed era emozionante vederli progredire nella conoscenza di Dio e notare come abbandonavano pratiche impure e mostravano il desiderio di parlare ad altri della loro nuova fede basata sulla Bibbia. Il fatto di partecipare frequentemente al servizio di campo ha rafforzato la mia fede nel prossimo nuovo ordine di Dio che ristabilirà su tutta la terra un paradiso. (Riv. 21:1-5) Se devo convincere altri di questa speranza devo prima esserne fermamente convinta io’.

      Un giovane Testimone, parlando alla sessione inglese di Montreal (Canada), narrò: ‘Il mio servizio di campo cominciò nella prima infanzia. Di solito accompagnavo i miei genitori nelle loro attività di predicazione. All’età di cinque anni cominciai a fare delle semplici presentazioni di porta in porta.

      ‘In quei primi anni per me il servizio di campo era proprio un divertimento. Tuttavia col tempo cominciai a rendermi conto che a scuola ero diverso da tutti gli altri. Cominciai quindi a trovare imbarazzante parlare della verità ai compagni di scuola. Quando predicavo di casa in casa tremavo al pensiero di incontrare qualche persona conosciuta a scuola. Ripensando a quel periodo, credo che nel mio caso il problema consistesse nel timore dell’uomo, riguardo a cui la Bibbia dice che “pone un laccio”’. — Prov. 29:25.

      ‘Finita la scuola, decisi di provare temporaneamente il servizio di pioniere. Come risultato, la predicazione assunse un’attrattiva mai avuta prima. Non la consideravo più né un divertimento né un grave peso. Vedendo i miei studenti biblici far progresso nella verità, provavo un profondo senso di soddisfazione, perché era evidente che Geova Dio sosteneva i miei sforzi. Ora sono più di due anni e mezzo che faccio il pioniere. Ripensando alle opportunità avute di scegliere qualche altra carriera provo gli stessi sentimenti dell’apostolo Paolo, che scrisse: “Considero ogni cosa esser perdita a motivo dell’eccellente valore della conoscenza di Cristo Gesù mio Signore. A motivo di lui ho accettato la perdita di tutte le cose e le considero come tanti rifiuti, affinché guadagni il Cristo”’. — Filip. 3:8.

      APPREZZAMENTO PER LA CONGREGAZIONE

      I giovani sono contenti d’essere associati alla congregazione cristiana? Dan, pioniere nel Quebec (Canada), narra la sua storia: ‘Sono battezzato solo dal 1975 e la mia vita prima di conoscere la verità biblica era molto dissoluta e per nulla cristiana. Alla ricerca di emozioni, avevo l’abitudine di ubriacarmi frequentemente. Quando questo non fu più un piacere, cominciai a fumare marijuana e a provare altre droghe. A 17 anni fumavo marijuana quasi ogni giorno.

      ‘Ma la felicità che allora pensavo di avere non era nulla in confronto con la gioia che ho provato da quando sono venuto in contatto con il popolo di Geova. La mia prima adunanza nella Sala del Regno fu memorabile. Ciò che mi colpì di più fu il fatto che dopo l’adunanza molti mi si avvicinarono e si presentarono, cercando di farmi sentire a mio agio. Da allora in poi ho assistito regolarmente alle adunanze nella Sala del Regno. Prima di conoscere la verità non mi andava affatto di frequentare persone più grandi, perché non avevamo nulla in comune. Ma fra i conservi cristiani ho trovato molti buoni amici d’ogni età’.

      Un altro giovane Testimone di New York fornì una ragione diversa per cui è piacevole associarsi con la congregazione: ‘Sono lieto di far parte della congregazione perché posso servire altri. Sono contento di rendermi utile ai fratelli e alle sorelle più anziani se hanno bisogno di aiuto nel pulire il loro appartamento. A volte ho il privilegio di aiutare conservi cristiani a traslocare. Essendo giovane ho forza ed energie. C’è forse un modo migliore di impiegarle che quello di glorificare Geova servendo gli altri nella congregazione?’

      UN RAGAZZO DI DIECI ANNI CERCA AIUTO

      Al congresso di Monaco di Baviera un giovane narrò la seguente esperienza alla sessione greca dell’assemblea: ‘Quando facevo le elementari i miei genitori smisero di associarsi alla congregazione cristiana. Comunque, malgrado fossi un ragazzino, io riuscii a mantenere qualche contatto con la congregazione.

      ‘All’età di dieci anni cominciai a pregare Geova per avere aiuto. Siccome i miei genitori non mi permettevano di associarmi apertamente con i testimoni di Geova, pensavo che l’unico modo per sostenere l’opera di predicazione fosse quello di offrire denaro. Così cominciai a mettere da parte gli spiccioli che i miei genitori mi davano. In due anni raccolsi 500 dracme. Colmo di gioia, le offrii alla congregazione. I fratelli pregarono per me e disposero che un ragazzo della mia età mi facesse visita. Nell’ora del gioco facevamo assieme uno studio biblico che rafforzava la mia fede. Anni dopo andai all’estero per motivi di studio. Comunque il mio vero motivo era quello di essere libero di frequentare le adunanze di congregazione.

      ‘Quando i miei genitori lo seppero, ne furono colpiti. Ricominciarono a frequentare le adunanze nella Sala del Regno e ora mio padre presta servizio nella congregazione con un incarico di responsabilità. In quanto a me, ora ho la gioia di servire come pioniere regolare e questo è ciò che auguro a tutti i giovani’.

      Fa davvero piacere sentire di molti giovani che hanno fatto dell’adorazione di Geova la cosa più importante nella loro vita. Speriamo che questi esempi stimolino altri ancora a prestare ascolto al comando scritturale: “Ricorda, ora, il tuo grande Creatore nei giorni della tua gioventù”. — Eccl. 12:1.

  • Stimolante relazione su un libro
    La Torre di Guardia 1979 | 1° ottobre
    • Stimolante relazione su un libro

      Gli studenti testimoni di Geova spesso riescono a parlare della “buona notizia” a scuola. In Spagna, per esempio, gli alunni di una certa classe ricevettero il compito di leggere un libro durante le vacanze invernali per poi farne una relazione in classe.

      Una Testimone dodicenne decise di basare la sua relazione sul libro Come ottenere il meglio dalla tua giovinezza, edito dalla Watch Tower Society. Il riassunto che ne fece la ragazza suscitò l’interesse di molti compagni. Come risultato questa giovane testimone di Geova distribuì 48 libri Giovinezza, e grazie ai suoi sforzi fu iniziato almeno uno studio biblico che fece progresso.

      Un altro giovane sentì narrare questa esperienza a un’adunanza cristiana. Anch’egli, a sua volta, ebbe eccellenti risultati offrendo nella sua scuola lo stesso libro basato sulla Bibbia.

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