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Libro biblico numero 1: Genesi“Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile”
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rispetto, buone maniere e coraggio. Eccone alcuni esempi: La fede e il coraggio di Enoc nel camminare con Dio di fronte a nemici violenti; la giustizia, l’irreprensibilità e l’assoluta ubbidienza di Noè; la fede, la determinazione e la perseveranza di Abraamo, il suo senso di responsabilità come capofamiglia e insegnante dei comandi di Dio nei confronti dei suoi figli, la sua generosità e il suo amore; la sottomissione di Sara al proprio marito e capo e la sua operosità; la mitezza di temperamento di Giacobbe e il suo interesse per la promessa di Dio; l’ubbidienza di Giuseppe al padre, la sua rettitudine, il suo coraggio, la sua buona condotta in prigione, il suo rispetto per le autorità superiori, la sua umiltà nel dare gloria a Dio e il misericordioso perdono concesso ai fratelli; lo struggente desiderio di tutti questi uomini di santificare il nome di Geova. Questi tratti esemplari furono evidenti nella vita di quelli che camminarono con Dio nel lungo periodo di 2.369 anni dalla creazione di Adamo alla morte di Giuseppe, periodo descritto nel libro di Genesi.
35. Rafforzando la fede, che cosa addita Genesi?
35 Il racconto di Genesi è davvero utile per rafforzare la fede, giacché presenta questi magnifici esempi di fede, una fede di provata qualità che spinge a ricercare la città edificata e creata da Dio, il Regno o governo che egli cominciò a preparare molto tempo fa per mezzo del suo Seme promesso, il principale santificatore del grande nome di Geova. — Ebr. 11:8, 10, 16.
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Libro biblico numero 2: Esodo“Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile”
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Libro biblico numero 2: Esodo
Scrittore: Mosè
Dove fu scritto: Deserto
Quando fu completato: 1512 a.E.V.
Tempo a cui si riferisce: 1657-1512 a.E.V.
1. (a) Quali sono gli argomenti principali di Esodo? (b) Quali nomi sono stati dati a Esodo, e di quale racconto è la continuazione?
L’APPASSIONANTE racconto dei memorabili segni e miracoli che Geova compì liberando dalle afflizioni d’Egitto il popolo che portava il suo nome, il modo in cui organizzò Israele come sua speciale proprietà facendone “un regno di sacerdoti e una nazione santa”, e l’inizio della storia di Israele come nazione teocratica: ecco gli argomenti principali del libro biblico di Esodo. (Eso. 19:6) In ebraico è chiamato Weʼèlleh shemòhth, che significa “Ora questi sono i nomi”, o semplicemente Shemòhth, “Nomi”, dalle sue prime parole. Il nome attuale deriva dalla versione greca dei Settanta, dove è chiamato Èxodos, italianizzato in Esodo, che significa “uscita” o “partenza”. Che Esodo sia la continuazione del racconto di Genesi è indicato dalla parola iniziale, “Ora” (letteralmente “E”), e dalla ripetizione dell’elenco dei nomi dei figli di Giacobbe, ripreso dal brano più ampio di Genesi 46:8-27.
2. Che cosa rivela Esodo riguardo al nome GEOVA?
2 Il libro di Esodo rivela il magnifico nome di Dio, GEOVA, in tutto lo splendore della sua gloria e della sua santità. Nell’indicare il profondo significato del suo nome, Dio disse a Mosè: “IO MOSTRERÒ D’ESSERE CIÒ CHE MOSTRERÒ D’ESSERE”, e aggiunse che doveva dire a Israele: “IO MOSTRERÒ D’ESSERE [ebraico: אהיה, ʼEhyèh, dal verbo ebraico hayàh] mi ha mandato a voi”. Il nome GEOVA (יהוה, YHWH) viene da un verbo ebraico affine, hawàh, “divenire”, e in effetti significa “Egli fa divenire”. Certo i potenti e tremendi atti che Geova compì allora a favore del suo popolo Israele esaltarono questo nome e lo ricoprirono di fulgida gloria, facendone un memoriale “di generazione in generazione”, il nome da riverire per tutta l’eternità. È della massima utilità conoscere la meravigliosa storia legata a questo nome e adorare il solo vero Dio, Colui che dichiara: “Io sono Geova”.a — Eso. 3:14, 15; 6:6.
3. (a) Come sappiamo che lo scrittore di Esodo fu Mosè? (b) Quando fu scritto Esodo, e quale periodo abbraccia?
3 Mosè è lo scrittore di Esodo, com’è indicato dal fatto che esso è il secondo volume del Pentateuco. Il libro stesso menziona tre casi nei quali Mosè scrive qualcosa per ordine di Geova. (17:14; 24:4; 34:27) Secondo i biblisti Westcott e Hort, Gesù e gli scrittori delle Scritture Greche Cristiane citano Esodo o vi fanno riferimento più di 100 volte, come quando Gesù disse: “Mosè vi diede la Legge, non è vero?” Esodo fu scritto nel deserto del Sinai, nel 1512 a.E.V., un anno dopo che i figli d’Israele erano partiti dall’Egitto. Abbraccia un periodo di 145 anni, dalla morte di Giuseppe nel 1657 a.E.V. all’erezione del tabernacolo per l’adorazione di Geova nel 1512 a.E.V. — Giov. 7:19; Eso. 1:6; 40:17.
