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  • Madian
    Ausiliario per capire la Bibbia
    • giorni di Mosè viene riferito che abitavano anche in città. (Num. 31:9, 10) In quell’epoca godevano di notevole prosperità, avevano decine di migliaia di asini, ovini e bovini. (Num. 31:32-34) Fra i loro beni c’erano ornamenti d’oro per un peso complessivo di oltre 190 kg. — Num. 31:50-52.

      Senza dubbio i madianiti avevano acquistato gran parte della loro ricchezza col commercio e il saccheggio. (Confronta Genesi 37:28; Giudici 6:5, 6). Già all’epoca di Giuseppe carovane di mercanti madianiti si recavano in Egitto. A una di queste carovane dirette in Egitto, che portava resine aromatiche, Giuseppe fu venduto dai suoi fratellastri. — Gen. 37:25, 28.

      Probabilmente qualche tempo prima dell’ingresso di Israele nella Terra Promessa il re edomita Adad (figlio di Bedad) conseguì la vittoria sui madianiti nel campo di Moab. — Gen. 36:35; I Cron. 1:46.

      FANNO PECCARE ISRAELE

      In seguito i madianiti manifestarono ostilità agli israeliti. Si unirono ai moabiti nell’assoldare il profeta Balaam per maledire Israele. (Num. 22:4-7) Poiché ciò non ebbe successo, madianiti e moabiti, per consiglio di Balaam, si servirono scaltramente delle loro donne per indurre migliaia di israeliti a commettere immoralità sessuale e idolatria in relazione al Baal di Peor. (Num. 25:1-9, 14-18; 31:15, 16; I Cor. 10:8; Riv. 2:14) Dopo di che gli israeliti, ubbidendo al comando di Dio, si vendicarono su Madian. Le città madianite e gli accampamenti cinti da mura della zona furono dati alle fiamme. Migliaia di animali domestici e molti oggetti d’oro furono presi come bottino. Con l’eccezione delle vergini, tutti, inclusi i cinque re di Madian Evi, Rechem, Zur, Hur e Reba, furono messi a morte. — Num. cap. 31.

      Meno di tre secoli dopo i madianiti si erano sufficientemente ripresi da tale colpo da opprimere gli israeliti per sette anni. (Confronta Giudici 6:1; 11:25, 26). Insieme agli amalechiti e agli “Orientali”, questi nomadi che abitavano in tende, col loro bestiame e innumerevoli cammelli, penetrarono nel paese di Israele fino a Gaza, razziando gli animali domestici degli israeliti e anche distruggendo i raccolti. — Giud. 6:2-6.

      SBARAGLIATI DA GEDEONE

      Finalmente, quando Israele invocò l’aiuto di Geova, egli suscitò Gedeone per liberarli. (Giud. 6:7-16) La disfatta che Geova inflisse per mezzo suo fu così completa che non si ha più notizia di altre angherie da parte dei madianiti. (Giud. 8:28) I loro principi Oreb e Zeeb furono uccisi, e anche i loro re Zeba e Zalmunna. (Giud. 7:25; 8:5, 21) Secoli dopo si parlava ancora della vittoria su Madian come esempio di potenza nemica annientata. — Isa. 9:4; 10:24-26; vedi anche Salmo 83:9-11.

      In contrasto con la precedente ostilità dei madianiti, una profezia di restaurazione additava il tempo in cui “i giovani cammelli maschi di Madian e di Efa” avrebbero portato doni a Sion. — Isa. 60:5, 6, 11-14.

      2. Il territorio occupato dai madianiti era chiamato “Madian” o “paese di Madian”. (I Re 11:18; Abac. 3:7) È opinione generale che i discendenti di Madian si stabilirono principalmente nella regione nordoccidentale dell’Arabia a E del golfo di ‘Aqaba. Ma l’estensione delle loro terre è incerta e dovette variare nel corso della storia. All’epoca di Mosè molti madianiti si erano evidentemente stanziati in vicinanza dei moabiti e della regione dominata da Sihon re degli amorrei. — Num. 22:4; 31:8-12; Gios. 13:21.

