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  • Particelle elementari del mondo dell’atomo
    Svegliatevi! 1980 | 22 marzo
    • interazione forte. I leptoni, simili a insetti, non si accorgono neppure della cosiddetta interazione forte: che gliene importa a una cavalletta se due elefanti litigano? Ma i leptoni carichi sono sensibili alla forza elettromagnetica e interagiranno con gli adroni secondo le regole di questa forza, proprio come entrambi gli animali devono notarlo se quello più piccolo finisce nell’occhio del più grande.

      Esiste una particella più “elementare”?

      Da che l’uomo ha cominciato a studiare l’atomo e a scinderlo, sono state scoperte circa 300 particelle, soprattutto adroni. I leptoni sembrano veramente “elementari”, cioè sono privi di grandezza percepibile e sembrano non avere nessuna struttura interna. Inoltre, ci sono soltanto sei leptoni conosciuti, un piccolo numero indice di semplicità. Gli adroni non sono così semplici. Hanno una grandezza che si può misurare e ne esistono centinaia. Quando un adrone decade, spuntano fuori dai detriti altri adroni.

      Negli anni sessanta Murray Gell-Mann e George Zweig proposero una nuova particella, il quark. Secondo la loro teoria tutti gli adroni erano composti di due o tre quark in qualche combinazione. Attribuendo certe proprietà ai quark teorici Gell-Mann e Zweig poterono spiegare che tutte le particelle nucleari conosciute (adroni) erano fatte solo di tre diversi quark chiamati “su”, “giù” e “strano”. Un vantaggio della teoria fu la predizione dell’esistenza di una particella precedentemente non scoperta che in seguito fu prodotta e si riscontrò avere le proprietà previste. Questo contribuì notevolmente a far accettare la teoria. Recenti esperimenti fanno pensare vivamente alla presenza di tre altre varietà di quark soprannominate “affascinato”, “verità” e “bellezza”.

      Al tempo della stesura di questo articolo, i singoli quark non sono stati individuati in maniera definitiva; alcuni pensano che non saranno mai isolati. Ma i quark costituiscono un fermo fondamento teorico per tutta la fisica delle particelle. Come per il neutrino, gli scienziati credono in essi senza vederli perché si possono usare per predire ciò che le particelle rivelabili dell’atomo faranno in certe condizioni.

      Continuerà il numero dei quark su cui si basa l’attuale teoria a giustificare l’esistenza di nuove particelle ancora da scoprire? Si scopriranno altri quark? Sarà mai isolato un quark? I quark sono veramente le ultime “particelle elementari” del nucleo atomico? Se no, di che cos’è fatto un quark?

      “Di che cos’è fatto?” è una domanda a cui può non essere mai data una risposta completa. Ogni volta che si fa un passo avanti nello studio della materia, la cosiddetta “particella elementare” sembra essere fatta di qualcosa di più semplice. (Ora si parla di “gluoni”). Non finirà mai la ricerca? Può darsi che la nostra curiosità non sia mai completamente soddisfatta. Questa prospettiva sembra più allettante che scoraggiante ad alcuni. Essi nutrono gli stessi sentimenti dell’apostolo cristiano Paolo: “O profondità della ricchezza e della sapienza e della conoscenza di Dio! Come sono imperscrutabili i suoi giudizi e impenetrabili le sue vie!” — Rom. 11:33.

  • Giuseppe assolveva i suoi doveri
    Svegliatevi! 1980 | 22 marzo
    • Giuseppe assolveva i suoi doveri

      Giuseppe sapeva che la moglie di Potifar era infatuata di lui. Ma poteva fare ben poco per evitarla. L’archeologia indica che le case egiziane erano disposte in modo che si doveva attraversare la maggior parte della casa per arrivare alle dispense. Fu dunque mentre Giuseppe assolveva i suoi doveri che la moglie di Potifar tentò di sedurlo per fargli commettere immoralità con lei. — Gen. 39:7-15.

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