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Lodate Geova col suo popoloLa Torre di Guardia 1973 | 15 dicembre
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di demoni e di uomini. Essa avanza ora verso la schiacciante sconfitta e la distruzione eterna per opera di Dio e delle sue forze esecutive al comando di Gesù Cristo. Ma l’organizzazione di Geova è in marcia con meravigliose prospettive dinanzi a sé. Con affrettato ritmo avanza e continuerà ad avanzare, attraverso l’attuale afflizione e la “grande tribolazione” che deve ancora venire, fino a entrare nel nuovo ordine della promessa divina. (Matt. 24:21; 2 Piet. 3:13) Avete deciso voi, per immeritata benignità di Dio, di marciare con essa fedelmente? Avete coltivato tanto apprezzamento verso Geova e verso l’organizzazione ch’egli impiega per istruire le persone alla vita eterna? In tal caso, avanzate, con cantici di lode a Geova sulle vostre labbra. Esaltate Dio, come facevano i cantori leviti dell’antichità e come fanno in cielo le schiere angeliche. Continuate a lodare Geova col suo popolo. Siate risoluti come Davide, che esclamò: “Certo canterò a Geova per tutta la mia vita; certo innalzerò melodie al mio Dio finché sarò. Siano piacevoli le mie meditazioni intorno a lui. Io, da parte mia, mi rallegrerò in Geova”. — Sal. 104:33, 34.
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Ci vuole un “occhio semplice”La Torre di Guardia 1973 | 15 dicembre
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Ci vuole un “occhio semplice”
CIÒ che i nostri occhi mettono a fuoco, ciò che vedono e come lo vedono, influisce sulle nostre azioni. La vista buona ci può permettere di evitar pericoli, mentre la vista difettosa può indurci a giudicare erratamente e a recare danno su noi stessi e su altri.
Per questa ragione Gesù Cristo parlò dell’“occhio” come di una “lampada”. Egli disse: “La lampada del corpo è l’occhio. Se, dunque, il tuo occhio è semplice, tutto il tuo corpo sarà illuminato”. — Matt. 6:22.
In senso letterale, l’occhio “semplice” sarebbe quello che mette a fuoco le immagini, trasmettendole con chiarezza alla mente. In base alle chiare impressioni visive, si possono prendere decisioni per il beneficio dell’intero corpo. Se, comunque, l’occhio vagasse inutilmente senza fissare l’attenzione su nessun particolare oggetto, trasmetterebbe alla mente immagini confuse e sfocate. L’effetto di ciò potrebbe paragonarsi a quello di camminare nelle tenebre della notte.
Ciò che è vero in senso letterale lo è in senso spirituale. Infatti, Gesù Cristo, parlando dell’occhio “semplice”, tenne presente questo aspetto. E la vista spirituale dipende dall’addestramento del cuore, della mente e della coscienza in armonia con la volontà di Dio. Se non riceve questo addestramento, la persona è nelle “tenebre”. È cieca alle sue responsabilità verso Dio e verso i propri simili e agirà perciò in modo offensivo verso i propri simili.
Quando non si è guidati dai giusti princìpi della Parola di Dio, le cose possono considerarsi in modo impuro o con disegni empi. Ecco perché la Bibbia si riferisce all’‘occhio ingeneroso’, all’“occhio invidioso” e agli “occhi pieni d’adulterio”. (Deut. 15:9; Prov. 28:22; 2 Piet. 2:14) Come potrebbe l’occhio essere “ingeneroso”? L’‘occhio ingeneroso’ non ha compassione ma è deliberatamente cieco ai bisogni di altri. L’egoismo e la mancanza di volersi sacrificare a favore di altri oscurano la vista. In maniera simile, si può guardare quello che altri hanno con invidia, divenendo
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