4, 5. Quali testimonianze archeologiche confermano il racconto di Esodo?
4 Considerando che gli avvenimenti di Esodo ebbero luogo circa 3.500 anni fa, c’è una sorprendente quantità di testimonianze archeologiche e di altre prove esterne che attestano l’accuratezza del racconto. I nomi egiziani che compaiono in Esodo sono usati correttamente, e i titoli menzionati corrispondono alle iscrizioni egiziane. L’archeologia mostra che era abitudine degli egiziani permettere agli stranieri di abitare in Egitto, rimanendo però separati da loro. Le acque del Nilo erano usate anche per fare il bagno, come nel caso della figlia del faraone. Sono stati trovati mattoni fatti con e senza paglia. Inoltre, all’epoca del massimo splendore dell’Egitto i maghi erano persone molto influenti. — Eso. 8:22; 2:5; 5:6, 7, 18; 7:11.
5 I monumenti mostrano che i faraoni conducevano personalmente le loro schiere di carri in battaglia, ed Esodo indica che il faraone del tempo di Mosè seguì questa consuetudine. Quanto dovette essere grande la sua umiliazione! Come mai, però, gli antichi documenti egiziani non fanno nessuna menzione del soggiorno degli israeliti nel loro paese o della calamità che si abbatté sull’Egitto? L’archeologia ha rivelato che le dinastie egiziane, quando salivano al potere, avevano l’abitudine di cancellare dai documenti precedenti qualsiasi cosa poco lusinghiera. Non registravano mai le umilianti sconfitte. Le piaghe abbattutesi sui falsi dèi d’Egitto — come il dio Nilo, la dea rana e il dio sole — che li screditarono e mostrarono che Geova è il Supremo, non si addicevano agli annali di una nazione orgogliosa. — 14:7-10; 15:4.b
6. Con quali località vengono di solito identificati i luoghi in cui inizialmente si accamparono gli israeliti?
6 I 40 anni in cui prestò servizio come pastore per conto di Ietro permisero a Mosè di conoscere le condizioni di vita nella zona e i luoghi in cui trovare acqua e viveri, rendendolo così ben qualificato per guidare l’Esodo. Oggi non è possibile tracciare con assoluta precisione l’itinerario dell’Esodo, dato che non si può stabilire con certezza l’ubicazione delle varie località menzionate nel racconto. Tuttavia Mara, uno dei primi luoghi in cui gli israeliti si accamparono nella penisola del Sinai, è generalmente identificata con ʽEin Hawwara, 80 chilometri a SSE dell’odierna Suez. Elim, la seconda località in cui si accamparono, è tradizionalmente identificata con il Wadi Gharandel, circa 88 chilometri a SSE di Suez. Fatto interessante, la località attuale è nota come luogo di rifornimento d’acqua, ricco di vegetazione e di palme, cosa che ricorda la biblica Elim, che aveva “dodici sorgenti d’acqua e settanta palme”.c L’autenticità del racconto di Mosè non dipende comunque dalle conferme archeologiche circa le varie località incontrate lungo il percorso. — 15:23, 27.
7. Quali altre testimonianze, compresa la costruzione del tabernacolo, confermano che Esodo è ispirato?
7 Il racconto della costruzione del tabernacolo nelle pianure antistanti il Sinai corrisponde alle condizioni locali. Uno studioso ha detto: “Per forma, struttura e materiali, il tabernacolo appartiene completamente al deserto. Il legno usato nella costruzione vi si trova in abbondanza”.d Sia che riguardino nomi, abitudini, religione, luoghi, geografia o materiali, le testimonianze esterne che si sono andate accumulando confermano l’ispirato racconto di Esodo, che risale a circa 3.500 anni fa.
8. Cosa mostra che Esodo è collegato col resto delle Scritture come racconto ispirato e utile?
8 Altri scrittori biblici fecero ripetutamente riferimento a Esodo, a riprova del suo significato e valore profetico. Più di 900 anni dopo, Geremia scrisse che “il vero Dio, il Grande, il Potente, il cui nome è Geova degli eserciti”, aveva condotto il suo popolo, Israele, fuori d’Egitto “con segni e con miracoli e con mano forte e con braccio steso e con grande spavento”. (Ger. 32:18-21) Più di 1.500 anni dopo, Stefano basò sulle informazioni di Esodo gran parte dell’emozionante testimonianza che lo portò al martirio. (Atti 7:17-44) La vita di Mosè ci è additata come esempio di fede in Ebrei 11:23-29, e Paolo fa altri frequenti riferimenti a Esodo nel proporre esempi e avvertimenti per noi oggi. (Atti 13:17; 1 Cor. 10:1-4, 11, 12; 2 Cor. 3:7-16) Tutto questo ci aiuta a capire come le varie parti della Bibbia siano collegate fra loro, e come ciascuna contribuisca in modo utile alla rivelazione del proposito di Geova.
CONTENUTO DI ESODO
9. In quali circostanze nasce ed è allevato Mosè?
9 Geova incarica Mosè, evidenziando il proprio Nome commemorativo (1:1–4:31). Dopo aver elencato i figli d’Israele scesi in Egitto, Esodo narra la morte di Giuseppe. Col tempo sorge sull’Egitto un nuovo re. Quando vede che gli israeliti
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