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    Ausiliario per capire la Bibbia
    • predisse che ci sarebbe stata una grande carestia, i discepoli della congregazione di Antiochia, in Siria, “determinarono, ciascuno come poteva, di mandare un soccorso ai fratelli dimoranti in Giudea”. (Atti 11:28, 29) Altri soccorsi organizzati a favore dei fratelli bisognosi della Giudea furono similmente del tutto volontari. — Rom. 15:25-27; I Cor. 16:1-3; II Cor. 9:5, 7.

  • Sodoma
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    • Sodoma

      (Sòdoma).

      Città situata lungo il confine SE di Canaan. (Gen. 10:19; 13:12) Spesso menzionata insieme a Gomorra, probabilmente Sodoma era la più importante delle cinque città che a quanto pare si trovavano nel Bassopiano di Siddim. (Gen. 14:2, 3) Si ritiene che questo bassopiano fosse la zona ora sommersa sotto la parte meridionale del Mar Morto, a S della lingua di terra chiamata El Lisan, che dalla riva orientale si estende verso O. — Vedi MAR SALATO.

      Quando Abraamo e Lot decisero di separarsi per evitare dispute fra i loro mandriani, Lot si diresse a E nel ben irrigato Distretto del Giordano e piantò la sua tenda nei pressi di Sodoma. Ma con gran dispiacere si rese conto che “gli uomini di Sodoma erano malvagi ed erano grandi peccatori contro Geova”. (Gen. 13:5-13; II Piet. 2:7, 8) In seguito, dopo dodici anni di sottomissione a Chedorlaomer, re di Elam, gli abitanti di Sodoma e delle altre quattro città si ribellarono. L’anno successivo Chedorlaomer e i suoi alleati sconfissero Bera, re di Sodoma, e i suoi alleati. Oltre a impadronirsi di beni e viveri, i vincitori fecero prigionieri Lot e altri. — Gen. 14:1-12.

      I servitori di Abraamo raggiunsero Chedorlaomer e ricuperarono il bottino e i prigionieri, fra cui Lot e la sua famiglia. Il re di Sodoma insistette che Abraamo tenesse i beni materiali ricuperati, ma Abraamo rifiutò, affinché Bera non potesse dire: “Io ho fatto ricco Abramo”. — Gen. 14:13-24.

      Sodoma però continuò a comportarsi in modo sprezzante nei confronti di Geova, diventando famosa per pratiche immorali come l’omosessualità. “Il grido di lamento circa Sodoma e Gomorra”, dichiarò Geova, “sì, è alto, e il loro peccato, sì, è molto grave”. Perciò Dio mandò i suoi angeli a distruggere Sodoma, rassicurando Abraamo che se sul posto si fossero trovati dieci giusti l’intera città sarebbe stata risparmiata. — Gen. 18:16. 20-33.

      La città dimostrò di meritare la distruzione; infatti un’ignobile turba di sodomiti, fra cui ragazzi e vecchi, circondò la casa di Lot nel tentativo di violentare i suoi ospiti angelici. L’indomani, dopo che Lot, sua moglie e le due figlie avevano lasciato la città, Sodoma e Gomorra furono distrutte da zolfo e fuoco. (Gen. 19:1-29; Luca 17:28, 29) Da allora Sodoma e Gomorra sono un esempio proverbiale di completa distruzione per mano dell’Iddio Onnipotente (Deut. 29:23; Isa. 1:9; 13:19; Ger. 49:18; 50:40; Lam. 4:6; Amos 4:11; Sof. 2:9; Rom. 9:29) e di estrema malvagità. — Deut. 32:32; Isa. 1:10; 3:9; Ger. 23:14; Ezec. 16:46-56; vedi GOMORRA.

      Giuda menziona che “Sodoma e Gomorra... ci son poste davanti come esempio ammonitore, subendo la punizione giudiziaria del fuoco eterno”. Questo non era in conflitto con quanto detto da Gesù a proposito di una città ebrea che avesse rigettato la buona notizia: “Nel Giorno del Giudizio sarà più sopportabile per il paese di Sodoma e Gomorra che per quella città”. Sodoma e Gomorra furono distrutte per sempre come città, ma questo non avrebbe precluso una risurrezione a persone di quelle città. — Giuda 7; Matt. 10:15; confronta Luca 11:32; II Pietro 2:6.

