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  • “I testimoni di Geova e la scuola”: lo state usando?
    La Torre di Guardia 1985 | 1° ottobre
    • era molto infastidito per via del nostro comportamento in merito agli inni e alle festività nazionali”, ha detto. “Le nostre bambine hanno cercato di spiegargli la loro posizione e gli hanno dato l’opuscolo”. Con quale risultato? L’insegnante le ha ringraziate e, in seguito, in merito all’opuscolo ha scritto loro:

      “Espone con grande chiarezza e precisione cosa pensano i Testimoni delle varie feste e perché loro non vi prendono parte. Alcune di queste ragioni le conoscevo già, ma altre no. Essendo un insegnante penso che più conosco le diverse religioni dei miei allievi, più riuscirò a capirli”.

      Apprezzato dai giovani Testimoni

      L’opuscolo viene particolarmente apprezzato dai giovani. “Un altro beneficio è stato il modo in cui hanno reagito le mie figlie”, scrive una madre della Columbia Britannica (Canada). “A volte è difficile essere madre avendo il marito incredulo, quando si tratta di far rispettare il punto di vista di Geova su festività, bandiera, ecc. Ma il fatto che le ragazze sapevano che l’insegnante in effetti si aspettava da parte loro un comportamento diverso in determinate occasioni le ha agevolate. Tornano a casa e mi raccontano di tutte le volte che hanno assunto un atteggiamento deciso, mentre in precedenza erano un po’ timorose. Mi hanno anche parlato di casi in cui con qualche parola gentile l’insegnante le ha aiutate con discrezione a risolvere situazioni particolari”.

      Alcuni giovani hanno scritto per narrare come sono stati aiutati dall’opuscolo. Una ragazza di Chicago (Illinois, USA) ha riferito che un’insegnante voleva farla partecipare a un concorso per divenire “reginetta”. “Il giorno dopo le portai l’opuscolo”, ha detto la ragazza, “e, non appena ebbe letto la parte sulle reginette, disse che non dovevo partecipare al concorso. È stato semplicissimo”.

      Una giovane della Georgia (USA) spiega che il suo insegnante, dopo aver letto l’opuscolo che gli aveva dato, l’ha spontaneamente dispensata dal partecipare a certe attività scolastiche. “Questo opuscolo è molto importante per i giovani che vanno a scuola”, ha scritto la ragazza, “e vorrei ringraziarvi per avercelo provveduto. È bello sapere che la Società si preoccupa dei giovani che devono affrontare questi problemi”.

      L’opuscolo Scuola è realmente un ottimo strumento che serve a promuovere la comprensione e la cooperazione fra i testimoni di Geova e le autorità scolastiche. Lo state usando?

  • Domande dai lettori
    La Torre di Guardia 1985 | 1° ottobre
    • Domande dai lettori

      ◼ La Bibbia dice che Sansone squarciò un leone “proprio come si squarcia in due un capretto”. Significa questo che allora era normale che la gente squartasse i capretti?

      No, probabilmente si tratta solo di un’illustrazione. Voleva dire che Sansone, a mani nude, aveva vinto un leone con la stessa facilità che se si fosse trattato di un capretto indifeso.

      Sansone, allora giudice in Israele, si era recato a Timna allo scopo di trovare “un’opportunità” per colpire i filistei. Lungo il cammino si imbatté in un giovane e forte leone dal quale Sansone fu forse assalito. Il racconto storico dice che la forza attiva di Dio venne su Sansone “così che . . . squarciò in due [il giovane leone fornito di criniera], proprio come si squarcia in due un capretto, e nella sua mano non c’era niente del tutto”. — Giudici 14:4-6.

      Il racconto biblico, pur parlando di altri due uomini che uccisero un leone da soli, soltanto di Sansone dice che lo fece a mani nude. (I Samuele 17:36; II Samuele 23:20) Lui, inoltre, “lo squarciò in due”. Se questo significa che divise le potenti mascelle del leone, è concepibile che alcuni israeliti fossero sufficientemente forti da fare altrettanto a un capretto. Ma non ci sono né prove che lo facessero, né ragioni per cui dovessero cercare di farlo. D’altra parte, se Sansone in qualche modo squartò il leone membro a membro, sarebbe ancor più improbabile che il commento relativo al capretto fosse altro che una similitudine. Il punto è che lo spirito di Dio diede a Sansone una forza fisica straordinaria. Con un aiuto simile, per il disarmato Sansone un potente e feroce leone non era più pericoloso di quanto non lo fosse un indifeso capretto per un uomo normale.

      In seguito la carcassa del leone morto venne usata in un enigma che fu all’origine di un altro caso in cui Dio diede forza a Sansone, il quale in questa occasione abbatté trenta nemici. — Giudici 14:8-19.

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