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Il solo modo di risolvere i problemi delle cittàSvegliatevi! 1976 | 22 maggio
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sappiamo in effetti che essa non diventerà mai causa di oppressione. Ne abbiamo alcune indicazioni dal modo in cui Dio agì in passato con gli uomini.
Dopo che la terra era stata purificata dal diluvio del giorno di Noè, Dio ripeté il suo proposito dichiarato in origine per l’uomo sulla terra: “Siate fecondi e moltiplicatevi ed empite la terra”. In seguito, quel proposito fu messo alla prova quando gli uomini scelsero invece di concentrarsi in una grande città. “Edifichiamoci una città”, dissero, e “facciamoci un nome celebre, affinché non siamo dispersi su tutta la superficie della terra”. Dio rivelò di non essere d’accordo con questo modo d’agire intervenendo per disperdere su “tutta la superficie della terra” coloro che volevano costruire una grande città. — Gen. 9:1; 11:4, 8.
Inoltre, la legge ispirata con cui fu governata in seguito la nazione d’Israele conteneva disposizioni che scoraggiavano la vita nelle grandi città. Se una persona abitante in un piccolo villaggio d’Israele non murato vendeva la sua casa, forse per necessità economiche, aveva sempre l’immutabile diritto di ricomprarla. E se il venditore non poteva ricomprare la sua casa, essa tornava ugualmente alla famiglia al tempo del Giubileo che ricorreva ogni cinquant’anni. D’altra parte, coloro che abitavano nelle città più grandi cintate da mura conservavano il diritto di ricompra solo per un anno, dopo di che il nuovo proprietario aveva ogni diritto sulla proprietà. Pertanto c’erano vantaggi ad abitare in una zona rurale. — Lev. 25:29-34.
Se si considerano tali dichiarazioni indicanti come Dio vede le cose, nella “nuova terra” che presto diverrà realtà prevarrà senz’altro un modo di vivere in cui sarà data maggiore importanza all’agricoltura. La profezia biblica descrive con queste parole il tipo di esistenza che Dio è capace di provvedere:
“Per certo edificheranno case e le occuperanno; e per certo pianteranno vigne e ne mangeranno il frutto. . . . I miei eletti useranno appieno l’opera delle loro proprie mani”. — Isa. 65:17, 21, 22.
E poi, quando Dio ‘farà ogni cosa nuova’ anche i sentimenti delle persone rispecchieranno il loro nuovo ambiente e le giuste nuove norme governative. Prevarranno fiducia e rispetto reciproci, “poiché la terra si empirà della conoscenza della gloria di Geova come le acque stesse coprono il mare”. Questo è il solo vero rimedio per i problemi delle odierne grandi città. — Riv. 21:5; Abac. 2:14.
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Perché rimandare?Svegliatevi! 1976 | 22 maggio
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Perché rimandare?
È stato detto che più un uomo è pigro più son le cose che dice che farà “domani”. Se c’è qualcosa da fare, perché rimandare? Ora è il tempo d’essere occupati nel servizio di Dio. Del pigro la Bibbia dice: “Dormire ancora un po’, sonnecchiare ancora un po’, piegare ancora un po’ le mani nel giacere, e certo la tua povertà verrà proprio come un vagabondo e la tua indigenza come un uomo armato”. — Prov. 6:10, 11.
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