      “IN SENSO SPIRITUALE”

      Rivelazione 11:3, 8 dice che i cadaveri dei “due testimoni” di Dio giacciono nell’ampia via della grande città “che in senso spirituale è chiamata Sodoma ed Egitto”. Una profezia di Isaia (1:8-10) paragona Sion o Gerusalemme a Sodoma e chiama i suoi governanti “dittatori di Sodoma”. Tuttavia, verso il 96 E.V. quando Giovanni ricevette la visione di Rivelazione di avvenimenti futuri, la città tipica di Gerusalemme era stata distrutta da tempo, nel 70 E.V. Doveva dunque trattarsi di una “grande città” o organizzazione, una Gerusalemme antitipica, raffigurata dall’antica Gerusalemme infedele.

  • Sofonia
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    • Sofonia

      (Sofonìa) [Geova ha nascosto o tesoreggiato].

      1. Profeta di Geova in Giuda durante la prima parte del regno di Giosia, e scrittore del libro che porta il suo nome. A quanto pare Sofonia era nipote di terza generazione del re Ezechia. — Sof. 1:1; vedi SOFONIA, LIBRO DI.

      2. Eminente sacerdote durante l’ultimo decennio del regno di Giuda; figlio di Maaseia. Sedechia inviò due volte Sofonia da Geremia, prima per interrogare Geova circa il futuro di Giuda e poi a chiedergli di pregare per loro. (Ger. 21:1-3; 37:3) Sofonia ricevette una lettera da un falso profeta che era a Babilonia e lo esortava a rimproverare Geremia, ma invece di rimproverarlo Sofonia gli lesse la lettera, e Geremia scrisse quindi la risposta di Geova. (Ger. 29:24-32) Dopo la caduta di Gerusalemme, Sofonia, allora secondo sacerdote sotto Seraia, fu portato da Nabucodonosor a Ribla e ucciso. — Ger. 52:24, 26, 27; II Re 25:18, 20, 21.

  • Sofonia, libro di
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    • Sofonia, libro di

      Libro delle Scritture Ebraiche che contiene la parola di Geova pronunciata per mezzo del suo profeta Sofonia. Sofonia svolse la sua opera profetica ai giorni di Giosia re di Giuda (659-629 a.E.V.). (Sof. 1:1) Nel dodicesimo anno del suo regno, quando aveva circa vent’anni, il re Giosia iniziò una intensa campagna contro l’idolatria e, dal diciottesimo anno fino alla fine del suo regno, i suoi sudditi “non si dipartirono dal seguire Geova”. (II Cron. 34:3-8, 33) Perciò, dal momento che il libro di Sofonia menziona la presenza di sacerdoti di divinità straniere e l’adorazione di Baal e di corpi celesti in Giuda, la sua stesura deve ragionevolmente essere avvenuta verso il 648 a.E.V., prima dell’inizio delle riforme di Giosia. — Sof. 1:4, 5.

      Quando Sofonia cominciò a profetizzare, in Giuda abbondavano idolatria, violenza e inganno. Molti dicevano in cuor loro: “Geova non farà bene, e non farà male”. (Sof. 1:12) Ma la profezia di Sofonia rese chiaro che Geova avrebbe fatto vendetta sui trasgressori impenitenti. (Sof. 1:3-2:3; 3:1-5) I suoi giudizi avversi si sarebbero riversati non solo su Giuda e Gerusalemme, ma anche su altri popoli: filistei, ammoniti, moabiti, etiopi e assiri. — Sof. 2:4-15.