      Mosè stesso trascorse circa quarant’anni nel paese di Madian. Là sposò Zippora, una delle sette figlie di Ietro, il sacerdote di Madian. (Vedi IETRO). Da lei ebbe due figli, Ghersom e Eliezer. Il lavoro di pastore per suo suocero portò Mosè nella regione montuosa intorno a Horeb, e ciò fa pensare che abitasse nelle vicinanze del golfo di ‘Aqaba. Tuttavia non si può determinare con sicurezza se la regione intorno a Horeb facesse allora parte del “paese di Madian”. — Eso. 2:15-22; 3:1; 4:18-20; 18:1-4; Atti 7:29, 30.

      Evidentemente il territorio vicino a Paran e a E di Edom faceva pure parte di Madian. Là alcuni servitori del re e il figlio del re di Edom cercarono rifugio quando gli edomiti furono completamente soggiogati dagli israeliti durante il regno di Davide. — I Re 11:14-18.

  • Madre
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    • Madre

      [ebr. ’em; gr. mèter].

      Come la parola ’av (padre), ’em (madre) è una parola imitativa, uno dei primi suoni labiali pronunciati dal bambino. Questo termine è usato per indicare la propria madre, un’antenata, Eva moglie di Adamo in quanto “madre di tutti i viventi” (Gen. 3:20; I Re 15:10), la matrigna (Gen. 37:10; confronta Genesi 30:22-24; 35:16-19), ed è usato figurativamente anche in altri modi.

      Il desiderio di avere una famiglia numerosa era profondamente radicato specie nel cuore delle donne ebree, a motivo della promessa di Dio di fare di Israele una nazione popolosa e il popolo per mezzo del quale sarebbe venuto il seme della promessa. (Gen. 18:18; 22:18; Eso. 19:5, 6) Essere senza figli era considerata una delle peggiori disgrazie. — Gen. 30:1.

      Le madri ebree allattavano i figli finché avevano tre, e a volte anche cinque anni o più, con la convinzione che più a lungo il bambino veniva allattato più forte cresceva. Se la madre moriva o non aveva abbastanza latte, si ricorreva a una balia. Perciò quando la Bibbia parla “dei bambini e dei lattanti” questa espressione poteva includere bambini abbastanza grandi da poter essere svezzati, abbastanza grandi da avere qualche conoscenza che permetteva loro di lodare Geova e di poter essere addestrati presso il santuario. — Matt. 21:15, 16; I Sam. 1:23, 24; 2:11.

      Fra madre e figli c’era una speciale intimità perché la madre si prendeva direttamente cura dei figli finché non erano svezzati e il padre cominciava a occuparsi più personalmente dell’educazione del figlio. Era riconosciuta l’importanza del ruolo della madre nella famiglia. Doveva essere rispettata anche nella sua vecchiaia. (Eso. 20:12; 21:15, 17; Prov. 23:22; Deut. 5:16; 21:18-21; 27:16) Naturalmente la sua posizione era sempre subordinata a quella del marito, a cui doveva rispetto e ubbidienza. Da bambino Gesù era sottomesso al padre adottivo Giuseppe e alla madre Maria. — Luca 2:51, 52.

      Quando il padre aveva più di una moglie i figli distinguevano la loro vera madre dalle altre mogli del padre chiamandola “madre”. Con l’espressione “figli di mia madre” i fratelli germani si distinguevano dai fratellastri. — Giud. 8:19; Gen. 43:29.

      La madre doveva trasmettere ai figli le istruzioni e i comandi del padre e vedere che fossero eseguiti. (Prov. 1:8; 6:20; 31:1) Amministrava la famiglia sotto l’autorità del marito. L’avere figli e l’allevarli nel giusto modo la tenevano occupata e le impedivano di diventare pettegola o di immischiarsi negli

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