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  • Fin dove arrivereste per salvare la faccia?
    La Torre di Guardia 1981 | 1° marzo
    • “onore”, esige che il peccatore venga fatto soffrire?

      Si potrebbero menzionare molti altri esempi. Avete mai conosciuto qualcuno che non vuole ammettere di essere in torto anche quando ciò è evidente a tutti? Oppure qualcuno che non sopporta i suggerimenti, che fa l’offeso quando un suo suggerimento non viene accettato dagli altri o che è cocciuto e irremovibile nelle sue opinioni? Conoscete qualcuno che è eccessivamente orgoglioso del suo lavoro prestigioso o della sua istruzione superiore, oppure, al contrario, che si vergogna perché non ha tale istruzione? Tutte queste caratteristiche possono essere aspetti della preoccupazione per la propria dignità o il proprio “onore” personale.

      Perciò il cristiano fa bene a chiedersi: “Fino a che punto arriverei per salvare la faccia? In realtà, come dovrei considerare la questione dell’‘onore’?”

  • Un punto di vista equilibrato sull’“onore”
    La Torre di Guardia 1981 | 1° marzo
    • Un punto di vista equilibrato sull’“onore”

      LA BIBBIA indica che il desiderio di salvare la faccia è vecchio quanto l’umanità. Infatti il primo peccato dell’uomo fu seguito da un tentativo in tal senso.

      Forse conoscete in che modo Adamo ed Eva, i nostri primogenitori, peccarono contro Dio mangiando il frutto proibito. A suo tempo dovettero rispondere del loro peccato. È interessante il modo in cui reagirono. Costretto a confessare, Adamo cercò di addossare la colpa a Eva e persino a Geova Dio, dicendo: “La donna che tu desti perché fosse con me, mi ha dato del frutto dell’albero e quindi io l’ho mangiato”. Anche Eva cercò di giustificarsi, dicendo: “Il serpente, mi ha ingannata e io ho mangiato”. — Gen. 3:8-13.

      Avete mai provato l’impulso di reagire in modo simile? Messi di fronte alle vostre responsabilità per un errore commesso, avete cercato di darne la colpa ad altri? Alcuni farebbero qualsiasi cosa piuttosto che dire apertamente: “Mi dispiace. Ho sbagliato”. Tuttavia, cercare di salvare la faccia non cambia i fatti. Adamo ed Eva furono puniti per il loro peccato nonostante le loro scuse. — Gen. 3:16-19.

      Anania e Saffira erano un’altra coppia di coniugi troppo preoccupati di far bella figura. Cercarono di ingannare la primitiva congregazione cristiana dicendo una vera e propria menzogna, probabilmente per essere stimati di più e far bella figura davanti ai compagni di fede. Dio mostrò la sua disapprovazione facendoli morire. (Atti 5:1-11) Geova non considererebbe forse la cosa in modo simile oggi se, per esempio, un cristiano asserisse falsamente di fare più di quanto effettivamente fa nel servizio di Dio? Oppure, non sarebbe Geova dispiaciuto se, in qualsiasi altro modo, cercassimo intenzionalmente di dare a intendere che siamo diversi da ciò che realmente siamo? — Giac. 3:17.

      IL CRISTIANO HA BISOGNO DI SALVARE LA FACCIA?

      Il timore di far brutta figura sembra

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