      La profezia di Sofonia deve essere stata particolarmente confortante per coloro che si sforzavano di servire Geova e dovevano essere molto afflitti a motivo delle pratiche detestabili degli abitanti di Gerusalemme, inclusi i suoi corrotti principi, giudici e sacerdoti. (Sof. 3:1-7) Poiché le persone rette attendevano l’esecuzione del giudizio divino sui malvagi, a loro evidentemente sono rivolte le parole: “Attendetemi”, è l’espressione di Geova, ‘fino al giorno che mi leverò per il bottino, poiché la mia decisione giudiziaria è di raccogliere le nazioni, di radunarmi i regni, per versare su di loro la mia denuncia, tutta la mia ira ardente”’. (Sof. 3:8) Infine, dopo aver riversato la sua ira sulla “terra”, Geova avrebbe rivolto con favore l’attenzione al rimanente del suo popolo Israele, facendolo ritornare dalla cattività e rendendolo un nome e una lode fra tutti gli altri popoli. — Sof. 3:10-20.

      AUTENTICITÀ

      L’autenticità del libro di Sofonia è comprovata. Spesso i pensieri espressi in questo libro trovano un parallelo in altre parti della Bibbia. (Confronta Sofonia 1:3 con Osea 4:3; Sofonia 1:7 con Abacuc 2:20 e Zaccaria 2:13; Sofonia 1:13 con Deuteronomio 28:30, 39 e Amos 5:11; Sofonia 1:14 con Gioele 1:15, e Sofonia 3:19 con Michea 4:6, 7). È in completa armonia col resto delle Scritture nel dare risalto a importanti verità. Per esempio: Geova è un Dio di giustizia (Sof. 3:5; Deut. 32:4); pur offrendo l’opportunità di pentirsi, non permette che la trasgressione rimanga impunita all’infinito (Sof. 2:1-3; Ger. 18:7-11; II Piet. 3:9, 10); né argento né oro possono liberare i malvagi nel giorno del furore di Geova (Sof. 1:18; Prov. 11:4; Ezec. 7:19); per avere divina protezione bisogna agire in armonia con i giusti giudizi di Dio. — Sof. 2:3; Amos 5:15.

      Un’altra notevole prova della canonicità del libro è l’adempimento delle profezie. Nel 632 a.E.V. la distruzione predetta si abbatté su Ninive, capitale dell’Assiria, per mano di Nabucodonosor (Sof. 2:13-15) e nel 607 a.E.V. su Giuda e Gerusalemme. (Sof. 1:4-18; confronta II Re 25:1-10). Essendo alleati degli egiziani, gli etiopi evidentemente subirono una calamità quando Nabucodonosor conquistò l’Egitto. (Sof. 2:12; confronta Ezechiele 30:4, 5). Inoltre ammoniti, moabiti e filistei alla fine cessarono di esistere come popoli. — Sof. 2:4-11.

      SCHEMA DEL CONTENUTO

      I Annuncio del giudizio di Geova contro Giuda e Gerusalemme (1:1-18)

      A. Si riverserà sia sugli animali che sugli esseri umani; tutti gli idolatri saranno distrutti (1:1-11)

      B. Accurata investigazione di Gerusalemme; non c’è scampo per chi dice: “Geova non farà bene, e non farà male” (1:12, 13)

      C. Descrizione del giorno di Dio per fare vendetta (1:14-18)

      II Esortazione a cercare Geova prima della venuta del suo giorno di vendetta (2:1-3)

      III Giudizio di Geova contro varie nazioni intorno a Giuda (2:4-15)

      A. La Filistea diventerà un paese privo di abitanti (2:4-7)

      B. Moab diventerà come Sodoma, e Ammon come Gomorra (2:8-11)

      C. Gli etiopi saranno uccisi con la spada (2:12)

      D. L’Assiria sarà distrutta, e la sua capitale, Ninive, sarà desolata (2:13-15)

      IV Corruzione degli abitanti di Gerusalemme che non prestano ascolto alla disciplina (3:1-7)

      V La restaurazione farà seguito al versamento dell’ira di Dio sulle nazioni (3:8-20)

      A. Esecuzione della vendetta di Dio prima di dare ai popoli una lingua pura (3:8, 9)

      B. Rimanente di Israele radunato dalla cattività e ‘posto come una lode e un nome in tutto il paese’ (3:10-20)

      Vedi il libro “Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile”, pp. 162-164.

  • Sogno
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    • Sogno

      Pensieri o immagini che passano per la mente durante il sonno. Le Scritture menzionano sogni provenienti da Dio (Num. 12:6), sogni naturali (Giob. 20:8) e sogni falsi. — Ger. 29:8, 9.

      SOGNI DA DIO

      Sia servitori di Geova che persone non devote a lui ricevettero sogni provenienti da Dio. (I Re 3:5; Giud. 7:13, 14) Alcuni di questi provvidero avvertimenti che protessero i Suoi servitori, e altri fornirono loro una guida. In un sogno Dio avvertì Abimelec re di Gherar di non toccare Sara, che così non venne contaminata. (Gen. cap. 20) Attenendosi al ‘divino avvertimento ricevuto in sogno’, gli astrologi che avevano fatto visita a Gesù non tornarono da Erode, che intendeva ucciderlo. (Matt. 2:11, 12) Seguendo le istruzioni avute in sogno da un angelo, Giuseppe prese in moglie Maria e poi fuggì in Egitto con lei e Gesù. Successivi sogni ricevuti da Dio indussero Giuseppe a tornare con loro dall’Egitto e stabilirsi a Nazaret per adempiere la profezia: “Egli sarà chiamato Nazareno”. — Matt. 1:18-25; 2:13-15, 19-23.

      SOGNI NATURALI

      I sogni naturali possono essere dovuti a certi pensieri o sentimenti, a sensazioni o attività quotidiane (ansietà, condizione fisica, occupazione, ecc.). Questi sogni non hanno grande importanza. (Sal. 73:20) Chi ha fame può sognare di mangiare, chi ha sete di bere, ma si sveglia insoddisfatto. Una delusione simile attendeva tutte le nazioni in “guerra contro il monte Sion”. — Isa. 29:7, 8.

      Circa il concetto che i pagani avevano dei sogni, è stato detto: “I babilonesi confidavano a tal punto nei sogni che alla vigilia di importanti decisioni dormivano nei templi, sperando di ricevere consigli. I greci che desideravano un parere sulla salute dormivano nei santuari di Esculapio, e i romani nei templi di Serapide. Gli egiziani compilarono libri dettagliati per l’interpretazione dei sogni”. (Harper’s Bible Dictionary, VII ed., 1961, p. 141) Ma consuetudini del genere non esistevano fra gli ebrei fedeli e i primi cristiani. Le Scritture avvertono di non cercare presagi, né nei sogni naturali né in particolari avvenimenti. — Deut. 18:10-12.

      SOGNI FALSI

      La Bibbia condanna i sogni falsi. Secondo la Legge, il falso sognatore che incoraggiava l’idolatria doveva essere messo a morte. (Deut. 13:1-5) Dio a volte poteva parlare ai suoi veri profeti mediante sogni (Num. 12:6), ma condannava i “profeti di sogni falsi”, che sviavano il suo popolo dalla vera adorazione. (Ger. 23:25-32; 27:9, 10) Di coloro che praticavano la divinazione viene detto che esprimevano “sogni senza valore”. — Zacc. 10:2.

      La Bibbia parla di sogni in senso figurativo nel descrivere empi contaminatori della carne introdottisi nella congregazione cristiana. Giuda mise in guardia i compagni di fede da uomini del genere che ‘indulgevano nei sogni’; costoro evidentemente sognavano (immaginavano) di poter impunemente violare la Parola di Dio e contaminare la carne nella congregazione. Questo era un errore, perché avrebbero ricevuto inesorabilmente il giudizio avverso del Supremo Giudice, Geova. — Giuda 8; I Cor. 6:9, 10, 18-20.

  • Soldato
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    • Soldato

      Nelle Scritture Ebraiche i militari sono descritti con termini come “truppe dell’esercito” (I Cron. 7:4), “membri (figli] delle truppe” (II Cron. 25:13), “truppe” (II Cron. 26:11), “forze militari” (Esd. 8:22), “uomini armati” (Isa. 15:4), ecc. Altre volte sono indicati

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